Genova - Si preannuncia un’altra giornata di traffico congestionato a Genova, e sul nodo autostradale del capoluogo ligure, per lo sciopero nazionale di portuali e marittimi indetto per oggi.
Poco prima delle 8 erano già molti i mezzi pesanti incolonnati in lungomare Canepa in attesa di entrare nei varchi portuali.
È previsto un corteo di lavoratori che da lungomare Canepa arriverà alla sede della Prefettura in largo Eros Lanfranco.
Sciopero del porto a Genova, il picchetto ai varchi (Foto)
L’appello diramato da palazzo Tursi è quello di limitare
l’uso delle auto. La polizia municipale ha individuato le aree di
stazionamento nelle vie lungomare Canepa, Guido Rossa, 30 Giugno,
Perlasca, Tea Benedetti dove una corsia per ciascun senso di marcia
viene riservata alla sosta dei mezzi pesanti bloccati dallo sciopero.
Fonte
venerdì 11 maggio 2018
giovedì 10 maggio 2018
“Berlusconi paga i boss di Cosa nostra”. Ecco l’appunto di Falcone ritrovato nel suo ufficio
«Cinà in buoni rapporti con Berlusconi. Berlusconi dà 20 milioni ai Grado e anche a Vittorio Mangano». La grafia è quella di Giovanni Falcone. Elegante, ordinata. Su un foglio di block notes a quadretti ha messo in fila alcuni appunti durante l’audizione del pentito Francesco Marino Mannoia. E’ il 6 novembre 1989. Il giudice ha sottolineato due volte il cognome Berlusconi, all’epoca già al culmine della sua carriera; una volta, il nome di Vittorio Mangano, lo stalliere boss della villa di Arcore. Il cognome di un altro mafioso, Cinà, compare anche una seconda volta nella pagina, cerchiato. Questi nomi non sono mai finiti nei verbali di Mannoia, che si è sempre rifiutato di fare dichiarazioni ufficiali su Silvio Berlusconi.
L’appunto è stato ritrovato alcuni giorni fa nell’ufficio-museo del giudice dal suo ex collaboratore Giovanni Paparcuri. “Il dottore Falcone prendeva degli appunti prima di verbalizzare – ha spiegato l’ispettore Maurizio Ortolan, che in quei giorni dell’89 batteva a macchina le dichiarazioni del pentito Mannoia – quando poi dettava, tagliava con un tratto di penna gli argomenti affrontati. Questo foglio, l’avrà dimenticato o lasciato in ufficio a futura memoria?”.
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Maltempo: tornado si forma su Santhia', nel vercellese
Tornado di bassa categoria nel vercellese oggi. Il vortice si è formato vicino Santhià. Le immagini.
Dopo le forti grandinate avvenute in Lombardia vi segnaliamo anche un altro forte temporale formatosi nel vercellese, il quale ha dato vita ad un tornado con cono ben visibile seppur molto sottile. Il vortice ha toccato terra divenendo quindi un tornado a tutti gli effetti ma fortunatamente pare non abbia provocato danni a cose o persone essendosi formato in campagna.Continua qui (video)
Violenti temporali al nord: grandinata estrema su Legnano, citta' imbiancata
Ultime ore:
PIEMONTE: un nubifragio ha colpito la Val di Susa intorno alle 22 di ieri, mercoledì 9 maggio, e in particolare la zona di Bussoleno, dove ancora una volta si è allagato il sottopasso ferroviario di via Cesare Battisti. Proprio come accaduto una decina di giorni fa, quando dalla montagna è venuta giù una colata di fango e detriti lungo via San Lorenzo, anche stavolta il punto più basso della viabilità cittadina si è trasformato in una piscina a cielo aperto, costringendo le forze dell'ordine e i vigili del fuoco a chiudere ogni accesso al sottopasso.
Anche la PROSSIMA SETTIMANA tempo instabile e inizialmente anche fresco sull'Italia con fenomeni soprattutto sino a mercoledì 16 e possibile nuovo peggioramento in coincidenza con il fine settimana 19-20 maggio.
CRONACA METEO. Ancora forti temporali con grandine e allagamenti fino a notte. Situazione e previsioni
MODELLO EUROPEO: l'apertura verso nuovi scenari di tempo INSTABILE
mercoledì 9 maggio 2018
Cucchi, il carabiniere che ha denunciato i colleghi: “Costretto a lavorare con loro. Ora devo testimoniare ma ho paura”
L'appuntato Riccardo Casamassima è uno dei militari che ha fatto riaprire
l'inchiesta sulla morte del geometra romano. "Le più alte cariche dello
Stato dissero: chi sa parli. Io ho parlato ma sono diventato carne da
macello", dice al fattoquotidiano.it denunciando di aver ricevuto
pressioni. Da due anni, infatti, è in servizio nello stesso reparto dove
lavora uno degli imputati da lui accusato. "Il 15 maggio - dice - devo
andare a testimoniare in aula ma non mi sento tutelato: Sto valutando
cosa fare"
Ha denunciato i suoi colleghi: sulla morte di Stefano Cucchi sapevano più di quello che avevano detto. È andato dal pubblico ministero e ha messo a verbale i commenti ascoltati in caserma subito dopo l’arresto del geometra romano. Ma adesso che dovrà andare in aula a confermare le sue accuse, l’appuntato scelto Riccardo Casamassima ha paura. Il motivo? “Le pressioni non mancano e io non mi sento tutelato“, dice il carabiniere che da due anni lavora nello stesso reparto in cui presta servizio anche uno dei militari finito a processo a causa delle sue parole. “Su Cucchi tutte le più alte cariche dello Stato hanno detto: chi sa deve parlare. Noi abbiamo parlato ma siamo diventati carne da macello“, si sfoga con ilfattoquotidiano.it Casamassima, che ha visto cambiare la sua vita il 30 giugno del 2015. Quel giorno va a sedersi davanti a Giovanni Musarò, il pm che coordina l’indagine bis sul ragazzo morto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Il magistrato voleva sapere quello che Casamassima aveva già raccontato a Fabio Anselmo, l’avvocato della famiglia Cucchi.
