Parigi - Panama Papers comincia a fare vittime nel mondo
politico internazionale. Il premier islandese Gunnlaugsson ha rassegnato
le dimissioni, dopo un goffo tentativo di sciogliere il parlamento.
Intanto in Francia nel caso viene coinvolta la famiglia Le Pen. Non solo Marine, anche Jean-Marie Le Pen è direttamente coinvolto nello scandalo finanziario di Panama Papers.
Secondo Le Monde, una parte della ricchezza nota come «il
tesoro» del fondatore del Front National è stata dissimulata attraverso
la società offshore Balerton Marketing Limited, creata nei Caraibi nel
2000.
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martedì 5 aprile 2016
Petrolio, l'Anm risponde a Renzi: "Parole inopportune"
Dura replica della sezione Basilicata dell'Associazione nazionale
magistrati al discorso del segretario dem alla Direzione del Pd:
"Insinuazioni viziate da un interesse di parte". Lui su Facebook: "Non
accuso i pm ma un sistema che non funziona". Fermato il Blitz M5s a
Tempa Rossa. Depositata mozione di sfiducia. Nuovo ministro del Mise in
settimana
POTENZA - All'indomani delle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, durante la direzione del Pd aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi, arriva, dura, la replica del presidente della sezione della Basilicata dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), Salvatore Colella: "Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti. Inopportune perché arrivano in un momento molto delicato dell'inchiesta, con un intervento 'a gamba tesa' e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo 'Totalgate'".
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POTENZA - All'indomani delle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, durante la direzione del Pd aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi, arriva, dura, la replica del presidente della sezione della Basilicata dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), Salvatore Colella: "Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti. Inopportune perché arrivano in un momento molto delicato dell'inchiesta, con un intervento 'a gamba tesa' e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo 'Totalgate'".
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Al via la missione anche alessandrina per ricostruire una scuola in Nepal
ALESSANDRIA - Sono due posti lontanissimi ma ora assai vicini. Alessandria e il Nepal hanno un percorso da condividere grazie alla sensibilità e alla passione di un progetto curato dall'alessandrino Giorgio Pieri e Salvatore Belluardo, vigile del Fuoco di Cremona. Entrambi sono stati protagonisti, l'estate scorsa, di un viaggio umanitario in Nepal. In quella avventura i due amici decisero di portare un po' di sostengo alle popolazioni pesantemente provate dal terremoto. Proprio quella missione però permise di conoscere una scuola di montagna, andata completamente distrutta dal sisma, situata nel distretto di Nuwakot, distante circa 45 km dalla capitale Kathmandu. In quel posto sperduto e lontano dai luoghi turistici Giorgio e Salvatore hanno coltivato il sogno di ricostruire l'edificio ai bambini nepalesi. Un sogno che ha trovato l'adesione di molti soggetti che ora, direttamente e indirettamente, accompagneranno i due protagonisti della missione. "In questo nuovo viaggio - hanno spiegato Giorgio e Salvatore - porteremo un bagaglio prezioso, il sostegno della gente, l’appoggio di Enti e delle Amministrazioni del nostro paese. Dall’Italia, dalle città di Alessandria, Cremona e Genova partirà un team formato da 9 persone, con competenze specifiche: medici, fotografi, insegnanti, architetti e manager di PASSOdopoPASSO, svolgeranno attività diversificate tutte mirate a consolidare l’impegno che è stato preso con i bambini e gli abitanti del villaggio. Arrivati a Kathmandu sarà predisposta la logistica e procurato il materiale medico e scolastico da trasportare al villaggio; determinanti saranno i contatti già predisposti con il General Agreement e le autorità locali nepalesi per arrivare a stilare accordi che devono garantire entrambi le parti nella ricostruzione.
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lunedì 4 aprile 2016
Meteo a 7 giorni: gli ACQUAZZONI torneranno ad innaffiare l'Italia da giovedì 7
Confermata la fase instabile che diverrà realtà sull'Italia tra giovedì e domenica. Vediamone i dati salienti.
Dopo essersi colorata di rosso, stante le temperature sopramedia degli ultimi giorni, la nostra Penisola tornerà a colorarsi di verde nei quadri precipitativi espressi dagli elaborati.
L'aria africana detterà legge fino alla giornata di mercoledì 6 aprile, poi la situazione tenderà a cambiare. Merito (o demerito) di due perturbazioni che racchiuderanno l'Italia in una sorta di "tenaglia instabile" che si protrarrà per tutto il fine settimana.
La prima cartina ci mostra la previsione delle precipitazioni attese in Italia nella giornata di venerdì 8 aprile.
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Tra venerdì e sabato tornano FREDDO e NEVE sui monti: più colpite Sardegna, Valle d'Aosta e Lazio!
