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venerdì 6 luglio 2018

Verso un WEEK-END con pochi TEMPORALI: ecco dove si potrebbero verificare

Pressione in aumento nel fine settimana, ma ciò non scongiurerà qualche disturbo temporalesco.



Il primo week-end (completo) di luglio avrà connotazione estiva sull'Italia e sul bacino del Mediterraneo.
Nonostante ciò qualche temporale potrebbe farsi vedere nel pomeriggio, soprattutto nella giornata di sabato, a testimoniare la presenza di aria più fresca (anzi, meno calda) proveniente dai quadranti settentrionali.
La prima mappa mostra le zone a rischio temporali nel pomeriggio di sabato 7 luglio; l'elaborato mostra la possibilità di temporali pomeridiani sull'arco alpino, l'Appennino Ligure, Tosco-Emiliano e le zone interne peninsulari del centro e del meridione.
Sulle restanti zone tempo stabile, soleggiato e con caldo non particolarmente disagevole stante la rotazione a nord delle correnti.

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giovedì 5 luglio 2018

Tromba d'aria nel Milanese, tetti scoperchiati, alberi caduti e il Seveso esonda

Il Seveso è esondato nella notte scorsa alle 3 e 10 e alle ore 6 e 15 è rientrato sotto i livelli. Prevista una nuova perturbazione e l'allerta resta in corso. Disagi sulla rete ferroviaria

Una violenta tromba d'aria si è abbattuta la notte scorsa nella zona di Pozzo d'Adda, nel Milanese, e ha letteralmente scoperchiato una palazzina, danneggiando i tetti di numerosi altri edifici. Lamiere e calcinacci sono finiti in strada, sulle auto in sosta. I vigili del fuoco sono ancora sul posto con molti mezzi anche per rimuovere numerosi alberi e rami caduti sulle strade, ad esempio sulla Strada Statale sp 104, provocando disagi e problemi viabilistici in tutta la zona.. Allo stato non si registrano danni gravi alle persone.

A Milano il Seveso è esondato nella notte scorsa alle 3 e 10 e alle ore 6 e 15 è rientrato sotto i livelli. Lo rende noto il Comune spiegando che dalla mezzanotte era attivo il Centro operativo comunale (Coc) e le squadre di Protezione civile, Polizia locale, MM, Amsa erano pronte ad entrare in azione. Il canale scolmatore di Palazzolo era già aperto.


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La sequenza TEMPORALESCA di oggi al nord e il suo trasferimento in Adriatico

mercoledì 4 luglio 2018

Al nord altri TEMPORALI in arrivo dalla sera, resiste l'anticiclone altrove

Il nucleo temporalesco sulla Toscana è destinato ad esaurire la sua azione nelle prossime ore, ma l'instabilità tenderà a ripresentarsi al nord entro sera con nuovi temporali sul Piemonte, in estensione verso il resto del nord, dove si rinnoveranno sino a giovedì sera. Altrove ancora sole e caldo, ma venerdì rotazione dei venti a nord-ovest con temporali ancora possibili su Triveneto, Emilia-Romagna, poi alcune zone del centro e meno caldo ovunque.


SITUAZIONE: una prima scarica di temporali ha interessato alcune zone del nord tra il pomeriggio odierno e l'alba di oggi, localizzandosi al momento sull'alta Toscana. Altrove regna ancora l'alta pressione con la sua stabilità e il suo caldo. Nel corso della giornata un nuovo impulso instabile giungerà dalla Francia e coinvolgerà il Piemonte, per poi sfondare in serata sul resto del settentrione. 

EVOLUZIONE: giovedì la curvatura ciclonica delle correnti attesa al nord favorirà nuove situazioni temporalesche a carattere sparso. Venerdì i venti si orienteranno dai quadranti settentrionali, recando nuova instabilità su nord-est, Emilia-Romagna e in parte anche lungo il medio Adriatico e la dorsale appenninica del centro. La ventilazione settentrionale favorirà un calo moderato delle temperature anche al centro e al sud. 

FINE SETTIMANA: ultime note di instabilità sabato tra centro e regioni di nord-est, ma anche dorsale appenninica meridionale e basso Tirreno. Da domenica bel tempo praticamente ovunque, salvo residui fenomeni di instabilità in Appennino.

