martedì 31 gennaio 2017
Strage di Viareggio, Moretti ed Elia colpevoli: 7 anni a ex amministratori delegati di Rfi
L'ex ad di Ferrovie condannato
per Rete Ferroviaria Italiana ma non come ad di Fs. Sette anni anche
per Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia. Nel disastro ferroviario del
29 giugno 2009 morirono 32 persone
di GERARDO ADINOLFI, LAURA MONTANARI E FRANCA SELVATICIMauro Moretti è stato giudicato colpevole nella sentenza di primo grado a Lucca nel processo della stage di Viareggio in cui morirono, il 29 giugno 2009, 32 persone. Per lui la pena è di sette anni. Moretti, al tempo, era ad di Ferrovie dello Stato, mentre ora è alla guida di Leonardo-Finmeccanica. L'accusa per lui aveva chiesto 16 anni. Moretti è stato assolto come amministratore delegato di Fs, ma condannato come ex amministratore delegato di Rfi, la società del gruppo che si occupa dell'infrastruttura ferroviaria.
Condannati a 7 anni e 6 mesi anche Michele Mario Elia, nel 2009 ad di Rete ferroviaria italiana e Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia e di Fs Logistica. Gli imputati sono in tutto 33, e 9 società. I condannati sono stati 23, 10 gli assolti (qui tutte le condanne imputato per imputato). Sono accusati a vario titolo di disastro ferroviario, incendio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali. Tra le società 'imputate' assolte anche Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, mentre vengono condannate Rfi e Trenitalia con una sanzione di 700 mila euro.
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Trump, in Gran Bretagna un milione di firme per fermare la visita di Stato
Ha raggiunto il milione di firme la
petizione contro la visita di Donald Trump nel Regno Unito. La premier
Theresa May ha fatto sapere che non annullerà la visita, ma i cittadini
non si arrendono e il numero delle firme continua ad aumentare
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Trump caccia ministra ad interim della Giustizia non voleva difendere decreto sull'immigrazione
Effetto Trump, bimbo iraniano bloccato al gate: l'abbraccio con la madre dopo 4 ore
Mercati in tensione per la bufera Trump Italia nel mirino, tengono Borsa e spread
Alessandria ancora tra le città più inquinate. Legambiente: “subito il piano anti-smog per il Piemonte”
ALESSANDRIA – Impietoso, il dossier Malaria di Legambiente, condanna Alessandria al settimo posto in classifica. Il capoluogo, con la centralina di rilevamento di piazza D’Annunzio, ha superato per 69 volte il limite massimo di microgrammi di Pm10 contenuti in un metro cubo.
Peggio hanno fatto Torino con 89 superamenti, seguita da Frosinone, Milano e Venezia, poi Vicenza e Asti.
Legambiente rincara la dose spiegando che se “il 2015 è stato un anno particolarmente negativo da un punto di vista meteorologico, fattore che ha amplificato gli effetti dell’inquinamento nelle città, il contributo del fattore meteorologico nel 2016 avrebbe dovuto mitigarne gli effetti, cosa che purtroppo non è avvenuta“.
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lunedì 30 gennaio 2017
World of Firefighters, i Vigili del fuoco italiani premiati come i migliori al mondo
I Vigili del fuoco italiani si sono classificati al primo posto del World of Firefighters - Conrad Dietrich Magirus Award 2016. Il concorso premia ogni anno a livello mondiale le squadre dei Vvf che si sono contraddistinte nel loro lavoro per efficienza e coraggio. Il team italiano è stato scelto per l’attività svolta a seguito del sisma che ha colpito l’Italia centrale il 24 agosto 2016. In rappresentanza di tutto il Corpo, a ritirare il premio durante la cerimonia tenuta a Ulm, in Germania, quattro membri dei Vigili del fuoco: Raimondo Montana Lampo, Antonio Di Malta, Oronzo Passabi e Giovanni Salzano
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Canada, spari nella moschea di Quebec City: sei morti. Fermato studente franco-canadese
Spari contro i fedeli durante la preghiera della sera, anche otto
feriti. La polizia ferma due giovani, ma solo uno, il 27enne Alexandre
Bissonnette, è considerato "sospetto". Nessuno dei due era noto alle
forze dell'ordine. Il premier Trudeau: "Attacco terroristico contro i
musulmani". SITE: "Su FB Alex B inneggiava a Trump, Le Pen e difesa
israeliana"
QUEBEC CITY (Canada) - Sei persone sono state uccise e altre otto sono rimaste ferite in una moschea di Quebec City, investite da colpi d'arma da fuoco mentre erano riunite per la preghiera della sera. Un'azione che il primo ministro canadese Justin Trudeau ha definito "un attacco terroristico contro i musulmani". Dopo aver fermato due giovani, la polizia ha reso noto che soltanto uno è ritenuto "sospetto": si tratta di Alexandre Bissonnette, franco-canadese di 27 anni. "E niente lascia ritenere che vi siano altri sospetti" dietro l'azione criminosa, fa sapere la portavoce della Sûreté del Quebec, Christine Coulombe, sebbene alcune testimonianze raccolte dai media abbiano riferito di due uomini armati.
