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lunedì 3 settembre 2018

Brasile: incendio devasta il museo di Rio. Il Presidente: “200 anni di lavoro andati perduti”

L’edificio ospita oltre 20 milioni di reperti dell’epoca imperiale brasiliana, ma soprattutto il più antico fossile umano risalente a 12.000 anni fa scoperto in Brasile, noto come “Luzia”. L’ex direttore: “Non resterà più nulla, è finita”.


"Questo è un giorno triste per tutti i brasiliani. Duecento anni di lavoro, ricerca e conoscenza sono andati perduti”. Il Presidente del Brasile, Michel Temer, è affranto nel commentare la notizia dell’enorme incendio che ha devastato domenica il Museo Nazionale di Rio de Janeiro, uno dei più antichi del Paese sudamericano. Il rogo non ha causato vittime. L'incidente, di cui non è ancora stata spiegata la dinamica, si è sviluppato intorno alle 19.30 ora locale (22.30 GMT), mentre il museo era chiuso al pubblico. Alle 5 del mattino i vigili del fuoco erano ancora al lavoro per domare il rogo. Amarissime le parole dell'ex direttore del Museo Nazionale di Rio de Janeiro, Josè Perez Pombal, che sul posto ha dichiarato che "non resterà nulla". "Non ci sarà più niente, le fiamme sono così alte e il fuoco è ovunque, il palazzo brucerà tutto e anche le collezioni, le mummie, tutto", ha affermato. "È finita, non so se l'istituzione continuerà ad esistere dopo", ha aggiunto. Il vice direttore dell'istituto, Luis Fernando Duarte, ha accusato lo Stato di "mancanza di sostegno" che ha portato alla "tragica situazione".

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LIBIA: CHI SALVERA’ TRIPOLI? CHI SALVERA’ LA PACE? CHI SALVERA’ L’ ITALIA?

DI ALBERTO TAROZZI


Stato d’emergenza a Tripoli, proclamato dal premier Serraj, fragile alleato dell’Italia in Libia, in seguito a scontri tra le milizie, che hanno determinato una quarantina di morti e che vedono l’epicentro nei territori che vanno dalla zona sud della città all’aeroporto di Mitiga.
Formalmente, preoccupazione è stata espressa oltre che da Roma, anche dalle Nazioni Unite, dalla Francia, dagli Usa e dalla Gran Bretagna. Ma ciascuno gioca una partita differente.
Quel che è certo è che la nostra alleanza con Serraj ci costa parecchio. Le brigate che hanno proclamato l’attacco a Tripoli, per liberarla dalle milizie corrotte, alleate del premier, sono probabilmente quelle che ieri hanno mancato di poco l’ambasciata italiana con un colpo di mortaio.
Solo una bega interna tra milizie oppure, dietro il paravento dello scontro locale, si cela una guerra per procura delle potenze straniere? Quello che è certo è che riesce difficile raccapezzarcisi, tra i fedelissimi di Serraj, oppure quelli della lontana, ma non troppo, Cirenaica del governo Haftar a Bengasi; per non parlare del fatto che pare si siano messe in gioco pure le enigmatiche milizie di Misurata, potentissime militarmente, ma non sempre esplicite nella scelta dei loro alleati. Tanto è vero che lo stesso Macron fatica, o per lo meno ha faticato finora, nell’accaparrarsene i favori per il suo funambolico progetto di elezioni in tempo di guerra, che vorrebbe realizzare a dicembre.

domenica 2 settembre 2018

Trasportava la figlia tredicenne legata al portabiciclette dell’auto, arrestato

Le autorità turche hanno identificato e arrestato l’uomo che è stato filmato in questo video mentre guidava con sua figlia di 13 anni legata al portabiciclette posteriore dell’auto. Le immagini sono state registrate dal cellulare del passeggero di un altro veicolo, che stava viaggiando sulla stessa strada, nella zona rurale di Cankiri, a nord della capitale Ankara. In una dichiarazione resa alla polizia il padre ha detto di aver voluto accontentare una richiesta della ragazza stessa, insistendo sul fatto che il portabici fosse robusto, capace di trasportare fino a 150 chili, e di aver guidato così solo per 700 metri a una velocità massima di 20 chilometri all’ora. 

