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mercoledì 13 aprile 2016

Gulotta, 22 anni in carcere da innocente: lo Stato lo risarcirà con 6,5 milioni di euro

Risarcito. Ha trascorso ingiustamente 22 anni in carcere con l'accusa, poi caduta, di aver partecipato alla strage dei due carabinieri nella caserma di Alcamo Marina (Trapani) del 1976, sarà risarcito con 6,5 milioni euro dal ministero dell'Economia. È quanto ha stabilito la corte d'appello di Reggio Calabria per Giuseppe Gulotta, muratore di Certaldo, assolto nel 2010 dalle imputazioni.

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Bimba 3 mesi morta, s'indaga per omicidio volontario

Il padre è in carcere per violenza sessuale su 14enne 

La Procura di Bari indaga per omicidio volontario per la morte di una bambina di tre mesi, deceduta il 13 febbraio scorso nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII. I sospetti degli inquirenti si concentrano in ambito familiare. Indagando sulla morte della piccola, i carabinieri hanno raccolto elementi d'accusa nei confronti del padre della vittima, un 29enne di Altamura, in relazione ad un episodio di violenza sessuale nei confronti di una 14enne, e per questo reato è stato arrestato sabato scorso. 

La presunta violenza sessuale ai danni della 14enne risale al 6 gennaio scorso.
Ieri si è svolto dinanzi al gip di Bari l'interrogatorio di garanzia dell'uomo, assistito dall'avvocato Giuseppe Dellorusso, che ha fornito la sua versione dei fatti. La difesa ha annunciato ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere l'annullamento del provvedimento restrittivo.

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martedì 12 aprile 2016

Studentessa torinese uccisa a sprangate a Ginevra

Valentina Tarallo, 29 anni, colpita a morte da un uomo che avrebbe tentato di rapinarla


Torino
Valentina Tarallo, studentessa torinese di 29 anni, è stata uccisa lunedì notte a Ginevra, a seguito di un’aggressione. Un giovane di colore l’avrebbe aggredita per strapparle la borsa: la ragazza ha reagito e lui l’ha colpita con una spranga, ferendola a morte.

L’uomo è stato descritto alto almeno un metro e 90, sui 20 anni. Un testimone ha raccontato al quotidiano 20 Minutes di averla vista a terra, in una pozza di sangue. «Accanto a lei - ha detto - c’era una sbarra in ferro lunga 60-70 centimetri, forse l’arma con cui è stata colpita e ferita ridotta in fin di vita».

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M5s: morto Casaleggio, fondatore del Movimento con Grillo. "Ha lottato fino all'ultimo"

Era ricoverato a Milano. Nell'aprile del 2014 era stato operato di urgenza per un edema al cervello al Policlinico di Milano. Aveva 61 anni

E' morto stamani alle 7 a Milano Gianroberto Casaleggio, fondatore con Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle. I funerali - ha fatto sapere con un tweet Beppe Grillo - si celebreranno giovedì 14 aprile

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lunedì 11 aprile 2016

Concessionario di auto evade oltre 700mila euro, l'indagine della Finanza

Novi Ligure 11/04/2016 — Nuovo evasore totale scoperto dalla Guardia di Finanza di Novi Ligure: la scoperta di non trascurabili redditi d’impresa sottratti all’imposizione fiscale nel commercio di auto nuove e usate è il primo risultato di una lunga indagine, ancora in corso, su alcuni soggetti economici operanti nello specifico settore.

Analizzando le risultanze delle banche dati in uso al Corpo e con l’aiuto di riscontri esterni, i finanzieri hanno individuato e sottoposto a controllo un’azienda che, nell’ultimo quinquennio, non risulta aver mai presentato la dichiarazione dei redditi, così occultando ingenti ricavi al fisco.
Gli accertamenti, condotti anche mediante indagini bancarie, hanno permesso di constatare oltre 700mila euro di ricavi sottratti all’imposizione fiscale nonché circa 150mila euro di Iva evasa.

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'Help' , salvati due naufraghi su un'isola deserta

Salvati dalla marina americana grazie alla grande scritta realizzata con le foglie di palma sull'isola di Fanadik

Due naufraghi sono stati salvati dalla marina americana grazie alla grande scritta, 'Help', realizzata con le foglie di palma, sull'isola disabitata di Fanadik, a circa 4 miglia nautiche da Pulap, un atollo delle Isole Caroline negli Stati Federati di Micronesia.

