lunedì 27 novembre 2017
Istigava all’anoressia: chiuso un blog e denunciata la giovane autrice a Torino
Torino - Induceva ragazzine di 14 e 15 anni a perdere peso, le convinceva a seguire una dieta particolare con un apporto massimo di 500 calorie al giorno. Se avessero abbondato con il cibo un rimedio c’era: vomitare. E qui venivano dispensati consigli e metodi su come fare. Adesso una diciannovenne di Porto Recanati, autrice del blog “Pro Ana”, nato per alimentare il fenomeno dell’anoressia e frequentato da migliaia di adolescenti, è stata denunciata dalla procura di Ivrea per induzione al suicidio e lesioni gravissime.
MAMMA CORAGGIO
A sollevare il caso è stata, infatti, una mamma di Ivrea, preoccupata perché la figlia quattordicenne continuava a perdere inspiegabilmente peso. Dopo una lunga “indagine fai da te” la mamma ha scoperto il sito e si è rivolta alla polizia di Ivrea. Era il 2016.
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Raduno bikers, muore 16enne, 2 feriti
Per scontro tra moto in Toscana. Minorenni anche altri coinvolti
(ANSA) -MONTELUPO FIORENTINO (FIRENZE), 26 NOV - Un ragazzo di 16 anni di Sesto Fiorentino (Firenze) ha perso la vita questo pomeriggio in uno scontro che ha coinvolto tre moto durante un raduno non autorizzato di bikers, organizzato con passaparola sui social network, nella zona industriale di Montelupo Fiorentino (Firenze). Altri due 17enni sono rimasti feriti: uno, in gravi condizioni, è ricoverato all'ospedale di Careggi a Firenze, mentre l'altro è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Empoli. Lo scontro tra le tre moto è avvenuto in via dell'Industria.
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domenica 26 novembre 2017
Ventenne trovato morto a Modena: il suo corpo era in una valigia
Roma - Il corpo del ventenne di origini cinesi trovato morto ieri pomeriggio in un appartamento al sesto piano di una palazzina a Modena era all’interno di una valigia nella camera del giovane.
Secondo quanto trapela delle indagini in corso,
coordinate dal pm Katia Marino e in mano agli uomini della squadra
mobile della polizia di Stato, a fare la macabra scoperta sarebbe stata
la madre del giovane, allertata dal compagno di lei, un avvocato
modenese che ha contattato la donna spiegandole al telefono di non
sapere dove fosse finito il ventenne. Tutti e tre vivevano infatti nella
stessa abitazione.
Stando a quello che l’avvocato avrebbe riferito agli
inquirenti, mentre l’uomo era in casa, due giovani amici sarebbero
venuti a trovare la vittima nell’abitazione, come accadeva tutti i
giorni. Poi l’uomo li avrebbe visti uscire chiedendo loro dove fosse il
giovane. Alla domanda entrambi avrebbero risposto in modo evasivo
allontanandosi.
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Ecco il momento più FREDDO della settimana...
La prossima settimana sancirà l'arrivo dell'inverno su molte regioni italiane, specie al nord e al centro!
La mtitezza che sembrava non trovare mai una fine, verrà bruscamente interrotta la prossima settimana su molte regioni della nostra Penisola.
Un canale perturbato dalle latitudini artiche si getterà a capofitto nel Mediterraneo. Il Mare Nostrum ovviamente non starà a guardare e darà origine a depressioni e maltempo che si faranno sentire su molre regioni del nostro Paese.Dal punto di vista termico avremo un'escalation del freddo sull'Italia. Il massimo dell'irruzione fredda si toccherà probabilmente sul finire della prossima settimana con valori termici da pieno inverno al nord e al centro.
La prima mappa mostra le temperature a 1500 metri attese in Italia nella giornata di venerdì 1 dicembre. Molti Paesi del nostro continente saranno alle prese con condizioni di gelo.
Sul nord Italia le isoterme alla medesima quota saranno comprese tra -4 e -6°...il che darebbe adito a temperature al suolo non distanti dallo zero. Al meridione avremo invece valori termici più miti.
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Ultimi aggiornamenti:
Si conferma una settimana più fredda e a tratti anche perturbata sull'Italia. Saranno due gli impulsi freddi: il primo mercoledi 29 novembre e il secondo venerdì 1 dicembre.
VENTO FORTE sta interessando questa mattina la Liguria, con punte di 100km/h sui valichi. Vento forte anche a Milano!