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sabato 1 settembre 2018

Disperso da giorni, era caduto in un tombino

E' accaduto nel padovano. Anziano aveva tentato di recuperare chiavi

Un 76 enne ha passato tre giorni prigioniero di un tombino dove era caduto mentre cercava le chiavi. Il fatto è avvenuto a Montegrotto Terme (Padova): scattato l'allarme al momento della scomparsa l'uomo è stato cercato nei boschi e altrove pensando ad un allontanamento spontaneo. Invece era proprio davanti alla porta di casa senza che nessuno se ne accorgesse. Per trarlo in salvo sono intervenuti i vigili del fuoco e gli uomini del soccorso alpino.
I vigili del fuoco hanno rimosso la grata in metallo quindi gli uomini del Soccorso alpino si sono calati constatando che era ancora vivo e con una manovra 'alpinistica' lo hanno tratto in salvo. Cosciente, ma disidratato e provato dai giorni di immobilità, è stato subito trasportato all'ospedale per le cure del caso.

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METEO Live: nel fine settimana vortice depressionario in azione su mezza Italia

Gli ultimi aggiornamenti mettono in risalto la persistenza di un vortice depressionario soprattutto sul nord Italia sino alla mattinata di lunedì.


Il vortice depressionario che entro sabato mattina andrà posizionandosi sul settentrione seguiterà a ruotare su se stesso almeno sino a lunedì traslando lentamente verso levante e coinvolgendo in parte anche le regioni centrali, molto meno il meridione.

Il vortice si isolerà dalla saccatura che lo spingerà sul nord Italia e continuerà da solo la sua azione perturbatrice. Nella giornata di sabato 1° settembre con quest'ultimo aggiornamento il modello americano prevede che l'instabilità si rinnoverà su gran parte del settentrione, eccezion fatta per il Piemonte, che dovrebbe rimanere in ombra pluviometrica. 

Pioverà dunque a tratti su Lombardia, est Liguria, Triveneto ed Emilia-Romagna, mentre i temporali si faranno strada su Toscana, Umbria, Marche, forse anche su Lazio ed Abruzzo, anche se la previsione su queste ultime due regioni risulta ancora un po' incerta. 

Infatti sembrano possibili spunti temporaleschi mattutini tra Ostia, Roma e Latina, così come nel pomeriggio su tutte le zone interne dell'Abruzzo, ma diversi modelli sono più "tirchi" e non concordano con questa visione instabile.

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venerdì 31 agosto 2018

La Commissione europea propone di mantenere sempre l'ora legale. Juncker: "orario estivo tutto l'anno"

