Centinaia di genovesi questa mattina hanno affollato Piazza De Ferrari
per comprare il latte prodotto dagli allevatori genovesi al prezzo
concorrenziale di 50 centesimi al litro
Fonte
sabato 16 aprile 2016
Invasione dei “No-Tav”salta il consiglio comunale. Non accadeva da decenni
Novi ligure (AL) - All’urlo di “No Tav, No Tav”
il popolo dei No Tav No Terzo Valico ha letteralmente preso
d’assedio, l’altra sera, la sala consiliare impedendo di fatto lo
svolgimento del consiglio comunale. E’ la prima volta almeno nella
storia degli ultimi trenta anni, che un’assise pubblica viene sospesa a
causa di una protesta popolare. I manifestanti hanno occupato la sala
mettendosi anche fra i banchi del consiglio. La manifestazione non ha
permesso all’amministrazione e al consiglio di poter esaminare la
delibera che la giunta ha predisposto con le osservazioni al nuovo
progetto Terzo valico che prevede il passaggio dei convogli sulla linea
storica anziché realizzare lo shunt (bretella di circa 7 chilometri che avrebbe dovuto passare nella campagna novese). I No Tav No Terzo Valico,
già da alcuni giorni, avevano dato appuntamento a tutti sul proprio
sito alla riunione dell’altra sera, determinati a far sentire ancora una
volta la loro protesta.
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Falso allarme bomba ad Alessandria, chiusa la stazione per due ore
Una donna addetta alle pulizie ha segnalato, questa mattina, una
valigetta sospetta sul marciapiede del binario 2. La Polfer ha
immediatamente messo in sicurezza lo scalo
Fonte
Miriam Massone
Alessandria
Minuti di apprensione questa mattina in stazione ad Alessandria: alle
9,40 una donna addetta alle pulizie ha notato una valigia sospetta,
apparentemente abbandonata e l’ha segnalata subito alla Polfer: l’aveva già notata qualche ora prima, alle 7, nell’atrio accanto a uno straniero. Gli agenti hanno provveduto quindi a mettere in sicurezza lo scalo e transennare i binari e anche l’atrio.
Fino a quando, intorno alle 11, è stato scongiurato il pericolo:
all’interno della valigia, di colore verde e piuttosto logora, c’erano soltanto vestiti. Si è appreso, grazie alle indagini della polizia ferroviaria e degli uomini della Digos, che in effetti era stata dimenticata da un passeggero.Fonte
Libia: Site, Isis rivendica bomba Bengasi, 50 morti
Lo riferisce la direttrice della società di monitoraggio
"L'Isis ha rivendicato un attentato suicida con autobomba contro l'esercito libico a Bengasi sostenendo di aver causato circa 50 morti": lo scrive in un tweet Rita Katz, la direttrice del Site, la società americana che monitorora l'attività dei jihadisti su internet.
Fonte
La morte di Giuseppe Uva, assolti carabinieri e poliziotti
Gli 8 erano accusati di omicidio preterintenzionale. Famiglia: continueremo battaglia
La corte d'assise di Varese ha assolto i due carabinieri e i sei poliziotti dall'accusa di omicidio preterintenzionale nel processo con al centro la morte di Giuseppe Uva, deceduto all'ospedale di circolo di Varese nel giugno 2008 dopo aver trascorso parte della notte nella caserma dei Carabinieri. Dopo la lettura della sentenza gli imputati si sono abbracciati, mentre una parente dell'uomo è uscita dall'aula gridando "maledetti".