Il secondo fermato, Mohamed el Khadir, trentenne di discendenza marocchina ma la cui nazionalità non è nota, è ora considerato un "testimone". La polizia ha precisato che nessuno dei due era già noto agli inquirenti. Bissonette ed el Khadir erano stati fermati dalla polizia nei minuti successivi alla sparatoria: il primo era sul luogo dell'attacco, l'altro vicino al ponte dell'ile d'Orleans, a una ventina di chilometri di distanza. Secondo i media canadesi, Bissonette vive a Cap-Rouge e studia antropologia e scienze politiche presso la locale università Laval, la più antica in lingua francese del Nord America, con sede vicino alla moschea.
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QUEBEC CITY (Canada) - Sei persone sono state uccise e altre otto sono rimaste ferite in una moschea di Quebec City, investite da colpi d'arma da fuoco mentre erano riunite per la preghiera della sera. Un'azione che il primo ministro canadese Justin Trudeau ha definito "un attacco terroristico contro i musulmani". Dopo aver fermato due giovani, la polizia ha reso noto che soltanto uno è ritenuto "sospetto": si tratta di Alexandre Bissonnette, franco-canadese di 27 anni. "E niente lascia ritenere che vi siano altri sospetti" dietro l'azione criminosa, fa sapere la portavoce della Sûreté del Quebec, Christine Coulombe, sebbene alcune testimonianze raccolte dai media abbiano riferito di due uomini armati.
Il secondo fermato, Mohamed el Khadir, trentenne di discendenza marocchina ma la cui nazionalità non è nota, è ora considerato un "testimone". La polizia ha precisato che nessuno dei due era già noto agli inquirenti. Bissonette ed el Khadir erano stati fermati dalla polizia nei minuti successivi alla sparatoria: il primo era sul luogo dell'attacco, l'altro vicino al ponte dell'ile d'Orleans, a una ventina di chilometri di distanza. Secondo i media canadesi, Bissonette vive a Cap-Rouge e studia antropologia e scienze politiche presso la locale università Laval, la più antica in lingua francese del Nord America, con sede vicino alla moschea.
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domenica 29 gennaio 2017
Amatrice, nuova scossa di terremoto. Crolla la parete della chiesa di Sant’Agostino
Rieti - Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.8 è stata registrata alle 6:10 di questa mattina ad Amatrice.
Dopo la scossa, è crollata la parete destra chiesa S. Agostino. Lo confermano i Vigili del fuoco su Twitter. Nel crollo non sono rimaste coinvolte persone.
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Dormiva in roulotte dal terremoto del 18 gennaio, è morto nella notte dopo un malore
sabato 28 gennaio 2017
Limone, offre il ristorante ai terremotati: sarà gestito da una famiglia di Amatrice
I ristoratori di Amatrice a Limone |
Roma - Da Amatrice a Limone Piemonte per ricominciare. Una famiglia di ristoratori che abitava in frazione Torrita di Amatrice, e che nel terremoto ha perso tutto, si trasferirà presto nel piccolo paese della valle Vermenagna. Enrico e Veronica Neroni con le figlie gemelle di 5 anni hanno infatti risposto all’appello di Giovanni Bottero: a inizio dicembre aveva offerto il suo locale ad un collega delle zone terremotate, in comodato d’uso gratuito.
«Quando abbiamo letto il suo appello abbiamo pensato che Giovanni fosse pazzo - racconta Enrico Neroni - Non avevamo niente da perdere e siamo venuti a conoscerlo. La prima volta abbiamo portato il guanciale di Amatrice per fargli assaggiare la vera amatriciana. Ci siamo innamorati di questo paese che assomiglia tanto alla nostra Torrita».