Anomalie delle temperature per i prossimi 7 giorni (a 1.500m)
Previsioni meteo : irrompe il freddo, oggi col maltempo al centro-sud. Forti nevicate in Appennino!
Donne: in 9 mesi 8.480 denunce stalking
3mila violenze sessuali, dati in calo. Progetto Camper in aiuto
(ANSA) - ROMA - Sono state 8.480 nel periodo gennaio-settembre 2017 le denunce per stalking, di cui oltre il 72% ai danni di donne, in calo del 15,76% rispetto alle 10.067 nello stesso periodo del 2016; i maltrattamenti in famiglia (il 79% ai danni delle donne) sono stati 9.818 a fronte di 10.876 nello stesso periodo del 2016 (-9,73%); le violenze sessuali (oltre il 90% in danno delle donne) 3.059 a fronte di 3.095 nello stesso periodo del 2106 (-1,16%). Si tratta di quelli che la Polizia considera 'reati spia' e "indici importanti di un rapporto uomo-donna malato, che può pericolosamente degenerare". Sono in leggera flessione: se da un lato può essere il segno di un miglioramento in materia di discriminazioni di genere, dall'altro la riduzione delle denunce potrebbe nascondere un sommerso di angoscia e solitudine.
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Morto uomo ferito da ex in Brianza
Colpito probabilmente con un martello, 37enne portata in caserma
È stata arrestata per omicidio volontario Sabrina Amico, 37 enne di Cesate (Monza), la donna che ha ucciso a colpi di martello l'ex compagno Marco Benzi, 43 anni, nella loro casa di Cogliate (Monza). I due erano in crisi da tempo e lei non voleva più che il 43 enne vivesse a casa sua, perché riteneva che abusasse dei suoi tre figli minori. Sulla vicenda indagano i carabinieri.Benzi è morto dopo essere stato ferito alla testa dall'ex compagna durante una lite nella tarda mattinata di sabato. La vittima, residente a Bollate (Milano).
La coppia da qualche tempo stava vivendo una fase di crisi. L'uomo, disoccupato e pregiudicato, da settimane andava e veniva dall'appartamento di Cogliate, da chiarire se con o senza il consenso della 37enne.
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sabato 25 novembre 2017
Affonda un barcone al largo della Libia Decine di morti, salvate 200 persone
La guardia costiera libica ha recuperato oltre 30
migranti morti nel naufragio di due imbarcazioni al largo delle coste
libiche. Altri 200 sono stati soccorsi. Le due operazioni di salvataggio
sono state effettuate al largo di Garabulli, a 60 chilometri da
Tripoli: nella prima imbarcazione sono stati trovati 31 corpi e 60
sopravvissuti mentre nella seconda i migranti vivi erano 140.
«Cadaveri divorati dagli squali durante le operazioni di salvataggio»:
è la didascalia che la pagina Facebook della Marina libica ha associato
a un’immagine di un sacco bianco con, evidentemente, un corpo
all’interno mentre viene sollevato a bordo di una motovedetta.Continua qui
Rubano tre auto e ne distruggono due: notte d'inferno a Parodi
I malviventi in fuga sono andati fuori strada con una Chevrolet nei
pressi di Parodi Ligure. Poi hanno rubato l'auto di un consigliere
comunale ma si sono schiantati poco dopo. Infine dopo una corsa a piedi
nei campi si sono impadroniti di una terza auto
PARODI LIGURE (AL) – Proseguono le ricerche dei malviventi che ieri sera durante una fuga sulle strade della val Lemme hanno distrutto due autovetture nei pressi di Parodi Ligure.
A Silvano d’Orba era stata segnalata alle forze dell’ordine la presenza di un’auto sospetta, una Chevrolet Captiva con a bordo due, forse tre persone di circa trent’anni. L'auto risulta essere stata rubata ad Arenzano qualche giorno fa. I malviventi, probabilmente ladri, “disturbati” dall’attenzione dei cittadini, hanno cercato di far perdere le proprie tracce dirigendosi verso la val Lemme. Chi era alla guida, però, ha perso il controllo della Chevrolet all’altezza dell’incrocio tra le provinciali 168 e la 175 ed è finito contro gli alberi all’intersezione tra le strade che provengono da Mornese, Montaldeo e Parodi.
