Scoppia la polemica su Ettorre, consigliere M5s di Moncalieri. I dem: "Come siete caduti in basso". L'associazione Alzheimer: "Ragazzino ignorante, insulta due milioni di persone". Le sue scuse: "Ho sbagliato, il mio black humour non è stato capito"
martedì 2 ottobre 2018
lunedì 1 ottobre 2018
Colpo di scena: il 19enne ucciso da un cacciatore era armato e in tenuta da caccia
Colpo di scena: il 19enne ucciso perché scambiato per una preda era armato e in tenuta da caccia. Sul caso indagano i carabinieri
Colpo di scena
Aveva un fucile calibro 12 con parecchie munizioni al seguito, ma senza mai avere conseguito il porto d’armi; indossava un cappellino e una tuta, teneva con sé una torcia e in tasca gli è stato trovato un coltellino. Parliamo di Nathan Labolani, il diciannovenne di Apricale (Imperia), ucciso con un colpo di fucile all’addome, verso le 8 di ieri, da un cacciatore di 29 anni, di Ventimiglia, che lo avrebbe scambiato per una preda.
I retroscena
Che cosa il ragazzo ci facesse, a quell’ora e in una sorta di tenuta da caccia, in una riserva dov’era in corso una battuta al cinghiale, è difficile a dirlo. Si tratta, infatti, di un particolare che stanno cercando di verificare i carabinieri e sarà compito della Procura di Imperia accertarlo.
Gli interrogativi
Resta anche da capire a chi appartenesse quell’arma e perché il ragazzo si trovasse accovacciato dietro un cespuglio, pochi minuti dopo l’inizio della battuta di caccia alla quale partecipavano una squadra di Camporosso e una di Perinaldo, due Comuni delle vicine vallate.
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Liguria: grandinata sconvolgente colpisce Alassio, situazione pesante nel ponente
La perturbazione atlantica accompagnata da aria piuttosto fresca in quota ha fatto sentire i suoi effetti anche in Liguria dove si sono abbattuti intense piogge, temporali e grandinate.
Una grandinata di entità eccezionale si è verificata nel primo pomeriggio ad Alassio, in provincia di Savona,dove le strade si sono trasformate in fiumi di acqua e grandine e tutto è stato ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio che ha reso lo scenario apparentemente invernale, come avesse nevicato. In alcuni punti la grandine ha raggiunto addirittura i 30-40 centimetri, bloccando perfino le automobili.
Diverse le strade intasate e forte preoccupazione anche da parte degli agricoltori per i danni causati dall’eccezionale fenomeno atmosferico. La grandine ha interessato anche Albenga, seppur in maniera meno pesante rispetto ad Alassio.
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Modena, i compagni di classe disertano la festa di compleanno del bimbo autistico. Poi una sorpresa da Milano
Un solo amichetto si è presentato. La madre sfoga la sua amarezza in un video diventato virale. La preside: "Il piccolo è inserito, sezione tranquillissima"
di MARCELLO RADIGHIERI
MODENA - La torta, piuttosto grande, c'era. La sala, addobbata a festa per l'occasione, anche. E gli inviti erano stati regolarmente spediti. A mancare, semmai, è stata proprio la cosa più importante: i partecipanti. Dei 23 bambini chiamati, infatti, se n'è presentato solamente uno. E, degli assenti, la maggior parte non avrebbe avuto nemmeno il buon cuore di avvertire.
È la triste storia di un compleanno finito male, quella che arriva da Cavezzo, nel modenese. Praticamente tutta la classe della scuola materna statale del paese, infatti, ha dato forfait alla festa di un bambino autistico. Lui, già pronto a spegnere la sua quarta candelina, non si sarebbe accorto di nulla proprio a causa della sua condizione. Ma la madre, indignata, ha preferito non lasciar correre, e armata di videocamera ha affidato il suo sfogo a Facebook: "In casa mia mi hanno insegnato che chiedere è lecito e rispondere è sinonimo di cortesia: bastava mi rispondessero di no, invece sono stata ignorata. Ho scritto l'invito per la festa di compleanno di mio figlio nella chat dei genitori dei suoi compagni di classe, invitandoli di lunedì alle 18. Ma su 18 persone che hanno ricevuto l'invito solo in 5 mi hanno risposto".