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Ha denunciato i suoi colleghi: sulla morte di Stefano Cucchi sapevano più di quello che avevano detto. È andato dal pubblico ministero e ha messo a verbale i commenti ascoltati in caserma subito dopo l’arresto del geometra romano. Ma adesso che dovrà andare in aula a confermare le sue accuse, l’appuntato scelto Riccardo Casamassima ha paura. Il motivo? “Le pressioni non mancano e io non mi sento tutelato“, dice il carabiniere che da due anni lavora nello stesso reparto in cui presta servizio anche uno dei militari finito a processo a causa delle sue parole. “Su Cucchi tutte le più alte cariche dello Stato hanno detto: chi sa deve parlare. Noi abbiamo parlato ma siamo diventati carne da macello“, si sfoga con ilfattoquotidiano.it Casamassima, che ha visto cambiare la sua vita il 30 giugno del 2015. Quel giorno va a sedersi davanti a Giovanni Musarò, il pm che coordina l’indagine bis sul ragazzo morto il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Il magistrato voleva sapere quello che Casamassima aveva già raccontato a Fabio Anselmo, l’avvocato della famiglia Cucchi.
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Abruzzo, la denuncia: “Mio figlio in stato vegetativo deve compilare un test per ottenere il sostegno economico”
Walter Cucinieri, padre di Igino, contro la circolare della Giunta regionale abruzzese che prevede che il richiedente assistenza risponda alle domande del "profilo di assertività di Gillan". "Ma non capite che mio figlio non potrà mai compilarlo? Vivete una giornata con un disabile anziché fare modificare norme di cui sapete poco"
Igino, suo figlio, è un disabile gravissimo, cerebroleso dalla nascita, in stato vegetativo. Eppure per avere diritto, quest’anno, al sostegno economico previsto da una legge regionale del 2012, la Regione Abruzzo gli ha consegnato un nuovo modulo sperimentale di valutazione della sua autosufficienza. Per stabilire se questo ragazzo di Vasto sia ancora veramente incapace di badare a se stesso, dovrebbe rispondere, e di suo pugno, al test adottato dall’ente regionale, il cosiddetto “profilo di assertività di Gillan“. Costretto a barrare quadratini da 1 a 4 di intensità ad affermazioni di questo tipo: “Ho facilità a prendermi carico di qualsiasi situazione“, “non ho nessuna difficoltà a fissare a lungo una persona negli occhi”, “quando mi sento nervoso, mi strofino le mani”, “per farmi strada nella vita, non uso né il sarcasmo né l’ironia”, e “sono tenace e in genere raggiungo i miei obiettivi, costi quel che costi”.
Ma quando la commissione Asl incaricata ha provato a ritirare i risultati del “quiz”, Walter Cucinieri, padre di Igino, ha denunciato all’opinione pubblica l’accaduto, e non soltanto a quella. “Sto preparando un esposto che consegnerò alla Procura della Repubblica della mia città – racconta -. Anche perché continuano a verificarsi svariati altri casi analoghi che però non vengono a galla. Io e mia moglie siamo arrabbiatissimi, perché con questi esperimenti di valutazione giocano con l’esistenza di interi nuclei familiari e non capiscono che, prendendoci cura noi stessi dei nostri cari, facciamo risparmiare loro tanto denaro. Noi chiediamo 50 euro al giorno, appena un sesto di quanto costerebbe assisterli se a pensarci fosse direttamente lo Stato“.
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Igino, suo figlio, è un disabile gravissimo, cerebroleso dalla nascita, in stato vegetativo. Eppure per avere diritto, quest’anno, al sostegno economico previsto da una legge regionale del 2012, la Regione Abruzzo gli ha consegnato un nuovo modulo sperimentale di valutazione della sua autosufficienza. Per stabilire se questo ragazzo di Vasto sia ancora veramente incapace di badare a se stesso, dovrebbe rispondere, e di suo pugno, al test adottato dall’ente regionale, il cosiddetto “profilo di assertività di Gillan“. Costretto a barrare quadratini da 1 a 4 di intensità ad affermazioni di questo tipo: “Ho facilità a prendermi carico di qualsiasi situazione“, “non ho nessuna difficoltà a fissare a lungo una persona negli occhi”, “quando mi sento nervoso, mi strofino le mani”, “per farmi strada nella vita, non uso né il sarcasmo né l’ironia”, e “sono tenace e in genere raggiungo i miei obiettivi, costi quel che costi”.