Cresce la spesa per le famiglie, pressione fiscale in lieve calo
Aumenta anche il potere d'acquisto, costante la propensione al risparmio. In lieve calo la pressione fiscale, che nel 2015 si attesta al 43,5%. Il rapporto deficit-Pil al 2,6%, migliora di 0,4 punti sul 2014
La spesa delle famiglie per consumi finale sale ancora, registrando un aumento dell'1,0% nel 2015 (era +0,8% nel 2014). Lo rileva l'Istat, sottolineando come nell'ultimo trimestre dell'anno il rialzo sia stato pari allo 0,4% a livello congiunturale e all'1,5% in termini tendenziali. Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, ovvero il loro reddito reale, è aumentato nel 2015 dello 0,8%. Si tratta del primo rialzo da otto anni, dal 2007, prima dello scoppio della crisi. Lo rileva l'Istat che però guardando all'ultimo trimestre dello scorso anno registra una flessione della capacità di spesa, almeno a livello congiunturale (-0,7%).
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domenica 3 aprile 2016
Si stendono 'a freccia' e fanno catturare i ladri
Elicottero della polizia segue indicazioni e rintraccia malviventi
Un elicottero della polizia bracca dall'alto due ladri in fuga in aperta campagna. A un certo punto gli agenti perdono le tracce. Dei bambini, cher giocavano alla caccia a tesoro delle uova di Pasqua, si accorgono di tutto e, conoscendo la direzione dei fuggiaschi si stendono a terra simulando una freccia da indicazioni. Dall'elicottero comprendono e seguendo la direttrice indicata dai bimbi ritrovano i ladri e permettono da terra di farli arrestatare. E' accaduto in Inghilterra.
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Un elicottero della polizia bracca dall'alto due ladri in fuga in aperta campagna. A un certo punto gli agenti perdono le tracce. Dei bambini, cher giocavano alla caccia a tesoro delle uova di Pasqua, si accorgono di tutto e, conoscendo la direzione dei fuggiaschi si stendono a terra simulando una freccia da indicazioni. Dall'elicottero comprendono e seguendo la direttrice indicata dai bimbi ritrovano i ladri e permettono da terra di farli arrestatare. E' accaduto in Inghilterra.
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La crisi del latte fa paura: “A rischio posti di lavoro”. E l’appello: “Difendiamo il Made in Italy”
Gli allevatori alessandrini in piazza a Torino con gli altri colleghi da tutto il Piemonte
VENTI AZIENDE IN PROVINCIA
In provincia, ci sono venti aziende che producono quasi cinque milioni di latte vaccino all’anno (di cui 7 vendita diretta e le altre conferiscono a un caseificio), mentre sono 18 quelle che si occupano della produzione di latte caprino (32 mila litri all’anno, 15 effettuano vendita diretta). In piazza a Torino per difendere non solo tutto il comparto zootecnico ma l’agricoltura italiana, in generale, c’erano anche Daniele Dinosio di Carentino, Vanda Borreani di Acqui, Marco Bocchio di San Giuliano, Sergio Panizza di San Michele, Pierguido Degiorgis di San Salvatore e Valentina Binno di Masio.
Sono tutti allevatori piemontesi colpiti dalla più grave crisi del comparto lattiero-caseario degli ultimi anni che, come spiegano da Coldiretti, «sta mettendo a rischio solo in Piemonte ottomila posti di lavoro». «Una mobilitazione - ha spiegato il direttore della Coldiretti di Alessandria Leandro Grazioli, che era in piazza - che ha voluto essere un momento evocativo di straordinaria importanza. Bisogna trovare tempestivamente soluzioni alle problematiche più urgenti». Quali? Il problema dei mercati e quindi dei prezzi, dei mancati pagamenti Pac. Ma è importante anche parlare «in positivo», di cosa fare per uscirne.
LA MINACCIA DALL’ESTERO
Con il Psr (Programma di Sviluppo Rurale) sono stati erogati all’agroindustria lattiero-casearia quasi 30 milioni di euro e con quello 2014-2020 sono previsti oltre 90 milioni di risorse comunitarie per l’intero comparto agroindustriale. «Non è ammissibile – dice il presidente Roberto Paravidino - che queste importanti risorse servano alla trasformazione del latte estero, all’importazione diretta di latte filtrato, concentrati e di cagliate.
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Valentina Frezzato
Alessandria
In migliaia in piazza a Torino per difendere il Made in Italy, sventolando le bandiere gialle Coldiretti e parlando di produzioni «vere», genuine. Fra
loro - agricoltori, allevatori, produttori, consumatori, dirigenti -
anche tanti alessandrini che hanno voluto partecipare alla
manifestazione per difendere il latte italiano e l’Italia, in generale.