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venerdì 15 aprile 2016
Slot, buco da 160 milioni. Concessionari e gestori non pagano la tassa
La legge di stabilità del 2015 aveva introdotto una contestata tassa a carico del settore della macchinette. Il gettito atteso era 500 milioni con scadenza a ottobre scorso, ma finora ne sono arrivati molti meno. Molti non pagano in attesa di una decisione della Consulta, ma il balzello è in vigore a tutti gli effetti. Un danno all'erario, ma anche alla concorrenza
Era nata male e sta finendo peggio la tassa di 500 milioni di euro ai concessionari e gestori di slot, le cosiddette macchinette mangiasoldi piazzate ovunque, circa 400mila apparecchi che strabordano in bar, pizzerie, ristoranti, mense, aeroporti, stazioni, supermercati. I soggetti della filiera, cioè i 13 concessionari, i 4mila gestori sparsi in tutta Italia e la miriade di esercenti avevano criticato con intensità e argomentazioni diverse la misura decisa dal governo con la legge di Stabilità del 2015. Poi obtorto collo sembrava avessero deciso di pagare. Con il passare del tempo, però, molti hanno cambiato idea sottraendosi all’obbligo di sborsare la prima rata pari al 40 per cento degli importi dovuti entro aprile dell’altr’anno e la seconda con il restante 60 per cento entro ottobre.
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Terremoto in Giappone, scossa 6.4 nel sud, 9 morti accertati
Più di 100 scosse di assestamento, 20 abitazioni crollate
A poco più di 12 ore dal sisma 6.4 nella prefettura di Kumamoto, in Giappone, il bilancio delle vittime e dei danni tende inevitabilmente ad aumentare. Secondo le forze di polizia sono 9 i morti accertati, e almeno 765 le persone sottoposte a cure, 53 delle quali con ferite gravi. In base ai dati della prefettura centrale circa 44.000 persone sono state sistemate in 500 centri di accoglienza all'interno della regione.L'agenzia meteorologica ha segnalato più di 100 scosse di assestamento, tra la prima di magnitudo 6.5, registrata alle 21.26 con un epicentro di 11 km di profondità, e le 6 del mattino, e l'ente avverte che altri tremori di intensità sostenuta potrebbero verificarsi. Almeno 20 abitazioni sono crollate nella cittadina di Mashiki, quella maggiormente colpita dal sisma, con incendi sparsi sul territorio.
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Aggiornamento: Terremoti: Giappone, in due giorni almeno 29 vittime
Tensione Italia-Austria, Ue avverte: "Vienna mette a rischio Schengen"
Il commissario Ue per gli Affari Interni Avramopoulos: "Invieremo lettera formale. Italia ha nostro sostegno con Frontex"
"La mia linea è chiara: non abbiamo bisogno di politiche che portino alla chiusura delle frontiere, perché così si mette a rischio Schengen". Lo afferma Dimitris Avramopoulos, commissario Ue per gli Affari Interni, in un'intervista alla Stampa in riferimento alla barriera austriaca al Brennero: "Iniziative unilaterali come questa" finiscono per attentare alla libera circolazione. Il commissario ha chiesto "alla ministra Mikl-Leitner un testo che spieghi cosa stanno facendo e perché. Lo aspettiamo da un attimo all'altro. Anche noi invieremo una lettera formale". "Non è la giusta risposta ai problemi - ribadisce - Spero che la decisione non sia attuata e che il dialogo prevalga. Dobbiamo fare tutti il possibile perché Schengen torni alla normalità entro fine anno. I Ventotto devono mantenere gli impegni. Nel momento in cui lo faranno, quando ogni decisione presa verrà attuata non avremo problemi fra gli Stati". Avramopoulos si dice poi "molto deluso" per i numeri sulla ricollocazione: "Lo scorso anno, potevano anche avere ragione nell'esprimere il dubbio che quelli che entravano fossero davvero identificati e registrati. Ora la verifica è totale".
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giovedì 14 aprile 2016
Carrara: frana costone di una cava sulle Apuane, due operai sotto le rocce
Messo in salvo un terzo che era rimasto sospeso nel vuoto
E' franato il costone di una cava del bacino di Colonnata. Sotto le
rocce sarebbero rimasti due cavatori. Un terzo uomo rimasto sospeso è
stato tratto in salvo e portato all'ospedale con un'ambulanza.
Proseguono
le ricerche dei due cavatori dati per dispersi dopo la frana di un
costone sulle Alpi Apuane. Sarebbero franate quasi duemila tonnellate di
marmo e i due operai sarebbero precipitati nel vuoto per circa trenta
metri e con loro anche una macchina tagliatrice. La tragedia è avvenuta
nel bacino denominato Gioia, nel cuore delle cave di Carrara, nella cava
Antonioli.