Ma quando la commissione Asl incaricata ha provato a ritirare i risultati del “quiz”, Walter Cucinieri, padre di Igino, ha denunciato all’opinione pubblica l’accaduto, e non soltanto a quella. “Sto preparando un esposto che consegnerò alla Procura della Repubblica della mia città – racconta -. Anche perché continuano a verificarsi svariati altri casi analoghi che però non vengono a galla. Io e mia moglie siamo arrabbiatissimi, perché con questi esperimenti di valutazione giocano con l’esistenza di interi nuclei familiari e non capiscono che, prendendoci cura noi stessi dei nostri cari, facciamo risparmiare loro tanto denaro. Noi chiediamo 50 euro al giorno, appena un sesto di quanto costerebbe assisterli se a pensarci fosse direttamente lo Stato“.
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In rotta verso un nuovo episodio di MALTEMPO a partire dal weekend
Aria fresca ed instabile oceanica sull'Europa a partire dal prossimo fine settimana. Ecco COSA dovremo aspettarci nei prossimi giorni.
Non c'è pace sul panorama atmosferico d'Europa, in questi giorni la presenza di un possente anticiclone collocato in sede Scandinava, dirotta sui paesi affacciati all'area mediterranea, una circolazione di venti più relativamente più freschi nord-orientali. La circolazione instabile si manifesta soprsttutto in quota e, complice il forte irraggiamento solare di maggio, porta alla formazione di rovesci a sfondo temporalesco che interessano in questi giorni la valpadana e la dorsale appenninica.
Questa situazione di instabilità, tipica del periodo primaverile ma talvolta anche di quello estivo, possiamo considerarla come un antipasto alla condizione di forte instabilità preannunciata dai modelli entro il prossimo fine settimana. In questo frangente la circolazione di bassa pressione avrebbe origini oceaniche e sarebbe in rotta verso il Mediterraneo attraverso un esile canale depressionario che dirotterebbe le masse d'aria fresche oceaniche verso i settori meridionali d'EuropaContinua qui
Meteo a 7 giorni: in programma temporali, domenica anche una perturbazione al nord
Ultime ore:
Temporali persistenti in atto da quasi 2 ore fra alto milanese e Prealpi Lombarde Brianza: colpita soprattutto la Brianza e le province di Varese, Como, Lecco e Bergamo. Il fronte temporalesco è pressochè stazionario.
SESTRIERE: attenzione alla NEVE che potrebbe fare la sua ricomparsa nella giornata di domenica sulla nota località sciistica piemontese: Link
PIOGGIA: ecco le città che accumuleranno più millimetri tra domenica Link 13 e martedi 15 maggio:
LIGURIA: piogge intense hanno interessato nella notte segnatamente il genovesato di ponente. Punte di 60mm nella delegazione di Sestri Ponente.
DOMENICA passaggio temporalesco organizzato al nord e poi al centro, in trasferimento lunedì verso il meridione con annesso calo delle temperature.
Bel tempo stabile? Non si vede almeno sino al...
La protesta dei lavoratori Fedex: a rischio in 350
Andrea Milluzzi segue la protesta dei lavoratori dopo che
l'azienda di trasporti americana ha acquisito la italiana TNT e avviato
una procedura di riorganizzazione aziendale
Video
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Sciopero nazionale FedEx e Tnt il 17 maggio 2018
A Libarna antica in bicicletta dalla stazione ferroviaria arquatese.
È il progetto presentato dal Comune di Arquata alla Regione. Oltre un km
di pista ciclabile lontano dalla provinciale dei Giovi per arrivare
direttamente nel sito archeologico
Collegare direttamente la stazione ferroviaria di Arquata Scrivia con il sito archeologico di Libarna grazie con un percorso in bici. È il progetto dell’amministrazione comunale arquatese, proposto alla Regione nell’ambito di un bando dedicato alle piste ciclabili. Gli scavi archeologici di Libarna, a Serravalle Scrivia, attendono da decenni di essere valorizzati come meritano, data la loro grande importanza storica come dimostrano le rovine dell’anfiteatro, del foro, le terme e il teatro, accanto a quel che resta delle botteghe e degli isolati dell’antica città romana costruita lungo la via Postumia, città della quale, a cavallo della ferrovia, è emersa solo una minima parte. Il progetto del Comune di Arquata Scrivia si chiama “Pedalando nella storia” e prevede appunto la partenza dallo scalo ferroviario per arrivare in bici, a Libarna attraverso un tracciato che scorre in viale Unità d’Italia, arriva alla rotonda per Vignole Borbera e prosegue lungo strada del Vapore e da lì prosegue in aperta campagna completamente separato dal traffico veicolare: l’arrivo sarà direttamente all’interno dell’area archeologica.