Se ne parlava già da un po' di tempo ma adesso il tutto appare più concreto. Secondo quanto rilasciato in un'intervista tv delle ultime ore dal presidente Jean-Claude Juncker, la Commissione europea proporrà di abolire il passaggio tra ora legale e solare in tutta l'Unione europea. "La gente vuole farlo, quindi lo faremo", ha affermato Jean-Claude, spiegando che fra Luglio e Agosto è stato fatto un sondaggio online, dove la maggior parte dei 4,6 milioni di partecipanti (circa l'80%) si è detta favorevole a mantenere un solo orario, per tutto l'anno.
La proposta della Commissione, che potrebbe essere presentata già oggi, sarà di adottare l'ora legale per tutto l'anno, abbandonando il passaggio semestrale all'ora solare durante il periodo più freddo dell'anno. Per modificare le disposizioni sull'ora legale, la Commissione dovrà prima convincere i governi dei 28 stati e l'Europarlamento, con una decisione adottata a maggioranza. La decisione finale la si potrà conoscere probabilmente nel mese di Ottobre. 
Già a febbraio, l'Europarlamento aveva bocciato l'ipotesi di abolire il cambio semestrale dell'ora. Ora la Commissione Europea ci riprova, potendo avvalersi di un sondaggio in cui si evince la volontà di un gran numero di persone di abolire il "cambio orario". Il sito Euractiv ne dà quasi per certa l’abolizione.
L'ora legale, ricordiamo, è la convenzione di spostare avanti di un'ora le lancette degli orologi di uno Stato per sfruttare meglio l'irradiazione del sole durante il periodo estivo. Dal 2000 una direttiva comunitaria - quindi vincolante - obbliga gli Stati a introdurla fra il 25 e il 31 marzo di ogni anno e a rimuoverla fra il 25 e il 31 ottobre, per armonizzarne l'utilizzo in tutta la Ue.
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Scuola: oltre 1000 euro di spesa tra libri, astucci, zaini

Incrementi da 0, 9% a 4% secondo le associazioni dei consumatori

Con l'avvicinarsi della riapertura delle scuole, le associazioni dei consumatori tornano a calcolare se e quanto aumenteranno i costi dei corredi scolastici e dei libri di testo e ad ipotizzare le 'stangate' che si preparano per le famiglie a settembre. Secondo i calcoli di Federconsumatori, quest'anno costerà intorno ai 526 euro il corredo scolastico per ogni singolo studente, con un incremento dello 0,8% rispetto al 2017.
Nella classifica degli aumenti quest'anno il primo posto spetta agli astucci e diari legati ai beniamini dei cartoni animati, mentre per i libri e 2 dizionari i genitori dovranno sborsare poco più di 456 euro a ragazzo, vale a dire l'1,1% in meno rispetto all'anno scorso. Più pesanti gli aumenti per astucci, zaini e materiale scolastico e anche per i libri di testo secondo il Codacons: nei negozi e nei supermercati di tutta Italia già da giorni è comparso tutto l'occorrente per la scuola - ricorda l'associazione - si va da diari e quaderni "low cost" a zaini e astucci griffatissimi con le marche del momento, sempre più richieste dai giovanissimi. In base alle prime stime l'associazione per i diritti dei consumatori calcola per il corredo scolastico (penne, diari, quaderni, zaini, astucci, ecc.) rispetto al 2017, un incremento medio del +2%, rincaro che raggiunge il +4% per il materiale "griffato", ossia le marche più richieste dai giovanissimi perché legate a squadre sportive, cartoni animati, bambole o personaggi e serie famosi.
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Chiesa crollata, Roberto e Sara: «Domenica dovevamo sposarci, erano previsti 150 invitati»

Crollo nella chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma


«Ci è crollato il mondo addosso, uno si sposa una volta nella vita. Inizialmente abbiamo pensato che sfortuna...poi riflettendo sul fatto che sarebbe potuto accadere anche domenica, quando dovevamo sposarci noi, con 150 invitati forse qualcuno ci ha protetto da una strage...Ora stiamo andando a vedere San Marco la chiesa di fronte dove abbiamo 'trasferito' subito il matrimonio». Così Roberto Apostolico e Sara Minasi che avrebbero dovuto unirsi in matrimonio questa domenica a San Giuseppe dei Falegnami, la chiesa nel centro di Roma il cui tetto è crollato oggi.

Roberto Apostolico e Sara Minasi fissano da lontano la chiesa dove si sarebbero dovuti sposare questa domenica con sguardo ancora incredulo. Sostano dietro le transenne che, dopo il crollo del tetto, bloccano l'accesso alla chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, nel cuore di Roma, e da qui - tra il passaggio di vigili del fuoco e carabinieri - raccontano la loro storia: «Inizialmente abbiamo pensato che sfortuna...poi riflettendo sul fatto che sarebbe potuto accadere anche domenica con 150 invitati e diversi bambini forse qualcuno ci ha protetto da una strage». 