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mercoledì 13 aprile 2016
Meteo a 7 giorni: ecco a voi L'ESTATE di APRILE
Fino al 20 aprile tempo stabile, soleggiato e caldo sull'Italia, specie al centro-sud, come se fossimo in estate...
Rovesci su Alpi, Prealpi e occasionalmente sulle zone di pianura più settentrionali...il tutto mentre il resto d'Italia si crogiola sotto il sole accompagnato da temperature elevate.
Sembra la previsione di una normale giornata estiva invece è il tempo che si prevede in Italia nel prossimo fine settimana.
La prima cartina ci mostra la situazione attesa sulla nostra Penisola nelle ore centrali della giornata festiva.
La coda dei sistemi frontali che transiteranno oltralpe, lambiranno le regioni settentrionali. Qui saranno presenti sporadici rovesci che agiranno soprattutto lungo la chiostra alpina, con locali sconfinamenti verso le zone di pianura più a nord.
Sul resto d'Italia dominerà un tiepido sole, con temperature da inizio estate soprattutto nelle pianura interne dell'Italia centrale, al meridione e sulla Sardegna.
Volgendo lo sguardo oltre e arrivando al termine della seconda decade mensile, il quadro termico italiano diverrà ancora più estremo (per tutti i dettagli si legga questo articolo: http://meteolive.leonardo.it/news/Temperature/31/caldo-anomalo-al-sud-i-picchi-termici-della-settimana-prossima-/53333/)
Valori di temperatura da piena estate si presenteranno non solo sulla Sardegna, ma su gran parte dell'Italia centro-meridionale, specie lungo il versante tirrenico.
In questo frangente farà abbastanza caldo anche al nord, sebbene le temperature dovrebbero restare sotto la soglia dei 25° in pianura (si tratterà comunque di valori considerevoli visto il periodo).
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La Finanza scopre un falso invalido a Reggio Calabria Doveva avere un'accompagnatore ma passeggiava e correva
Doveva avere un accompagnatore perché invalido ma la Finanza lo ha
scoperto a correre e passeggiare da solo per la città ed è scattata la
denuncia
REGGIO CALABRIA - Secondo quanto appurato dalla Finanza percepiva una pensione di invalidità dal 1987 con tanto di indennità di accompagnamento in quanto riconosciuto affetto da distrofia muscolare progressiva ma per gli inquirenti si tratta di un falco invalido e lo hanno denunciato per truffa ai danni dello Stato.
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REGGIO CALABRIA - Secondo quanto appurato dalla Finanza percepiva una pensione di invalidità dal 1987 con tanto di indennità di accompagnamento in quanto riconosciuto affetto da distrofia muscolare progressiva ma per gli inquirenti si tratta di un falco invalido e lo hanno denunciato per truffa ai danni dello Stato.
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Madre e il suo bimbo travolti da un’auto a Novi, lei ferita e il bimbo sotto osservazione. Entrambi all’ospedale di Novi (AL)
Investiti in via Raggio davanti al Forno dell’Antica Ricetta
Mamma con il suo bambino di un anno travolti da un’auto ieri a Novi in via Raggio davanti al Forno dell’Antica Ricetta, sulle strisce pedonali. La donna ferita, non corre pericolo di vita, ricoverata all’ospedale di Novi Ligure.
Il bambino è stato salvato dalla prontezza della madre, che ha spinto
via la carrozzina, prima dell’impatto con il veicolo. Nell’urto, la
donna è stata sbalzata lontano di diversi metri.
Quando sono intervenuti i primi soccorritori, fra i quali l’investitore, un uomo di 50 anni, poi identificato dalla polizia municipale, e la nonna del piccolo, la donna investita era immobile a terra, mentre il bambino urlava dentro la carozzina rovesciata.
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Gino Fortunato, Massimo Putzu
Quando sono intervenuti i primi soccorritori, fra i quali l’investitore, un uomo di 50 anni, poi identificato dalla polizia municipale, e la nonna del piccolo, la donna investita era immobile a terra, mentre il bambino urlava dentro la carozzina rovesciata.