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Ruby Ter, Silvio Berlusconi sarà processato
Roma - Silvio Berlusconi sarà di nuovo alla sbarra per i
versamenti, da migliaia di euro, alle ragazze ospiti delle “cene
eleganti”. A mandare l’ex premier a processo, che inizierà il 5 aprile
davanti ai giudici della quarta sezione del tribunale di Milano, è stato
il gup Carlo Ottone De Marchi, che al termine della camera di consiglio
seguita all’udienza preliminare di questa mattina - in cui sono
intervenuti i difensori Franco Coppi e Federico Cecconi - ha stabilito il rinvio a giudizio per il leader di Forza Italia.
Al centro del nuovo dibattimento, che sarà probabilmente riunito con quello che vede già imputati per corruzione in atti giudiziari Karima El Mahroug e altre 22 persone, l’accusa, per l’ex premier, di avere comprato il silenzio o la reticenza delle ragazze-testimoni (Ruby compresa) con circa 10 milioni di euro. Versamenti qualificati da Berlusconi invece come gesti di “generosità’” nei confronti delle giovani, che hanno avuto la vita “rovinata” dal clamore dei processi. Agli atti dell’indagine coordinata dai pm di Milano, Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, una mole di intercettazioni, documenti, messaggi Whatsapp, file e video, che, secondo l’accusa, dimostrerebbe che l’ex Cavaliere ha comprato il silenzio o la reticenza della marocchina e delle altre ’olgettine’.
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Al centro del nuovo dibattimento, che sarà probabilmente riunito con quello che vede già imputati per corruzione in atti giudiziari Karima El Mahroug e altre 22 persone, l’accusa, per l’ex premier, di avere comprato il silenzio o la reticenza delle ragazze-testimoni (Ruby compresa) con circa 10 milioni di euro. Versamenti qualificati da Berlusconi invece come gesti di “generosità’” nei confronti delle giovani, che hanno avuto la vita “rovinata” dal clamore dei processi. Agli atti dell’indagine coordinata dai pm di Milano, Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, una mole di intercettazioni, documenti, messaggi Whatsapp, file e video, che, secondo l’accusa, dimostrerebbe che l’ex Cavaliere ha comprato il silenzio o la reticenza della marocchina e delle altre ’olgettine’.
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Lega in bolletta: ultimi 24 dipendenti licenziati. Ma Salvini spende 300mila euro per i social e prende 2 milioni dallo Stato
Il Carroccio dice di non avere soldi per mantenere i suoi lavoratori e decide di mandarli a casa: 14 confidano nel rinnovo della cassa integrazione, quindi in un contributo statale. E si scopre che dal 2 per 1000 l'ex partito di Bossi ha incassato 1,8 milioni di euro, spendendone oltre 300mila in una consulenza esterna: la Sistema Intranet di Luca Morisi segue i social network, gestisce il sito e consiglia strategie comunicative
La Lega non ha i soldi per i dipendenti e così decide di mandarli a casa. Eppure riesce a trovare i fondi per saldare le fatture dello spin doctor del segretario catodico, Matteo Salvini. Fatture non da poco: oltre 300mila euro. A beneficiare della ricca consulenza esterna è la società Sistema Intranet di Luca Morisi. Un 42enne di Mantova estraneo alla Lega e voluto da Salvini. Per il segretario, Morisi segue per lo più i social network, gestisce il sito e consiglia strategie comunicative. Lavoro che avrebbero potuto fare molti dei dipendenti del Carroccio visto che tra i 72 allontanati ci sono anche giornalisti e comunicatori.
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Russia, approvata una legge che depenalizza la violenza domestica. “Condizione per creare famiglie forti”
L'iniziativa dovrà passare in Senato e poi essere sottoscritta dal
presidente Vladimir Putin. La proposta di legge, proposta dalla deputata
Yelena Mizulina, declassa i maltrattamenti familiari da reati penali a
sanzioni amministrative
La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato in maniera definitiva, con 380 voti a favore e tre contrari, il disegno di legge che depenalizza la violenza domestica Prima di entrare a far parte del corpus legislativo l’iniziativa dovrà passare in Senato e poi essere sottoscritta dal presidente Vladimir Putin. La bozza di legge, proposta dalla senatrice Yelena Mizulina, declassa i maltrattamenti familiari da reati penali a reati amministrativi. Un cittadino coinvolto per la prima volta come colpevole in un reato legato alla violenza domestica non sarebbe più giudicato in base al codice penale, ma pagherebbe soltanto una multa di 500 dollari o farebbe servizio presso una comunità. Solo se il reato fosse invece reiterato, sarebbe presa in considerazione una pena detentiva.