VENTI AZIENDE IN PROVINCIA
In provincia, ci sono venti aziende che producono quasi cinque milioni di latte vaccino all’anno (di cui 7 vendita diretta e le altre conferiscono a un caseificio), mentre sono 18 quelle che si occupano della produzione di latte caprino (32 mila litri all’anno, 15 effettuano vendita diretta). In piazza a Torino per difendere non solo tutto il comparto zootecnico ma l’agricoltura italiana, in generale, c’erano anche Daniele Dinosio di Carentino, Vanda Borreani di Acqui, Marco Bocchio di San Giuliano, Sergio Panizza di San Michele, Pierguido Degiorgis di San Salvatore e Valentina Binno di Masio.
Sono tutti allevatori piemontesi colpiti dalla più grave crisi del comparto lattiero-caseario degli ultimi anni che, come spiegano da Coldiretti, «sta mettendo a rischio solo in Piemonte ottomila posti di lavoro». «Una mobilitazione - ha spiegato il direttore della Coldiretti di Alessandria Leandro Grazioli, che era in piazza - che ha voluto essere un momento evocativo di straordinaria importanza. Bisogna trovare tempestivamente soluzioni alle problematiche più urgenti». Quali? Il problema dei mercati e quindi dei prezzi, dei mancati pagamenti Pac. Ma è importante anche parlare «in positivo», di cosa fare per uscirne.
LA MINACCIA DALL’ESTERO
Con il Psr (Programma di Sviluppo Rurale) sono stati erogati all’agroindustria lattiero-casearia quasi 30 milioni di euro e con quello 2014-2020 sono previsti oltre 90 milioni di risorse comunitarie per l’intero comparto agroindustriale. «Non è ammissibile – dice il presidente Roberto Paravidino - che queste importanti risorse servano alla trasformazione del latte estero, all’importazione diretta di latte filtrato, concentrati e di cagliate.
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Allevatori ancora in piazza per la «guerra del latte»
Una mozzarella su quattro non è fatta con il latte
Il latte che beviamo non è italiano: in 3 cartoni su 4 c’è quello straniero
Roma, esplosione in un bar: una vittima
Roma - È morto il dipendente rimasto intossicato nell’incendio
avvenuto nel bar Ciampini, al centro storico di Roma. Si tratta di un
filippino che era stato recuperato in gravissime condizioni dai vigili
del fuoco subito intervenuti e quindi trasferito all’ospedale Santo
Spirito, distante poche centinaia di metri dal bar.
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sabato 2 aprile 2016
Bimbi del Nepal a scuola grazie agli studenti della Carducci Vochieri
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Liguria, 1.495 bambini tolti a genitori “incapaci”
Genova - «Gli ultimi dati Istat disponibili rivelano che in Liguria
1.495 bambini lasciano il proprio nucleo familiare per entrare in
istituto, non a causa di un disagio economico o legato a malattie
e disabilità ma per incapacità genitoriale delle famiglie. Per far
fronte a questa emergenza, abbiamo deciso di avviare una campagna di
sensibilizzazione per prevenire questi fenomeni e intercettare il
disagio prima che si trasformi in abuso, utilizzando sia le risorse
disponibili nei capitoli di bilancio sia le risorse messe in campo dal
nuovo bando europeo Dafne, in scadenza a giugno, destinato a finanziare
azioni volte a prevenire la violenza su donne, giovani e bambini».
In un primo tempo l’informazione sembrava affermare che ogni anno vengono affidati quasi 1.500 bambini mentre la Regione ha precisato che il numero è complessivo e non annuale.
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In un primo tempo l’informazione sembrava affermare che ogni anno vengono affidati quasi 1.500 bambini mentre la Regione ha precisato che il numero è complessivo e non annuale.
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Oltre 100 'trivelle fuorilegge' e prive di controlli: il dossier shock di Greenpeace
Scritto da Francesca Mancuso
Oltre 100 piattaforme petrolifere dei nostri mari sono prive di monitoraggio. Di esse non si ha alcuna stima o controllo. A lanciare l'allarme è stata Greenpeace.
Oltre 100 piattaforme petrolifere dei nostri mari sono prive di monitoraggio. Di esse non si ha alcuna stima o controllo. A lanciare l'allarme è stata Greenpeace.
L'associazione, lo scorso settembre, aveva richiesto al Ministero dell'ambiente i piani di monitoraggio delle piattaforme che operano nei mari italiani che secondo dati del Ministero dello Sviluppo Economico sono 135. Ma Greenpeace ha ricevuto solo i piani di monitoraggio di 34 piattaforme, di proprietà Eni.
Così ha richiesto informazioni sulle
altre 100 piattaforme e sulle strutture assimilabili, non ricevendo però
alcun dato relativo ad esse.