I malviventi sono allora fuggiti a piedi verso l’abitato di Parodi. Provano a rubare un’altra auto nei pressi del ristorante “Al ghiottone”, ma non ci riescono. Ci riprovano nei pressi dell’azienda agricola “La grilla”, ma anche qui vengono disturbati così continuano la fuga a piedi verso il paese.
Intorno alle dieci di sera riescono a introdursi nel cortile dell’abitazione di Elio Bricola, consigliere comunale di Parodi e sindacalista della Uil. «Hanno smontato i braccetti del cancello elettrico e hanno tagliato i fili del lampeggiante giallo, per aprirlo senza farsi notare – racconta l’uomo – Poi hanno preso la mia Peugeot 2008 e sono fuggiti. Mia figlia è corsa fuori ma ha fatto solo in tempo a vedere l’auto che si allontanava ad altissima velocità, rischiando anche di investire una persona che si trovava nella via».
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PARODI LIGURE (AL) – Proseguono le ricerche dei malviventi che ieri sera durante una fuga sulle strade della val Lemme hanno distrutto due autovetture nei pressi di Parodi Ligure.
A Silvano d’Orba era stata segnalata alle forze dell’ordine la presenza di un’auto sospetta, una Chevrolet Captiva con a bordo due, forse tre persone di circa trent’anni. L'auto risulta essere stata rubata ad Arenzano qualche giorno fa. I malviventi, probabilmente ladri, “disturbati” dall’attenzione dei cittadini, hanno cercato di far perdere le proprie tracce dirigendosi verso la val Lemme. Chi era alla guida, però, ha perso il controllo della Chevrolet all’altezza dell’incrocio tra le provinciali 168 e la 175 ed è finito contro gli alberi all’intersezione tra le strade che provengono da Mornese, Montaldeo e Parodi.
I malviventi sono allora fuggiti a piedi verso l’abitato di Parodi. Provano a rubare un’altra auto nei pressi del ristorante “Al ghiottone”, ma non ci riescono. Ci riprovano nei pressi dell’azienda agricola “La grilla”, ma anche qui vengono disturbati così continuano la fuga a piedi verso il paese.
Intorno alle dieci di sera riescono a introdursi nel cortile dell’abitazione di Elio Bricola, consigliere comunale di Parodi e sindacalista della Uil. «Hanno smontato i braccetti del cancello elettrico e hanno tagliato i fili del lampeggiante giallo, per aprirlo senza farsi notare – racconta l’uomo – Poi hanno preso la mia Peugeot 2008 e sono fuggiti. Mia figlia è corsa fuori ma ha fatto solo in tempo a vedere l’auto che si allontanava ad altissima velocità, rischiando anche di investire una persona che si trovava nella via».
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Un milione e mezzo di donne ha subito molestie sessuali sul lavoro, ecco una legge per tutelarle
Da Hollywood al cinema italiano, le ultime vicende di cronaca portano l’attenzione su un fenomeno diffuso ma poco noto. Per colmare il vuoto legislativo, è stata depositata a Montecitorio una proposta di legge. Nel nostro Paese solo il 20 per cento di chi ha subito un abuso ne parla
Le donne che hanno subito molestie o ricatti a sfondo sessuale durante
la propria vita lavorativa sono quasi un milione e mezzo. Secondo i dati
Istat si tratta, più precisamente, di un milione e 403mila italiane.
Una realtà estesa eppure poco conosciuta. In questi giorni l’attenzione
si è spostata sulle violenze e gli abusi che hanno interessato il mondo
dello spettacolo. Da Hollywood al cinema italiano, una serie di denunce
ha finalmente portato alla luce molestie troppo spesso considerate un
male necessario, se non addirittura la normalità. Ma il tema è
evidentemente molto più diffuso. Adesso anche il Parlamento corre ai ripari.
Una proposta di legge presentata da alcune deputate del Partito
democratico offre nuovi strumenti per le donne (ma anche gli uomini) che
subiscono molestie sessuali sul lavoro per mano di capi e colleghi. Un
provvedimento che colma alcuni vuoti legislativi e che, assicurano le
proponenti, può essere approvato in tempi rapidi anche negli ultimi mesi
di attività delle Camere.