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Collegare direttamente la stazione ferroviaria di Arquata Scrivia con il sito archeologico di Libarna grazie con un percorso in bici. È il progetto dell’amministrazione comunale arquatese, proposto alla Regione nell’ambito di un bando dedicato alle piste ciclabili. Gli scavi archeologici di Libarna, a Serravalle Scrivia, attendono da decenni di essere valorizzati come meritano, data la loro grande importanza storica come dimostrano le rovine dell’anfiteatro, del foro, le terme e il teatro, accanto a quel che resta delle botteghe e degli isolati dell’antica città romana costruita lungo la via Postumia, città della quale, a cavallo della ferrovia, è emersa solo una minima parte. Il progetto del Comune di Arquata Scrivia si chiama “Pedalando nella storia” e prevede appunto la partenza dallo scalo ferroviario per arrivare in bici, a Libarna attraverso un tracciato che scorre in viale Unità d’Italia, arriva alla rotonda per Vignole Borbera e prosegue lungo strada del Vapore e da lì prosegue in aperta campagna completamente separato dal traffico veicolare: l’arrivo sarà direttamente all’interno dell’area archeologica.
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martedì 8 maggio 2018
Brindisi, autista di scuolabus mette in salvo bimbi e poi muore per un malore
Lʼuomo, 65 anni, prima di accasciarsi al volante è riuscito ad accostare e a mettere in salvo la scolaresca. Inutili i soccorsi
L'autista di uno scuolabus di Fasano (Brindisi), Sante Quaranta, è morto per infarto mentre era alla guida del mezzo. L'uomo, 65 anni, prima di accasciarsi al volante è riuscito ad accostare e a mettere in salvo la scolaresca. Inutili i tentativi di rianimazione del 118 e l'immediato trasporto d'urgenza in ospedale, dopo l'allarme lanciato dall'assistente dell'autista che si trovava a bordo.
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Roma, autobus di linea in fiamme in centro: lievemente ferita una donna
“La galleria della Crenna chiusa da giugno”: per oltre un anno il traffico sarà deviato.
Terzo valico: tra Gavi e Serravalle in vista pesanti disagi. Da ieri riaperto il cantiere della rotonda, poi dal mese prossimo stop agli automezzi nel tunnel: transito consentito solo su salita Crenna.
A giugno verrà chiusa la galleria della Crenna e tutto il traffico tra la Val Lemme e la Valle Scrivia sarà deviato su Salita Crenna. Lo annuncia la Provincia in base alle informazioni ricevute dal Cociv, incaricato di eseguire tutti gli adeguamenti stradali relativi al Terzo valico, in ritardo rispetto ala tabella di marcia iniziale. Un esempio è la nuova rotonda prevista a Libarna, nel territorio di Serravalle Scrivia, all’incrocio tra la provinciale 161 e la 35 dei Giovi. I lavori sono ripartiti ieri mattina dopo un mese di stop dovuto al maltempo ma soprattutto perché una delle imprese era impegnata in altri lavori viabilistici a Voltaggio. La Provincia a fine aprile aveva ordinato la ripresa dei lavori dal 2 maggio ma solo ieri gli operai sono tornati al lavoro con l’installazione dei semafori che hanno provocato e provocheranno per una settimana circa nuovi disagi al traffico.
Disagi già oggetto di proteste da parte del Comune di Serravalle prima di Pasqua per la presenza di code chilometriche create proprio dai semafori. Per questo, nell’ultima ordinanza della Provincia si parlava dell’impiego dei dipendenti delle imprese come movieri per ridurre al minimo le attese e dell’utilizzo dei semafori solo di notte, in realtà ieri attivi anche di giorno, ma solo per motivi organizzativi, sostengono dalla Provincia.
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A giugno verrà chiusa la galleria della Crenna e tutto il traffico tra la Val Lemme e la Valle Scrivia sarà deviato su Salita Crenna. Lo annuncia la Provincia in base alle informazioni ricevute dal Cociv, incaricato di eseguire tutti gli adeguamenti stradali relativi al Terzo valico, in ritardo rispetto ala tabella di marcia iniziale. Un esempio è la nuova rotonda prevista a Libarna, nel territorio di Serravalle Scrivia, all’incrocio tra la provinciale 161 e la 35 dei Giovi. I lavori sono ripartiti ieri mattina dopo un mese di stop dovuto al maltempo ma soprattutto perché una delle imprese era impegnata in altri lavori viabilistici a Voltaggio. La Provincia a fine aprile aveva ordinato la ripresa dei lavori dal 2 maggio ma solo ieri gli operai sono tornati al lavoro con l’installazione dei semafori che hanno provocato e provocheranno per una settimana circa nuovi disagi al traffico.
Disagi già oggetto di proteste da parte del Comune di Serravalle prima di Pasqua per la presenza di code chilometriche create proprio dai semafori. Per questo, nell’ultima ordinanza della Provincia si parlava dell’impiego dei dipendenti delle imprese come movieri per ridurre al minimo le attese e dell’utilizzo dei semafori solo di notte, in realtà ieri attivi anche di giorno, ma solo per motivi organizzativi, sostengono dalla Provincia.