“Il Ministero aveva deciso deliberatamente di limitare l'accesso agli atti o il problema era l’assenza di monitoraggi?” si è chiesta l'associazione.
Il mistero, se così possiamo definirlo, è
stato presto svelato ed è stata proprio Eni a fare chiarezza con una
nota alle agenzie di stampa:
“Relativamente alle ‘100 piattaforme mancanti’, per le quali secondo Greenpeace non sarebbero stati forniti i piani di monitoraggio, Eni spiega che quelle di propria pertinenza, non emettono scarichi a mare, né effettuano re-iniezione di acque di produzione in giacimento, pertanto non ci sono piani di monitoraggio prescritti e nessun dato da fornire”.
Piattaforme prive di controlli perché, a
detta di Eni, non prevedono scarichi in mare. Ma davvero in questi casi
non serve alcun monitoraggio?
Spiega Greenpeace che le piattaforme
offshore siano state escluse dalla categoria di “impianti a rischio di
incidente rilevante” in virtù di un recepimento della direttiva 2012/18/UE ritenuto aberrante. Di
fatto, la legge esclude che tali strutture possano subire danni di ogni
tipo, dal guasto al collasso ma anche incendi e perdite.
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Cantoniere e sagrestano: nel Cuneese l’uomo che tiene in vita un borgo
A Upega ora vuole promuovere la cucina delle Alpi
Un paese particolare: Briga Alta. Nato dopo il trattato del 1947 che l’ha diviso da Briga Marittima (francese), è il Comune più a Sud del Piemonte. Non è un unico centro, ma l’insieme delle frazioni Piaggia (dove si trova il municipio), Carnino e Upega.
Per raggiungere in auto Piaggia dalle altre due borgate bisogna attraversare per vari km il territorio ligure. Oggi l’intera Briga Alta ha 38 residenti e la più bassa densità in Italia: 0,7 abitanti per km quadrato. A 56 km da Ceva, se la neve non costringe a lunghe deviazioni.
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Paola Scola
Briga Alta (CN)
Fa pensare all’«ultimo dei Mohicani». Tenace presidio del «suo»
territorio. Per mantenere viva quella manciata di case di pietra dove
lui è arrivato all’inizio degli Anni ’70, si è innamorato, sposato e ha
deciso di restare. Grazie a Mario Zintilini, 65 anni, cantoniere della
Provincia in pensione, la piccola Upega non è morta. Lui è presidente
della Pro loco, tuttofare, sagrestano e, quando ce n’è stato bisogno, ha
accettato di fare il sindaco del paese.Un paese particolare: Briga Alta. Nato dopo il trattato del 1947 che l’ha diviso da Briga Marittima (francese), è il Comune più a Sud del Piemonte. Non è un unico centro, ma l’insieme delle frazioni Piaggia (dove si trova il municipio), Carnino e Upega.
Per raggiungere in auto Piaggia dalle altre due borgate bisogna attraversare per vari km il territorio ligure. Oggi l’intera Briga Alta ha 38 residenti e la più bassa densità in Italia: 0,7 abitanti per km quadrato. A 56 km da Ceva, se la neve non costringe a lunghe deviazioni.
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venerdì 1 aprile 2016
Meteo a 7 giorni: correnti nord africane, poi possibile MALTEMPO
Situazione quasi immutata in Italia fino alla metà della prossima settimana, poi sarà possibile un cambiamento di configurazione che potrebbe portare instabilità e maltempo.
La
fase primaverile "dolce" che sta interessando l'Italia da alcuni
giorni, continuerà almeno fino alla metà della settimana prossima.
Dopo il fallimento dell'entrata frontale che sta avvenendo in queste ore, un nuovo scambio termico nord-sud potrebbe divenire realtà all'inizio della settimana prossima sul nostro Paese.
Le probabilità che ciò avvenga sono molto alte. L'aria più fredda prediligerà ancora i settori occidentali dell'Europa, mentre l'Italia e il bacino centro-orientale del Mediterraneo saranno interessati dalla risposta calda conseguente (prima figura proposta).
Con una situazione del genere, le uniche piogge che cadranno in Italia riguarderanno il settore nord-occidentale e la Sardegna; altrove il tempo resterà stabile e molto mite con temperature di molto superiori alle medie.
Le correnti nord africane domineranno la scena meteorologica italiana almeno fino alla giornata di mercoledì 6 aprile. Successivamente, il quadro termobarico dovrebbe cambiare a favore di una situazione maggiormente instabile e fresca, che si manifesterà a partire da giovedì 7 aprile.
