Situazione quasi immutata in Italia fino alla metà della prossima settimana, poi sarà possibile un cambiamento di configurazione che potrebbe portare instabilità e maltempo.
La
fase primaverile "dolce" che sta interessando l'Italia da alcuni
giorni, continuerà almeno fino alla metà della settimana prossima.
Dopo il fallimento dell'entrata frontale che sta avvenendo in queste ore, un nuovo scambio termico nord-sud potrebbe divenire realtà all'inizio della settimana prossima sul nostro Paese.
Le probabilità che ciò avvenga sono molto alte. L'aria più fredda prediligerà ancora i settori occidentali dell'Europa, mentre l'Italia e il bacino centro-orientale del Mediterraneo saranno interessati dalla risposta calda conseguente (prima figura proposta).
Con una situazione del genere, le uniche piogge che cadranno in Italia riguarderanno il settore nord-occidentale e la Sardegna; altrove il tempo resterà stabile e molto mite con temperature di molto superiori alle medie.
Le correnti nord africane domineranno la scena meteorologica italiana almeno fino alla giornata di mercoledì 6 aprile. Successivamente, il quadro termobarico dovrebbe cambiare a favore di una situazione maggiormente instabile e fresca, che si manifesterà a partire da giovedì 7 aprile.
Il quadro previsionale per la giornata in parola ci mostra una mappatura precipitativa a macchia di leopardo, con i fenomeni più consistenti nelle zone interne peninsulari, su alcuni settori del nord, sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
Si tratterà di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Sulle Alpi e sulle cime dell'Appennino potrebbero comparire nuove nevicate.
Le temperature risentiranno ovviamente di questo "trambusto" e si riporteranno attorno alle medie del periodo, se non lievemente al di sotto.
Continua qui
Dopo il fallimento dell'entrata frontale che sta avvenendo in queste ore, un nuovo scambio termico nord-sud potrebbe divenire realtà all'inizio della settimana prossima sul nostro Paese.
Le probabilità che ciò avvenga sono molto alte. L'aria più fredda prediligerà ancora i settori occidentali dell'Europa, mentre l'Italia e il bacino centro-orientale del Mediterraneo saranno interessati dalla risposta calda conseguente (prima figura proposta).
Con una situazione del genere, le uniche piogge che cadranno in Italia riguarderanno il settore nord-occidentale e la Sardegna; altrove il tempo resterà stabile e molto mite con temperature di molto superiori alle medie.
Le correnti nord africane domineranno la scena meteorologica italiana almeno fino alla giornata di mercoledì 6 aprile. Successivamente, il quadro termobarico dovrebbe cambiare a favore di una situazione maggiormente instabile e fresca, che si manifesterà a partire da giovedì 7 aprile.
Il quadro previsionale per la giornata in parola ci mostra una mappatura precipitativa a macchia di leopardo, con i fenomeni più consistenti nelle zone interne peninsulari, su alcuni settori del nord, sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
Si tratterà di precipitazioni a prevalente carattere di rovescio. Sulle Alpi e sulle cime dell'Appennino potrebbero comparire nuove nevicate.
Le temperature risentiranno ovviamente di questo "trambusto" e si riporteranno attorno alle medie del periodo, se non lievemente al di sotto.
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