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martedì 3 luglio 2018

Italiaonline, vittoria in extremis dei sindacati: passa la loro controproposta

Accettata dall'azienda l'ipotesi di prendere 6 mesi di tempo per cercare di facilitare l'uscita di alcuni dei lavoratori in esubero. Restano sul tavolo circa 90 trasferimenti

Niente esuberi per i lavoratori di Italiaonline: sei mesi di tempo grazie agli ammortizzatori sociali ed esodi incentivati. Alla fine è passata l'ultima contro-proposta dei sindacati Slc Cgil, Uilcom Uil e Fistel Cisl. Quella lanciata sul tavolo in occasione dell'incontro a Roma della scorsa settimana. Un sì, arrivato negli uffici del Ministero, dai rappresentanti del management dell'azienda ex Seat, arrivato a poche ore dal termine della procedura di licenziamento (che sarebbe scattato a mezzanotte, con conseguenze irreparabili).

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Dova, parroco ricoverato dopo un incidente agricolo

Don Luciano Maggiolo, titolare di molte parrocchie dell’Alta Val Borbera e di una cooperativa agricola, ha riportato la frattura del bacino ma non è in pericolo di vita

Don Maggiolo



Don Luciano Maggiolo, parroco di 79 anni titolare di diverse parrocchie dell’Alta Val Borbera e fondatore di una cooperativa agricola a Dova Superiore, nonché dell’Agriturismo Maggiociondolo, sabato 30 giugno era a lavoro nei campi col suo trattore quando, forse per un problema al freno a mano, è stato travolto dal mezzo. Subito soccorso,  è stato trasportato presso la struttura ospedaliera di Alessandria con una frattura al bacino.

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Feletto, automobilista annega nel sottopasso allagato

Il 51enne di Favria è rimasto bloccato: da anni non si riesce a risolvere il problema dell’acqua sotto la ferrovia Canavesana



FELETTO CANAVESE (TO)
Tragedia nella notte tra lunedì e martedì e luglio tra Feletto e Rivarolo dove si è abbattuto un nubifragio. Un uomo di 51 anni di Favria, Guido Zabena, che stava tornando da lavoro, è morto annegato in auto. E’ rimasto bloccato mentre attraversava il sottopasso tra Rivarolo e Feletto. L’acqua ha iniziato a riempire l’abitacolo e l’uomo è morto annegato. Non è riuscito ad uscire dal mezzo: ha fatto solo in tempo a chiamare i soccorsi che, però, quando sono arrivati, non sono riusciti a salvargli la vita. Ora sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Ivrea. L’allagamento del sottopasso della ferrovia Canavesana, tra Feletto e Rivarolo, è un problema che si ripete da anni senza che i Comuni riescano a trovare una soluzione.  

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Thailandia, trovati vivi i 12 ragazzi dispersi nella grotta

Erano semisvenuti. Vivo anche l'allenatore. L'annuncio è stato dato dal governatore della provincia di Chiang Rai: i soccorritori ora tentano di tirarli fuori. Fornito cibo per 4 mesi

MAE SAI - "Li abbiamo trovati ed erano tutti e13 vivi. Ci prenderemo cura di loro sino a quando potranno spostarsi", con queste parole Narongsak Osatanakorn, il governatore della provincia di Chiang Rai, a capo delle operazioni di soccorso, ha dato l'incredibile notizia del ritrovamento dei 12 ragazzi erano rimasti intrappolati con il loro allenatore in una grotta thailandese dal 23 giugno. I giovani e il loro allenatore erano semisvenuti in un'area asciutta, una sorta di spiaggia, all'interno della grotta: da giorni i soccorritori cercavano quella spiaggia, di cui conoscevano l'esistenza ma che non riuscivano a individuare. Vicino alla grotta ci sono i genitori, accolti in una stanza protetta, che finalmente hanno mostrato qualche sorriso e lacrime di gioia: a tutti loro il governatore ha garantito nelle prossime settimane il massimo sostegno psicologico. Non lontano da loro i soccorritori avanzano con l'acqua fino alla vita, tenendosi aggrappati ad alcune corde: non è ancora chiaro come e quando i ragazzi verranno tirati fuori.