Il quadro previsionale per la giornata in parola ci mostra una mappatura precipitativa a macchia di leopardo, con i fenomeni più consistenti nelle zone interne peninsulari, su alcuni settori del nord, sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
Si tratterà di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Sulle Alpi e sulle cime dell'Appennino potrebbero comparire nuove nevicate.
Le temperature risentiranno ovviamente di questo "trambusto" e si riporteranno attorno alle medie del periodo, se non lievemente al di sotto.
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Dopo il fallimento dell'entrata frontale che sta avvenendo in queste ore, un nuovo scambio termico nord-sud potrebbe divenire realtà all'inizio della settimana prossima sul nostro Paese.
Le probabilità che ciò avvenga sono molto alte. L'aria più fredda prediligerà ancora i settori occidentali dell'Europa, mentre l'Italia e il bacino centro-orientale del Mediterraneo saranno interessati dalla risposta calda conseguente (prima figura proposta).
Con una situazione del genere, le uniche piogge che cadranno in Italia riguarderanno il settore nord-occidentale e la Sardegna; altrove il tempo resterà stabile e molto mite con temperature di molto superiori alle medie.
Le correnti nord africane domineranno la scena meteorologica italiana almeno fino alla giornata di mercoledì 6 aprile. Successivamente, il quadro termobarico dovrebbe cambiare a favore di una situazione maggiormente instabile e fresca, che si manifesterà a partire da giovedì 7 aprile.
Il quadro previsionale per la giornata in parola ci mostra una mappatura precipitativa a macchia di leopardo, con i fenomeni più consistenti nelle zone interne peninsulari, su alcuni settori del nord, sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
Si tratterà di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Sulle Alpi e sulle cime dell'Appennino potrebbero comparire nuove nevicate.
Le temperature risentiranno ovviamente di questo "trambusto" e si riporteranno attorno alle medie del periodo, se non lievemente al di sotto.
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Luce e gas, bollette in calo da aprile: 67 euro di risparmio solo per le famiglie a maggior tutela
L’Autorità per l’Energia ha deciso un taglio del 5% e del 9,8% sulle bollette della luce e del gas. Le riduzioni sono dovute al calo eccezionale della componente "materia prima". Per le associazioni dei consumatori "è la dimostrazione che i prezzi di riferimento del mercato tutelato funzionano e che la sua abolizione, prevista nel ddl concorrenza per il primo gennaio 2018, è solo un regalo alle compagnie"
Dal primo aprile scattano sostanziosi ribassi per le bollette di elettricità e gas dei consumatori a maggior tutela, ossia quelli che non si sono ancora affidati al libero mercato. A deciderlo è stata l’Autorità per l’energia nell’aggiornamento delle condizioni economiche per il secondo trimestre 2016. In particolare, per la famiglia-tipo la bolletta della luce registrerà un calo del 5%, mentre per quella gas la diminuzione sarà ancor più consistente, con un -9,8% (solo in parte attesa per la stagionalità estiva). Ritocchi che consentiranno risparmi complessivi nei 12 mesi dell’anno scorrevole (il trimestre in questione e i tre precedenti a cavallo tra il 2015 e il 2016) di 67 euro.
Quanto risparmia una famiglia-tipo – Per l’elettricità, dal primo luglio 2015 al 30 giugno 2016 – la spesa sarà di circa 502 euro all’anno, con un calo dell’1,6%, corrispondente a un risparmio di circa 8 euro. Per il gas, invece, si sborseranno circa 1.076 euro, con una riduzione del 5,2%, pari a un risparmio di circa 59 euro.
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Banca Etruria, indagati per truffa i primi tre direttori di filiale
Notificato l'avviso di chiusura delle indagini. Avrebbero falsificato le
informazioni sul profilo di rischio. Ma l'inchiesta punta a
"identificare" altri responsabili
CI SONO i primi tre indagati per la vendita delle obbligazioni subordinate di Banca Etruria. La procura di Arezzo ha notificato il 415bis (l'avviso di chiusura indagini) a tre direttori di filiali della provincia di Arezzo, tutti accusati di truffa aggravata.
Il pool di magistrati al lavoro sul dossier Etruria contesta ai direttori di aver indotto i clienti della Popolare a investire gran parte dei loro risparmi in titoli rischiosi, diventati carta straccia dopo il decreto Salva Banche del novembre scorso. In particolare, gli inquirenti hanno scoperto che molti profili Mifid (i moduli per la trasparenza che devono essere compilati da chi acquista le obbligazioni) erano stati falsificati con informazioni non corrispondenti alla realtà. Il tutto per rendere possibile la vendita a soggetti che non avevano gli strumenti per valutarne oggettivamente il rischio.
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CI SONO i primi tre indagati per la vendita delle obbligazioni subordinate di Banca Etruria. La procura di Arezzo ha notificato il 415bis (l'avviso di chiusura indagini) a tre direttori di filiali della provincia di Arezzo, tutti accusati di truffa aggravata.