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Eruzione shock alle Hawaii: lava inarrestabile, travolge ogni cosa
Impressionante eruzione del Kilauea alle Kawaii. Flusso di lava inarrestabile.
Prosegue senza un attimo di tregua la storica eruzione del Kilauea, come da decenni non si verificava, sulle isole delle Hawaii. Il temibile vulcano hawaiano sta riversando ingenti quantità di lava da giorni, senza un attimo di tregua, travolgendo ogni cosa che incontra sul suo cammino.I fiumi di lava procedono lentamente ma inesorabilmente e di conseguenza tutto ciò che si trova sul suo cammino viene letteralmente bruciato e sciolto, dagli alberi alle automobili e perfino le case (guarda il video impressionante dall'elicottero). La lava ha infatti raggiunto anche i centri abitati fuoriuscendo non solo dal cratere principale ma anche da varie spaccature che si aprono nel terreno, anche a gran distanza dal cuore del Kilauea.
La situazione è degenerata soprattutto a seguito del forte terremoto di magnitudo 6.9 di ieri che ha prodotto ulteriori spaccatura nel terreno, da dove è uscita nuova lava incandescente che ha divorato ben 30 abitazioni.
Video
Raid in un bar di Roma, indagine per lesioni e minacce. Indaga Dda, ipotesi aggravante mafiosa. Minniti: 'Atti non rimarranno impuniti'
Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio, personaggi legati all'omonimo clan, hanno aggredito una ragazza portatrice di handicap e un cittadino romeno
I pm di Roma indagano per lesioni, minacce e danneggiamento in merito a quanto avvenuto domenica primo aprile in un bar di via Salvatore Barzilai, nel quartiere della Romanina. Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio, personaggi legati all'omonimo clan, hanno aggredito una ragazza portatrice di handicap e un cittadino romeno di 39 anni, quest'ultimo proprietario dell'esercizio commerciale. Della vicenda scrive oggi il quotidiano La Repubblica. Sul raid sono state presentate alla polizia due denunce. Il fascicolo per ora è affidato ai pm che indagano sui reati comuni ma visti i personaggi coinvolti non è escluso che possa finire all'attenzione della Direzione distrettuale antimafia.
Il barista: 'Ora ho paura, temo vendette' - "Ora ho paura, sia per me che per i miei bambini. Temo che si possano vendicare". A parlare è il barista aggredito durante il raid. "Loro quel giorno non volevano aspettare la fila e hanno detto 'Qui noi siamo i padroni, è tutto nostro'. Pensavo che la signora stesse con loro poi ho capito che stavano litigando e lei mi difendeva, ad un certo punto le hanno gridato anche ti ammazzo" aggiunge.
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lunedì 7 maggio 2018
Il gigante delle cooperative è in rosso: nel 2017 un buco da 37,6 milioni di euro
Il colosso della distribuzione nato due anni fa dalla fusione di Coop
Adriatica, Estense e Nordest registra un calo delle vendite dell’1,6%
Franco Giubilei
Bilancio in rosso per il gigante delle cooperative: il 2017 di
Coop Alleanza 3.0 – colosso della distribuzione nato due anni fa dalla
fusione di Coop Adriatica, Estense e Nordest - si è chiuso con perdite
da 37,6 milioni di euro e un calo delle vendite dell’1,6% rispetto
all’anno precedente. Il giro d’affari ne ha risentito soprattutto a
Ferrara e Modena, mentre su una scala territoriale più ampia sono Friuli
e Veneto a far registrare un arretramento più sensibile, seguite da Sud
e isole.
I numeri di un’annata complicata sono stati comunicati ai soci di Coop Alleanza 3.0 – un esercito di 2,3 milioni di persone – dal presidente Adriano Turrini, che ha anche spiegato le ragioni delle perdite, a cominciare dagli investimenti ingenti dell’anno scorso: 180 milioni che sono stati destinati all’apertura di nuovi negozi, a interventi di ristrutturazione e al lancio di servizi innovativi. Un insieme di progetti «avviati in tempi rapidissimi che nell’immediato ha generato diseconomie superiori alle previsioni».
A peggiorare le cose ci si è messa anche la concorrenza più aggressiva subita nelle piazze storiche della cooperativa, tutti fattori che hanno contribuito al rosso in bilancio e al ridimensionamento delle vendite, ridotte complessivamente a 4,1 miliardi. Le difficoltà potrebbero proseguire anche quest’anno anche se, assicura il presidente ci si aspetta «una netta inversione» nelle vendite. Lo scorso febbraio è stata avviata una revisione del piano industriale, mentre la cooperativa sta lavorando a una riforma del proprio statuto sociale. Nel 2017 hanno sofferto anche le librerie Coop e le televisioni che fanno capo a Tr-Media. Notizie positive invece dalla controllata Robintur e dall’erogazione di carburante.