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lunedì 2 luglio 2018

Nigeria. «Sono islamici». Imam salva 262 cristiani

Fuggivano dalla persecuzione dei fulani. Per proteggerli li ha accolti nella moschea del suo villaggio


Una scuola distrutta da un attentato nel sud della Nigeria (archivio)
«Non ci ho pensato due volte prima di agire». Comincia così il racconto di un imam nigeriano che è riuscito a salvare centinaia di cristiani durante gli ultimi attacchi nello Stato centrosettentrionale di Plateau. A rischio della sua vita, il leader musulmano ha fatto da scudo umano a 262 persone.
«Ho visto la gente fuggire dai villaggi situati nella vicina località di Barikin Ladi», spiega l’imam, la cui identità non è stata rivelata per ragioni di sicurezza. «Inizialmente ho deciso di portare donne e bambini in casa mia per nasconderli. Poco dopo mi sono diretto verso gli uomini – ha spiegato – e ho scelto di trasferirli tutti nella moschea del mio villaggio di Nghar Yelwa». La settimana scorsa, una serie di combattimenti fra diverse comunità ha provocato oltre 80 morti in tre regioni del Plateau, tra cui Barikin Ladi.

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venerdì 29 giugno 2018

L'ora dell'anticiclone: sole e caldo protagonisti ma...

Arriva l'anticiclone: le temperature aumenteranno ovunque, ma tra domenica e lunedì spifferi d'aria più fresca interverranno al nord e da martedì una certa instabilità atmosferica si manifesterà a ridosso delle Alpi. Rinfrescata non prima di venerdì 6 o sabato 7 luglio.



ANTICICLONE: è la sua ora ma non sarà un dominio assoluto. La sua affermazione sul Mediterraneo infatti risulterà solo parziale, poiché si manifesteranno ancora alcuni disturbi.

FINE SETTIMANA: sabato sarà una giornata veramente calda sull'insieme del Paese, specie sulla Sardegna, sui versanti tirrenici ed il catino padano con punte di 34-35°C sulla Sardegna. 

ARIA MENO CALDA: si insinuerà sul settentrione da est nella notte su lunedì sottoforma di venti orientali, favorendo un modesto ridimensionamento delle temperature. 

INSTABILITA': da martedì un flusso di correnti più umide ed instabili comincerà a coinvolgere il settentrione, favorendo annuvolamenti e qualche locale manifestazione temporalesca a ridosso dei rilievi e su alcune limitate aree di pianura. Tra giovedì e venerdì l'instabilità potrebbe accentuarsi un po', specie sul Triveneto, l'alto Piemonte e l'alta Lombardia, determinando locali flessioni termiche.

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LUGLIO: tutta la prima metà del mese potrebbe essere caratterizzato dall'alternanza tra modesti e temporanei passaggi temporaleschi al settentrione e la persistenza di tempo soleggiato, asciutto e spesso caldo sul resto del Paese.

Annapolis, strage nella redazione: 5 morti. L'attentatore era in causa con il giornale

Arrestato il 38enne Jarrod Ramos. I giornalisti del Capital Gazette: "Ha sparato attraverso i vetri, ci siamo nascosti sotto le scrivanie". Aveva anche dell'esplosivo

ANNAPOLIS (MARYLAND) - E' stato identificato l'autore della strage nella redazione del quotidiano locale di Annapolis, nel Maryland, Capital Gazette. Secondo la Nbc si tratta del 38enne Jarrod Ramos. Nel 2012 aveva fatto causa al giornale per diffamazione. Nella strage sono morte cinque persone e altre sono rimaste ferite in maniera grave. La polizia ha detto di aver trovato anche dell'esplosivo e che non c'è stato alcuno scontro a fuoco tra l'attentatore e le forze dell'ordine perchè l'uomo si era nascosto sotto un tavolo dopo la strage. Quattro delle vittime sono morte sul colpo mentre una è deceduta in ospedale. A dare l'allarme al momento dell'attacco armato sono stati i redattori all'interno dell'edificio. Decine di auto della polizia sono intervenute intorno alla sede del giornale.