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Referendum trivelle, presidente Consulta: "Si deve votare". Grillo contro Mattarella

Grossi: "Votare significa essere pienamente cittadini". Il leader M5s: "Presidente prenda posizione di merito". Galletti, andrò e voterò 'No'. Cgil invita ad andare alle urne

ROMA - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "sull'energia dovrebbe prendere una posizione". Lo ha detto il leader del M5S Beppe Grillo, mentre lasciava l'hotel Forum di Roma, alludendo al referendum di domenica sulle trivelle. "Bisogna che ogni tanto prenda una posizione. Sull'energia è una questione di civiltà e quindi dovrebbe prendere una posizione. E sicuramente lo farà", ha aggiunto invitando il presidente della Repubblica a pronunciarsi in merito.

Un tema quello del referendum sulle trivellazioni sul quale era intervenuto poco prima il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, interpellato nella conferenza stampa dopo la relazione annuale. Al referendum sulle trivelle "si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d'identità del buon cittadino", ha detto Grossi.


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Isis, 21 cristiani trucidati in Siria

Lo ha svelato il patriarca della Chiesa ortodossa siriaca

(ANSA) - LONDRA, 11 APR - Almeno 21 cristiani sono stati trucidati dai jihadisti dell'Isis ad al-Qaryatayn, in Siria, prima che la cittadina fosse liberata e ripresa in questi giorni dalle forze di Damasco col sostegno dell'aviazione russa. 

 Lo ha svelato alla Bbc il patriarca della Chiesa ortodossa siriaca, Ignazio Aphrem II: alcuni risultano essere stati uccisi mentre tentavano la fuga, altri martirizzati per essersi rifiutati di assoggettarsi e convertirsi all'Islam.

Fra le vittime si contano almeno tre donne, ha riferito ancora il patriarca, denunciando come i jihadisti avessero pianificato di vendere le ragazze cristiane superstiti quali "schiave".

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domenica 10 aprile 2016

Migranti: polizia macedone spara lacrimogeni a Idomeni. Decine di feriti

In oltre 500 cercavano di abbattere la barriera di confine

La polizia macedone ha usato di nuovo gas lacrimogeni contro i migranti - oltre 500 - che cercavano di abbattere la barriera di confine al campo di Idomeni in Grecia. Lo riporta Sky News in un tweet.

I migranti hanno tentato di sfondare la recinzione e quando la polizia macedone ha sparato gas lacrimogeni e bombe assordanti contro di loro hanno risposto lanciando le pietre contro la polizia.

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Quelle vigne cedute da Alessandria alle Langhe

Venduti centinaia di ettari, soprattutto nell’Ovadese, anche a Veneto e Lombardia


Alessandria 
 
Alessandria perde vigneti, un’emorragia così consistente da farle conquistare il triste primato, in Piemonte, di provincia che più si è impoverita: 738 ettari sono stati trasferiti, dopo l’entrata in vigore, il 1° gennaio, del decreto sul nuovo sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli. È una quantità enorme, che equivale a circa 1060 campi da calcio. Di questi, 400 sono finiti fuori dalla regione, in particolare in Lombardia e in Veneto dove verranno riconvertiti in prosecco, 338 sono rimasti invece all’interno del Piemonte e se li sono «aggiudicati» le Langhe, una delle aree più vocate per il vino e più organizzata e «forte», grazie a una situazione ormai da anni favorevole.
 
In provincia chi ci ha perso di più è l’Ovadese: qui la fuga dei diritti di reimpianto è stata davvero ingente, meno evidente invece nel Gaviese e nella zona di Acqui Terme, i due territori che hanno resistito di più. In pratica, con il nuovo sistema la compra-vendita dei diritti (per poter impiantare vigneti servono le autorizzazioni) è stata bloccata. Lo resterà fino al 2030. È uno strumento voluto dall’Europa per mantenere in equilibrio domanda e offerta.