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Franco Giubilei
Bologna
I numeri di un’annata complicata sono stati comunicati ai soci di Coop Alleanza 3.0 – un esercito di 2,3 milioni di persone – dal presidente Adriano Turrini, che ha anche spiegato le ragioni delle perdite, a cominciare dagli investimenti ingenti dell’anno scorso: 180 milioni che sono stati destinati all’apertura di nuovi negozi, a interventi di ristrutturazione e al lancio di servizi innovativi. Un insieme di progetti «avviati in tempi rapidissimi che nell’immediato ha generato diseconomie superiori alle previsioni».
A peggiorare le cose ci si è messa anche la concorrenza più aggressiva subita nelle piazze storiche della cooperativa, tutti fattori che hanno contribuito al rosso in bilancio e al ridimensionamento delle vendite, ridotte complessivamente a 4,1 miliardi. Le difficoltà potrebbero proseguire anche quest’anno anche se, assicura il presidente ci si aspetta «una netta inversione» nelle vendite. Lo scorso febbraio è stata avviata una revisione del piano industriale, mentre la cooperativa sta lavorando a una riforma del proprio statuto sociale. Nel 2017 hanno sofferto anche le librerie Coop e le televisioni che fanno capo a Tr-Media. Notizie positive invece dalla controllata Robintur e dall’erogazione di carburante.
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MALTEMPO: l'instabilità di martedì e mercoledi nel dettaglio
Non si placano i temporali su alcune zone d'Italia...
Non si placherà il rombo dei temporali su alcune zone d'Italia durante la prima parte di questa settimana; è la testimonianza tangibile dell'instabilità atmosferica che ancora impera sulla nostra Penisola, seppur con toni meno vistosi rispetto alla settimana scorsa.
Aria fresca dai quadranti orientali renderà l'atmosfera irrequieta nelle ore pomeridiane specie sui rilievi; tra la sera e la notte saranno invece le pianure del nord a ruggire maggiormente sotto l'impeto di lampi e tuoni.
La prima mappa mostra la situazione prevista in Italia per il pomeriggio di martedì 8 maggio.
Partendo dal nord, temporali possibili su Alpi, Prealpi e Appennino Ligure, con sconfinamenti verso le zone di pianura nella serata e poi nella successiva notte. Nell'arco della giornata sulle pianure il tempo sarà invece maggiormente soleggiato.
Al centro tempo più asciutto sulla Toscana e le zone adriatiche in genere. Temporali invece nelle zone interne della Sardegna e tra il Lazio e le zone interne dell'Abruzzo (non le coste).
Al sud asciutto sulla Sicilia, gran parte della Calabria e il Molise costiero. Per il resto piogge e temporali sparsi per gran parte della giornata, più intensi ovviamente nelle aree interne.
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Meteo a 7 giorni: la saga del temporale non conosce sosta...
MODELLO EUROPEO: forte peggioramento al nord e su parte del centro nel week-end?
Maltempo, la grandine si abbatte sull'Alto Verbano
Disagi e danni nel nord del Varesotto. Pesanti problemi a Cremanaga
Luino (Varese), 6 maggio 2018 - Disagi e danni nella sera di domenica nel nord del Varesotto, colpito la zona lacuale della SP 69 da Porto Valtravaglia. Un fortissimo temporale si è abbattuto sulla zona intorno alle 20.30, alla pioggia si è aggiunta la grandine che in alcuni punti ha raggiunto uno spessore notevole. Molte le richieste di intervento arrivate in pochi minuti al centralino dei Vigili del fuoco di Varese e Luino che sono stati impegnati nell’area colpita dal maltempo, tra Luino e Porto Valtravglia con una decina di squadre.
Pompieri al lavoro per tutta la serata per risolvere i problemi causati dagli allagamenti di abitazioni e ristoranti e rimozione di alberi caduti sulle sedi stradali. Pesanti i disagi alla circolazione in particolare a Cremenaga dove la grandine ha bloccato sulla strada decine di auto liberate poi dall’intervento dei vigili del fuoco.Continua qui
TORINESE: disagi in diversi comuni del Torinese a causa del violento nubifragio della scorsa notte. A Cavagnolo è esondato il rio Trincavenna. Una decina di garage delle case Atc in via Martiri sono stati allagati da acqua e fango. A Verrua Savoia, sulla provinciale per Crescentino, una piccola frana ha reso la strada parzialmente inagibile. Un automobilista è rimasto anche coinvolto in un incidente stradale.
Violentissima grandinata in Lombardia: fiume di ghiaccio invade una casa a Germignaga
Dopo la frana di Pasqua, la Valle Vigezzo spera che ripartano i collegamenti con la Svizzera
domenica 6 maggio 2018
"Meno vittime al Bataclan se ci fossero stati armati". Ira della Francia contro Trump
La frase del presidente americano per difendere il posseso di pistole negli Usa non è piaciuta oltreoceano. Ma Macron opta per il silenzio
"La Francia esprime la sua ferma disapprovazione per le affermazioni del presidente Trump a proposito degli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi e chiede il rispetto della memoria delle vittime". Con una nota del ministero degli Esteri, la Francia si schiera apertamente contro le dichiarazioni che il presidente americano ha usato per difendere il diritto a possedere armi negli Stati Uniti.