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Piogge al Nord e neve sulle Alpi, da lunedì temperature invernali
In arrivo una perturbazione atlantica. Attesi rovesci anche nel Centro Italia
L’alta pressione che sta mantenendo condizioni di tempo stabile ha le ore contate. Una perturbazione in arrivo dal Nord-Ovest porterà piogge in gran parte delle regioni italiane e neve in quota. I fenomeni più abbondanti interesseranno nel corso di sabato la Liguria, l’alta Lombardia e il Nordest. «La quota neve, inizialmente elevata (mediamente oltre 1500 metri), calerà alla fine di sabato: domenica sull’Appennino centrale il limite si abbasserà fino ai 500-900 metri» spiegano i meteorologi Epson.
TEMPERATURE A PICCO, MIGLIORA LA QUALITÀ DELL’ARIA
Questa perturbazione seguita da venti freddi che, a partire da domenica, determineranno un deciso calo termico con temperature che passeranno fra sabato e lunedì da valori decisamente miti a valori in buona parte sotto la norma. Ci sono sicuramente da sottolineare alcuni aspetti positivi di questa svolta, ossia il ritorno delle piogge e della neve in montagna, e il miglioramento della qualità dell’aria.
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L’alta pressione che sta mantenendo condizioni di tempo stabile ha le ore contate. Una perturbazione in arrivo dal Nord-Ovest porterà piogge in gran parte delle regioni italiane e neve in quota. I fenomeni più abbondanti interesseranno nel corso di sabato la Liguria, l’alta Lombardia e il Nordest. «La quota neve, inizialmente elevata (mediamente oltre 1500 metri), calerà alla fine di sabato: domenica sull’Appennino centrale il limite si abbasserà fino ai 500-900 metri» spiegano i meteorologi Epson.
TEMPERATURE A PICCO, MIGLIORA LA QUALITÀ DELL’ARIA
Questa perturbazione seguita da venti freddi che, a partire da domenica, determineranno un deciso calo termico con temperature che passeranno fra sabato e lunedì da valori decisamente miti a valori in buona parte sotto la norma. Ci sono sicuramente da sottolineare alcuni aspetti positivi di questa svolta, ossia il ritorno delle piogge e della neve in montagna, e il miglioramento della qualità dell’aria.
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venerdì 24 novembre 2017
A10, una doppia inversione in autostrada ha provocato la morte del camionista
Genova - Gli agenti della polizia Stradale di Sampierdarena sono riusciti a ricostruire la dinamica dello spaventoso incidente
che intorno alle 21 di martedì scorso ha visto coinvolte tre auto (di
cui una contromano) e un mezzo pesante sull’autostrada A10 fra Voltri e
Arenzano, costato la vita a un camionista di 58 anni
.
La ricostruzione degli investigatori parte dal quartiere genovese di Staglieno, da dove un uomo di 75 anni (G.B.) si mette alla guida della sua Peugeot Beeper insieme con un amico per raggiungere Voltri, dove dovrebbero partecipare a un torneo di boccette. Subito dopo Genova Pra’, però, il 75enne si accorge di avere “saltato” il casello (si aspettava probabilmente l’indicazione per Voltri, ma il cartello è stato cambiato pochi mesi fa) e invece di arrivare ad Arenzano e tornare indietro decide di invertire la marcia per raggiungere Pra’.
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La ricostruzione degli investigatori parte dal quartiere genovese di Staglieno, da dove un uomo di 75 anni (G.B.) si mette alla guida della sua Peugeot Beeper insieme con un amico per raggiungere Voltri, dove dovrebbero partecipare a un torneo di boccette. Subito dopo Genova Pra’, però, il 75enne si accorge di avere “saltato” il casello (si aspettava probabilmente l’indicazione per Voltri, ma il cartello è stato cambiato pochi mesi fa) e invece di arrivare ad Arenzano e tornare indietro decide di invertire la marcia per raggiungere Pra’.
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Egitto: strage in una moschea del Sinai, 235 morti e 109 feriti
L'attacco piazzando una bomba nel luogo di culto e sparando sui fedeli
Strage in Egitto in una moschea nel nord del Sinai. L'attacco è stato condotto piazzando una bomba all'interno del luogo di culto e sparando sui fedeli che fuggivano dopo l'esplosione.
L'ultimo bilancio è di 235 morti e 109 feriti fino ad ora.Gli attentatori sarebbero giunti sul posto su fuoristrada 4x4.
La presidenza della Repubblica ha annunciato un lutto nazionale di tre giorni per le vittime.