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Stadio Roma, Parnasi parla ai pm per 11 ore: “Ho pagato tutti i partiti”

L'imprenditore, ascoltato in carcere a Rebibbia, ha ammesso di aver finanziato la politica per un tornaconto personale

Ho pagato tutti i partiti“, è quanto avrebbe sostanzialmente confermato davanti agli inquirenti, Luca Parnasi, il costruttore romano interrogato per quasi 11 ore in carcere a Rebibbianell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma. Nel corso dell’atto istruttorio, l’indagato avrebbe ammesso, in tema di finanziamenti alla politica, di avere elargito denaro. Dazioni fatte per un tornaconto personale, per accreditarsi, per avere rapporti con tutti i partiti, avrebbe ribadito a chi indaga così come emerge dalle carte dell’inchiesta. La prima parte dell’interrogatorio – sospeso ieri sera alle 22 – era durata 5 ore e già in quella fase l’imprenditore aveva parlato dei suoi rapporti con la politica


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giovedì 28 giugno 2018

Scopre che la figlia è stata uccisa mentre è in carcere ed evade per vendicarne la morte

Ha saputo della morte della propria figlia mentre era detenuto in carcere e poche settimane dopo è evaso e la polizia ora teme stia dando la caccia all’assassino della piccola Hadishat, 7 anni, per vendicarne la morte. La bimba è stata uccisa l’11 maggio scorso da un sedicenne ceceno per motivi ignoti.

Ha saputo che la propria figlia di sette anni era stata uccisa da un sedicenne mentre era detenuto nel carcere di Bolzano e immediatamente è evaso di prigione, forse per andare alla ricerca dell'assassino della piccola Hadishat. Secondo quanto si evince dalle prime ricostruzioni, l'uomo starebbe cercando di vendicarsi e per questo motivo sarebbe scappato dal carcere non appena appresa la notizia. La bimba sarebbe stata uccisa da un sedicenne ceceno – stessa nazionalità della vittima e del padre -per motivi ancora da 

Hadishat era sparita l’11 maggio dal parco giochi del quartiere dove era solita andare a giocare. Il giorno dopo, la bimba era stata ritrovata morta: il cadavere era avvolto nel nylon e buttato in un container dei rifiuti. Il caso aveva suscitato molto scalpore, tanto che la notizia era arrivata anche alle orecchi del padre detenuto nel carcere di Bolzano. Una volta scoperta la notizia, il padre della vittima ha iniziato a covare sentimenti di vendetta. Nei giorni scorsi avrebbe dovuto rientrare in cella dopo un breve permesso ma all'improvviso ha fatto perdere le sue tracce ed è al momento latitante. La polizia, che gli sta dando la caccia ovunque, pensa sia evaso per vendicare la figlia.

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mercoledì 27 giugno 2018

Thailandia, fiato sospeso per 12 giovani calciatori intrappolati in una grotta

Ricerche febbrili nella provincia di Chiang Rai per trarre in salvo una squadra di ragazzini dispersi in una cavità naturale. Il re Vajiralongkorn ha espresso sostegno alle famiglie


Angoscia e ansia in Thailandia per il destino di un'intera squadra di ragazzi tra gli 11 e i 15 anni, dispersi dopo un'incauta escursione in una zona impervia del Paese. Secondo quanto riferiscono i media locali, i giovani calciatori e il loro allenatore si trovano all'interno di una grotta nella provincia di Chiang Rai, intrappolati a causa delle piogge torrenziali che flagellano la Thailandia in questo periodo dell'anno. Le ricerche proseguono ormai da 5 giorni e con il passare delle ore diminuiscono le possibilità di trarre in salvo la giovane squadra a causa della mancanza di cibo e ossigeno all'interno della grotta.