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La torta per il bimbo di 4 anni, alla festa a Milano |
È la triste storia di un compleanno finito male, quella che arriva da Cavezzo, nel modenese. Praticamente tutta la classe della scuola materna statale del paese, infatti, ha dato forfait alla festa di un bambino autistico. Lui, già pronto a spegnere la sua quarta candelina, non si sarebbe accorto di nulla proprio a causa della sua condizione. Ma la madre, indignata, ha preferito non lasciar correre, e armata di videocamera ha affidato il suo sfogo a Facebook: "In casa mia mi hanno insegnato che chiedere è lecito e rispondere è sinonimo di cortesia: bastava mi rispondessero di no, invece sono stata ignorata. Ho scritto l'invito per la festa di compleanno di mio figlio nella chat dei genitori dei suoi compagni di classe, invitandoli di lunedì alle 18. Ma su 18 persone che hanno ricevuto l'invito solo in 5 mi hanno risposto".
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Attacco AUTUNNALE sull'Italia: depressione e MALTEMPO a partire dal nord
Gli amanti dell'eterna estate dovranno rassegnarsi: indietro non si torna, ora entra in scena l'autunno vero. L'affondo della saccatura giungerà da nord e scaverà una depressione in ambito mediterraneo.
SITUAZIONE: una saccatura affonda dal centro Europa sul Mediterraneo centrale e sull'Italia si andrà scavando un vortice depressionario a tutte le quote che impegnerà dapprima il settentrione e da martedì il medio e basso Tirreno, con conseguenze molto instabili, a tratti perturbate.
EVOLUZIONE: il vortice depressionario rimarrà attivo per diversi giorni sul medio e basso Tirreno, favorendo instabilità atmosferica soprattutto sulle Isole e sul meridione sino a venerdì. Tempo migliore procedendo verso nord, grazie all'influsso stabilizzante di un cuneo di alta pressione.
CALO TERMICO: le temperature caleranno di alcuni gradi a partire dal nord, anche se il grosso dell'aria fredda rimarrà localizzato a nord dell'arco alpino. I reiterati attacchi autunnali a cui sembra destinato il Paese però non consentiranno più alle temperature di guadagnare molti gradi anche in presenza di giornate soleggiate.
EVOLUZIONE: il vortice depressionario rimarrà attivo per diversi giorni sul medio e basso Tirreno, favorendo instabilità atmosferica soprattutto sulle Isole e sul meridione sino a venerdì. Tempo migliore procedendo verso nord, grazie all'influsso stabilizzante di un cuneo di alta pressione.
CALO TERMICO: le temperature caleranno di alcuni gradi a partire dal nord, anche se il grosso dell'aria fredda rimarrà localizzato a nord dell'arco alpino. I reiterati attacchi autunnali a cui sembra destinato il Paese però non consentiranno più alle temperature di guadagnare molti gradi anche in presenza di giornate soleggiate.
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Tendenza a 15 giorni: Meteo Italia. Le ultime tendenze meteo per le prime due decadi del nuovo mese
domenica 30 settembre 2018
Il Nord spegne i vecchi diesel, da lunedì stop a 1,1 mln mezzi
In molte regioni del nord entrano in vigore le nuove limitazioni permanenti del traffico previste dall'Accordo di Bacino Padano per migliorare la qualità dell'aria
Il Nord Italia spegne i vecchi diesel. Dall'inizio della prossima settimana infatti in molte regioni del nord entreranno in vigore le nuove limitazioni permanenti del traffico previste dall'Accordo di Bacino Padano per migliorare la qualità dell'aria. Limitazioni che sono più ampie rispetto a quelle dello scorso inverno: le misure infatti riguardano 1,1 milioni di auto che prima non erano toccati dagli stop.