Ferma condanna dell'attentato arriva in un tweet da Emmanuel Macron: "Tutte le mie condoglianze per le vittime del terribile attentato contro la moschea Bir El-Abid in Sinai", scrive il presidente francese. Paolo Gentiloni sempre via twitter: "orrore per la strage terroristica nella moschea del Sinai. I nostri pensieri vanno alle vittime, la nostra solidarietà alle famiglie colpite e all'Egitto".
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Le infezioni in ospedale uccidono due volte di più degli incidenti stradali
Le vittime sono 7 mila all’anno contro 3500. Viene colpito fino all’8 per cento degli assistiti
Si entra per un intervento chirurgico o per una batteria di
controlli e si esce con una bella infezione. I nostri ospedali brulicano
di batteri e virus che oramai fanno più vittime degli incidenti
stradali. Le infezioni ospedaliere, stima l’Istituto superiore di
sanità, mietono tra le 4500 e le 7000 vittime l’anno, contro le 3500
della strada. Ma sono oltre mezzo milione i pazienti che ogni anno si
ricoverano per curare una cosa e si trovano a dover fronteggiare
un’altra malattia presa proprio in ospedale. In pratica tra il 5 e l’8
per cento degli assistiti è vittima di un’infezione ospedaliera.
Che esistesse un problema, in realtà non solo italiano, lo sapevamo già, ma i dati del rapporto del Ministero della salute sulle schede di dimissioni ospedaliere mostra ora un vero boom delle infezioni contratte in corsia o negli ambulatori dei nostri nosocomi, che negli ultimi dici anni sono aumentate del 61,2 per cento per gli interventi chirurgici e del 79,6 per cento per quelli medici, soprattutto controlli endoscopici, come gastroscopie e colonscopie.
I casi delle infezioni mediche sono oramai 12,39 ogni 100 mila dimessi, mentre quelle chirurgiche sono da brivido: 233 per lo stesso numero di dimissioni.
Un fenomeno del quale si parla continuamente in convegni e corsi di formazione ma che continua inarrestabile a minare sempre più la salute di pazienti già fragili. Perché l’impennata delle infezioni prosegue inarrestabile nonostante il numero di ricoveri in Italia sia in calo, visto che molti interventi si fanno oramai negli ambulatori territoriali.
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PAOLO RUSSO
Roma
Che esistesse un problema, in realtà non solo italiano, lo sapevamo già, ma i dati del rapporto del Ministero della salute sulle schede di dimissioni ospedaliere mostra ora un vero boom delle infezioni contratte in corsia o negli ambulatori dei nostri nosocomi, che negli ultimi dici anni sono aumentate del 61,2 per cento per gli interventi chirurgici e del 79,6 per cento per quelli medici, soprattutto controlli endoscopici, come gastroscopie e colonscopie.
I casi delle infezioni mediche sono oramai 12,39 ogni 100 mila dimessi, mentre quelle chirurgiche sono da brivido: 233 per lo stesso numero di dimissioni.
Un fenomeno del quale si parla continuamente in convegni e corsi di formazione ma che continua inarrestabile a minare sempre più la salute di pazienti già fragili. Perché l’impennata delle infezioni prosegue inarrestabile nonostante il numero di ricoveri in Italia sia in calo, visto che molti interventi si fanno oramai negli ambulatori territoriali.
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Facebook blocca l’account delle foto fake del funerale di Riina
«Il profilo “Mario De Luise”, che aveva
condiviso una foto su un membro del Governo italiano, è stato rimosso
per continue e ripetute violazioni degli Standard della Comunità di
Facebook. Questo ha quindi determinato la rimozione dello stesso post in
questione».
Così Facebook spiega la “scomparsa” dell’account che negli
ultimi giorni è stato protagonista dell’ennesima fake news, in qualche modo legata alla scomparsa del boss di Cosa Nostra
Totò Riina. In questo caso non si è trattato di un malinteso nè di
scarsa attenzione e cura delle fonti, bensì dell’utilizzo di una
fotografia fuori dal suo contesto - ossia in occasione dei funerali di
Totò Riina - con l’obiettivo di screditare le persone raffigurate: in
particolare la presidente della Camera Laura Boldrini, la sottosegretaria Maria Elena Boschi nonchè il vicepresidente del Parlamento Europeo David Sassoli.
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Per Pistorius pena più che raddoppiata in appello: 13 anni e 5 mesi per l’omicidio della fidanzata
Oscar Pistorius è stato condannato in appello a 13
anni e 5 mesi di carcere per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp.