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Latina, cibo scaduto ai migranti: ‘Arrivano i Nas, fai sparire tutto dal magazzino’. ‘L’ho tolto dal congelatore, poi lo rimetto’


I gestori delle onlus di Fondi finite nel mirino della Procura di Latina acquistavano alimenti prossimi alla scadenza "a prezzo di costo" e poi, è l'accusa dei magistrati, lo somministravano agli ospiti dei loro centri quando non erano più commestibili. A far scattare l'indagine una protesta dei richiedenti asilo


Come facevano i gestori de L’Azalea a spendere “un euro e 66 a testa, pranzo e cena” per ogni richiedente asilo? Semplice: davano ai loro ospiti cibo scaduto. E’ quanto emerge dalle carte dell’inchiesta della Procura di Latina sulla gestione di alcuni Centri di accoglienza straordinaria da parte di due onlus di Fondi, nel sud pontino.
Tutto nasce il 20 marzo 2017, quando gli ospiti delle strutture create dalla onlus presieduta da Luigi Pannozzo, finito in carcere, si affollano davanti alla Prefettura del capoluogo per fare una denuncia pubblica: “Ci danno cibo scaduto o deteriorato”, lamentano e mostrano agli agenti della Digos intervenuti per calmare gli animi frutta andata a male e confezioni di carne sulla cui etichetta figurava la data di scadenza del 13 marzo. “E’ questo che ci danno, al centro d’accoglienza”, protestano.

Una circostanza confermata dagli stessi responsabili dell’associazione sottoposti a intercettazione: “Stavo con Giacomo al supermercato – dice al telefono Paolo Giovanni De Filippis, socio fondatore de L’Azalea finito ai domiciliari, a Graziano De Luca, definito nelle carte socio occulto e finanziatore della stessa onlus, anch’egli ai domiciliari – stavamo a prendere tutte cose che scadono tra 3-4 giorni… perché non le possono tenere più nella vendita (…) così ci prendiamo a prezzo di costo…”.

Meteo a 7 giorni: arriva il GRANDE CALDO!

Esaurimento graduale della circolazione fresca ed instabile presente lungo l'Adriatico e sul meridione e, dal fine settimana, repentino rialzo delle temperature, su valori superiori alle medie del periodo ed estate in sella almeno sino alla metà della prossima settimana.


Le correnti fresche che hanno determinato frequenti situazioni temporalesche su alcune zone del centro e del sud tenderanno ad attenuarsi entro giovedì, in concomitanza con il graduale colmamento del minimo di pressione presente sui Balcani.

A sostituirle ci penserà un cuneo anticiclonico di matrice africana che tenderà ad invadere il nostro Paese durante il fine settimana, favorendo un deciso, repentino, fastidioso rialzo delle temperature, che si porteranno al di sopra delle medie del periodo e raggiungeranno picchi di 36-37°C su alcuni settori del Paese, segnatamente la Sardegna e la Puglia, mentre sulle regioni centrali tirreniche e la Valpadana potranno toccare picchi di 34-35°C.

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MODELLO EUROPEO: nuovi temporali giovedì 28, poi spazio libero all'anticiclone?


PRIMI di LUGLIO: i temporali diverranno più frequenti al nord, specie nelle Alpi, a partire da mercoledì 4 o giovedì 5 luglio, favorendo anche un calo termico.

lunedì 25 giugno 2018

Meteo a 7 giorni: dai TEMPORALI al CALDO INTENSO

Estate seria nel prossimo fine settimana? Probabile...



Cosa bolle in pentola per la fine di giugno e i primi giorni di luglio un Italia? Le condizioni latentemente instabili che ci stanno interessando da diversi giorni continueranno almeno fino a giovedì 28 giugno.
Il respiro dell'est non ci abbandonerà subito e sarà in grado di generare altre situazioni temporalesche maggiormente concentrate lungo la dorsale appenninica centro-meridionale, ma non solo.
Come vediamo nella mappa relativa alla giornata di giovedì 28 giugno, qualche colpo di tuono si udirà al nord, specie sull'Appennino Ligure, le Alpi occidentali e il Trentino.
Sulle restanti zone avremo un tempo complessivamente buono e con caldo generalmente nella norma.

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TEMPORALI: dove saranno maggiormente probabili tra MARTEDI e GIOVEDI?

