17 febbraio 2011
Sull’onda delle rivoluzioni in Tunisia ed Egitto, decine di
migliaia di persone scendono in piazza a Bengasi e sfidano le forze di
sicurezza di Gheddafi. La seconda città libica è liberata ma il raiss
resta al potere a Tripoli
19 marzo 2011
Dopo una risoluzione all’Onu per la difesa dei civili, cominciano
i raid francesi per difendere Bengasi dall’attacco dei mercenari di
Gheddafi. In città cresce il ruolo della Brigata 17 marzo e della Shura
di Bengasi, legate ai Fratelli musulmani
20 ottobre 2011
Muammar Gheddafi viene ucciso dai rivoluzionari a Sirte, sua città natale e ultima roccaforte. Comincia la transizione
7 luglio 2012
Prime elezioni libere. Viene eletto il Congresso generale
nazionale (Gnc), con un mandato di 18 mesi. La maggioranza va a
candidati filo Fratelli musulmani. Ali Zeidan diventa primo ministro,
poi sostituito da Abdullah al-Thani
11 settembre 2012
I combattenti islamisti allargano il loro potere a Bengasi. Ansar
al-Sharia attacca il consolato Usa e uccide l’ambasciatore Chris
Stevens
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martedì 8 marzo 2016
L’Ocse: «Discriminare le donne costa 12 miliardi l’anno»
Roma - Le disparità di genere nella società e nel mondo del lavoro hanno un impatto «sostanziale» sull’economia globale, con un costo in termini di reddito di circa 12 mila miliardi di dollari, pari al 16% del Pil mondiale. È il calcolo del Centro per lo sviluppo dell’Ocse, in uno studio pubblicato in occasione della giornata della donna.
La discriminazione nei confronti delle donne, sottolinea la presentazione dello studio, genera un duplice effetto negativo, perché «riduce sia il livello del capitale umano femminile, sia la partecipazione alla forza lavoro e la produttività totale». Se si riuscisse a eliminarla e a raggiungere la parità di genere, calcola sempre l’Ocse, nel 2030 il reddito pro capite medio mondiale arriverebbe a 9.142 dollari, ben 764 dollari in più di quello che si potrebbe ottenere se i livelli di discriminazione restassero quelli odierni. Un effetto che sarebbe benefico soprattutto per i Paesi meno sviluppati, che oggi subiscono più pesantemente l’impatto della limitata partecipazione femminile al mondo del lavoro sul loro reddito nazionale.
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Otto Marzo, non c’è nulla da festeggiare
Traffico di rifiuti e costi gonfiati, 7 arresti a Genova
Genova - Alle prime ore del giorno, operazione dei carabinieri del
Noe del capoluogo ligure e di Alessandria in seguito a un’indagine della
Procura su traffico di rifiuti e costi “gonfiati” per la loro gestione: nel mirino, la municipalizzata Amiu e alcune ditte collegate.
L’operazione ha portato all’arresto di 7 persone (messe ai domiciliari) nel capoluogo ligure e a una serie di perquisizioni e sequestri di beni a carico di dirigenti e dipendenti di Amiu e della collegata Switch 1988 Spa, che in città ha il subappalto per la raccolta differenziata.
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L’operazione ha portato all’arresto di 7 persone (messe ai domiciliari) nel capoluogo ligure e a una serie di perquisizioni e sequestri di beni a carico di dirigenti e dipendenti di Amiu e della collegata Switch 1988 Spa, che in città ha il subappalto per la raccolta differenziata.
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lunedì 7 marzo 2016
Le Iene e i maxi stipendi della Cisl: lavori uno, prendi per tre
Le Iene hanno chiesto spiegazioni ai dirigenti Cisl sui maxi stipendi da centinaia di migliaia euro l'anno ai vertici del sindacato. Senza ottenere adeguata risposta
La Cisl non fa chiarezza sui maxi stipendi dei vertici del sindacato ed evita di fornire le risposte adeguate davanti alle telecamere. È quanto emerge da un servizio de Le Iene firmato da Marco Fubini e Nadia Toffa che riprende la denuncia di un ex dirigente, Fausto Scandola, sui compensi da centinaia di migliaia di euro l’anno. Le Iene hanno provato a portare il dossier contenente i dati denunciati da Scandola ad un incontro dei vertici della Cisl, ma nessuno, compresa la segretaria generale Annamaria Furlan, ha accettato di rispondere alle loro domande.IENE STIPENDI CISL, COMPENSI MAXI ANCHE PER LA FURLAN
I maxi stipendi degli anni passati sarebbero stati elargiti anche in violazione di norme del regolamento della Cisl: per ogni carica all’interno del sindacato è stato stabilito un compenso massimo, ma gli alti dirigenti ne otteneva uno doppio, o triplo, rispetto a quanto indicato. Il dossier che raccoglie documenti pervenuti a Scandola dopo una sua prima denuncia dei maxi stipendi chiama in causa precisamente 13 dirigenti. L’ex sindacalista avrebbe anche chiesto chiarimenti alla segretaria generale Furlan, e poi ad altri rappresentanti dei lavoratori, tutti i segretari delle federazioni, ma senza ottenere risposte.