In primo grado l’ex campione olimpico era stato condannato a sei anni. È
la seconda volta che i procuratori si erano rivolti all’Alta Corte
d’appello per sfidare la sentenza di primo grado, ritenuta troppo lieve.
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Artigiano ucciso a Sestri Levante, caccia al killer. La telefonata della moglie all’avvocato: «Gli è successo qualcosa...»
Sestri Levante - È giallo sul killer che ha ucciso a Sestri Levante un imbianchino di 50 anni, Antonio Olivieri
. L’uomo è stato ucciso prima con violente martellate e quindi
strozzato con una fascetta per cavi elettrici nella cantina del suo
palazzo, in viale Roma. A dare l’allarme i colleghi che non lo hanno
visto arrivare.
La telefonata della moglie all’avvocato: «Gli è successo qualcosa...»
«Mi hanno chiamato i vicini di casa di Antonio, dicono che è successo qualcosa a lui. Magari ha avuto un infarto». Gesonita Barbosa parla in lacrime con il suo avvocato, Nicoletta Peri, nella tarda mattinata di ieri, al telefono. La donna, nata 35 anni fa a Fortaleza in Brasile, è la moglie di Antonio Olivieri, l’artigiano muratore di 50 anni trovato morto ammazzato nella cantina del palazzo dove abitava con i figli, in viale Roma a Sestri Levante. I due da un paio di anni erano nel vortice di una causa di separazione non consensuale, per un rapporto che ormai era diventato esasperante. Almeno per Antonio Olivieri, che si era confidato con gli amici.
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La telefonata della moglie all’avvocato: «Gli è successo qualcosa...»
«Mi hanno chiamato i vicini di casa di Antonio, dicono che è successo qualcosa a lui. Magari ha avuto un infarto». Gesonita Barbosa parla in lacrime con il suo avvocato, Nicoletta Peri, nella tarda mattinata di ieri, al telefono. La donna, nata 35 anni fa a Fortaleza in Brasile, è la moglie di Antonio Olivieri, l’artigiano muratore di 50 anni trovato morto ammazzato nella cantina del palazzo dove abitava con i figli, in viale Roma a Sestri Levante. I due da un paio di anni erano nel vortice di una causa di separazione non consensuale, per un rapporto che ormai era diventato esasperante. Almeno per Antonio Olivieri, che si era confidato con gli amici.
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'Maltrattava alunni', arrestata maestra
Condotte violente con spinte, schiaffi e urla
TARANTO, 23 NOV - Una maestra di scuola dell'infanzia di 50 anni, in servizio alla scuola XXV Luglio di Taranto, è stata arrestata dalla polizia per maltrattamenti nei confronti di alcuni alunni, di età prossima ai tre anni.
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Sequestro ai Genovese per riciclaggio, indagato neoeletto di Forza Italia in Sicilia
Maxi sequestro di beni alla famiglia per 100 milioni di euro
I finanzieri del Comando Provinciale di Messina, nell'ambito di un'inchiesta sul riciclaggio, stanno procedendo all'esecuzione del sequestro di società di capitali, conti correnti, beni mobili ed immobili, ed azioni riconducibili al deputato Francantonio Genovese, al figlio Luigi, appena eletto all'Ars, ed ai suoi più stretti familiari. Le indagini hanno inizialmente consentito di trovare fondi esteri per un ammontare pari ad oltre 16 milioni di euro, schermati da una polizza accesa attraverso un conto svizzero presso la società Credit Suisse Bermuda.
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giovedì 23 novembre 2017
Sottomarino disperso, l'"anomalia acustica" è stata un'esplosione
Il portavoce della Marina
argentina ha confermato che la registrazione di uno "strano rumore"
proveniente dalle acque dove navigava l'imbarcazione era stata una
deflagrazione. Si teme per la vita dei 44 marinai: la riserva d'aria a
bordo dovrebbe essere quasi esaurita. La rabbia dei parenti: "Li avete
mandati a morire"
di DANIELE MASTROGIACOMOBUENOS AIRES - A bordo del sottomarino scomparso c'è stata un'esplosione. Esattamente tre ore dopo l'ultimo contatto radio: alle 10,51 del 15 novembre scorso. Otto giorni dopo la scomparsa del San Juan, davanti all'assenza di qualsiasi massa metallica nelle profondità dell'Atlantico che possa riferirsi all'unità dispersa, il portavoce dell'Armada ha ammesso che quell'"idro-anomalia acustica" rilevata dai sonar e dalle boe immerse in profondità "può essere un'esplosione".