Il pool di magistrati al lavoro sul dossier Etruria contesta ai direttori di aver indotto i clienti della Popolare a investire gran parte dei loro risparmi in titoli rischiosi, diventati carta straccia dopo il decreto Salva Banche del novembre scorso. In particolare, gli inquirenti hanno scoperto che molti profili Mifid (i moduli per la trasparenza che devono essere compilati da chi acquista le obbligazioni) erano stati falsificati con informazioni non corrispondenti alla realtà. Il tutto per rendere possibile la vendita a soggetti che non avevano gli strumenti per valutarne oggettivamente il rischio.
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India: crolla cavalcavia a Kolkata, almeno 24 morti
Decine di persone sono state estratte ancora vive grazie anche a rilevatori termici che hanno facilitato la localizzazione dei corpi intrappolati.
E' una lotta contro il tempo a Kolkata, la vecchia Calcutta, per salvare decine di persone sepolte sotto un cavalcavia in costruzione che si è schiantato su una affollata strada della caotica metropoli indiana.Il bilancio ancora provvisorio è di 24 morti, 85 feriti e 25 dispersi. Secondo la tv XNews, decine di persone sono state estratte ancora vive grazie anche a rilevatori termici che hanno facilitato la localizzazione dei corpi intrappolati.
Almeno 300 soldati insieme a vigili del fuoco, polizia e Protezione civile sono al lavoro con macchinari pesanti per sollevare la struttura. La sopraelevata di 2,2 km era stata progettata per collegare la zona di Girish Park con Howrah Bridge in una zona molto congestionata nel nord della metropoli bengalese dove sorgono uffici e mercati. L'incidente è avvenuto dopo le 12 ora locali. Una porzione di circa 100 metri si è accasciata sulla strada sottostante.
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Ministro Guidi lascia, governo la molla dopo inchiesta petrolio
Renzi, rispetto scelta, nei prossimi giorni nome successore
Federica Guidi si dimette da ministro dello Sviluppo economico (LA LETTERA AL GOVERNO), scaricata dal Governo, dopo la pubblicazione di una conversazione con il suo compagno, Gianluca Gemelli, intercettata nell'ambito di un'inchiesta della procura di Potenza sullo smaltimento dei rifiuti legati alle estrazioni petrolifere. "Cara Federica ho molto apprezzato il tuo lavoro di questi anni. Serio, deciso, competente", le risponde Matteo Renzi dagli Stati Uniti aggiungendo tra l'altro di rispettare la sua scelta "personale sofferta, dettata da ragioni di opportunità" che condivide. Quindi l'indicazione sul futuro del dicastero dello Sviluppo: "procederò nei prossimi giorni a proporre il tuo successore al capo dello Stato".
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giovedì 31 marzo 2016
Esplode il CALDO su gran parte del Paese, variabile e più fresco solo al nord-ovest!
Verrà respinto l'attacco della depressione in arrivo dalla Francia: solo l'estremo nord-ovest e la Sardegna potrebbero risentire delle sue frange nuvolose e di qualche fenomeno, oggi caldo quasi estivo su molte regioni; nel fine settimana grande mitezza e sole, solo al nord-ovest addensamenti. Da lunedì a mercoledì ancora variabile al nord-ovest, abbastanza buono altrove, ma peggiora al sud, da giovedì piogge quasi ovunque.
MURO: l'alta pressione farà muro respingendo l'attacco, peraltro poco convinto, di una saccatura ad ovest del Paese e regalando non solo un giovedì estivo su gran parte d'Italia, ma anche un fine settimana più che discreto.
E' NORMALE? Si, in questa fase "transitoria" stagionale, le saccature nel Mediterraneo possono non riuscire a trovare la spinta per raggiungere l'Italia. Una situazione già vista.
E' NORMALE? Si, in questa fase "transitoria" stagionale, le saccature nel Mediterraneo possono non riuscire a trovare la spinta per raggiungere l'Italia. Una situazione già vista.
PIOGGE: rimarranno confinate solo all'estremo nord-ovest e forse venerdì si faranno vedere anche sull'ovest della Sardegna,
per il resto il tempo risulterà asciutto. Le precipitazioni più
frequenti riguarderanno alto Piemonte, Valle d'Aosta e Appennino ligure.
CALDO: oggi picco di 30°C in Sardegna, 26°C
su Sicilia, Puglia, Romagna, zone interne del centro, Calabria, molte
zone raggiungeranno valori di 22-23°. Nei prossimi giorni e sino a
domenica valori meno elevati ma sempre molta mitezza.