I conti li ha fatti il Sole 24 Ore, su dati Unrae. Quest'anno il bando in Piemonte, Lombardia e Veneto riguarderà anche le vetture Euro 3 a gasolio, che spiega il quotidiano economico, sono grosso modo quelle immatricolare tra il 2001 e il 2005.
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sabato 29 settembre 2018
Terremoto e tsunami in Indonesia: e' una catastrofe, circa 400 morti e tanti dispersi
Il violentissimo terremoto seguito da un'onda tsunami che ha colpito ieri l'isola indonesiana di Sulawesi ha causato devastazione e morte. Stando agli ultimi aggiornamenti, il bilancio della catastrofe si è pesantemente aggravato rispetto al precedente bollettino. Il numero di vittime è salito infatti a 384 persone. Centinaia i feriti.
Il bilancio è stato comunicato dall’Agenzia nazionale indonesiana per la gestione dei disastri (BNPB), che però ha anticipato che potrebbe salire per i molti dispersi. Il portavoce della BNPB ha parlato di danni estesi, di migliaia di edifici coinvolti e di grandi danni anche alle strade costiere dell’isola.
Una devastazione provocata dalla violentissima scossa di magnitudo 7.5 prima e dallo tsunami(maremoto) abbattutosi sulla costa pochi minuti dopo il sisma, che ha travolto case e persone.
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venerdì 28 settembre 2018
Meteo a 7 giorni: attacco autunnale del Mediterraneo, poi...
Confermato il transito frontale da nord a sud che avverrà sull'Italia tra lunedi 1 e mercoledi 3 ottobre. A seguire parentesi anticiclonica in attesa di altri eventi.
Il mese di ottobre potrebbe esordire con la pioggia sulle regioni settentrionali ed alcune zone del Tirreno? A tre giorni dalla scadenza previsionale l'incertezza è ancora troppo alta per poter decretare con sicurezza la possibilità di innaffiate su questo settore italico.
Partiamo comunque dai dati certi: l'ultimo week-end settembrino non si farà rimpiangere in fatto di sole e temperature esuberanti.
Il mese di settembre si concluderà quindi in bellezza con un clima adatto alle attività all'aperto e alle gite fuori porta. Qualche nube potrebbe interessare i rilievi specie nella giornata di domenica, per il resto sole e cielo sereno per tutto il periodo.
Un cambiamento potrebbe manifestarsi al nord e sul Tirreno nella giornata di lunedi 1 ottobre (prima mappa) stante la discesa di una perturbazione da nord-ovest verso il Mediterraneo.
Offensiva perturbata autunnale a partire da lunedì
Borsa: Piazza Affari affonda. Spread Btp-Bund oltre 280
Si amplia ulteriormente la corrente di vendite in Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha toccato un ribasso minimo di giornata del 3%, con le banche sotto la pioggia di vendite. Banca Ifis perde il 10%, Banco Bpm, Bper e Creval il 7,8%, Unicredit, Intesa oltre sei punti percentuali, Ubi è sospesa in asta di volatilità. Le vendite coinvolgono anche altri titoli strutturali, come Enel e Generali, che cedono il 4%. Astaldi, dopo la domanda di concordato preventivo 'con riserva', crolla del 22%.
Tensioni sui titoli di Stato italiani dopo il rapporto deficit/pil previsto al 2,4% per tre anni nella nota di aggiornamento al Def. Lo spread tra Btp e Bund sfonda la soglia dei 280 punti base, a 281, sugli schermi Bloomberg. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,24%.
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Tensioni sui titoli di Stato italiani dopo il rapporto deficit/pil previsto al 2,4% per tre anni nella nota di aggiornamento al Def. Lo spread tra Btp e Bund sfonda la soglia dei 280 punti base, a 281, sugli schermi Bloomberg. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,24%.