L'odontotecnico che twittava "tagliamo la gola a Saviano e Boldrini" ora è in un mare di guai

L'ex presidente dalla Camera lo ha denunciato. Non gli è bastato rimuovere il tweet e sparire dal social, uno screenshot lo inchioda e lui si difende: "Solo un'arrabbiatura momentanea"



C'è in giro gente che ancora crede di poter lanciare il sasso sui social network e poi nascondere la mano. Fuor di metafora: augurare la morte e cancellare il tweet. Ora un odontotecnico di Torino si trova in un mare di guai per quella che, in una intervista a Repubblica, ha definito "un'arrabbiatura momentanea"


Come sono andate le cose

E' venerdì 22 giugno, in piena tempesta Saviano-Salvini l'odontotecnico piemontese decide che non ne può più né dell'ex presidente della Camera, né dello scrittore napoletano e twitta: “#Tagliamo la gola a Boldrini e Saviano”. Poche ore prima la Boldrini ha preso le difese di Saviano dopo le parole del ministro dell'Interno sull'opportunità che continui ad avere una scorta e per questo nel suo messaggio l'hater cita sia lei che lo scrittore.

Solo che sotto al post si scatena una marea di insulti, non contro la Boldrini né contro Saviano, ma contro l'odontotecnico che comincia a sentirsi - è il caso di dirlo - come sulla poltrona del dentista e decide di darsi alla fuga. Letteralmente. Cancella non solo il tweet sotto accusa, ma tutto il profilo. Sparisce completamente dai radar, o almeno spera di esserci riuscito. Ma non è così, perché qualcuno ha fatto lo screenshot e lo ha messo in giro con l'hashtag #risorsesalviniane

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venerdì 22 giugno 2018

Migranti, truffa sull’accoglienza a Benevento: 5 arresti e 36 indagati. Tra loro due dipendenti pubblici e un carabiniere


Secondo gli inquirenti, è stato messo in piedi un "sistema criminale" per gestire i centri di accoglienza. Sotto inchiesta anche un dipendente della prefettura e un funzionario del ministero della Giustizia Le accuse sono di truffa ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode in pubbliche forniture, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio

Un “sistema criminale” per lucrare sulle assegnazioni pilotate dei migranti e sul sovraffollamento dei centri di accoglienza. Messo in piedi, fra gli altri, da un dipendente della Prefettura di Benevento, da un funzionario del ministero di Giustizia e da un carabiniere. In totale cinque persone sono finite agli arresti domiciliari su decisione del gip della procura campana, mentre altre 36 risultano indagate. Le accuse sono di truffa ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode in pubbliche forniture, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio.

A condurre le operazioni la polizia di Benevento, i carabinieri del Nucleo investigativo e del Nas di Salerno. L’indagine è partita nel novembre 2015 sulla base di un esposto che ha permesso di fare luce su questo sistema criminale. Nel mirino della procura la gestione dei centri di accoglienza per migranti della provincia beneventana. Gli arrestati sono Paolo Di Donato, ex amministratore e da qualche anno consulente del consorzio Maleventum (che gestisce diversi centri nel Sannio), l’imprenditore Angelo Collarile, il dipendente del ministero della Giustizia Giuseppe Pavone, il dipendente della Prefettura beneventana Felice Panzone, e il carabiniere Salvatore Ruta.

Le inchieste del Fatto – Il 18 gennaio 2017 ilfattoquotidiano.itaveva segnalato la decisione della Prefettura di Benevento dispostare 19 migranti da un centro sospeso per segnalazioni negative a una struttura nata come impianto per allevamento di conigli e priva di agibilità. 


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L'incerto destino dei piccoli migranti in detenzione: sedati e sparpagliati in tutta l'America


Stasera la Camera voterà una legge che tenta di dare un'inquadratura legale alla detenzione dei minori. Intanto però fioccano le denunce. Ai bambini sarebbero imposte iniezioni di calmanti. E New York scopre di averne in casa 239

giovedì 21 giugno 2018

Roma, sputi a bimbi e donne indiani Un ragazzo li difende: preso a pugni

A Montesacro raid che potrebbe avere matrice razzista: botte a un connazionale colpito con un tirapugni. I carabinieri danno la caccia a due giovani, forse minorenni e del Tufello. La vittima medicata al «Pertini»