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giovedì 30 agosto 2018

Mette l'acido nella bottiglia del collega, arrestata

Aveva anche molestato una donna del suo ufficio

(ANSA) - MILANO, 29 AGO - Ha cercato di avvelenare un collega mettendo dell'acido solforico nella bottiglietta che aveva sulla scrivania. I carabinieri hanno accertato che, in passato, aveva già molestato una sua collega per telefono e imbrattandole auto e porta di casa. Per questo i militari hanno arrestato per atti persecutori, ma le è stato contestato anche il tentato omicidio, una dipendente dell'Eni di San Donato di 52 anni.

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Crollo ponte Morandi: Finanza sequestra documentazione. Lettera autostrade di febbraio 2018: 'Non è sicuro'

Tra i documenti acquisiti anche la relazione del progettista in cui si diceva stupito del degrado dei materiali. Toninelli: bene le indagini, chiarezza sul passato

La Guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro emesso dalla procura di Genova che riguarda tutta la documentazione relativa al ponte Morandi dopo il crollo avvenuto lo scorso 14 agosto provocando la morte di 43 persone. Le Fiamme gialle sono state nelle sedi del Ministero delle Infrastrutture e nel suo ufficio ispettivo territoriale di Genova, nella sede del Provveditorato delle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d'Aosta, e della Spea Engineering spa.  
Intanto l'Espresso anticipa una lettera datata 28 febbraio 2018, nella quale il direttore delle manutenzioni di Autostrade, Michele Donferri Mitelli, metteva in guardia il Ministero e il Provveditorato sui rischi per la sicurezza legati al ritardo dell'approvazione del progetto esecutivo di rinforzo del ponte. In particolare si chiedeva di accelerare l'iter proprio per garantire "l'incremento di sicurezza necessario sul viadotto Polcevera".
La lettera inviata al ministero delle Infrastrutture dalla società autostrade, resa nota dall'Espresso, non era "d'allarme" ma serviva a sollecitare l'approvazione del progetto - puntualizza poi la società - di miglioramento del viadotto Polcevera. E' quanto sottolinea in una nota la Società Autostrade definendo fuorviante un'interpretazione allarmistica.
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Genova, primi sì al ponte di Piano: Fincantieri e Autostrade trattano

Meteo maltempo: pronto un nuovo attacco all'estate!

Già da oggi primi segnali di instabilità atmosferica su alcuni settori, venerdì temporali al nord, sabato fenomeni soprattutto su nord-est, regioni centrali e Campania con annesso calo termico.


SITUAZIONE: una perturbazione sta transitando sul centro Europa senza coinvolgere direttamente il nostro Paese ma riesce comunque di riflesso ad attivare condizioni di locale instabilità tra Liguria e regioni di nord-est, poiché ha instaurato un flusso di correnti leggermente instabili da WSW. 

TEMPERATURE: oggi pomeriggio farà ancora piuttosto caldo sul nostro Paese, specie al centro e al sud, mentre da venerdì al nord è atteso un calo rilevante, che si confermerà nel fine settimana coinvolgendo anche le regioni centrali.

ATTACCO: arriverà nella prossima notte lo stretto affondo di una saccatura in discesa da centro Europa sul nord Italia ed insisterà per tutta la giornata di venerdì, scendendo poi a coinvolgere anche le regioni centrali dalle prime ore di sabato. 

TEMPORALI: la zona più colpita da fenomeni intensi potrebbe risultare venerdì quella dell'alta Lombardia, mentre sabato l'Emilia-Romagna e gran parte del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Saranno possibili NUBIFRAGI con accumuli di pioggia rilevanti!