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La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato in maniera definitiva, con 380 voti a favore e tre contrari, il disegno di legge che depenalizza la violenza domestica Prima di entrare a far parte del corpus legislativo l’iniziativa dovrà passare in Senato e poi essere sottoscritta dal presidente Vladimir Putin. La bozza di legge, proposta dalla senatrice Yelena Mizulina, declassa i maltrattamenti familiari da reati penali a reati amministrativi. Un cittadino coinvolto per la prima volta come colpevole in un reato legato alla violenza domestica non sarebbe più giudicato in base al codice penale, ma pagherebbe soltanto una multa di 500 dollari o farebbe servizio presso una comunità. Solo se il reato fosse invece reiterato, sarebbe presa in considerazione una pena detentiva.
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venerdì 27 gennaio 2017
Per pm ancora soldi Berlusconi a ragazze
In inchiesta sentito Spinelli. Anche tranche da 15mila euro
(ANSA) - MILANO, 27 GEN - Silvio Berlusconi tra aprile-giugno 2015 e il novembre del 2016 avrebbe continuato a versare soldi, in qualche caso anche in tranche da 15mila euro, ad almeno 13 delle ragazze che avrebbero testimoniato il falso nei processi sul caso Ruby e sulle serate hard ad Arcore. E' quanto emerge dalle indagini dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio del nuovo filone sul caso 'Ruby ter' e, in particolare, da una testimonianza dello scorso dicembre del ragioniere di fiducia Giuseppe Spinelli. Tra la primavera-estate del 2015 e un paio di mesi fa alcune delle ragazze imputate o indagate nel procedimento 'Ruby ter' sarebbero andate, a più riprese, ad Arcore a chiedere ancora soldi a Berlusconi, che avrebbe dato ordini al suo ragioniere di fiducia Giuseppe Spinelli di versare il denaro. Spinelli, da quanto si è appreso, fa i nomi di almeno 13 giovani a cui avrebbe dato ancora soldi, prevalentemente in contanti.
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Terremoto: turisti 'spariscono' da Valnerina dopo scosse
Allarme Camera Commercio, effetti negativi su tutta l'Umbria
(ANSA) - PERUGIA, 27 GEN - I ripetuti terremoti tengono
lontani i turisti non soltanto dalla Valnerina (meno 100 per
cento) ma anche dal resto dell'Umbria (meno 30 per cento su base
regionale): lancia l'allarme la Camera di commercio di Perugia.
"Tutti i settori turistico-ricettivi e il vasto indotto
commerciale in Umbria sono in grave difficoltà. A rischio
collasso le imprese nelle aree terremotate, ma anche lontano dal
cratere riscontriamo effetti pesantissimi", dice il presidente
dell'ente camerale perugino, Giorgio Mencaroni.
Da lui la richiesta di "accelerare gli interventi di sostegno
alle imprese nelle aree terremotate: nessuno deve chiudere,
neanche temporaneamente. E occorre arrivare al riconoscimento
del danno indiretto, anche questo molto grave, che stanno
subendo le imprese operanti nel resto dell'Umbria".
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Uccise moglie e figli, rinuncia ad appello. 'L'ergastolo per me è giusto'
Sterminò famiglia nel 2014 a Motta Visconti, poi partita calcio
Carlo Lissi, che nel 2014 uccise moglie e figli a Motta Visconti, ha
deciso di rinunciare all'appello perché ritiene giusto l'ergastolo a cui
è stato condannato. Lissi ha scritto alla Corte d'Appello di Milano dal
carcere di Pavia, dove è detenuto.
Il 34enne perito
informatico - che all'epoca si era invaghito di una giovane collega, che
non lo corrispondeva - il 14 giugno 2014 ha ucciso la moglie Maria
Cristina Omes e ha accoltellato i figli Giulia, di 5 anni, e Gabriele,
di 20 mesi. Dopo la strage era andato a vedere una partita di calcio.
