Spari contro i fedeli durante la preghiera della sera, anche otto
feriti. La polizia ferma due giovani, ma solo uno, il 27enne Alexandre
Bissonnette, è considerato "sospetto". Nessuno dei due era noto alle
forze dell'ordine. Il premier Trudeau: "Attacco terroristico contro i
musulmani". SITE: "Su FB Alex B inneggiava a Trump, Le Pen e difesa
israeliana"
QUEBEC CITY (Canada) - Sei
persone sono state uccise e altre otto sono rimaste ferite in una
moschea di Quebec City, investite da colpi d'arma da fuoco mentre erano
riunite per la preghiera della sera. Un'azione che il primo ministro
canadese Justin Trudeau ha definito "un attacco terroristico contro i
musulmani". Dopo aver fermato due giovani, la polizia ha reso noto che
soltanto uno è ritenuto "sospetto": si tratta di Alexandre Bissonnette,
franco-canadese di 27 anni. "E niente lascia ritenere che vi siano altri
sospetti" dietro l'azione criminosa, fa sapere la portavoce della
Sûreté del Quebec, Christine Coulombe, sebbene alcune testimonianze
raccolte dai media abbiano riferito di due uomini armati.
Il secondo fermato, Mohamed el Khadir, trentenne di discendenza
marocchina ma la cui nazionalità non è nota, è ora considerato un
"testimone". La polizia ha precisato che nessuno dei due era già noto
agli inquirenti. Bissonette ed el Khadir erano stati fermati dalla
polizia nei minuti successivi alla sparatoria: il primo era sul luogo
dell'attacco, l'altro vicino al ponte dell'ile d'Orleans, a una ventina
di chilometri di distanza. Secondo i media canadesi, Bissonette vive a
Cap-Rouge e studia antropologia e scienze politiche presso la locale
università Laval, la più antica in lingua francese del Nord America, con
sede vicino alla moschea.
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