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«Manovra del popolo», Moscovici avverte: «Quando un Paese si indebita si impoverisce»
Ok al Def, intesa per un deficit al 2,4%. Esultano Di Maio e Salvini. 'Si cambia, manovra del popolo'
Soddisfatti i due vicepremier. 'Si cambia'. Tria costretto ad arrendersi
Accordo raggiunto sul deficit al 2,4% del Pil, dopo un lungo vertice a Palazzo Chigi con Conte, Salvini, Di Maio, Tria e Savona. Al termine del quale, si è svolto il Consiglio dei ministri che ha approvato il Def.
Dunque, sono stati liberati 27 miliardi per la manovra. Alla fine ha vinto la linea del Movimento 5 Stelle e della Lega. La riforma della legge Fornero, il reddito e le pensioni di cittadinanza, i fondi per i risparmiatori colpiti dalle crisi bancarie, gli investimenti e il calo delle tasse per gli autonomi arriveranno tutti nella legge di bilancio e saranno finanziati ricorrendo all'indebitamento.
giovedì 27 settembre 2018
Torino, chiude lo stabilimento del caffè Hag: 57 licenziamenti
Fino a un po' di anni fa era il decaffeinato per antonomasia, ora l'azienda trasferisce la produzione all'estero. I sindacati dichiarano lo stato di agitazione
di ROBERTO ORLANDOFino a qualche anno fa nei bar di tutta Italia per chiedere un caffè decaffeinato bastava dire "un Hag", complice anche un'ultradecennale campagna pubblicitaria e un marketing molto attento alla forma con la quale veniva servito il decaffeinato: molti ricorderanno infatti la tazzina arancione con il logo "Caffè Hag" ben visibile al centro. Ma nel corso degli anni tutti i produttori di caffè hanno cominciato a produrre il decaffeinato minando così l'esclusiva Hag che risaliva al 1905. Ora che nei bar la tazzina arancione non si vede più, il gruppo Jde chiude il sito produttivo di Andezeno (vicino a Torino) l'unico in Italia, e trasferisce la produzione nelle altre fabbriche europee. La società, presente sul mercato italiano con un altro marchio storico, quello del caffè Splendid, ha aperto la procedura di licenziamento per tutti i 57 dipendenti. I sindacati Uila e Flai hanno proclamato lo stato di agitazione.
Hag è l'acronino di Handels Aktien Gesellschaft, azienda di Brema, in Germania, dove il chimico Ludwig Roselius, mette in atto il primo procedimento industriale di estrazione della caffeina dal caffè che entra a regime nel 1907. Dal giugno 2015 il marchio Hag è di proprietà della Jacobs Douwe Egberts (Jde), dopo essere passata diverse volte di mano: è stata prima del gruppo Crippa&Berger, poi dell'americana General Food Corporation (divenuta Kraft food e quindi Mondelez International).
Fino a una decina di anni fa nello stabilimento italiano alle porte di Torino si producevano 5mila tonnellate di decaffeinato e le stime dell'azienda prevedevano addirittura un incremento. La fabbrica di Andezeno è stata fondata nel 1920. Mai prima d'ora si era avuti segnali di crisi. Per questo l'annuncio dell'azienda è stato accolto com un fulmine a ciel sereno.Continua qui
«Poste, manca il personale: servizi a rischio»
Alessandria - I sindacati del settore postale l’avevano detto subito: «Le ricadute di questo piano non saranno solo per i cittadini ma anche per il personale». Erano i primi mesi di quest’anno, poco prima che la rivoluzione del sistema di recapito da parte di Poste introducesse anche in provincia una serie di novità sostanziali: la suddivisione dei Comuni maggiori in zone «di base» e «business», con la consegna diversificata della corrispondenza, spalmata su tutto l’arco della giornata, e il recapito a giorni alterni «secco», un giorno sì e uno no, nei centri più piccoli e con minore volume d’affari.
