Roma - Silvio Berlusconi sarà di nuovo alla sbarra per i
versamenti, da migliaia di euro, alle ragazze ospiti delle “cene
eleganti”. A mandare l’ex premier a processo, che inizierà il 5 aprile
davanti ai giudici della quarta sezione del tribunale di Milano, è stato
il gup Carlo Ottone De Marchi, che al termine della camera di consiglio
seguita all’udienza preliminare di questa mattina - in cui sono
intervenuti i difensori Franco Coppi e Federico Cecconi - ha stabilito il rinvio a giudizio per il leader di Forza Italia.
Al centro del nuovo dibattimento, che sarà probabilmente riunito con
quello che vede già imputati per corruzione in atti giudiziari Karima El Mahroug e
altre 22 persone, l’accusa, per l’ex premier, di avere comprato il
silenzio o la reticenza delle ragazze-testimoni (Ruby compresa) con
circa 10 milioni di euro. Versamenti qualificati da Berlusconi invece
come gesti di “generosità’” nei confronti delle giovani, che hanno avuto
la vita “rovinata” dal clamore dei processi. Agli atti dell’indagine
coordinata dai pm di Milano, Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, una mole
di intercettazioni, documenti, messaggi Whatsapp, file e video,
che, secondo l’accusa, dimostrerebbe che l’ex Cavaliere ha comprato il
silenzio o la reticenza della marocchina e delle altre ’olgettine’.
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