Trump, parlando venerdì alla conferenza della National Rifle Association a Dallas, in Texas, ha citato gli attentati al Bataclan, sottolineando come, anche se nella capitale francese "nessuno ha armi", ci siano state quasi 140 persone uccise dai terroristi. "Se ci fosse stata una persona armata, il terrorista sarebbe fuggito. O sarebbe stato colpito e le cose sarebbero andate molto diversamente", ha aggiunto.
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Francia, migliaia sfilano a Parigi per fare 'la festa a Macron'
“Sospese le ricerche dei velisti dispersi nell’Atlantico”
Lo rende noto la moglie di Aldo Revello: «Scaduto il tempo massimo
previsto dal protocollo. Me lo hanno confermato il consolato italiano e
la Farnesia»
Fabio Pozzo
Sono state sospese le ricerche dei due velisti, Aldo Revello e
Antonio Voinea, dispersi da 2 maggio nell’oceano Atlantico. La notizia è
stata confermata dal consolato italiano e dalla Farnesina alla moglie
di Revello, Rosa Cilano. «Hanno bloccato le ricerche perché siamo oltre
il tempo massimo previsto dal protocollo» conferma la donna, che domani
incontrerà a casa la stampa per lanciare un nuovo appello. «Devo
rimanere lucida, devo farlo perché sono certa che Aldo e Antonio siano
ancora là ad aspettare», ha detto.
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Fabio Pozzo
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sabato 5 maggio 2018
Corpi trovati in mare a Terracina: sono la compagna e la figliastra dell'imprenditore morto il 2 maggio
Lui trovato morto giovedì. Erano usciti insieme con la moto d'acqua. Indossavano il giubbotto di salvataggio
Appartengono alla compagna di 31 anni dell'imprenditore originario di Mondragone (Caserta), Pierluigi Iacobucci, e alla figlia di quattro anni della donna, i due cadaveri trovati oggi nelle acque di Terracina. A confermarlo sono i carabinieri di Mondragone. L'uomo, la compagna e la figlia scomparvero lo scorso 2 maggio, dopo essere usciti in mare con una moto d'acqua. Il corpo di Iacobucci fu trovato senza vita, il giorno dopo nelle acque di Baia Domizia (Caserta).Iacobucci, 32 anni, che gestiva con il fratello alcuni supermercati nell'estremo sud della provincia di Latina, a Scauri e Minturno, era uscito in mare su una moto d'acqua lungo la Costa Domizia. Con lui la compagna, di origine cubana, e la figlia. Erano partiti da un cantiere navale a Castel Volturno. Il cadavere dell'uomo è stato trovato giovedì scorso dai vigili del fuoco a circa 6 chilometri di distanza. Era ancora legato all'acquascooter. La salma è stata sequestrata per essere sottoposta ad autopsia, per accertare la causa della morte. A denunciare la scomparsa dell'uomo era stato il fratello.
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Raid russo in Siria, nuova strage di civili vicino a Idlib
Lo riferiscono i Caschi Bianchi: tra le vittime ancora donne e bambini
Giordano Stabile
inviato a Beirut
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Proteste anti-Putin in Russia, fermato Navalny
venerdì 4 maggio 2018
Cremolino, i migranti diventano agricoltori e fanno impresa
Cremolino (AL) - “
Semi di solidarietà”,
è il nome della nuova cooperativa agricola di Cremolino, la prima
formata dai rifugiati nel ruolo di soci fondatori. Protagonisti i
ragazzi seguiti dalla Cooperativa Idee Solidali, presenti alla Cascina
Lilla di Cremolino, in via Caramagna 17 e da due rinomate aziende
agricole locali. Tre realtà, che hanno unito le forze per ampliare
esperienze innovative.
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Allarme per la piena, già allagati i circoli remieri sul Po
Giorgia Garberoglio
Torino
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E come ad ogni piena, sempre più frequenti, sempre più potenti, dai canottieri arriva un grido di allarme e di aiuto: «Ieri sera tutto tranquillo e questa mattina ci siamo svegliati con il fiume sopra la banchina - dice Alberto Tapparo, presidente Caprera - e i livelli idrometrici dei Murazzi servono a posteriori. Basterebbe solo una comunicazione più efficace e più tecnica».
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Domani intanto è previsto il picco della piena e ai circoli da questa mattina all’alba si lavora per mettere tutto in sicurezza. «Questa mattina presto - aggiunge Stefano Mossino, presidente del Comitato Regionale Piemonte - ci ha chiamato l’assessore allo Sport del Comune Roberto Finardi, era preoccupato per noi e voleva segnalarci che proprio tra questa sera e domani è previsto il picco.
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La primavera prosegue un discorso sull'instabilità, sovente a sfondo temporalesco
Parecchi giorni di instabilità portata dai venti nord-orientali, infine l'approdo finale con le correnti perturbate atlantiche?
Una attiva circolazione di bassa pressione, condiziona il tempo del nostro Paese, portandovi condizioni generali di maltempo ed instabilità che hanno messo e metteranno ancora sotto stress alcune delle nostre regioni italiane. A livello sinottico la circolazione che stiamo vivendo risente inevitabilmente di una ancora scarsa propensione delle fasce subtropicali a risalire vedo le latitudini del Mediterraneo, restandosene sul nord Africa, senza possibilità di un cambiamento immediato di questa situazione a breve termine.