Ma la maggior parte dei produttori alessandrini ha preferito venderli i diritti, piuttosto che acquistarli. Perché? Lo spiega bene Italo Danielli, presidente del Consorzio di tutela e promozione dell’Ovada Docg e vicepresidente provinciale Cia: «Il primo motivo è la mancanza di reddito soprattutto per chi vende uve, poi c’è la difficoltà a difendersi dai danni provocati dagli ungulati, e infine una terza ragione è da attribuire allo scarso ricambio generazionale».

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La guerra del latte, sessanta aziende costrette a gettare la produzione perché Parmalat non rinnova il contratto

L’assessore Mai: <Liguri, andate a comprarlo negli erogatori di latte crudo>

Parmalat non rinnova il contratto ai produttori del genovesato. L’azienda, ora in mano ai francesi, vuole pagare il latte 25 centesimi, meno di quanto costi produrlo. Quello che arriva dall’estero costa meno di quello, di ottima qualità, prodotto in Italia. Così il prezioso alimento da oggi finisce nelle letamaie.<Ne abbiamo dovuto buttare più di mille litri proprio oggi – dice Elisabetta Ottonello, dell’azienda Lavagè di Rossiglione -. Noi in parte lo caseifichiamo, la il resto non resta che buttarlo. È un disastro>. Moltissime sono le aziende del genovesato messe in ginocchio dall’azienda alimentare ormai straniera. L’azienda Lavagè era uno dei 60 fornitori sul territorio.

(<Munte 44 vacche, 1400 litri di latte nella letamaia!!!> così Elisabetta Ottonello commenta la situazione orierna nella sua azienda)
 <Se il latte genovese finisce nel letame, nel vero senso del termine, è grazie alle assurde politiche europee che hanno permesso l’ingresso in Italia di imponenti quantitativi di latte dall’estero a costi molto bassi, innescando una concorrenza sleale che sottopone oggi i nostri produttori a ricatti economici e porta alla distruzione del settore> Lo dice l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai, intervenendo in merito al mancato rinnovo del contratto da parte di Parmalat per l’acquisto del latte dei produttori della Cooperativa Val Polcevera. <Con prezzi al litro che raggiungono addirittura i 10 centesimi, cioè neppure la metà del costo di produzione, i nostri produttori non possono andare avanti. È necessario rendere al più presto obbligatoria la tracciabilità delle materie prime utilizzate per i prodotti lattiero-caseari: sarebbe un primo passo, ma la soluzione potrebbe venire da una completa riprogettazione del sistema.

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sabato 9 aprile 2016

Dal Cairo solo un mini-dossier: fallisce l’indagine su Regeni

Roma - Il richiamo per consultazioni a Roma dell’ambasciatore italiano in Egitto è la «misura immediata», la prima, a seguito del mancato cambio di marcia sulle indagini per chiarire la tragica morte di Giulio Regeni e, sugli altri passi, «ci lavoreremo nei prossimi giorni». Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a Tokyo per partecipare al G7 degli Esteri di Hiroshima di domani e lunedì, rimanda a quanto detto di recente in parlamento. «Ricordo sempre gli aggettivi che ho usato e cioè che adotteremo misure immediate e proporzionali: questo ci siamo impegnati a fare e questo faremo».

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Moby Prince: 25 anni fa l''Ustica del mare', 140 vittime

Tre inchieste ma tanti dubbi parenti, ora commissione Parlamento


I familiari delle vittime l'hanno chiamata anche l''Ustica del mare': nessun colpevole, tanti misteri. Di certo è la più grande tragedia della marina mercantile italiana: 140 morti, 75 passeggeri e 65 membri dell'equipaggio, un unico sopravvissuto, il mozzo Alessio Bertrand che si salvò rimanendo aggrappato a una balaustra e che ha scelto l'oblio: "Non voglio parlare, perché se parlo sto male", ha detto all'ANSA.

Domenica saranno 25 anni dal disastro del Moby Prince, il traghetto della Navarma che alle 22:03 del 10 aprile del 1991 mollò gli ormeggi a Livorno diretto a Olbia. Meno di mezz'ora dopo, quando ancora si trovava nella rada del porto toscano, la collisione con la petroliera Agip Abruzzo, la prima nave ad essere soccorsa, nessuna vittima tra quanti erano a bordo. Per quasi un'ora invece nessuno si accorse che il Moby era alla deriva completamente avvolto dalle fiamme. Dal traghetto fu lanciato, alle 22:26, il may day: "Siamo in collisione...siamo in fiamme...occorrono i vigili del fuoco...compamare se non ci aiuti prendiamo fuoco". Ma alla sala radio della capitaneria di porto di Livorno arrivò un segnale debolissimo e non fu sentito.