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Uccide la ex compagna e si toglie vita a Parma
Cementir, salvi tutti i posti di lavoro. Da Cociv il passo decisivo: assumerà 13 dei 23 lavoratori, 10 restano nel gruppo
Arquata Scrivia (AL) Il
raggiungimento di un accordo non era scontato, viste le premesse. Dopo
nove giorni ed otto notti di sciopero erano disposti a tutto i lavoratori della Cementir
, licenziati dall’azienda, nonostante le rassicurazioni messe nero
su bianco ad ottobre. Ieri, davanti al Prefetto Romilda Tafuri, Cementir
ha però garantito che verranno ricollocati tutti e venti tré, dieci
torneranno a lavorare per una azienda del medesimo gruppo la Betontir,
gli altri tredici passeranno a Cociv, alle stesse condizioni
contrattuali, a partire dall’anzianità di servizio. Tirano un sospiro di
sollievo i lavoratori, i sindacati che hanno seguito la vertenza, e
tutta la città di Arquata che in questi nove giorni si è schierata a
fianco degli scioperanti, dalle istituzioni ai negozianti, persino il
parroco.
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Il volo del drone sul campo di concentramento
Nella Giornata della memoria vale davvero la pena condividere queste
straordinarie immagini girate dalla BBC nel 2015, in occasione del
70esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di
Birkenau, ad Auschwitz in Polonia. Il sito oggi è patrimonio dell’Unesco
e viene visitato ogni anno da migliaia di persone, tra cui
sopravvissuti all’eccidio nazista. Più di un milione di prigionieri – di
cui la maggior parte ebrei – persero la vita in questo campo di
sterminio tra il 1940 e il 1945.
Il video
Il video
Dalla sera spruzzata di NEVE tra basso Piemonte ed Appennino ligure, peggiora sulle isole
I fenomeni più significativi attesi nell'entroterra del Savonese e dell'Imperiese ma anche sul Cuneese. Tempo instabile sulle isole maggiori e in mare aperto sul Tirreno, con fenomeni in trasferimento all'estremo sud nella giornata di domenica. Da lunedì variabilità ma nessuna pioggia importante prima di giovedì 2 febbraio.
SITUAZIONE: una perturbazione si avvicina da ovest
all'Italia ma il disturbo arrecato dall'alta pressione presente sull'est
europeo non le consentirà di inserirsi in modo netto. In questo modo le
precipitazioni tra stasera e sabato rimarranno confinate all'estremo
nord-ovest, alle isole maggiori e poi all'estremo sud durante la
giornata di domenica.
NEVICATE: sono state ulteriormente ridotte dal modello
americano e appaiono ormai limitate all'ovest e al sud del Piemonte, un
po' più consistenti sull'Appennino Ligure, specie nell'entroterra del
Savonese e dell'Imperiese, in esaurimento entro il pomeriggio-sera di
sabato e con limite sui 400m in Appennino e a tratti sino in pianura sul
basso Piemonte.
EVOLUZIONE: la prossima settimana rimane confermato,
sia pure un po' edulcorato, il passaggio di almeno un paio di moderati
fronti atlantici tra giovedì 2 e domenica 5 febbraio, preceduti da
condizioni di variabilità. Le temperature
aumenteranno, anche se rimane comunque aperta la possibilità di
un'interazione con l'aria più fredda che indugerà ancora sui Balcani.
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MeteoLive: Notizie delle ultime ore
Oggi - 09:53
EFFETTO ALBEDO in Abruzzo: la serenità del cielo con dispersione del
calore nello spazio, l'abbondanza di neve al suolo, la calma di vento,
hanno favorito temperature eccezionalmente basse questa notte ai Piani
di Pezza con ben -29.9°C!
Oggi - 08:50
NEVE: segnalata qualche debole nevicata già in atto nella zona di Novi Ligure nell'Alessandrino in Piemonte.
Oggi - 08:41
GRAN FREDDO anche stamane nelle zone interne abruzzesi: sulla piana
di Campo Felice toccati i -24.8°C e anche a Marsia ben -23.2°C.
giovedì 26 gennaio 2017
Vaccini, raggiunto accordo Stato-Regioni, serve una legge nazionale su obbligo
Intesa all'unanimità per garantire copertura in nidi e materne. Nascerà anche anagrafe vaccinale
di VALERIA PINIL 'ACCORDO ora c'è. L'obiettivo è una una legge nazionale "in tempi brevi" per stabilire l'obbligatorietà dei vaccini. E' stato preso ieri durante l'incontro tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e gli assessori delle Regioni e delle Province autonome per la verifica e l'avvio del nuovo Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2017-19.