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Gulotta, 22 anni in carcere da innocente: lo Stato lo risarcirà con 6,5 milioni di euro
Risarcito. Ha trascorso ingiustamente 22 anni in carcere con l'accusa,
poi caduta, di aver partecipato alla strage dei due carabinieri nella
caserma di Alcamo Marina (Trapani) del 1976, sarà risarcito con 6,5
milioni euro dal ministero dell'Economia. È quanto ha stabilito la corte
d'appello di Reggio Calabria per Giuseppe Gulotta, muratore di
Certaldo, assolto nel 2010 dalle imputazioni.
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Bimba 3 mesi morta, s'indaga per omicidio volontario
Il padre è in carcere per violenza sessuale su 14enne
La Procura di Bari indaga per omicidio volontario per la morte di una bambina di tre mesi, deceduta il 13 febbraio scorso nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII. I sospetti degli inquirenti si concentrano in ambito familiare. Indagando sulla morte della piccola, i carabinieri hanno raccolto elementi d'accusa nei confronti del padre della vittima, un 29enne di Altamura, in relazione ad un episodio di violenza sessuale nei confronti di una 14enne, e per questo reato è stato arrestato sabato scorso.
La presunta violenza sessuale ai danni della 14enne risale al 6 gennaio scorso.
Ieri
si è svolto dinanzi al gip di Bari l'interrogatorio di garanzia
dell'uomo, assistito dall'avvocato Giuseppe Dellorusso, che ha fornito
la sua versione dei fatti. La difesa ha annunciato ricorso al Tribunale
del Riesame per ottenere l'annullamento del provvedimento restrittivo.
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martedì 12 aprile 2016
Studentessa torinese uccisa a sprangate a Ginevra
Valentina Tarallo, 29 anni, colpita a morte da un uomo che avrebbe tentato di rapinarla
L’uomo è stato descritto alto almeno un metro e 90, sui 20 anni. Un testimone ha raccontato al quotidiano 20 Minutes di averla vista a terra, in una pozza di sangue. «Accanto a lei - ha detto - c’era una sbarra in ferro lunga 60-70 centimetri, forse l’arma con cui è stata colpita e ferita ridotta in fin di vita».
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Massimo Massenzio, Massimiliano Peggio
Torino
Valentina Tarallo, studentessa torinese di 29 anni, è stata
uccisa lunedì notte a Ginevra, a seguito di un’aggressione. Un giovane
di colore l’avrebbe aggredita per strapparle la borsa: la ragazza ha
reagito e lui l’ha colpita con una spranga, ferendola a morte. L’uomo è stato descritto alto almeno un metro e 90, sui 20 anni. Un testimone ha raccontato al quotidiano 20 Minutes di averla vista a terra, in una pozza di sangue. «Accanto a lei - ha detto - c’era una sbarra in ferro lunga 60-70 centimetri, forse l’arma con cui è stata colpita e ferita ridotta in fin di vita».
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M5s: morto Casaleggio, fondatore del Movimento con Grillo. "Ha lottato fino all'ultimo"
Era ricoverato a Milano. Nell'aprile del 2014 era stato operato di urgenza per un edema al cervello al Policlinico di Milano. Aveva 61 anni
E' morto stamani alle 7 a Milano Gianroberto Casaleggio, fondatore con Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle. I funerali - ha fatto sapere con un tweet Beppe Grillo - si celebreranno giovedì 14 aprile
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lunedì 11 aprile 2016
Concessionario di auto evade oltre 700mila euro, l'indagine della Finanza
Novi Ligure 11/04/2016 — Nuovo evasore totale scoperto dalla Guardia di Finanza di Novi Ligure: la scoperta di non trascurabili redditi d’impresa sottratti all’imposizione fiscale nel commercio di auto nuove e usate è il primo risultato di una lunga indagine, ancora in corso, su alcuni soggetti economici operanti nello specifico settore.
Analizzando le risultanze delle banche dati in uso al Corpo e con l’aiuto di riscontri esterni, i finanzieri hanno individuato e sottoposto a controllo un’azienda che, nell’ultimo quinquennio, non risulta aver mai presentato la dichiarazione dei redditi, così occultando ingenti ricavi al fisco.
