Gli aggiornamenti di quest'oggi, domenica 4 ottobre 2015, mettono in risalto una situazione atmosferica fortemente perturbata su diverse delle nostre regioni italiane. Eclatante il gorgo depressionario previsto dal modello europeo tra sabato 10 e domenica 11 ottobre.
Non c'è proprio pace in questo scorcio d'autunno europeo, la circolazione generale dell'atmosfera continua a presentarsi molto irrequieta,
a tal punto da condannare ben presto alcune zone del continente
all'esordio di un'inverno precoce. Merito di questa situazione, il
famigerato blocking anticiclonico frutto di una dinamica molto
esasperata che porta alla formazione di quello che in meteorologia viene
definito come "pattern di scand positivo". Ne deriverà
la discesa di una massa d'aria molto fredda per la stagione, con target
i settori orientali d'Europa, la Russia, i paesi dell'est ed una parte
della stessa Scandinavia.
Attorno a questo vasto anticiclone, masse d'aria molto instabili di origine oceanica, governeranno il tempo dei settori occidentali e meridionali europei, prolungando di fatto una persistente condizione di instabilità per tutta la prima metà di ottobre.
Spuntano oggi dal cilindro previsionale alcune importanti novità circa l'evoluzione atmosferica relativa al nostro stivale; con l'esordio della seconda decade ottobrina, il Mediterraneo potrebbe essere palcoscenico di una depressione da contrasto la cui precisa localizzazione risulta ancora molto difficile da stabilire.
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Attorno a questo vasto anticiclone, masse d'aria molto instabili di origine oceanica, governeranno il tempo dei settori occidentali e meridionali europei, prolungando di fatto una persistente condizione di instabilità per tutta la prima metà di ottobre.
Spuntano oggi dal cilindro previsionale alcune importanti novità circa l'evoluzione atmosferica relativa al nostro stivale; con l'esordio della seconda decade ottobrina, il Mediterraneo potrebbe essere palcoscenico di una depressione da contrasto la cui precisa localizzazione risulta ancora molto difficile da stabilire.
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