Il piano, di portata nazionale, nell’Alessandrino è entrato a regime il 21 maggio. Ma a distanza di soli quattro mesi, per le organizzazioni sindacali i problemi sono già venuti al pettine. E mentre Poste, interpellata, per ora non rilascia dichiarazioni, Slc Cgil, Slp Cisl, Uil Poste e Confsal Com di Alessandria disegnano una situazione «drammatica» quanto a carenza di personale, aggravata dal fatto che tra esodi andati in porto e pensionamenti in vista, entro la fine dell’anno l’azienda, in provincia, vedrà uscire di scena circa 50 dipendenti.
Il primo sos riguarda i postini: «L’implementazione del modello di recapito è terminata ma sul nostro territorio mancano ancora 30 portalettere titolari, nonostante il nuovo piano preveda che la copertura delle zone venga assicurata al 110%, ossia con un 10% di postini “di scorta”. Nell’Alessandrino, al momento, siamo al 98%». Questo significa che le zone «scoperte» vengono servite con salti mortali dei colleghi di quelle vicine e con l’uso di personale assunto a tempo determinato.
Il primo sos riguarda i postini: «L’implementazione del modello di recapito è terminata ma sul nostro territorio mancano ancora 30 portalettere titolari, nonostante il nuovo piano preveda che la copertura delle zone venga assicurata al 110%, ossia con un 10% di postini “di scorta”. Nell’Alessandrino, al momento, siamo al 98%». Questo significa che le zone «scoperte» vengono servite con salti mortali dei colleghi di quelle vicine e con l’uso di personale assunto a tempo determinato.
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Luca Bizzarri contro Toninelli: "Un ponte dove mangiare e fare shopping. Ignoranti"
Il tweet del comico genovese
GENOVA - "Un ponte su cui mangiare e fare shopping. Ignoranti". E' lo sfogo via Twitter del presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova, il comico Luca Bizzarri, che critica l'idea di un ponte "multilivello e multifunzione" ipotizzata per il nuovo Morandi dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.
Bizzarri pubblica sul social anche una fotografia del torrente Polcevera in piena, durante un alluvione.
Manovra, Lega: 'Se Tria non è più nel progetto lo cambiamo'
Di Maio: 'In programma non c'è nessuna dimissione Tria'
Il ministro dell'Economia sotto assedio nel giorno in cui è previsto un nuovo vertice di maggioranza per il Def, puntando a spingere il deficit oltre il 2%, almeno al 2,4%. Mentre Tria resta sulla sua linea del Piave, con segnali che qualcuno in Parlamento interpreta anche come l'intenzione di arrivare alle conseguenze estreme delle dimissioni, la Lega fa sapere che se il ministro non è più nel programma di governo se ne cercherà un altro. Ma Di Maio precisa che in programma non c'è alcuna richiesta di dimissioni.
Vertice alle 16 sulla manovra. Al momento è confermata la riunione del Cdm delle 20.
"Se Tria non è più nel progetto, troveremo un altro ministro dell'Economia": afferma Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ospite di Agorà, Rai Tre, commentando la manovra finanziaria.
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mercoledì 26 settembre 2018
Rapina in villa a Lanciano: tre arresti. Caccia al capo italiano della banda
Uomini finiti in carcere stavano per partire
E' caccia al capo della banda che ha messo a segno la violenta rapina nei confronti di una coppia di Lanciano. L'uomo secondo la descrizione della vittima di una precedente rapina è un italiano, "forse è un pugliese". Proprio da questa testimonianza c'è stata la svolta che hanno portato all'arresto dei tre romeni oggi. "Anche se ho visto solo occhi dietro un cappuccio e voci il capo forse è un pugliese e gli altri sono dell'Est Europa", da detto il commerciante Massimiliano Delle Vigne ricordando il pestaggio subito.
I tre banditi fermati oggi stavano tentando la fuga ed erano diretti in Romania. Un quarto sarebbe riuscito a fuggire. Avevano addosso circa 3.400 euro. La Golf nera sequestrata e bloccata dopo un inseguimento dei carabinieri è rimasta danneggiata sulla fiancata sinistra per un incidente occorso ai fuggitivi.