Gli accertamenti, condotti anche mediante indagini bancarie, hanno permesso di constatare oltre 700mila euro di ricavi sottratti all’imposizione fiscale nonché circa 150mila euro di Iva evasa.
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Analizzando le risultanze delle banche dati in uso al Corpo e con l’aiuto di riscontri esterni, i finanzieri hanno individuato e sottoposto a controllo un’azienda che, nell’ultimo quinquennio, non risulta aver mai presentato la dichiarazione dei redditi, così occultando ingenti ricavi al fisco.
Gli accertamenti, condotti anche mediante indagini bancarie, hanno permesso di constatare oltre 700mila euro di ricavi sottratti all’imposizione fiscale nonché circa 150mila euro di Iva evasa.
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'Help' , salvati due naufraghi su un'isola deserta
Salvati dalla marina americana grazie alla grande scritta realizzata con le foglie di palma sull'isola di Fanadik
Due naufraghi sono stati salvati dalla marina americana grazie alla grande scritta, 'Help', realizzata con le foglie di palma, sull'isola disabitata di Fanadik, a circa 4 miglia nautiche da Pulap, un atollo delle Isole Caroline negli Stati Federati di Micronesia.
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Referendum trivelle, presidente Consulta: "Si deve votare". Grillo contro Mattarella
Grossi: "Votare significa essere pienamente cittadini". Il leader M5s: "Presidente prenda posizione di merito". Galletti, andrò e voterò 'No'. Cgil invita ad andare alle urne
ROMA - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "sull'energia dovrebbe prendere una posizione". Lo ha detto il leader del M5S Beppe Grillo, mentre lasciava l'hotel Forum di Roma, alludendo al referendum di domenica sulle trivelle. "Bisogna che ogni tanto prenda una posizione. Sull'energia è una questione di civiltà e quindi dovrebbe prendere una posizione. E sicuramente lo farà", ha aggiunto invitando il presidente della Repubblica a pronunciarsi in merito.
Un tema quello del referendum sulle trivellazioni sul quale era intervenuto poco prima il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, interpellato nella conferenza stampa dopo la relazione annuale. Al referendum sulle trivelle "si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d'identità del buon cittadino", ha detto Grossi.
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ROMA - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "sull'energia dovrebbe prendere una posizione". Lo ha detto il leader del M5S Beppe Grillo, mentre lasciava l'hotel Forum di Roma, alludendo al referendum di domenica sulle trivelle. "Bisogna che ogni tanto prenda una posizione. Sull'energia è una questione di civiltà e quindi dovrebbe prendere una posizione. E sicuramente lo farà", ha aggiunto invitando il presidente della Repubblica a pronunciarsi in merito.
Un tema quello del referendum sulle trivellazioni sul quale era intervenuto poco prima il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, interpellato nella conferenza stampa dopo la relazione annuale. Al referendum sulle trivelle "si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d'identità del buon cittadino", ha detto Grossi.
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Isis, 21 cristiani trucidati in Siria
Lo ha svelato il patriarca della Chiesa ortodossa siriaca
(ANSA) - LONDRA, 11 APR - Almeno 21 cristiani sono stati trucidati dai jihadisti dell'Isis ad al-Qaryatayn, in Siria, prima che la cittadina fosse liberata e ripresa in questi giorni dalle forze di Damasco col sostegno dell'aviazione russa.
Lo ha svelato alla Bbc il patriarca della Chiesa ortodossa siriaca, Ignazio Aphrem II: alcuni risultano essere stati uccisi mentre tentavano la fuga, altri martirizzati per essersi rifiutati di assoggettarsi e convertirsi all'Islam.
Fra le vittime si contano almeno tre donne, ha riferito ancora il patriarca, denunciando come i jihadisti avessero pianificato di vendere le ragazze cristiane superstiti quali "schiave".
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domenica 10 aprile 2016
Migranti: polizia macedone spara lacrimogeni a Idomeni. Decine di feriti
In oltre 500 cercavano di abbattere la barriera di confine
La polizia macedone ha usato di nuovo gas lacrimogeni contro i migranti - oltre 500 - che cercavano di abbattere la barriera di confine al campo di Idomeni in Grecia. Lo riporta Sky News in un tweet.