Prima gli sputi, su donne e bambini, poi le botte, sul giovane che voleva sapere il perché di quell’oltraggio. Colpi sferrati forse con un tirapugni che l’hanno spedito in ospedale con ferite al volto. Clima di violenza a Montesacro, non si esclude di razzismo, dove domenica sera una comitiva di lavoratori indiani con le loro famiglie si era riunita nello spazio verde di via Scarpanto, che si trova vicino alla fermata Ionio della linea B1. Una scelta che non è piaciuta a un gruppo di ragazzi - fra loro dei minorenni - che li hanno insultati. Quello che doveva essere un momento spensierato è diventato un incubo, raccontato ieri mattina da due signore romane ai carabinieri.
«A loro (ai lavoratori stranieri) - scrivono in una lettera piena di dignità - affidiamo le nostre case, i figli, la nostra vecchiaia e quella dei nostri cari. Devono essere difesi e meritano rispetto». I militari della compagnia Montesacro indagano sulla vicenda. L’indiano preso a pugni ha 34 anni ed è stato dimesso dal «Pertini»: c’è stato portato da un’ambulanza del 118 e ci è rimasto una notte in osservazione. Forse per paura non ha ancora denunciato l’aggressione, confermata da un paio di testimoni. 

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Fisco: scoperti mille grandi evasori, hanno sottratto all'erario 2,3 miliardi

Quasi 13mila quelli totali. Dati della Guardia di Finanza degli ultimi 17 mesi, 23mila reati

Due miliardi e 300 milioni, più di due milioni a testa: è quanto hanno sottratto al fisco i mille grandi evasori scoperti dalla Guardia di Finanza dal 1 gennaio del 2017 al 31 maggio di quest'anno. I Finanzieri hanno anche individuato quasi 13mila evasori totali e contestato 23mila reati fiscali.
Dei 2,3 miliardi evasi dai grandi evasori, che non sono piccoli artigiani, commercianti o imprenditori ma soggetti che si avvalgono di una rete di connivenze e spesso anche della consulenza di studi tributari, più della metà - 1,3 miliardi - sono però già stati confiscati acquisiti in via definitiva al patrimonio dello Stato. I dati di quasi un anno e mezzo di attività sono stati resi noti in occasione della festa del Corpo: da gennaio 2017 sono stati scoperti anche 12.824 evasori totali, soggetti del tutto sconosciuti al fisco, che hanno evaso 5,8 miliardi di Iva. 
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mercoledì 20 giugno 2018

Meteo a 7 giorni: fresca pausa estiva...

Confermata la rinfrescata sull'Italia a partire da venerdì e per i primi giorni della settimana prossima...



L'alta pressione delle Azzorre che ci ha interessato in questi giorni tenderà ad arretrare verso l'Europa occidentale a partire dalla giornata di venerdì 22 giugno.
L'Italia verrà quindi attraversata da infiltrazioni di aria fresca, precedute da una linea temporalesca che si farà sentire venerdì soprattutto al nord-est, nelle zone interne del centro e lungo il versante adriatico (prima mappa).
Sulle restanti zone i fenomeni saranno scarsi se non del tutto nulli, ma si potrà apprezzare già un lieve calo delle temperature e un maggior movimento eolico.
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martedì 19 giugno 2018

Usa, Onu a Trump: ‘Inaccettabile separare migranti dai figli’. Deputato dem: ‘Bimbi chiusi in gabbie’. Melania critica il marito


E' è il monito lanciato a Ginevra dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Raad al-Hussein durante la sessione del Consiglio per i diritti umani. Per la prima volta la first lady parla apertamente di politica e interviene su quanto sta succedendo al confine con il Messico, dove 2mila bambini sono stati separati dalle loro famiglie perché entrate illegalmente in territorio americano

L’Onu punta il dito contro Donad Trump per la pratica pratica in vigore negli Stati Uniti di separare i figli dai genitori migranti che entrano illegalmente dalla frontiera con il Messico. La prassi “èinaccettabile e crudele“, è il monito lanciato a Ginevra dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Raad al-Hussein. “Pensare che uno Stato possa cercare di dissuadere i genitori infliggendo tali abusi sui bambini è inammissibile”, ha detto al-Hussein aprendo una sessione del Consiglio per i diritti umani. La vicenda è quella che riguarda 2mila bambini alla frontiera sud degli Usa che sono stati separati dai lori genitori, colpevoli di essere entrati in territorio americano illegalmente. Un conseguenza della politica di tolleranza zero voluta dall’amministrazione Trump.

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Trump firma decreto per tenere unite famiglie migranti