Pressato dai parenti che hanno iniziato a gridare e insultare i responsabili della base del Mar del Plata, Henrique Balbi ha detto: "Si è verificato un evento anomalo, singolo, breve, violento non riconducibile ad un'esplosione nucleare". Le caratteristiche di questa deflagrazione sono state confermate da un'agenzia Onu con sede a Vienna, l'Organizzazione del Trattato sulla messa al bando dei test nucleari globali (Ctbto), che monitora eventuali esperimenti clandestini in giro per il mondo. "Due stazioni idroacustiche della Ctbto, hanno rilevato un evento impulsivo subacqueo avvenuto alle 13.51 GMT del 15 novembre a una latitudine di -46,12 gradi e longitudine di -59,69 gradi", tre ore dopo avere perso i contatti con il sommergibile e vicino alla sua ultima localizzazione.
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Tragedia hotel Rigopiano, dalla procura di Pescara altri 23 avvisi di garanzia: c'è anche l'ex Prefetto
Lo scorso 18 gennaio morirono
29 persone delle 40 rimaste bloccate all'interno della struttura. "Il
prefetto e due dirigenti determinarono le condizioni per cui la strada
fosse impercorribile per ingombro neve, di fatto rendendo impossibile a
tutti i presenti di allontanarsi"
di FABIO TONACCIPESCARA - C'è anche il prefetto Francesco Provolo nella lista delle persone che hanno ricevuto questa mattina l'avviso di garanzia della procura di Pescara per la tragedia dell'Hotel Rigopiano, dove persero la vita 29 persone. È suo il nome più conosciuto tra i 23 indagati dell'elenco, alcuni dei quali come il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e il presidente della Provincia Antonio Di Marco, erano finiti sotto inchiesta già prima dell'estate.
L'accusa per Provolo, trasferito di recente all'Ufficio centrale ispettivo del Dipartimento dei vigili del fuoco, è di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime. Stessa contestazione che i magistrati fanno a Ida De Cesaris e a Leonardo Bianco, rispettivamente dirigente e capo di gabinetto della Prefettura. Nessun addebito, invece, per la funzionaria dell'Unità di crisi che ricevette le telefonate di allerta dopo la valanga e le considerò uno scherzo perché, in base alle informazioni interne che le comunicarono, all'hotel Rigopiano non era successo niente.
L'AUDIO: il cuoco al 118: "L'hotel non c'è più"
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Sciopero di Amazon Piacenza nel Black friday
I sindacati chiedono un miglior trattamento economico
Uno sciopero nel giorno del Black friday, ovvero quello successivo al
Ringraziamento, tradizionalmente, negli Stati Uniti, dedicato ai saldi.
Lo hanno deciso Cgil, Cisl, Uil e Ugl al centro di Amazon di Piacenza
(dove lavorano circa 4mila persone). I dipendenti chiedono un miglior
trattamento economico. La multinazionale americana che ha lanciato,
anche in Italia, forti promozioni per il Black friday.
Nel centro
di Castel San Giovanni (Piacenza), aperto dieci anni fa con un
centinaio di dipendenti, lavorano duemila impiegati con contratto a
tempo indeterminato e altrettanti con contratti di lavoro somministrato
per affrontare i picchi di lavoro. Lo sciopero comincerà con il turno
mattutino di venerdì e terminerà con l'inizio dello stesso turno di
sabato. "Non c'è stata da parte di Amazon Italia - denunciano i
sindacati - alcuna apertura concreta all'aumento delle retribuzioni o
della contrattazione del premio aziendale, considerando anche la
crescita enorme di questi anni. I ritmi lavorativi non conoscono
discontinuità, le produttività richieste sono altissime e il sacrificio
richiesto non trova incremento retributivo oltre i minimi contrattuali".
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Meteo a 7 giorni: si cambia nel fine settimana, poi...
Nessun cambiamento sostanziale si prevede fino alla giornata di venerdì. Nel fine settimana passaggio di una perturbazione che potrebbe aprire un periodo meteorologico molto interessante...
L'attuale situazione monotona, governata da un blando anticiclone continuerà fino alla giornata di venerdì 24 novembre.