I migranti hanno tentato di sfondare la recinzione e quando la polizia macedone ha sparato gas lacrimogeni e bombe assordanti contro di loro hanno risposto lanciando le pietre contro la polizia.
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Quelle vigne cedute da Alessandria alle Langhe
Venduti centinaia di ettari, soprattutto nell’Ovadese, anche a Veneto e Lombardia
Alessandria perde vigneti, un’emorragia così consistente da farle
conquistare il triste primato, in Piemonte, di provincia che più si è
impoverita: 738 ettari sono stati trasferiti, dopo
l’entrata in vigore, il 1° gennaio, del decreto sul nuovo sistema di
autorizzazioni per gli impianti viticoli. È una quantità enorme,
che equivale a circa 1060 campi da calcio. Di questi, 400 sono finiti
fuori dalla regione, in particolare in Lombardia e in Veneto dove
verranno riconvertiti in prosecco, 338 sono rimasti invece all’interno
del Piemonte e se li sono «aggiudicati» le Langhe,
una delle aree più vocate per il vino e più organizzata e «forte»,
grazie a una situazione ormai da anni favorevole.
In provincia chi ci ha perso di più è l’Ovadese: qui la fuga dei diritti di reimpianto è stata davvero ingente, meno evidente invece nel Gaviese e nella zona di Acqui Terme, i due territori che hanno resistito di più. In pratica, con il nuovo sistema la compra-vendita dei diritti (per poter impiantare vigneti servono le autorizzazioni) è stata bloccata. Lo resterà fino al 2030. È uno strumento voluto dall’Europa per mantenere in equilibrio domanda e offerta.
Ma la maggior parte dei produttori alessandrini ha preferito venderli i diritti, piuttosto che acquistarli. Perché? Lo spiega bene Italo Danielli, presidente del Consorzio di tutela e promozione dell’Ovada Docg e vicepresidente provinciale Cia: «Il primo motivo è la mancanza di reddito soprattutto per chi vende uve, poi c’è la difficoltà a difendersi dai danni provocati dagli ungulati, e infine una terza ragione è da attribuire allo scarso ricambio generazionale».
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Miriam Massone
Alessandria
In provincia chi ci ha perso di più è l’Ovadese: qui la fuga dei diritti di reimpianto è stata davvero ingente, meno evidente invece nel Gaviese e nella zona di Acqui Terme, i due territori che hanno resistito di più. In pratica, con il nuovo sistema la compra-vendita dei diritti (per poter impiantare vigneti servono le autorizzazioni) è stata bloccata. Lo resterà fino al 2030. È uno strumento voluto dall’Europa per mantenere in equilibrio domanda e offerta.
Ma la maggior parte dei produttori alessandrini ha preferito venderli i diritti, piuttosto che acquistarli. Perché? Lo spiega bene Italo Danielli, presidente del Consorzio di tutela e promozione dell’Ovada Docg e vicepresidente provinciale Cia: «Il primo motivo è la mancanza di reddito soprattutto per chi vende uve, poi c’è la difficoltà a difendersi dai danni provocati dagli ungulati, e infine una terza ragione è da attribuire allo scarso ricambio generazionale».
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La guerra del latte, sessanta aziende costrette a gettare la produzione perché Parmalat non rinnova il contratto
L’assessore Mai: <Liguri, andate a comprarlo negli erogatori di latte crudo>
Parmalat non rinnova il contratto ai produttori del genovesato. L’azienda, ora in mano ai francesi, vuole pagare il latte 25 centesimi, meno di quanto costi produrlo. Quello che arriva dall’estero costa meno di quello, di ottima qualità, prodotto in Italia. Così il prezioso alimento da oggi finisce nelle letamaie.<Ne abbiamo dovuto buttare più di mille litri proprio oggi – dice Elisabetta Ottonello, dell’azienda Lavagè di Rossiglione -. Noi in parte lo caseifichiamo, la il resto non resta che buttarlo. È un disastro>. Moltissime sono le aziende del genovesato messe in ginocchio dall’azienda alimentare ormai straniera. L’azienda Lavagè era uno dei 60 fornitori sul territorio.