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METEO A 7 GIORNI: battuta d'arresto dell'estate, FORTI TEMPORALI in arrivo

martedì 28 agosto 2018

“Dopo 40 anni chiudo bottega a causa del cantiere del tunnel”

Terzo valico: Luigi Borasi ha perso i clienti con la deviazione del traffico tra Gavi e Serravalle Scrivia su salita Crenna e la chiusura della galleria. Ora pensa di chiedere i danni

Ha scritto di suo pugno con la vernice il nome della sua ditta su uno dei new jersey all’ingresso del cantiere nella speranza che qualcuno si ricordi della sua attività, aperta oltre quarant’anni fa e ora a rischio chiusura a causa dei lavori della galleria della CrennaLuigi Borasi ha 81 anni ma non intendeva affatto smettere di lavorare. Da decenni vende attrezzature da giardino e per l’enologia a tutta la Val Lemme e in Valle Scrivia, visto che la “bottega” è proprio al confine tra due vallate, nel territorio di Serravalle Scrivia, all’ingresso del piccolo tunnel che da decenni attende di essere allargato e sistemato e che con l’avvio dei lavori del Terzo valico a Voltaggio è diventato ancora più angusto a causa dei tanti camion. Sei anni fa, quando si parlò di avviare i cantieri della Grande opera con le lettere degli espropri piovute sui cittadini ignari, Borasi sentenziò: “Quando aprirà il cantiere della galleria dovrò chiudere”. Da luglio i lavori sono cominciati con la chiusura al traffico del tunnel e la deviazione degli automezzi su salita Crenna. Davanti all’impresa di Borasi, almeno fino all’agosto del 2019, non passerà neppure una macchina poiché la sua casa, come altre, e la sua attività sono praticamente dentro il cantiere.

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Diciotti, la bufala dei migranti che ballano 'Waka Waka'. Guardia Costiera: "Video del 2017"

Il portavoce della Guardia Costiera a Repubblica: "Si tratta di un video di una missione dell'estate 2017 girato a bordo della nave"

Libia, torture ai migranti. I terribili video che il Papa ha voluto vedere: "Ecco che succede a chi è rimandato indietro"

Agitu, la ''Regina delle capre felici'' minacciata di morte: ''Brutta negra, io ti uccido. Tornatevene nel vostro Paese''

In Trentino dal 2010 la sua è una storia di successo e integrazione raccontata da tutti i giornali anche internazionali. Da un anno subisce aggressioni e dispetti in Val dei Mocheni per colpa di uno squilibrato violento: ''Ma da giugno la situazione è degenerata". Trovata anche una capra morta con una mammella asportata da un'arma da taglio 


FRASSILONGO. ''Brutta negra'', ''voi non potete stare qua, tornatevene al vostro Paese'', ''devi morire''. Ha deciso di dire basta Agitu Ideo Gudeta. Conosciuta come la ''Regina delle capre felici'', di lei hanno parlato tutti i più grandi giornali, nazionali e non solo, e all'ultimo Festival dell'Internazionale a Ferrara (dove l'avevamo incontrata) aveva fatto il tutto esaurito raccontando la sua storia di riscatto e integrazione. Ebbene oggi a prevalere su tutto sono la paura e l'esasperazione. E quando ti trovi una capra uccisa con una mammella asportata da un'arma da taglio non potrebbe essere altrimenti e i sospetti crescono.

Non ce la fa più. Trasferitasi da qualche tempo con le sue 150 capre in Val dei Mocheni (aveva cominciato la sua attività di allevamento in Val di Gresta) da circa un anno ha a che fare con un vicino ossessivo, razzista, violento. ''Dispetti a non finire -  racconta - gomme della macchina e del carretto bucate nella notte, danni ai macchinari e ogni volta che passiamo davanti alla sua proprietà insulti a non finire, parolacce, minacce. Ma negli ultimi mesi le cose sono degenerate. Il suo razzismo è esploso. Da giugno la situazione si è fatta insostenibile''.