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Camera: la buvette alza i prezzi, 'stretta' sulle mandorle
Razionato lo snack preferito dai deputati che accompagna solitamente l'aperitivo allo storico bar di Montecitorio
ROMA - Alla buvette della Camera è tempo di rincari. Aumentano i prezzi dei prodotti più venduti e diminuiscono le scorte di uno degli snack più in voga tra i deputati: le mandorle. E così da oggi un caffè costa 90 centesimi e non più 80. Dolcini mignon a 75 invece che a 60. E ancora: un aperitivo, alcolico o analcolico, a 4,50 e non più a 4 euro.
Ma la cosa che ha "sconcertato" di più i deputati è la stretta sulle mandorle. Uno dei classici degli aperitivi, infatti, costa troppo e per questo la società esterna che gestisce ormai lo storico bar di Montecitorio (preso in gestione da settembre) ha deciso di limitarne gli ordinativi. Le mandorle, salate e tostate, vengono acquistate dal bar Giolitti, che si trova a due passi dal Palazzo, a 40 euro circa al chilo. Cifra che è stata considerata troppo alta, nonostante - così viene riferito - si tratti comunque di un prezzo di favore, ma troppo alta a fronte del fatto che le mandorle vanno letteralmente a ruba e c'è chi ne mangia a decine anche bevendo un semplice bicchiere d'acqua con il limone.
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ROMA - Alla buvette della Camera è tempo di rincari. Aumentano i prezzi dei prodotti più venduti e diminuiscono le scorte di uno degli snack più in voga tra i deputati: le mandorle. E così da oggi un caffè costa 90 centesimi e non più 80. Dolcini mignon a 75 invece che a 60. E ancora: un aperitivo, alcolico o analcolico, a 4,50 e non più a 4 euro.
Ma la cosa che ha "sconcertato" di più i deputati è la stretta sulle mandorle. Uno dei classici degli aperitivi, infatti, costa troppo e per questo la società esterna che gestisce ormai lo storico bar di Montecitorio (preso in gestione da settembre) ha deciso di limitarne gli ordinativi. Le mandorle, salate e tostate, vengono acquistate dal bar Giolitti, che si trova a due passi dal Palazzo, a 40 euro circa al chilo. Cifra che è stata considerata troppo alta, nonostante - così viene riferito - si tratti comunque di un prezzo di favore, ma troppo alta a fronte del fatto che le mandorle vanno letteralmente a ruba e c'è chi ne mangia a decine anche bevendo un semplice bicchiere d'acqua con il limone.
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Roma, massacrato dagli amici dopo un festino di coca e alcol. L'assassino: "Volevamo vedere l'effetto che fa"
Al pm ha raccontato: "Eravamo usciti in macchina la sera prima sperando
di incontrare qualcuno, poi abbiamo pensato a quel ragazzo, conosciuto
dal mio amico". La vittima, Luca Varani, 23 anni, è stata uccisa a
coltellate e martellate in una casa al Collatino
Lo hanno massacrato a coltellate e a colpi di martello, a 23 anni, dopo un festino a base di alcol e cocaina. "Volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto fa", ha ammesso Manuel Foffo, il 29enne studente di Giurisprudenza e figlio di ristoratori, accusatodi aver ucciso l'amico, Luca Varani. "Eravamo usciti in macchina la sera prima - ha detto al pm Francesco Scavo - sperando di incontrare qualcuno. Poi abbiamo pensato a Varani che il mio amico (Marco Prato ndr) conosceva". Il giovane ha raccontato di avere seviziato e torturato la vittima che è stata finita con coltellate e martellate.
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Lo hanno massacrato a coltellate e a colpi di martello, a 23 anni, dopo un festino a base di alcol e cocaina. "Volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto fa", ha ammesso Manuel Foffo, il 29enne studente di Giurisprudenza e figlio di ristoratori, accusatodi aver ucciso l'amico, Luca Varani. "Eravamo usciti in macchina la sera prima - ha detto al pm Francesco Scavo - sperando di incontrare qualcuno. Poi abbiamo pensato a Varani che il mio amico (Marco Prato ndr) conosceva". Il giovane ha raccontato di avere seviziato e torturato la vittima che è stata finita con coltellate e martellate.