<Se il latte genovese finisce nel letame, nel vero senso del termine,
è grazie alle assurde politiche europee che hanno permesso l’ingresso
in Italia di imponenti quantitativi di latte dall’estero a costi molto
bassi, innescando una concorrenza sleale che sottopone oggi i nostri
produttori a ricatti economici e porta alla distruzione del settore>
Lo dice l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai,
intervenendo in merito al mancato rinnovo del contratto da parte di
Parmalat per l’acquisto del latte dei produttori della Cooperativa Val
Polcevera. <Con prezzi al litro che raggiungono addirittura i 10
centesimi, cioè neppure la metà del costo di produzione, i nostri
produttori non possono andare avanti. È necessario rendere al più presto
obbligatoria la tracciabilità delle materie prime utilizzate per i
prodotti lattiero-caseari: sarebbe un primo passo, ma la soluzione
potrebbe venire da una completa riprogettazione del sistema.
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Parmalat non rinnova il contratto ai produttori del genovesato. L’azienda, ora in mano ai francesi, vuole pagare il latte 25 centesimi, meno di quanto costi produrlo. Quello che arriva dall’estero costa meno di quello, di ottima qualità, prodotto in Italia. Così il prezioso alimento da oggi finisce nelle letamaie.<Ne abbiamo dovuto buttare più di mille litri proprio oggi – dice Elisabetta Ottonello, dell’azienda Lavagè di Rossiglione -. Noi in parte lo caseifichiamo, la il resto non resta che buttarlo. È un disastro>. Moltissime sono le aziende del genovesato messe in ginocchio dall’azienda alimentare ormai straniera. L’azienda Lavagè era uno dei 60 fornitori sul territorio.
(<Munte 44 vacche, 1400 litri di latte nella letamaia!!!> così Elisabetta Ottonello commenta la situazione orierna nella sua azienda) |
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sabato 9 aprile 2016
Dal Cairo solo un mini-dossier: fallisce l’indagine su Regeni
Roma - Il richiamo per consultazioni a Roma dell’ambasciatore italiano
in Egitto è la «misura immediata», la prima, a seguito del mancato
cambio di marcia sulle indagini per chiarire la tragica morte di Giulio
Regeni e, sugli altri passi, «ci lavoreremo nei prossimi giorni». Il
ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a Tokyo per partecipare al
G7 degli Esteri di Hiroshima di domani e lunedì, rimanda a quanto detto
di recente in parlamento. «Ricordo sempre gli aggettivi che ho usato e
cioè che adotteremo misure immediate e proporzionali: questo ci siamo
impegnati a fare e questo faremo».
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Moby Prince: 25 anni fa l''Ustica del mare', 140 vittime
Tre inchieste ma tanti dubbi parenti, ora commissione Parlamento
I familiari delle vittime l'hanno chiamata anche l''Ustica del mare': nessun colpevole, tanti misteri. Di certo è la più grande tragedia della marina mercantile italiana: 140 morti, 75 passeggeri e 65 membri dell'equipaggio, un unico sopravvissuto, il mozzo Alessio Bertrand che si salvò rimanendo aggrappato a una balaustra e che ha scelto l'oblio: "Non voglio parlare, perché se parlo sto male", ha detto all'ANSA.
Domenica saranno 25 anni dal disastro del Moby Prince, il traghetto della Navarma che alle 22:03 del 10 aprile del 1991 mollò gli ormeggi a Livorno diretto a Olbia. Meno di mezz'ora dopo, quando ancora si trovava nella rada del porto toscano, la collisione con la petroliera Agip Abruzzo, la prima nave ad essere soccorsa, nessuna vittima tra quanti erano a bordo. Per quasi un'ora invece nessuno si accorse che il Moby era alla deriva completamente avvolto dalle fiamme. Dal traghetto fu lanciato, alle 22:26, il may day: "Siamo in collisione...siamo in fiamme...occorrono i vigili del fuoco...compamare se non ci aiuti prendiamo fuoco". Ma alla sala radio della capitaneria di porto di Livorno arrivò un segnale debolissimo e non fu sentito.
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