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venerdì 8 aprile 2016

Terrorismo, tv belga: "Arrestato Mohamed Abrini"

Era insieme a Salah Abdeslam sull'auto poi usata per le stragi di Parigi. Secondo una rete televisiva potrebbe essere "l'uomo col cappello" all'aeroporto di Zaventem

BRUXELLES - Uno dei super-ricercati per le stragi di Parigi, Mohamed Abrini, è stato arrestato. Lo riferisce la tv pubblica belga VRT, secondo la quale Abrini potrebbe essere "l'uomo col cappello" che ha accompagnato i due attentatori dell'aeroporto di Zaventem. Con lui sarebbe stata arrestata un'altra persona, che potrebbe essere Osama K., colui che accompagnava Khalid El Bakraoui, l'attentatore che il 22 marzo si è fatto esplodere nella metropolitana di Bruxelles.

Abrini, sempre secondo quanto riferisce la tv belga Vrt, sarebbe stato arrestato nella zona di Anderlecht, un quartiere periferico di Bruxelles adiacente a Molenbeek.


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Il degrado si allarga anche alla memoria a Novi Ligure (AL)

Un piccolo fatto dal grande valore, negativo purtroppo 

Dopo lo sfregio portato alla piazza della Stazione con l’abbattimento degli alberi secolari per sostituirli con un ammasso di ferraglia oggi arrugginita e degradata al fine di realizzare un “Movicentro” che non movimenta proprio nulla perché le corriere continuano ad essere allocate in quel “budello” che è diventato via Pietro Isola e dopo l’inaugurazione del “Monumento alla Costituzione” ben presto lasciato  in balia delll’incuria e delll’inedia e dopo la realizzazione del tanto demagogicamente celebrato “piano bike-sharing” le cui colonnine ormai da anni “sbiciclettate” diventando,  questo sì un monumento allo spreco del denaro pubblico, ecco oggi, senza considerare la fontanella ormai non più funzionante da almeno tre mesi, aggiungersi alla lista un altro sfregio: ovvero la rimozione avvenuta ad opera di mani ignote della targa dedicata alla memoria dei giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 

Oggi quella targa è stata completamente rimossa.

 

Come “l’inchiostro fresco” da parte nostra, per preservare la memoria storica di quanto è accaduto nell’ultimo decennio del secolo scorso e per mantenere viva l’attenzione sulla Costituzione tanto elogiata quanto disattesa ed oggi oggetto di un suo stravolgimento che sta avvenendo a colpi di Maggioranza e non in un’apposita sede, abbiamo portato e stiamo portando ogni anno le scuole dell’Oltregiogo in visita al Monumento alla Costituzione, illustrando agli alunni anche le figure dei due giudici, Falcone e Borsellino, periti in due micidiali attentati mafiosi allo Stato.

Foto SHOCK! Quanta sabbia sulla neve! Così vanno in fumo i ghiacciai!

L'immagine parla da sola, ci mancava solo la depressione africana...

 

La sabbia del Sahara da alcuni giorni sta «tingendo» di rosso la neve in Alto Adige. Il fenomeno è piuttosto frequente, ma questa volta è particolarmente visibile, come dimostra una foto della val Martello ad oltre 2.600 metri, postata su Twitter dal meteorologo della Provincia di Bolzano Dieter Peterlin. «La causa è una forte corrente da sud che si attenuerà, però, con le precipitazioni previste nei prossimi giorni» spiega lo stesso Peterlin.
Come detto non si tratta di una novità assoluta per il territorio altoatesino. Ciclicamente, infatti, i venti meridionali portano i granelli del deserto anche alle nostre latitudini.