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Morto Ray Tomlinson: è stato l'inventore delle email
Aveva 74 anni. La sua
invenzione risale al 1971. Tra le sue idee ci fu la "chiocciola", segno
universale degli indirizzi di posta elettronica
NEW YORK – Di tutte le invenzioni dell’èra digitale è la più diffusa, la più banalizzata, forse anche quella che più di ogni altra ha invaso la nostra vita. Essenziale, e per questo stramaledetta tante volte al giorno. Ma la email aveva un inventore. Era l’americano Ray Tomlinson: è morto ieri all’età di 74 anni. L’annuncio è stato dato alla Cnn dal suo ultimo datore di lavoro, l’azienda di elettronica e tecnologie militari Raytheon (il dettaglio aiuta a ricordarci che anche Internet nacque originariamente da un progetto di ricerca militare della Darpa, un ufficio del Pentagono). La sua invenzione dei messaggi online, che qualcuno ancora oggi chiama “posta elettronica” – un po’ come chiamare Twitter “telegrafo digitale” – risale al 1971. Incredibile. Perché per la stragrande maggioranza di noi la “scoperta” delle email è ben più tardiva, arriva un quarto di secolo dopo. Io che credevo di essere un veterano perché ho ancora l’indirizzo Aol tanto in voga in California alla fine degli anni Novanta…
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Tir salta carreggiata su A21, 4 morti
Tra Brescia e Manerbio, vittime su pulmino band musicale
E' di almeno quattro morti e cinque feriti il bilancio provvisorio dell'incidente che si è verificato verso le 23:30 di ieri sulla A21 tra Brescia Sud e Manerbio. Le quattro vittime erano tutte a bordo di un pulmino, un Nissan che trasportava una band musicale. Secondo quanto si è appreso sulla dinamica dell'incidente, un tir diretto verso Brescia ha saltato la corsia e ha invaso la carreggiata opposta travolgendo il pulmino, che a sua volta è stato tamponato da un furgoncino. Nel complesso sono stati quattro gli autoveicoli coinvolti nell'incidente, che ha causato la chiusura della carreggiata che da Brescia porta a Piacenza.
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Momenti di NEVE anche in pianura martedì al nord? Ecco dove potrebbe accadere...
La depressione attesa tra Mar Ligure ed alto Tirreno potrebbe determinare precipitazioni nevose a quote molto basse tra bassa Lombardia, Appennino Ligure ed Emilia-Romagna.
In marroncino la pioggia mista a neve o neve tonda, in rosso la neve, in blu la pioggia.
L'occasione per assistere ad altri "momenti" nevosi sulle pianure del nord potrebbe arrivare nella giornata della festa della donna; l'ultima volta che nevicò su alcune zone della Valpadana in questo giorno correva neve l'anno 1995, con i fiocchi che caddero anche a Milano.
La depressione in arrivo per martedì mattina troverà aria fredda già presente negli strati medio-bassi, abbasserà ancora leggermente le temperature alle quote medie, portandole localmente sino a -3 o -4°C a 1500m e poi determinerà precipitazioni a carattere di rovescio che, risalendo dalla costa ligure, potranno determinare tra Pavese, basso Milanese, Lodigiano e Piacentino precipitazioni di neve tonda, gragnola e anche qualche fiocco di neve vero.
Naturalmente comincerà a nevicare seriamente sull'Appennino ligure ed emiliano a quote collinari, così come attendiamo neve anche sull'Appennino toscano alla stessa quota, ma in alcuni momenti tra Piacentino e Modenese, (i più ottimisti ritengono anche sul Bolognese) la neve in serata e nella notte su mercoledì potrebbe avere la forza di scendere sino a 200-300m sino a lambire le aree cittadine.
Attesa neve anche neve in serata sul Cuneese e le Alpi Marittime a quote molto basse.
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SATELLITE: ecco un il nuovo apporto instabile che dall'Europa occidentale si sta gettando nel Mediterraneo. Darà luogo ad un peggioramento domani al centro-nord con precipitazioni a carattere di rovescio anche nevoso a bassa quota: Link
L'occasione per assistere ad altri "momenti" nevosi sulle pianure del nord potrebbe arrivare nella giornata della festa della donna; l'ultima volta che nevicò su alcune zone della Valpadana in questo giorno correva neve l'anno 1995, con i fiocchi che caddero anche a Milano.