"La notizia mi rende più sereno e mi restituisce una maggiore tranquillità nel rientrare a casa. Adesso davvero non vedo l'ora". Così Carlo Martelli dal suo letto di ospedale dopo aver appreso dell'arresto di tre persone. "Desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l'ha sempre caratterizzata", dice Martelli.
''Li hanno presi? Bravi, ma a me non cambia niente. Certo, se me li dovessero far vedere in faccia, forse potrei riconoscerli'', dice una delle vittime della banda delle rapine violente, il commerciante Domenico Iezzi, a cui è stato tagliato un dito. ''Mentre era lì a gonfiarmi di botte pieno di sangue uno di loro ha alzato leggermente il passamontagna, e mi ha urlato di non guardarlo: non so - conclude - forse, ce la potrei fare. Fatemi vedere qualche foto''.
martedì 25 settembre 2018
Meteo a 7 giorni: fine mese tranquilla, inizio ottobre con il botto?
L'afflusso di aria più fredda si attenuerà ma resterà attiva una circolazione d'aria instabile sul meridione sino al week-end. Da lunedì saccatura in avvicinamento al centro Europa e all'Italia e possibile peggioramento da martedì 2 ottobre.
L'autunno ha mosso i primi passi sull'Europa e sull'Italia ma sembra avere ben altri progetti per i prossimi giorni. Le mappe relative ai principali modelli matematici segnalano la possibilità che dai primi di ottobre una saccatura si vada scavando sul Mediterraneo centrale, sfruttando l'indebolimento della zona di alta pressione qui presente.
Tutto questo depone per un significativo cambiamento del tempo su tutte le regioni, ma soprattutto al nord e sul Tirreno, dove la saccatura finirebbe per isolare un minimo depressionario, continuando a determinare precipitazioni per altre 36-48 ore.
Sarebbe insomma un altro tassello per completare il puzzle del passaggio stagionale. Naturalmente le correnti da est sono quelle che per eccellenza determinano gli abbassamenti più repentini di temperatura sul nostro Paese, perché da quella parte non abbiamo nulla che ci protegge, ma il simbolo dell'autunno non è il freddo, bensì la pioggia, e quella sino ad ora, eccezion fatta per alcune limitate aree del Paese, è completamente mancata.
Ovvio che se il tentativo della saccatura andasse completamente a vuoto, la scenario autunnale verrebbe improvvisamente edulcorato, con l'anticiclone ancora in grado di dettar legge e di favorire temperature superiori alla media.
Le probabilità di un cambiamento però sono sempre più elevate, rispetto alla previsione di una prosecuzione della stabilità.
SINTESI PREVISIONALE SINO A MARTEDI 2 OTTOBRE:
mercoledì 26 settembre: ancora un po' di nubi al mattino sul nord-ovest e le regioni adriatiche, così come la Sardegna orientale, ma con tendenza a rasserenamento. Bel tempo altrove. Residua ventilazione orientale, in attenuazione, salvo sul meridione. Piuttosto freddo al mattino, relativamente mite nel pomeriggio.
giovedì 27 settembre: bel tempo ovunque ma con addensamenti sulle regioni meridionali estreme e sullo Jonio, associati a brevi rovesci o temporali isolati, ancora un po' ventoso al sud, temperature minime stazionarie, massime in aumento.
venerdì 28 settembre: un po' di nuvolaglia al sud con brevi rovesci sparsi, altrove bel tempo e temperature in lieve aumento, specie nei valori massimi.
sabato 29 settembre e domenica 30 settembre: un po' di variabilità sul territorio ma senza fenomeni rilevanti, temperature senza grandi variazioni.
lunedì 1 e martedì 2 ottobre: potrebbe concretizzarsi un peggioramento al nord e su parte del centro, in primis Umbria, Toscana e Marche, associato a precipitazioni e ad un nuovo moderato calo termico.