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Fermata la figlia della donna uccisa a Vercelli

Cristina Carenzo portata questa sera in carcere a Vercelli

È stata ammazzata di botte, prima a mani nude poi con un corpo contundente. Questa la tragica fine di Franca Ranghino, 81 anni, il cui cadavere è stato trovato oggi nella villetta alla periferia di Vercelli della figlia, Cristina Carenzo. A dare l’allarme, questa mattina, è stata proprio quest’ultima, ascoltata a lungo dalla polizia e dal sostituto procuratore Serafina Aceto, che questa sera - dopo un lungo interrogatorio - ne ha disposto il fermo: l’avrebbe uccisa in un raptus, al culmine di un violento litigio.

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mercoledì 6 aprile 2016

Torna il maltempo con freddo, pioggia e temperature in calo di 10 gradi

Da giovedì a domenica possibili anche nevicate sulle Alpi. Da lunedì dovrebbe tornare il sereno


Le temperature calde degli ultimi giorni hanno le ore contate. Sta arrivando una nuova perturbazione dal Nord Europa che tra giovedì e venerdì, e fino a domenica, porterà l’ennesimo peggioramento stando alle previsioni del sito 3bmeteo.com. Prepariamoci, dunque, a pioggia, temporali, vento e freddo, con la colonnina di mercurio che scenderà anche di dieci gradi.

Maltempo in arrivo: tutti i dettagli
 
TEMPERATURE IN FORTE CALO
Dopo le temperature eccezionalmente miti di questi giorni, i valori termici inizieranno a diminuire soprattutto tra venerdì e sabato quando farà il suo ingresso l’aria più fredda in discesa dal Nord Europa. In particolare al Nord, centrali tirreniche e sulle Isole Maggiori si potranno perdere fino ad oltre 8-10 gradi.

NEVE SULLE ALPI
Come conseguenza del calo termico la neve tornerà a far la sua comparsa su Alpi ed Appennino, a tratti fin sotto i 1500m, specie tra venerdì e sabato.

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MALTEMPO: tutte le PRECIPITAZIONI del WEEK-END

La Gelmini dice basta alle multe: l’annuncio però è nel posto sbagliato

La Gelmini in questo video postato sul suo profilo Facebook contrasta la politica del Comune di Milano sulle multe ma non si accorge che lo fa davanti a delle auto parcheggiate in divieto di sosta. Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità, dopo aver visto il filmato ribatte: “Questa candidata davanti a tre auto in sosta irregolare dice basta multe. É la stessa del tunnel dei neutrini dalla Svizzera al Gran Sasso

Il video

Persone scomparse in aumento, sono 34.562

In maggioranza minori stranieri che si allontanano da centri

In deciso aumento le persone scomparse in Italia: al 31 dicembre 2015 sono 34.562 (il monitoraggio parte dal 1974), ben 5.328 in più rispetto al 31 dicembre del 2014. La maggior parte sono stranieri (25.857 contro gli 8.705 italiani) e minorenni (21.240, di cui 19.328 stranieri). I dati emergono dall'ultima relazione semestrale del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, presentata oggi al Viminale dal sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione e dal commissario straordinario, prefetto Vittorio Piscitelli.

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Bagnoli: Renzi a Napoli, tensione al corteo. Premier: "Il più grande recupero della storia"

Striscione "Napoli sfiducia Governo Renzi" e pupazzo Pinocchio

Scontri a corteo anti-Renzi © ANSA

"Non date ascolto alle ricostruzioni farlocche: a Bagnoli non c'è nessuna cementificazione. Bonifichiamo le terre, bonifichiamo il mare: stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti di ecomostri. Con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito. Noi siamo quelli che messi davanti alle responsabilità, non ci prendiamo paura. Abbiamo promesso di sbloccare l'Italia. E lo faremo, con umiltà e coraggio". Lo afferma Matteo Renzi.

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martedì 5 aprile 2016

Panama Papers, il “tesoro” della famiglia Le Pen

Parigi - Panama Papers comincia a fare vittime nel mondo politico internazionale. Il premier islandese Gunnlaugsson ha rassegnato le dimissioni, dopo un goffo tentativo di sciogliere il parlamento.

Intanto in Francia nel caso viene coinvolta la famiglia Le Pen. Non solo Marine, anche Jean-Marie Le Pen è direttamente coinvolto nello scandalo finanziario di Panama Papers.
Secondo Le Monde, una parte della ricchezza nota come «il tesoro» del fondatore del Front National è stata dissimulata attraverso la società offshore Balerton Marketing Limited, creata nei Caraibi nel 2000.