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Cinque erbe del Parco Capanne per creare il Cicchetto del Cabanè

La Erbaflor Peruzzo ha prodotto un nuovo amaro con le piante e il miele dell'area protetta



Cinque erbe spontanee del Parco Capanne di Marcarolo per creare il Cicchetto del Cabanè, l’amaro prodotto dalla Erbaflor Peruzzo e già commercializzato nella sua catena di negozi. Alla fine di luglio l’amaro è stato presentato per la prima volta a Capanne di Marcarolo durante la Fiera del bestiame, l’evento che porta nella frazione di Bosio migliaia di persone, nello stand allestito dalla Erbaflor Peruzzo, azienda che da decenni si occupa di erboristeria grazie all’esperienza di Igino Peruzzo, che a Ovada, nel dopoguerra, aveva aperto un laboratorio per le erbe accanto a casa. Per la creazione del Cicchetto del Cabanè la Erbaflor Peruzzo utilizza il ginepro, l’elicrisio, la poligala, il tanaceto e l’artemisia.

L’amaro viene poi dolcificato con miele di castagno, anch’esso proveniente dai boschi del Parco. Il Cicchetto è il secondo prodotto tipico del Parco, dopo la Formaggetta di Capanne, ricavata a Capanne superiori da latte vaccino, reperibile solo nel territorio dell’area protetta a Cascina Saliera.


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lunedì 27 agosto 2018

PREVISIONI METEO: nuovi IMPORTANTI temporali in arrivo da venerdì, vediamo DOVE

Una figura di bassa pressione riuscirà a penetrare sul Mediterraneo entro il prossimo fine settimana. Nuovi temporali in previsione su diverse regioni.


Pensavamo che agosto potesse concludersi sotto condizioni atmosferiche più tranquille e invece dobbiamo nuovamente ricrederci. Troppo vasto e troppo importante il passaggio instabile del weekend per credere che non avesse ripercussioni anche nel futuro e così, un po' inaspettatamente, i modelli tornano a proporre un passaggio temporalesco piuttosto importante sul nostro Paese nel primo weekend di settembre. A dire il vero venerdì ci sarebbe già spazio per alcuni forti temporali in arrivo sulle regioni dell'Italia settentrionale e soltanto in un momento successivo i fenomeni potrebbero estendersi anche al centro e forse persino sul nostro meridione soprattutto da domenica. 
Il nuovo impulso riuscirebbe a penetrare sul Mediterraneo sfruttando ancora una volta l'insenatura naturale costituita dal Golfo del Leone, scivolando lungo il bordo orientale dell'anticiclone delle Azzorre. In tal modo venerdì i fenomeni potrebbero interessare le regioni del nord con temporali forti in previsione anche sull'angolo nord-occidentale.
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sabato 25 agosto 2018

Ex 007 e amici della Cricca, ecco gli ispettori di Toninelli

Nella commissione sul ponte l’ex capo degli appalti del Sisde, un funzionario intercettato nell’indagine su Balducci e uno con incarichi pagati da Autostrade
DI GIANLUCA DI FEO

Rixi: «La demolizione dei resti del ponte potrebbe iniziare i primi di settembre»

Speciale -  Il crollo del Ponte Morandi

METEO A 7 GIORNI: temporali e calo termico nel weekend, poi un inizio di settimana più tranquillo

In arrivo nuovi temporali al nord a partire da questa sera, in estensione nel weekend anche al centro ed al sud. L'inizio della prossima settimana sotto una rinforzo anticiclonico accompagnato però a temperature più gradevoli.


Una importante perturbazione è in rotta dall'oceano Atlantico verso il bacino centrale del Mediterraneo; raggiungerà il nostro Paese entro la serata odierna, portando con sè i primi temporali in vista lungo l'arco alpino, prealpino e le zone di pianura settentrionali. Nella notte il cambio di circolazione farà sentire i suoi effetti anche nelle località marittime, temporali sono infatti previsti sulla Liguria e sull'alta Toscana. Al centro e soprattutto sulla Sardegna, il passaggio di consegne tra l'aria caldsa ed umida che ormai risiede da giorni sul Mediterraneo, con quella assai più fresca oceanica, farà sentire i suoi effetti già entro domani mattina, attraverso un rinforzo del Maestrale. 