Ciò significa che fino a questa data in Italia il tempo cambierà poco; le uniche deboli piogge riguarderanno la Liguria, la bassa pianura e parte del versante Tirrenico.Altrove avremo generali condizioni di tempo stabile accompagnate da temperature tutt'altro che novembrine, ben al di sopra delle medie del periodo.
In pianura vi saranno anche banchi di nebbia nelle ore più fredde, associate ad un peggioramento della qualità dell'aria specie nelle grandi città.
Nel fine settimana è previsto però l'arrivo di una perturbazione da ovest; nella giornata di sabato 25 novembre (prima mappa) darà effetti essenzialmente al nord e su parte delle regioni tirreniche con alcuni rovesci. La quota neve resterà abbastanza elevata e compresa tra 1600 e 1800 metri sulle Alpi.
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MODELLO EUROPEO: l'anticiclone lascia il posto all'instabilità artica
mercoledì 22 novembre 2017
Nube radioattiva sull’Europa: conferme dalla Russia, registrata radioattività 986 volte oltre i limiti
Tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre è stata registrata una nube radioattiva sull'Europa di rutenio. Le conferme dalle autorità russe.
E’ di 986 volte oltre la dose normale la concentrazione di radioattività registrata in Russia negli ultimi giorni di settembre. Ad ammetterlo è la Rosgidromet (Federal Service for Hydrometeorology and Environmental Monitoring) comunicando come sia stata la regione del Tatarstan, nel sud del paese, a registrare le concentrazioni maggiori. La nube radioattiva ha raggiunto i paesi europei, compresa l’Italia. E’ il rutenio ad essere stato individuato dalle rilevazioni. Si tratta di un prodotto utilizzato dagli impianti di lavorazione per uso medico.
Era il nove novembre quando le autorità francesi lanciarono l’allarme su concentrazioni elevate di radiazioni in Europa e sul territorio francese tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre. Allora le autorità russe avevano smentito eventuali incidenti e la presenza di un’eventuale nube radioattiva. Secondo le prime ricostruzioni la dispersione della sostanza nell’atmosfera non rappresenta una conseguenza di incidenti nella centrale nucleare per la presenza del solo rutenio, senza altri radioisotopi.
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L'invasione di legna e pellet illegali da Bosnia e Romania - la videoinchiesta
"Se taglio un bosco in Italia, lo compro,
ho i permessi, operatori, sistema di sicurezza e camion a posto, la mia
legna da ardere al supermercato costa 10 euro. Se la vado a prendere
illegale in Bosnia o in Romania, mi costa al massimo 7 euro, mazzetta
compresa". Parla Walter Mattioli, Centro ricerche e studi sicurezza e
criminalità - Senior expert progetto Trees. Il punto di partenza di
un'inchiesta che arriva, appunto, fino in Bosnia e Romania, dove si è
trasferita un'azienda austriaca, la Schweighofer in enorme espansione.
L'accusa che formula la Ong Enviromental Investigation Agency è quella
di tagli illegali e produzione di pellet con piante sane e non materiale
di riciclo.
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Ex Jugoslavia, Ratko Mladic condannato all'ergastolo per il genocidio di Srebrenica
L'ex generale ha dato in
escandescenze durante la lettura della sentenza. Accolti dieci degli
undici capi d'accusa per i massacri avvenuti durante la guerra dei
Balcani. Il suo legale ha annunciato ricorso
di ANDREA TARQUINIL'AJA - "Imputato Ratko Mladic, il Tribunale internazionale delle Nazioni Unite la condanna all'ergastolo per genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra". Dopo la lunga lettura dei capi d'accusa, il presidente della Corte Aphons Orie, freddo e impassibile, ha letto la sentenza.
Nel contempo Mladic, il macellaio di Srebrenica, dava in escandescenze, gridava al processo politico, insultava i giudici come bugiardi, diceva di sentirsi male.
Cosí si è concluso pochi minuti fa l'ultimo e il più atteso processo al Tpi (il Tribunale internazionale per i crimini di guerra) per le guerre che portarono alla fine dell'ex Jugoslavia. A fine anno il Tribunale si autoscioglierà.
La sentenza esaspera le persistenti divisioni nell'ex Jugoslavia: per i bosniaci musulmani e croati Mladic è un mostro, per i serbi di Bosnia, come ha detto il loro leader, il falco Milorad Dodik nemico del presidente europeista della Serbia Aleksandar Vucic, "il generale resterà sempre il nostro eroe, come un de Gaulle”.
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