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Infermiera arrestata a Piombino, è accusata di 13 omicidi in ospedale con "bombe di eparina"
I fatti sarebbero avvenuti negli anni 2014 e 2015
Una infermiera professionale è stata arrestata dal Nas dei carabinieri. Fausta Bonino, 55 anni, è accusata di omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà di 13 pazienti ricoverati nell'ospedale di Piombino. Avrebbe particato iniezioni letali, non per fini terapeutici, del farmaco anticoagulante 'Eparina' che, soprattutto in alcuni casi, avrebbero provocato la morte dei degenti. Il farmaco avrebbe causato rapide, diffuse e irreversibili emorragie con decessi conseguenti. Le analisi hanno riscontrato concentrazioni di Eparina di anche 10 volte sopra la norma. I pazienti deceduti sono uomini e donne di età fra i 61 e gli 88 anni. Secondo il Nas, in molti casi avevano patologie per cui la somministrazione di Eparina non rientrava nelle possibili terapie. Sui 13 decessi 12 sono attribuiti a "scoagulazione del sangue", uno ad arresto cardiaco. I 13 decessi hanno alterato le statistiche dell'ospedale di Piombino e sono stati registrati tra il 2014 e il 2015: 19 gennaio, 27 giugno, 22 settembre, 2 ottobre, 24 novembre, 26 novembre, 20 dicembre, 28 dicembre del 2014; 9 gennaio, 11 marzo, 1 luglio, 9 agosto, 29 settembre nel 2015.
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mercoledì 30 marzo 2016
Canada: si schianta piccolo aereo, sette morti
Fra vittime anche ex ministro
Sette morti e' il bilancio del piccolo aereo caduto in Quebec, in Canada. Secondo i media locali e la Bbc, fra le vittime c'è anche un cameraman ed ex ministro canadese, Jean Lapierre.Lo schianto è avvenuto nei pressi dell'aeroporto, forse a causa di condizioni meteorologiche non ideali per volare. Le autorità hanno avviato indagini per accertare le cause dell'incidente. Secondo alcuni testimoni citati dalla stampa canadese, lo schianto è stato violento e l'aereo di sarebbe spaccato in tre parti.
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martedì 29 marzo 2016
Meteo a 7 giorni: il maltempo cova da ovest
La vampata calda su isole e centro sud, lascerà spazio a rovesci e temporali a partire da isole e nord-ovest. Fine settimana in parte compromesso sull'Italia, poi variabilità.
Va in onda un classico meteorologico sul Mediterraneo:
la solita saccatura da ovest che avanza con difficoltà a causa della
resistenza di un cuneo anticiclonico di matrice subtropicale più ad est:
si genererà così la risalita di aria temporaneamente più calda in direzione del nostro Paese e la formazione di un insidioso fronte stazionario tra il nord-ovest e le isole maggiori.
Il movimento dell'impulso instabile risulterà dunque rallentato, ma entro giovedì o venerdì coinvolgerà comunque Piemonte, Liguria, ovest Lombardia e Sardegna a suon di rovesci o di brevi temporali; i fenomeni potrebbero risultare più intensi laddove l'effetto del richiamo delle correnti di Scirocco incontrerà un ostacolo orografico, cioè sull'alto Piemonte.
L'aria calda nel frattempo riuscirà a farsi sentire per 24-36 ore al centro-sud e sulle isole con qualche picco termico estivo, del tutto effimero.
Nel fine settimana in seno al fronte potrebbe isolarsi una massa d'aria più fredda in quota in grado di prolungare la vita dell'impulso facendo transitare nubi e fenomeni su gran parte della Penisola, rinnovando ed estendendo così l'instabilità un po' ovunque ed evacuando l'aria calda affluita nei giorni precedenti.
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Il movimento dell'impulso instabile risulterà dunque rallentato, ma entro giovedì o venerdì coinvolgerà comunque Piemonte, Liguria, ovest Lombardia e Sardegna a suon di rovesci o di brevi temporali; i fenomeni potrebbero risultare più intensi laddove l'effetto del richiamo delle correnti di Scirocco incontrerà un ostacolo orografico, cioè sull'alto Piemonte.
L'aria calda nel frattempo riuscirà a farsi sentire per 24-36 ore al centro-sud e sulle isole con qualche picco termico estivo, del tutto effimero.
Nel fine settimana in seno al fronte potrebbe isolarsi una massa d'aria più fredda in quota in grado di prolungare la vita dell'impulso facendo transitare nubi e fenomeni su gran parte della Penisola, rinnovando ed estendendo così l'instabilità un po' ovunque ed evacuando l'aria calda affluita nei giorni precedenti.
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Ultimissime: sempre più probabile un fine settimana BAGNATO in Italia, poi...