La decisione segue quella presa da Toscana e Emilia-Romagna che hanno varato da poco una proposta di legge per rendere obbligatorie le vaccinazioni per i bambini che si iscrivono al nido o alla materna. Una stretta nata anche dopo l'allarme provocato dai recenti casi di meningite.
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Da bambini ad anziani, tutte le nuove vaccinazioni
Il medico antibufale Burioni contro il sindaco M5S di Livorno: "In Toscana non c'è emergenza perché la gente si vaccina"
Bufale e salute, un sito e un decalogo on line per contrastarle
Terremoti: 11 scosse stanotte, magnitudo 3.2 ad Amatrice
Epicentro a 4 km e 7 da Campotosto (L'Aquila)
Si sono registrate 11 scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) da mezzanotte nel Centro Italia.
Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa più intensa è stata alle 2:35 con magnitudo 3.2 ed epicentro 4 km da Amatrice (Rieti) e 7 da Campotosto (L'Aquila). Non si segnalano al momento nuovi crolli.
Fonte
Si sono registrate 11 scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) da mezzanotte nel Centro Italia.
Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa più intensa è stata alle 2:35 con magnitudo 3.2 ed epicentro 4 km da Amatrice (Rieti) e 7 da Campotosto (L'Aquila). Non si segnalano al momento nuovi crolli.
Fonte
mercoledì 25 gennaio 2017
«Solo un agente per 140 detenuti»
Alessandria. Si allarga la “protesta silenziosa” degli agenti di polizia penitenziaria di Alessandria. Anche il personale della casa circondariale Cantiello Gaeta, di piazza Don Soria, rinunciano al pasto in mensa, in segno di protesta. Lo sciopero della mensa era partito nel mese di dicembre 2016 dalla casa di reclusione di San Michele, dove i sindacati denunciavano da tempo la carenza di personale. Dopo un incontro tra la direzione del carcere e
il Provveditore regionale Luigi Pagano erano state individuate alcune
soluzioni tampone, tra le quali il trasferimento di tre unità dal Don
Soria a San Michele.
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Rigopiano, dalla neve recuperate tutte le vittime: sono 29. Gentiloni: "Sui soccorsi fatto tutto il possibile"
Recuperati tutti corpi, tra loro anche l'amministratore dell'albergo
Roberto Del Rosso e il receptionist Alessandro Riccetti. 11 le persone
tratte in salvo. Il premier difende la macchina dei soccorsi. In un
colloquio col nostro giornale, la funzionaria che disse: "La valanga
sull'albergo inventata da imbecilli" risponde alle accuse. Procura: "Nei
risultati delle prime sei autopsie, molti morti per schiacciamento,
altri per varie concause: schiacciamento, asfissia, ipotermia. Nessuno
deceduto per solo assideramento"
IL LIVEBLOG DEL NOSTRO INVIATO
ROMA - E' il bilancio finale: 29 vittime, 11 sopravvissuti. Non c'è più nessuno da salvare all'hotel di Rigopiano è un immenso cantiere che di ora in ora ha fatto emergere nuove vittime. Nella notte sono stati recuperati i corpi di tre uomini e questa mattina i vigili del fuoco hanno estratto all'interno della struttura crollata due donne e un altro uomo senza vita, non ancora identificati. Nel pomeriggio, poi, il cadavere di un'altra donna e, in serata, gli ultimi. Sono 11 le persone salvate. Tra le vittime recuperate c'è anche l'amministratore del Gran Sasso Resort Roberto Del Rosso. "Viveva praticamente lì, non lo abbandonava mai" dicevano a Contrada Mirri, l'avamposto più vicino all'hotel. Fino a sei, sette anni fa era in società con i fratelli. Poi si era ricomprato tutto e aveva ristrutturato il resort con la piscina, la spa, il centro benessere. Ed è stato trovato anche il corpo del suo collaboratore, Alessandro Riccetti, 33 anni, il receptionist ternano dell'albergo. Nelle ore precedenti erano stati identificati anche i corpi di Paola Tomassini, Marco Vagnarelli, Piero Di Pietro e Stefano Feniello, quest'ultimo erroneamente inserito in una prima lista di persone salvate. E mentre il premier Gentiloni, in audizione al Senato, difende la macchina dei soccorsi, con "una capacità di reazione del sistema all'altezza di un grande paese", anche la Procura oggi 'assolve' i soccorsi dalle accuse di eventuali ritardi: "Dalle autopsie su sei vittime risulta che nessuno di loro è morto solo per assideramento. Molti hanno perso la vita subito per schiacciamento"