Uno sguardo a sabato pomeriggio, quando il fronte freddo porterà ancora temporali in vista per le regioni settentrionali, con fenomeni questa volta più concentrati sull'angolo nord-est e poi in serata nuovamente sulla Liguria e la Toscana. 

E' un passaggio frontale piuttosto veloce ma che lascerà un'impronta incisiva sulle temperature che saranno soggette ad una diminuzione piuttosto sensibile al nord e su parte del centro, con scarti sino a 6°C/8°C in meno rispetto ai valori attuali. L'apice del raffreddamento al suolo è previsto nella notte tra domenica e lunedì, su alcuni settori dell'Italia settentrionale sarà necessario indossare felpine e magliette a maniche lunghe, sulla fascia alpina farà persino freddo, con la prima neve sulle vette più elevate che potrebbe spingersi sin verso i 2000 metri. 



venerdì 24 agosto 2018

Centro Italia. Macerie, paura e spettri. Il terremoto due anni dopo

Ad Amatrice e negli altri centri, il futuro e il passato da salvare. In uno scenario ancora da brividi, la vita è ricominciata



Sole e pioggia qui non sono diversi. Neppure il tempo, cristallizzatosi. La 'Zona rossa', sempre e dovunque presidiata dai soldati, quella di Amatrice o di Accumoli o di Arquata o Pescara del Tronto o di frazioni e comuni spezzati dal terremoto – dai terremoti – nel centro Italia, non fa troppa differenza. È buio anche di giorno. È ancora brandelli sospesi di vite. Ancora macerie. Ricordi. Lacrime. Scricchiolii sotto i piedi a ogni passo. Troppo, qui, è ancora. S’incontrano gli spettri. Avanzi di materassi e di letti e di mobili appesi a calcinacci affacciati nel vuoto. Tendine sfilacciate da due anni di vento spinte fin fuori gli scheletri delle finestre disallineate coi muri. Giacche e vestiti affacciati sul vuoto dall’armadio in equilibrio su un pavimento aperto in due, gli stessi di due anni fa, appena più rovinati e sporchi. Briciole ammucchiate e sparse d’edifici, erba nelle spaccature delle strade.



Cielo azzurro e lacerato. Le ombre del sangue e della Signora in nero, nascoste dietro le porte strappate. In cima a ringhiere e solette di balconi attorcigliate e sospese nell’aria. Fra reti di letto diventate ferraglia informe. Alle spalle di ante che si muovono, cigolano e ancora, soffiando, si lamentano. S’incontra il silenzio. Pesante. Denso. Che rimbomba. Che è aggrappato dappertutto, come certi rumori che lo sguardo e la suggestione rendono quasi reali. Il vociare della gente che cammina dove ora camminiamo, le risa di bambini, l’eco di una birra insieme al bar o delle donne che fanno la spesa. Bottiglie d’acqua sono accatastate a terra in una nicchia, sotto un po’ di calcinacci, addossate al muro, la plastica della confezione strappata, ma le stringe ancora. Rassicurano, magari tra poco qualcuno verrà a prendersele. Magari. Intorno a quel muro, davanti, c’è polvere e nulla.