La depressione in arrivo per martedì mattina troverà aria fredda già presente negli strati medio-bassi, abbasserà ancora leggermente le temperature alle quote medie, portandole localmente sino a -3 o -4°C a 1500m e poi determinerà precipitazioni a carattere di rovescio che, risalendo dalla costa ligure, potranno determinare tra Pavese, basso Milanese, Lodigiano e Piacentino precipitazioni di neve tonda, gragnola e anche qualche fiocco di neve vero.
Naturalmente comincerà a nevicare seriamente sull'Appennino ligure ed emiliano a quote collinari, così come attendiamo neve anche sull'Appennino toscano alla stessa quota, ma in alcuni momenti tra Piacentino e Modenese, (i più ottimisti ritengono anche sul Bolognese) la neve in serata e nella notte su mercoledì potrebbe avere la forza di scendere sino a 200-300m sino a lambire le aree cittadine.
Attesa neve anche neve in serata sul Cuneese e le Alpi Marittime a quote molto basse.
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SATELLITE: ecco un il nuovo apporto instabile che dall'Europa occidentale si sta gettando nel Mediterraneo. Darà luogo ad un peggioramento domani al centro-nord con precipitazioni a carattere di rovescio anche nevoso a bassa quota: Link
GROSSO: "il grande gelo tardivo da metà mese potrebbe colpire..."
Niente filigrana, siamo inglesi. Arriva la sterlina di plastica
Le banconote da 5 e 10 saranno più resistenti e non si potranno
contraffare. Una rivoluzione nata nel centro stampa Cerutti di Casale
Monferrato
Tutto è pronto per far uscire le banconote da cinque pounds, con l’immagine di Winston Churchill, e quelle da 10, con il volto della celebre scrittrice britannica Jane Austen, realizzate con uno speciale «polipropilene» sottile e flessibile.
Il «polipropilene» garantisce una maggiore durata (fino a due volte e mezzo di più rispetto a quelle di carta), più resistenza (non si rovinano anche se finiscono in lavatrice), ma, soprattutto, rende molto più difficile la contraffazione per via anche di una «finestrella» trasparente su cui è concentrato un elevatissimo livello di tecnologia italiana.
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Silvana Mossano
casale monferrato (Alessandria)
Manca soltanto l’annuncio ufficiale: presto cominceranno a
circolare nel Regno di Sua Maestà le sterline di plastica che
sostituiranno quelle in filigrana.Tutto è pronto per far uscire le banconote da cinque pounds, con l’immagine di Winston Churchill, e quelle da 10, con il volto della celebre scrittrice britannica Jane Austen, realizzate con uno speciale «polipropilene» sottile e flessibile.
Il «polipropilene» garantisce una maggiore durata (fino a due volte e mezzo di più rispetto a quelle di carta), più resistenza (non si rovinano anche se finiscono in lavatrice), ma, soprattutto, rende molto più difficile la contraffazione per via anche di una «finestrella» trasparente su cui è concentrato un elevatissimo livello di tecnologia italiana.
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domenica 6 marzo 2016
Dieci anni di violenze sulla figlia, arrestato padre-mostro ad Alessandria
Alessandria - Per dieci anni un papà ha violentato la sua bambina.
Un orrore scoperto dai carabinieri, con l’aiuto di uno staff di medici e
infermieri che hanno seguito la ragazza. Nel frattempo lei è diventata
maggiorenne.
Oggi ha 20 anni, ed è riuscita ad allontanarsi da questo padre-mostro che ha cominciato a abusare di lei quando di anni ne aveva soltanto 10 e non era ancora nemmeno una donna. L’ultima violenza risale ad appena un mese fa, quando la figlia è riuscita a trovare il coraggio di denunciare il papà.
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Oggi ha 20 anni, ed è riuscita ad allontanarsi da questo padre-mostro che ha cominciato a abusare di lei quando di anni ne aveva soltanto 10 e non era ancora nemmeno una donna. L’ultima violenza risale ad appena un mese fa, quando la figlia è riuscita a trovare il coraggio di denunciare il papà.
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Cadavere bruciato in auto, giallo alle porte di Torino
Torino - Una Audi A3, interamente devastata dalle fiamme. Un nome, Mauro Coletto, 51 anni, tenuto
segreto per tutta la notte, che poi è quello di uomo di Moncalieri, il
proprietario del mezzo distrutto. E infine un testimone che avrebbe
riferito ai carabinieri di aver visto qualcuno fuggire mentre l’auto
cominciava a bruciare.
Il cimitero di Sant’Antonino di Susa é decisamente fuori paese, un edificio basso con un ampio piazzale accanto. É qui, a due passi dal muro di cinta, che l’altra l’altra notte sono stati trovati i resti di un cadavere all’interno di un’auto in fiamme, lo hanno scoperto i vigili dl fuoco puntando la torcia all’interno del mezzo che avevano appena terminato di spegnere. era accovacciato tra i sedili anteriori. Di lui non si sa altro.