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IL LIVEBLOG DEL NOSTRO INVIATO
ROMA - E' il bilancio finale: 29 vittime, 11 sopravvissuti. Non c'è più nessuno da salvare all'hotel di Rigopiano è un immenso cantiere che di ora in ora ha fatto emergere nuove vittime. Nella notte sono stati recuperati i corpi di tre uomini e questa mattina i vigili del fuoco hanno estratto all'interno della struttura crollata due donne e un altro uomo senza vita, non ancora identificati. Nel pomeriggio, poi, il cadavere di un'altra donna e, in serata, gli ultimi. Sono 11 le persone salvate. Tra le vittime recuperate c'è anche l'amministratore del Gran Sasso Resort Roberto Del Rosso. "Viveva praticamente lì, non lo abbandonava mai" dicevano a Contrada Mirri, l'avamposto più vicino all'hotel. Fino a sei, sette anni fa era in società con i fratelli. Poi si era ricomprato tutto e aveva ristrutturato il resort con la piscina, la spa, il centro benessere. Ed è stato trovato anche il corpo del suo collaboratore, Alessandro Riccetti, 33 anni, il receptionist ternano dell'albergo. Nelle ore precedenti erano stati identificati anche i corpi di Paola Tomassini, Marco Vagnarelli, Piero Di Pietro e Stefano Feniello, quest'ultimo erroneamente inserito in una prima lista di persone salvate. E mentre il premier Gentiloni, in audizione al Senato, difende la macchina dei soccorsi, con "una capacità di reazione del sistema all'altezza di un grande paese", anche la Procura oggi 'assolve' i soccorsi dalle accuse di eventuali ritardi: "Dalle autopsie su sei vittime risulta che nessuno di loro è morto solo per assideramento. Molti hanno perso la vita subito per schiacciamento"
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«Fai domanda per il posto» La chat tra i due fratelli mette nei guai la sindaca|Raggi indagata
«Sono stata io a scegliere Marra, ho fatto tutto da sola». È questo il falso contestato dalla procura di Roma. L’aggravante del conflitto d’interesse
«Si è liberato il posto di responsabile del Turismo, fai la domanda». Così, nell’ottobre scorso, il capo del Personale del Campidoglio Raffaele Marra incitava il fratello Renato — vicecapo della polizia municipale — ad approfittare dell’occasione. È una lunga conversazione avvenuta via Whatsapp a svelare i contatti fra i due sulla nomina che sarebbe arrivata il 9 novembre successivo. E soprattutto a smentire la versione che Virginia Raggi ha poi fornito alla responsabile dell’Anticorruzione del Campidoglio: «Sono stata io a sceglierlo, ho fatto tutto da sola». È questo il falso che adesso le contesta la Procura di Roma. Accusa che aggrava il doppio abuso d’ufficio perché fa emergere in maniera clamorosa il conflitto di interessi che la sindaca ha «coperto». E avvalora il sospetto che fosse sotto il ricatto di Marra.
La doppia chat
La
svolta nell’indagine arriva due giorni fa, quando i carabinieri
consegnano al procuratore aggiunto Paolo Ielo la relazione sui contenuti
del telefono sequestrato a Raffaele Marra dopo l’arresto per
corruzione. Si scopre così che oltre alla chat su Telegram
«Quattro amici al bar» — alla quale partecipavano oltre a Raggi e
Marra, anche il capo della segreteria Salvatore Romeo e il vicesindaco
Daniele Frongia — Marra ne ha un’altra su Whatsapp con il fratello. Entrambi lavorano al Comune di Roma, si confrontano su quanto accade. Raffaele
è stato nominato capo del Personale proprio da Raggi, incarico
strategico per tenere sotto controllo la situazione. E così, appena si
presenta l’opportunità di gestire un settore importante come il Turismo,
propone al fratello di farsi avanti. Scontato che sarà lui a
intervenire. Ne parlano nei messaggi, lui fornisce indicazioni sui
tempi. E poco dopo la sindaca firma la delibera.