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giovedì 23 agosto 2018

Mamma di Neanderthal, padre di Denisova: trovata l'erede dei due gruppi di ominidi

Partendo da un piccolo frammento di osso ritrovato nel 2012 in Russia i ricercatori del Max Planck Institute hanno sequenziato il genoma di Denny, scoprendo il primo "ibrido". La ricerca è stata pubblicata su Nature 

di MARIA FRANCESCA FORTUNATO

Il frammento di osso trovato nel 2012 a Denisova e che rappresenta la figlia di una donna
di Neandertal e un uomo di Denisova (Credit T. Higham, University of Oxford) 
I CONTATTI tra l'uomo di Neanderthal e quello di Denisova - i nostri più vicini parenti estinti - sono stati già documentati in passato. Il primo, dalle regioni più occidentali d'Europa, si era spinto parecchio a est nelle sue migrazioni, fino in Uzbekistan e Siberia centrale, lì dove è localizzata la cava di Denisova in cui furono trovati i resti dell'ominide che da quella grotta prese il nome. Ora gli studiosi hanno trovato l'erede dei due gruppi, una ragazza di circa 13 anni, morta 90mila anni fa e ribattezzata dai ricercatori Denny.

Il team di ricercatori del Max Planck Institute  for Evolutionary Anthropology dall'analisi del genoma ha ricostruito "l'albero geneologico" dell'ibrido Denny, partendo da un piccolo frammento di osso recuperato in Russia nel 2012 in mezzo ad altri 2mila resti non identificati, e ha scoperto che si trattava della figlia di una donna di Neandertal e di un uomo di Denisova. Una circostanza piuttosto fortunata per i ricercatori. "L'aspetto interessante di questo genoma - spiega Fabrizio Mafessoni, uno degli autori dello studio pubblicato su Nature- è che ci permette di imparare nuove cose su entrambe le popolazioni". Si è scoperto ad esempio che il padre denisoviano doveva aver avuto almeno un antenato di Neanderthal e che il quadro dei rapporti tra i due gruppi poteva essere più complesso.


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mercoledì 22 agosto 2018

METEO A 7 GIORNI: passaggio perturbato in arrivo nel weekend, calo termico e temporali

Ultimi giorni di caldo intenso sulle nostro Paese, poi una perturbazione in arrivo a ridosso del fine settimana con temporali ed una riduzione significativa delle temperature.


Una attiva perturbazione in arrivo dall'oceano Atlantico settentrionale, riporterà condizioni di tempo instabile a ridosso del fine settimana. Trattasi di un impulso perturbato piuttosto veloce che viaggerà accompagnato da un flusso piuttosto teso di correnti nord occidentali. A farne le spese tra giovedì e domenica saranno soprattutto le regioni di nord-est, la Liguria di Levante, la Toscana ed il Lazio. Seguirà una diminuzione piuttosto sensibile delle temperature in arrivo al nord già da sabato e poi in successiva espansione domenica sul centro Italia e lunedì attenuata anche al meridione.

Le precipitazioni legate al fronte freddo avranno un'evoluzione piuttosto veloce ma al momento possiamo distinguere principalmente DUE passaggi, il primo in vista per il nord-ovest, la Toscana e la Liguria venerdì mattina e venerdì pomeriggio, il secondo previsto dalle prime ore di sabato sino al pomeriggio con target Liguria, nord-est e Toscana.

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martedì 21 agosto 2018

Venezuela, i prezzi continuano a salire: un rotolo di carta igienica ora costa 2,6 milioni

Il Venezuela è alle prese con una crisi economica senza precedenti. Il presidente Nicolas Maduro sta varando delle riforme per tentare di risollevare le finanze dello Stato e dei cittadini: liberalizzazione del mercato dei cambi, lancio della criptovaluta "petro" legata al petrolio, aumento dell'iva e del costo della benzina, adeguamento del salario minimo a un valore 36 volte superiore all'attuale.
L'obiettivo del governo è arrestare l'inflazione che, secondo il Fondo monetario internazionale, potrebbe arrivare a 1.000.000% a fine 2018. Milioni di venezuelani sono fuggiti dal Paese, ma per chi resta fare la spesa al mercato è proibitivo. Ecco il confronto del fotografo Carlos Garcia Rawlins tra i beni di prima necessità e le montagne di banconote che servono per acquistarli.