In compenso facciamo i conti con delle vere e proprie "bolle" di calore che trovano libero sfogo verso le latitudini settentrionali d'Europa e contribuiscono a strutturare un corridoio instabile sui paesi affacciati al bacino del Mediterraneo.Avremo modo di accorgercene nei prossimi giorni, momento in cui il nostro Paese, grazie anche ad un incipiente aumento delle temperature al suolo, tornerà a fare i conti con l'instabilità cosiddetta "termoconvettiva", pronta a manifestarsi durante le ore pomeridiane lungo la dorsale appenninica, con sconfinamenti locali lungo le coste tirreniche. Nel periodo compreso tra sabato 5 e mercoledì 9 maggio, questo tipo di tempo scandirá i ritmi delle nostre giornate, rappresentando uno degli standard più classici della primavera meteorologica.
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Primo week-end di maggio: le ultime notizie sul tempo che farà...
Meteo week-end: attenzione ai TEMPORALI nel pomeriggio
Ultime ore
PEGGIORAMENTO: il modello americano prevede un forte peggioramento sull'Italia, specie tra nord e centro, a cavallo della metà del mese, con brusco calo delle temperature.
Uccide la madre e si barrica in casa a Qualiano (Napoli), bloccato dai carabinieri
L'uomo, 37 anni con problemi psichici, era armato di fucile
Ha ucciso la madre, si è barricato in casa e dopo alcune ore è stato arrestato dai carabinieri. Pasquale De Falco è stato immobilizzato e bloccato dai militari in seguito ad una lunga trattativa che ha infine permesso ai carabinieri di fare il blitz senza ulteriori gravi conseguenze. L'uomo, di 37 anni, dopo aver ucciso la madre, si era barricato nella sua abitazione a Qualiano (Napoli) con un fucile da caccia regolarmente detenuto dal padre, il quale non era in casa al momento della tragedia.
Secondo quanto si è appreso l'uomo, in seguito ad una forte delusione amorosa aveva tentato di uccidersi dal balcone dell'abitazione di famiglia. In paese viene descritto come una brava persona, diplomato, appartenente a una famiglia conosciuta a Qualiano.
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giovedì 3 maggio 2018
Maltempo, India devastata da una violenta tempesta di sabbia e piogge torrenziali: oltre 100 morti, circa 143 feriti
La pioggia ha colto le persone di sorpresa visto che per la stagione dei monsoni mancano ancora oltre 6 settimane. Gli effetti più gravi si registrano ad Agra, nel nord del Paese, dove hanno perso la vita 36 persone
Una violenta tempesta di sabbia e piogge torrenziali si sono abbattute su parti dell’India settentrionale e occidentale nella notte, facendo crollare case, abbattendo alberi e uccidendo oltre 100 persone e lasciandone ferite circa 143.
La pioggia ha colto le persone di
sorpresa visto che per la stagione dei monsoni mancano ancora oltre 6
settimane. Gli effetti più gravi si registrano ad Agra, nel nord del
Paese. Qui 36 persone hanno perso la vita a causa del vento che ha
toccato i 130 km/h. Le agenzie di stampa indiane
parlano di almeno altre 27 vittime e 100 feriti nello stato occidentale
di Rajasthan. La maggior parte dei decessi è stata causata dal crollo
delle abitazioni e dai fulmini. Gli alberi sradicati hanno raso al suolo
le capanne dei più poveri.
Nell’Uttar Pradesh, è crollata una
scuola che ha ucciso 23 persone, mentre a Saharanpur una bambina di 8
anni ha perso la vita a causa della caduta di un albero. In alcune zone,
la fornitura di energia elettrica e le linee telefoniche sono
interrotte.
"Non ci piace perché nera", perde lavoro in casa di riposo
La donna, Fatima Sy, 40 anni di origine senegalese, madre di due bimbi che vivono in Senegal, aveva fatto una prova presso un istituto per anziani a Senigallia
Derisa per il colore della pelle e destinataria di frasi a sfondo razzista ("non ci piaci, sei nera") da parte di alcuni ospiti della casa di riposo Opera Pia Mastai Ferretti di Senigallia. E' accaduto, come anticipato oggi dal Corriere Adriatico, a un'aspirante operatrice socio sanitaria presso la casa di riposo che si è vista sfuggire la stipula del contratto di lavoro perché alcuni anziani si sarebbero lamentati del colore della sua pelle.
La donna, Fatima Sy, 40 anni di origine senegalese, madre di due bimbi che vivono in Senegal, nei giorni scorsi aveva fatto una prova presso l'istituto per anziani di via Cavallotti, in pieno centro storico a Senigallia.Dopo alcune giornate di lavoro senza intoppi, in cui era anche piaciuto il suo modo di lavorare e porsi con gli anziani, si è vista rifiutare il contratto di lavoro.
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«Ho perso il posto perché nera»: e un imprenditore toscanole offre il lavoro
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