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Il cimitero di Sant’Antonino di Susa é decisamente fuori paese, un edificio basso con un ampio piazzale accanto. É qui, a due passi dal muro di cinta, che l’altra l’altra notte sono stati trovati i resti di un cadavere all’interno di un’auto in fiamme, lo hanno scoperto i vigili dl fuoco puntando la torcia all’interno del mezzo che avevano appena terminato di spegnere. era accovacciato tra i sedili anteriori. Di lui non si sa altro.
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Molare (AL), acqua inquinata dai rubinetti
Ovada - I livelli di alluminio, ferro e nichel nell’acqua che scorre all’interno delle tubature pubbliche sono schizzati improvvisamente oltre soglia. Così, a Molare e dintorni, da tre giorni l’acqua che esce dai rubinetti delle case non è considerata più potabile. Quantomeno, il Comune - sulla base dei recenti dati dell’Asl di Alessandria - ne «sconsiglia» l’uso a scopo alimentare, soprattutto per bambini e dializzati. Tanto che, proprio di fronte al palazzo municipale, in questi giorni sono in distribuzione sacche di acqua limpida e ottima da bere.
Una situazione ingarbugliata, che assume persino i contorni del “giallo”. Prima di tutto perché non sono ancora note le cause dell’anomala concentrazione di metalli nell’acquedotto di Morale. Incertezza alla quale si sommano le proteste dei residenti: «Nessuno ci ha avvertito del pericolo», denuncia Barbara Cerruti, abitante nel paese alle porte di Ovada e madre di un bimbo: «Solo per puro caso sono venuta a conoscenza dell’avviso del Comune, che invece dovrebbe essere affisso in ogni angolo di Molare».
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L’acqua ignora la deflazione, bollette +8,5%
Roma - Il tasso d’inflazione nel 2015 sarà anche stato zero
ma le bollette dell’acqua non sono state informate e sono cresciute in
maniera spropositata. Secondo l’Osservatorio «Prezzi e mercati» di
Unioncamere (le Camere di commercio) le tariffe idriche in Italia nel
2015 hanno subito un aumento medio dell’ 8,5% rispetto al 2014.
Non è un caso isolato: Unioncamere calcola che i
prezzi dei servizi gestiti dagli enti locali sono saliti in media
dell’1,8%. È come dire che l’obiettivo di inflazione prossima al 2%
che si pone la Bce di Mario Draghi (e che giustificherà un nuovo e
massiccio intervento sulla liquidità) sarebbe già bell’e raggiunto, a se
guardassimo alle tariffe locali italiane.
(...) Fra queste spiccano le tariffe postali, aumentate del 12%, e le tariffe telefoniche che hanno fatto +4,1%.
(...) Fra queste spiccano le tariffe postali, aumentate del 12%, e le tariffe telefoniche che hanno fatto +4,1%.
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Libia, ex ostaggi Pollicardo e Calcagno rientrati in Italia
L'aereo che ha riportato a casa i due tecnici è arrivato a Ciampino
intorno alle 5. Ad accoglierli c'erano i familiari e il ministro
Gentiloni
ROMA - L'incubo è finito per Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, e per le loro famiglie. Alle 5 di questa mattina è arrivato all'aeroporto di Ciampino l'aereo con a bordo i due italiani liberati in Libia dopo un sequestro durato diversi mesi. Ad attenderli c'erano i loro cari e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. I due tecnici della Bonatti erano stati rapiti il 20 luglio scorso nella zona di Mellitah, a 60 chilometri da Tripoli, insieme a Salvatore Failla e Fausto Piano, uccisi in uno scontro a fuoco tra fazioni rivali.
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ROMA - L'incubo è finito per Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, e per le loro famiglie. Alle 5 di questa mattina è arrivato all'aeroporto di Ciampino l'aereo con a bordo i due italiani liberati in Libia dopo un sequestro durato diversi mesi. Ad attenderli c'erano i loro cari e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. I due tecnici della Bonatti erano stati rapiti il 20 luglio scorso nella zona di Mellitah, a 60 chilometri da Tripoli, insieme a Salvatore Failla e Fausto Piano, uccisi in uno scontro a fuoco tra fazioni rivali.
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sabato 5 marzo 2016
Si uccide sull’A1, provoca un incidente fra camion e un morto
Un suicida avrebbe causato la morte del conducente di un tir che ha provato a evitare di passare sopra il corpo precipitato
sull’autostrada e che è rimasto coinvolto nel conseguente incidente tra
tre mezzi pesanti. Sarebbe questa la causa della morte di due persone
questa mattina sull’A1 nel Modenese: un uomo si sarebbe suicidato
lanciandosi da un cavalcavia tra l’uscita Modena Nord e Modena Sud, in direzione Bologna.