Meteo a 15 giorni: alta pressione in Atlantico, Mediterraneo sotto MALTEMPO
Aereo dell'Egypt Air dirottato da Alessandria d'Egitto a Cipro, si teme un kamikaze a bordo
L'Airbus ha 55 persone a bordo
"Un Airbus dell'Egypt Air con 55 passeggeri a bordo è stato dirottato da Alessandria d'Egitto verso Larnaka (Cipro)": lo riferiscono fonti aeroportuali al Cairo.
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Aereo dell'Egyptair dirottato a Cipro. Dirottatore è un egiziano, rilasciato l'ostaggio italiano
lunedì 28 marzo 2016
Il kamikaze della metropolitana di Bruxelles era stato in Italia
Khalid El Bakraoui, nel luglio 2015, era atterrato all’aeroporto di Treviso
Khalid El Bakraoui, il kamikaze della stazione della metropolitana di Maelbeek di Bruxelles è transitato nell’estate del 2015 in Italia, diretto in Grecia. Gli uomini dell’antiterrorismo, secondo quanto appreso da Sky TG24 HD, hanno ricostruito i suoi spostamenti: il 23 luglio 2015 alle ore 8:25 Khalid El Bakraoui atterra all’aeroporto di Treviso con un volo Ryanair proveniente da Bruxelles. Il biglietto era stato acquistato con carta di credito da un altro uomo: Abderahman Benamor. Al momento del check-in a Bruxelles El Bakraoui si registra con un documento d’identità belga. Il giorno dopo, 24 luglio 2015, il nominativo di Khalid viene registrato su un volo Volotea partito dall’aeroporto Marco Polo di Venezia alle 06:00 con destinazione Atene.
LEGGI ANCHE Tutti i misteri dell’algerino arrestato a Salerno
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Khalid El Bakraoui, il kamikaze della stazione della metropolitana di Maelbeek di Bruxelles è transitato nell’estate del 2015 in Italia, diretto in Grecia. Gli uomini dell’antiterrorismo, secondo quanto appreso da Sky TG24 HD, hanno ricostruito i suoi spostamenti: il 23 luglio 2015 alle ore 8:25 Khalid El Bakraoui atterra all’aeroporto di Treviso con un volo Ryanair proveniente da Bruxelles. Il biglietto era stato acquistato con carta di credito da un altro uomo: Abderahman Benamor. Al momento del check-in a Bruxelles El Bakraoui si registra con un documento d’identità belga. Il giorno dopo, 24 luglio 2015, il nominativo di Khalid viene registrato su un volo Volotea partito dall’aeroporto Marco Polo di Venezia alle 06:00 con destinazione Atene.
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L’ospedale non ha più infermieri, personale insufficiente: diversi reparti hanno bloccato le ferie
Alessandria - In ospedale gli infermieri sono in seria difficoltà:
in alcuni reparti le ferie sono state bloccate perché il personale che
c’è è quello che serve, sempre. In altri capita che in un turno ci siano solo tre infermieri per oltre trenta posti letto,
in altri ancora ci si aggiusta (male) con gli interinali e mancano gli
Oss, gli operatori socio-sanitari, fondamentali per garantire la
copertura dei bisogni primari. Insomma, ciò che stanno cercando di far
capire i sindacalisti del Nursind di Alessandria (trecento iscritti solo
dell’ospedale della città, seicento in tutta la provincia), è che manca
personale. E non si può più aspettare.
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domenica 27 marzo 2016
Pakistan: kamikaze fa strage a Lahore in parco giochi tra cristiani che celebrano Pasqua: almeno 69 morti, maggior parte donne e bambini
300 i feriti. Testimoni, una carneficina
Almeno 69 persone, in stragrande maggioranza donne e bambini della minoranza cristiana, sono state uccise in serata in un attacco suicida in un parco pubblico di Lahore, nel Pakistan centrale, gremito di famiglie che celebravano la Pasqua. L'esplosione, di forte entita', e' avvenuta vicino a un ingresso del Gulshan-i-Iqbal Park situato nell'area di Iqbal Town, un popolare ritrovo domenicale e particolarmente affollato oggi in occasione della festivita' cristiana. Il kamikaze si e' fatto esplodere vicino a delle altalene in mezzo alla folla. E' stata una carneficina con oltre 300 feriti, rivendicata dai talebani del gruppo Jamatul Ahrar. Secondo quanto riferito all'ANSA da Xavier P. William, responsabile dell'ong Life for All Pakistan che si occupa di diritti delle minoranze religiose, almeno 51 vittime e 157 feriti appartengono alla comunita' cristiana. I sopravvissuti hanno detto di aver visto i corpi smembrati dalla deflagrazione riversi in pozze di sangue.
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Kamikaze in Pakistan, quasi 70 morti in un parco. Molti i cristiani che festeggiavano Pasqua
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