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Petrolio, l'Anm risponde a Renzi: "Parole inopportune"

Dura replica della sezione Basilicata dell'Associazione nazionale magistrati al discorso del segretario dem alla Direzione del Pd: "Insinuazioni viziate da un interesse di parte". Lui su Facebook: "Non accuso i pm ma un sistema che non funziona". Fermato il Blitz M5s a Tempa Rossa. Depositata mozione di sfiducia. Nuovo ministro del Mise in settimana

POTENZA - All'indomani delle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, durante la direzione del Pd aveva paragonato temporalmente le inchieste della Procura di Potenza sul petrolio alle Olimpiadi, arriva, dura, la replica del presidente della sezione della Basilicata dell'Associazione nazionale magistrati (Anm), Salvatore Colella: "Le dichiarazioni di Renzi sono inopportune nei tempi ed inconsistenti nei fatti. Inopportune perché arrivano in un momento molto delicato dell'inchiesta, con un intervento 'a gamba tesa' e le sue insinuazioni sono quantomeno viziate da un interesse di parte, inconsistenti perché smentite, solo poche ore dopo, da un pesante verdetto di condanna contro i vertici della Total nel processo 'Totalgate'".

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Al via la missione anche alessandrina per ricostruire una scuola in Nepal


ALESSANDRIA - Sono due posti lontanissimi ma ora assai vicini. Alessandria e il Nepal hanno un percorso da condividere grazie alla sensibilità e alla passione di un progetto curato dall'alessandrino Giorgio Pieri e Salvatore Belluardo, vigile del Fuoco di Cremona. Entrambi sono stati protagonisti, l'estate scorsa, di un viaggio umanitario in Nepal. In quella avventura i due amici decisero di portare un po' di sostengo alle popolazioni pesantemente provate dal terremoto. Proprio quella missione però permise di conoscere una scuola di montagna, andata completamente distrutta dal sisma, situata nel distretto di Nuwakot, distante circa 45 km dalla capitale Kathmandu. In quel posto sperduto e lontano dai luoghi turistici Giorgio e Salvatore hanno coltivato il sogno di ricostruire l'edificio ai bambini nepalesi. Un sogno che ha trovato l'adesione di molti soggetti che ora, direttamente e indirettamente, accompagneranno i due protagonisti della missione. "In questo nuovo viaggio - hanno spiegato Giorgio e Salvatore - porteremo un bagaglio prezioso, il sostegno della gente, l’appoggio di Enti e delle Amministrazioni del nostro paese. Dall’Italia, dalle città di Alessandria, Cremona e Genova partirà un team formato da 9 persone, con competenze specifiche: medici, fotografi, insegnanti, architetti e manager di PASSOdopoPASSO, svolgeranno attività diversificate tutte mirate a consolidare l’impegno che è stato preso con i bambini e gli abitanti del villaggio. Arrivati a Kathmandu sarà predisposta la logistica e procurato il materiale medico e scolastico da trasportare al villaggio; determinanti saranno i contatti già predisposti con il General Agreement e le autorità locali nepalesi per arrivare a stilare accordi che devono garantire entrambi le parti nella ricostruzione.

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lunedì 4 aprile 2016

Meteo a 7 giorni: gli ACQUAZZONI torneranno ad innaffiare l'Italia da giovedì 7

Confermata la fase instabile che diverrà realtà sull'Italia tra giovedì e domenica. Vediamone i dati salienti. 


Dopo essersi colorata di rosso, stante le temperature sopramedia degli ultimi giorni, la nostra Penisola tornerà a colorarsi di verde nei quadri precipitativi espressi dagli elaborati.
L'aria africana detterà legge fino alla giornata di mercoledì 6 aprile, poi la situazione tenderà a cambiare. Merito (o demerito) di due perturbazioni che racchiuderanno l'Italia in una sorta di "tenaglia instabile" che si protrarrà per tutto il fine settimana.
La prima cartina ci mostra la previsione delle precipitazioni attese in Italia nella giornata di venerdì 8 aprile.

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Tra venerdì e sabato tornano FREDDO e NEVE sui monti: più colpite Sardegna, Valle d'Aosta e Lazio!