Il tentativo di evitare il corpo sull’asfalto avrebbe poi provocato lo
scontro tra i tre tir e la morte di uno degli autotrasportatori.
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“Il nuovo direttore lavora troppo”, la protesta del sindacato alla Reggia di Caserta
“Il nuovo direttore lavora troppo”, la protesta del sindacato alla Reggia di Caserta
Francesco Zaffarano
L’accusa è stata messa nero su bianco e inviata direttamente al ministro dei beni culturali Franceschini, come riporta Il Mattino: «Il direttore - si legge - permane nella struttura fino a tarda ora, senza che nessuno abbia comunicato e predisposto il servizio per tale permanenza». Un comportamento, continuano i sindacati, «che mette a rischio l’intera struttura».
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Gli amaReggiati
Expo 2015, Sala smentito dai suoi stessi numeri: il buco è di 237,2 milioni
Tutte le bugie del candidato sindaco di Milano che ha detto più volte
che il bilancio 2015 dell'evento e il patrimonio netto finale sarebbero
stati positivi. Invece sono in rosso. Profondo
Giuseppe Sala sui conti Expo ha mentito due volte. La prima quando ha dichiarato che il bilancio 2015 non sarebbe stato in rosso (il 23 dicembre 2015 in una videointervista al fattoquotidiano.it e poi il 20 gennaio 2016 al confronto con gli altri candidati delle primarie al teatro Dal Verme). La seconda quando ha dichiarato solennemente che l’operazione si concludeva con il patrimonio netto positivo (il 25 gennaio davanti alle commissioni Expo e Partecipate di Palazzo Marino). Ora i dati – non ancora definitivi, ma ufficiali – allegati al verbale dell’assemblea dei soci di Expo spa del 9 febbraio 2016 provano la doppia bugia del commissario Expo, candidato sindaco del centrosinistra. Il bilancio 2015 risulta infatti in rosso per 32,6 milioni. E il patrimonio netto risulterà, a fine attività, negativo per almeno 44,1 milioni.
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Giuseppe Sala sui conti Expo ha mentito due volte. La prima quando ha dichiarato che il bilancio 2015 non sarebbe stato in rosso (il 23 dicembre 2015 in una videointervista al fattoquotidiano.it e poi il 20 gennaio 2016 al confronto con gli altri candidati delle primarie al teatro Dal Verme). La seconda quando ha dichiarato solennemente che l’operazione si concludeva con il patrimonio netto positivo (il 25 gennaio davanti alle commissioni Expo e Partecipate di Palazzo Marino). Ora i dati – non ancora definitivi, ma ufficiali – allegati al verbale dell’assemblea dei soci di Expo spa del 9 febbraio 2016 provano la doppia bugia del commissario Expo, candidato sindaco del centrosinistra. Il bilancio 2015 risulta infatti in rosso per 32,6 milioni. E il patrimonio netto risulterà, a fine attività, negativo per almeno 44,1 milioni.
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La neve imbianca la provincia. Riaperta la Colla a Valenza.
Provincia di Alessandria
Stanno iniziando a migliorare le condizioni del tempo dopo il “temporale di neve” di questo sabato mattina. In questi minuti è stata riaperta la Colla tra Valenza e Alessandria, temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni per consentire ai mezzi di soccorso di rimettere in carreggiata un camion uscito fuori strada per la neve. La Polizia Municipale di Valenza ricorda comunque l'obbligo di circolare con catene o pneumatici invernali.
Qualche disagio per alcuni rami caduti anche a Novi Ligure dove questa mattina sono caduti circa 13 cm di neve.
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Stanno iniziando a migliorare le condizioni del tempo dopo il “temporale di neve” di questo sabato mattina. In questi minuti è stata riaperta la Colla tra Valenza e Alessandria, temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni per consentire ai mezzi di soccorso di rimettere in carreggiata un camion uscito fuori strada per la neve. La Polizia Municipale di Valenza ricorda comunque l'obbligo di circolare con catene o pneumatici invernali.
Qualche disagio per alcuni rami caduti anche a Novi Ligure dove questa mattina sono caduti circa 13 cm di neve.
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Il raro temporale di neve questa mattina in Piemonte
venerdì 4 marzo 2016
Meteo a 7 giorni: un'altra grande NEVICATA sulle Alpi, poi...
La perturbazione di sabato 5 marzo introdurrà condizioni instabili sul nostro Paese che si protrarranno fino alla giornata di mercoledì 9 marzo. A seguire l'alta pressione tenderà l'allungo verso le nostra Penisola facendo migliorare il tempo ad iniziare dai settori occidentali.
