Uccise moglie e figli, rinuncia ad appello. 'L'ergastolo per me è giusto'
Sterminò famiglia nel 2014 a Motta Visconti, poi partita calcio
Carlo Lissi, che nel 2014 uccise moglie e figli a Motta Visconti, ha
deciso di rinunciare all'appello perché ritiene giusto l'ergastolo a cui
è stato condannato. Lissi ha scritto alla Corte d'Appello di Milano dal
carcere di Pavia, dove è detenuto.
Il 34enne perito
informatico - che all'epoca si era invaghito di una giovane collega, che
non lo corrispondeva - il 14 giugno 2014 ha ucciso la moglie Maria
Cristina Omes e ha accoltellato i figli Giulia, di 5 anni, e Gabriele,
di 20 mesi. Dopo la strage era andato a vedere una partita di calcio.
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