L’aumento di stipendio
Esplode
la polemica, le nomine finiscono sotto il tiro delle opposizioni e
degli stessi esponenti dei 5 Stelle. Il problema non è soltanto la
persona scelta, ma anche l’aumento di 20mila euro l’anno. Nelle
dichiarazioni pubbliche Raggi dice che «tutto è regolare», nella chat
privata si sfoga. E rivolta a Marra dice «mi dovevi dire dell’aumento di
20mila euro, così mi metti in imbarazzo». Per i magistrati è la prova
che non è stata lei a istruire la pratica, visto che è addirittura
all’oscuro della differenza di emolumento.
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Candidato sindaco M5S indagato per le firme false di Palermo
M5S, Grillo striglia i parlamentari «Via chi non condivide le scelte»
Questa fase fredda dell'inverno potrebbe chiudersi con un po' di FIOCCHI al nord-ovest
Prevista un po' di neve tra venerdì sera e sabato mattina sul nord-ovest, poi tempo variabile e progressivamente più mite ovunque, in attesa di un peggioramento più consistente nel corso della prossima settimana.
Nelle foto immagini di repertorio di recenti nevicate a
Torino ed Asti. Proprio il Piemonte potrebbero ricevere fiocchi tra
venerdì sera e sabato mattina.
SITUAZIONE: si va spegnendo
l'instabilità al vortice depressionario che negli ultimi giorni ha
danzato sul Mediterraneo centrale, dispensando precipitazioni
soprattutto al sud, sul medio Adriatico e sulla Sardegna. Oggi nubi e fenomeni residui sono attesi sul meridione.
Nel contempo un piccolo vortice freddo è presente tra il Massiccio
Centrale francese e l'ovest delle Alpi: esso produce addensamenti tra
ovest Piemonte e Liguria di Ponente ma senza fenomeni di rilievo.
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MeteoLive: Notizie delle ultime ore
martedì 24 gennaio 2017
L'Aquila, cade elicottero 118 a Campo Felice: morte le 6 persone a bordo
Il velivolo è precipitato da
un'altezza di 600 metri in un canalone. Era intervenuto per soccorrere
uno sciatore ferito, un romano di 50 anni. Anche lui ha perso la vita
nello schianto
di GIOVANNI GAGLIARDI e PIERA MATTEUCCIANCORA una tragedia in Abruzzo. Dopo il maltempo, il terremoto e la valanga che ha distrutto l'hotel Rigopiano a Farindola, oggi un elicottero del 118 è precipitato nell'aquilano, tra il capoluogo e Campo Felice. Il velivolo è caduto dopo aver recuperato un ferito su un campo da sci a Campo Felice in una zona fortemente innevata e montuosa a circa 1.600 metri di quota. Morte le sei persone a a bordo: il pilota, due membri del Soccorso alpino, un medico, un operatore e il ferito.
I nomi delle vittime. Il medico, Walter Bucci è un rianimatore dell'Aquila, veterano del Soccorso aplino, nei giorni scorsi aveva prestato soccorso a Rigopiano. Lo sciatore soccorso è il romano Ettore Palanca, 50 anni, maitre dell'Hotel Cavaliere Hilton di Roma. Era sposato. Il tecnico dell'elisoccorso è Davide De Carolis, anche lui aquilano.
L'elicottero AW139 con marche EC-KJT, era impegnato in un normale volo di soccorso e non faceva parte dei mezzi che in questi giorni sono impegnati sulla valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano. Il velivolo è caduto in prossimità del laghetto di Campo Felice, nei pressi del rifugio montano Amantino. I rottami sono stati localizzati in un canalone nei pressi di Casamaina, in territorio di Lucoli. La scena che si sono trovati davanti i soccorritori è stata impressionante: la coda del velivolo e poi la fusoliera sono praticamente disintegrate. I resti si trovano in una zona abbastanza in alto rispetto alla piana. Intorno una spessa coltre di neve.
LA MAPPA
La zona è irragiungibile con i mezzi, quindi i soccorritori, ostacolati dalla nebbia e dalla neve, sono andati avanti a piedi. Giunti a 500 metri dal luogo dello schianto hanno riferito che il mezzo era distrutto e per trovarlo avevano dovuto utilizzare gli infrarossi. Per recuperare le salme sono stati usati due gatti. I corpi sono poi stati caricate sulle ambulanze e portati all'obitorio dell'Aquila.
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IL LIVEBLOG DEL NOSTRO INVIATO
di GIOVANNI GAGLIARDIIL LIVEBLOG DEL NOSTRO INVIATO
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