Ci
siamo! Le prime nevicate stanno già interessando l'arco alpino, mentre
il settentrione è alle prese con diffuse velature. Si tratta della parte
più avanzata dell'intensa perturbazione che sabato darà filo da torcere al nord e al centro a suon di rovesci, nevicate in montagna e vento forte.
La vediamo schematizzata con il suo ramo freddo nell'elaborazione attesa per domani alle 13. Davanti ad esso avremo una batteria di rovesci che saranno accompagnati da forti correnti meridionali e mareggiate.
Sulle Alpi tornerà la neve a quote superiori a 500-600 metri. Sull'Appennino settentrionale questo limite sarà invece più alto, tra i 1200 e i 1300 metri.
Si tratterà di una perturbazione intensa, ma veloce e già nel pomeriggio di sabato il tempo inizierà a migliorare sui settori più occidentali del nord.
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La vediamo schematizzata con il suo ramo freddo nell'elaborazione attesa per domani alle 13. Davanti ad esso avremo una batteria di rovesci che saranno accompagnati da forti correnti meridionali e mareggiate.
Sulle Alpi tornerà la neve a quote superiori a 500-600 metri. Sull'Appennino settentrionale questo limite sarà invece più alto, tra i 1200 e i 1300 metri.
Si tratterà di una perturbazione intensa, ma veloce e già nel pomeriggio di sabato il tempo inizierà a migliorare sui settori più occidentali del nord.
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La verità di Bossetti: “Non ho mai conosciuto Yara”
In Aula scontro sulle ricerche pedo-pornografiche trovate nel pc e su Hacking Team
Le bugie degli altri
«Presidente, non sto mentendo mi creda. Non sto mentendo come altri che si sono seduti su questa sedia. Hanno mentito tutti, tranne i miei consulenti». Così Bossetti parlando del suo abituale tragitto serale attraverso Brembate Sopra. E riferendosi soprattutto agli edicolanti che dicevano di non conoscerlo. «Tutte le sere mi fermavo in una delle tre edicole, a Barzana, Brembate o Locate, per prendere figurine o braccialetti per i miei figli. Ci litigavo con mia moglie, che diceva che li vizio».
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Paolo Colonnello e Stefano Rizzato
Bergamo
«Non ho mai visto né conosciuto Yara Gambirasio». Massimo
Bossetti racconta in aula la sua verità. Il muratore chiarisce di non
aver mai conosciuto nessun componente della famiglia Gambirasio, a parte
il padre, ma soltanto di vista. Bossetti ripete più volte di non
ricordare esattamente quel 26 novembre 2010, giorno in cui Yara sparì
dalla palestra di Brembate di Sopra: «Una giornata banale, come tante
altre. Non ricordo nulla di particolare».Le bugie degli altri
«Presidente, non sto mentendo mi creda. Non sto mentendo come altri che si sono seduti su questa sedia. Hanno mentito tutti, tranne i miei consulenti». Così Bossetti parlando del suo abituale tragitto serale attraverso Brembate Sopra. E riferendosi soprattutto agli edicolanti che dicevano di non conoscerlo. «Tutte le sere mi fermavo in una delle tre edicole, a Barzana, Brembate o Locate, per prendere figurine o braccialetti per i miei figli. Ci litigavo con mia moglie, che diceva che li vizio».
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Libia: liberati i due tecnici della Bonatti rapiti insieme a colleghi uccisi a Sabrata
"Stiamo bene ma siamo provati. Vogliamo tornare a casa", il messaggio di Gino Pollicardo e Filippo Calcagno
Sono liberi Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, i due tecnici della Bonatti rapiti con Fausto Piano e Salvatore Failla uccisi ieri a Sabrata. I due tecnici sarebbero in mano alla polizia locale e presto saranno trasferiti 'zona sicura' e presi in consegna da agenti italiani che li riporteranno in patria. La liberazione è uno sviluppo dei tragici fatti dell'altro ieri che hanno portato all'uccisione degli altri due sequestrati. (CHI SONO I QUATTRO RAPITI -LEGGI -)
Il video - "Sono Gino Pollicardo e sono qui con il mio collega Filippo Calcagno. Siamo in un posto sicuro, in un posto di polizia qui in Libia. Stiamo bene e speriamo di tornare urgentemente in Italia perché abbiamo bisogno di ritrovare la nostra famiglia": questo il testo del primo video diffuso dei due ostaggi italiani in Libia. Aggiunge Calcagno: ci stanno trattando bene".Continua qui
giovedì 3 marzo 2016
Libia: uccisi due italiani dei quattro rapiti. Testimone: "Usati come scudi umani dall'Is"
Vittime Fausto Piano e
Salvatore Failla, dipendenti dell'impresa Bonatti, sequestrati nel
luglio 2015. Vivi i colleghi Gino Pollicardo e Filippo Calcagno. Il
cordoglio della presidente della Camera
di PAOLO GALLORIROMA - Sono ore di attesa, di riscontri, di angosciosa attesa e, inevitabilmente, anche di polemiche e strumentalizzazioni, quelle che si inseguono a proposito dello scontro a fuoco a Sabrata, nell'ovest della Libia. Il bilancio è di due italiani uccisi: si tratta di Fausto Piano e Salvatore Failla, dipendenti della società di costruzioni Bonatti. Altri due sono vivi, ma ancora nelle mani dei sequestratori. I quattro tecnici italiani erano stati rapiti nel luglio 2015. Non sono ancora chiare le dinamiche di quanto accaduto, nè se i sequestratori fossero dell'Is. Le poche certezze di questa vicenda arrivano da quanto riferito da Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, presso cui s'è recato Marco Minniti, sottosegretario ai servizi segreti.
Due vittime. "I corpi dei due italiani uccisi in Libia ci auguriamo che siano presto in Italia. Pensiamo che possa accadere in tempo breve", ha detto Stucchi.
Gli altri due italiani vivi, ma prigionieri. Sono vivi Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, gli altri due italiani rapiti in Libia. È quanto ha riferito Minniti al Copasir. "È una situazione molto delicata - ha aggiunto - dobbiamo rispettare un rigoroso silenzio: ci sono altre due persone oggetto di sequestro, vogliamo poterle riportare a casa senza altri episodi drammatici". "La priorità è salvarli".
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Venezia, donna arrestata per omicidio, confessa di averne compiuto anche un altro
Susanna Lazzarini, in manette per lo strangolamento in dicembre di
un'anziana, ha detto di aver ucciso un'altra vittima nel 2012. Per
questo secondo delitto è finita in carcere un'innocente
VENEZIA - Aveva già ucciso Susanna Lazzarini, la donna che ha confessato, per un prestito in denaro da spendere per il Natale, lo strangolamento a Mestre a fine dicembre di un'anziana, Francesca Vianello. Aveva già ucciso 4 anni fa, facendo finire in carcere un'innocente. La Lazzarini, ha confessato - secondo quanto riferisce la squadra mobile di Venezia - di aver ucciso, nel 2012, un'altra persona, Lida Taffi Pamio, circostanza che aveva portato in carcere, con condanna in primo grado di 24 anni, una infermiera sua vicina di casa, Monica Busetto, che si è sempre proclamata innocente.
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VENEZIA - Aveva già ucciso Susanna Lazzarini, la donna che ha confessato, per un prestito in denaro da spendere per il Natale, lo strangolamento a Mestre a fine dicembre di un'anziana, Francesca Vianello. Aveva già ucciso 4 anni fa, facendo finire in carcere un'innocente. La Lazzarini, ha confessato - secondo quanto riferisce la squadra mobile di Venezia - di aver ucciso, nel 2012, un'altra persona, Lida Taffi Pamio, circostanza che aveva portato in carcere, con condanna in primo grado di 24 anni, una infermiera sua vicina di casa, Monica Busetto, che si è sempre proclamata innocente.
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mercoledì 2 marzo 2016
Omicidio stradale: ok del Senato, diventa legge. Renzi: 'E' stata dura, ora è realtà'
Fino a 18 anni di carcere per chi uccide guidando in stato di ebrezza
Arriva la legge sull'omicidio stradale. Il testo, ormai arrivato alla quinta lettura, è stato approvato dall'Aula di Palazzo Madama ed è quindi legge. L'Aula ha detto "sì" al voto di fiducia chiesto dal governo sul ddl per l'omicidio stradale. I voti a favore sono stati 149, 3 i contrari e 15 gli astenuti.
Renzi: è stata dura, ma finalmente è legge - "Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L'omicidio stradale è legge #finalmente". Così il premier Matteo Renzi su twitter dopo il via libera alla legge. "E' stata dura - dice il premier - ma questa legge è realtà".
Con le nuove misure dunque l'omicidio stradale diventa un reato a se', graduato su tre varianti. In particolare, resta la pena gia' prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell'ipotesi base, quando cioe' la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi. Con le nuove regole chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischiera' da 8 a 12 anni di carcere. Sara' invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosita' (eccesso di velocita', guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena puo' pero' aumentare della meta' se a morire e' piu' di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere . Ecco le altre novita' del testo approvato.
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