Tutto questo depone per un significativo cambiamento del tempo su tutte le regioni, ma soprattutto al nord e sul Tirreno, dove la saccatura finirebbe per isolare un minimo depressionario, continuando a determinare precipitazioni per altre 36-48 ore.
Sarebbe insomma un altro tassello per completare il puzzle del passaggio stagionale. Naturalmente le correnti da est sono quelle che per eccellenza determinano gli abbassamenti più repentini di temperatura sul nostro Paese, perché da quella parte non abbiamo nulla che ci protegge, ma il simbolo dell'autunno non è il freddo, bensì la pioggia, e quella sino ad ora, eccezion fatta per alcune limitate aree del Paese, è completamente mancata.
Ovvio che se il tentativo della saccatura andasse completamente a vuoto, la scenario autunnale verrebbe improvvisamente edulcorato, con l'anticiclone ancora in grado di dettar legge e di favorire temperature superiori alla media.
Le probabilità di un cambiamento però sono sempre più elevate, rispetto alla previsione di una prosecuzione della stabilità.
SINTESI PREVISIONALE SINO A MARTEDI 2 OTTOBRE:
mercoledì 26 settembre: ancora un po' di nubi al mattino sul nord-ovest e le regioni adriatiche, così come la Sardegna orientale, ma con tendenza a rasserenamento. Bel tempo altrove. Residua ventilazione orientale, in attenuazione, salvo sul meridione. Piuttosto freddo al mattino, relativamente mite nel pomeriggio.
giovedì 27 settembre: bel tempo ovunque ma con addensamenti sulle regioni meridionali estreme e sullo Jonio, associati a brevi rovesci o temporali isolati, ancora un po' ventoso al sud, temperature minime stazionarie, massime in aumento.
venerdì 28 settembre: un po' di nuvolaglia al sud con brevi rovesci sparsi, altrove bel tempo e temperature in lieve aumento, specie nei valori massimi.
sabato 29 settembre e domenica 30 settembre: un po' di variabilità sul territorio ma senza fenomeni rilevanti, temperature senza grandi variazioni.
lunedì 1 e martedì 2 ottobre: potrebbe concretizzarsi un peggioramento al nord e su parte del centro, in primis Umbria, Toscana e Marche, associato a precipitazioni e ad un nuovo moderato calo termico.
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Incendio nel Pisano: brucia monte Serra, fiamme verso Calci
Il sindaco evacua alcune zone, si attendono i Canadair
Continua a bruciare il monte Serra, nel Pisano, e le fiamme si avvicinano pericolosamente all'abitato di Calci. Il sindaco Massimiliano Ghimenti via Facebook ha ordinato agli abitanti di lasciare le case a scopo preventivo, in particolare nella frazione di Montemagno e nelle zone di Torre e San Lorenzo. Un centinaio gli sfollati, che si sono raccolti nella palestra comunale. Impegnati da ore Vigili del fuoco e protezione civile, alle prese anche con un forte vento che rende difficile l'intervento. Con la luce dell'alba si attendono gli elicotteri e i Canadair, ma se il vento rimane così forte sarà difficile che possano alzarsi in volo. Non si registrano feriti né morti, ma la paura che le fiamme arrivino all'abitato è tanta. Nelle prime ore di intervento, ha detto Ugo D'Anna, comandante dei Vigili del fuoco di Pisa, è stato concreto il rischio di 'perdere due squadre' perché l'incendio è 'molto grosso e potente'. Le fiamme, probabilmente di origine dolosa, sono state avvistate intorno alle 22 di ieri. La cittadinanza di Calci si è radunata nella zona del municipio. L'amministrazione in queste ore concitate sta riorganizzando i collegamenti bus con Pisa.
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Continua a bruciare il monte Serra, nel Pisano, e le fiamme si avvicinano pericolosamente all'abitato di Calci. Il sindaco Massimiliano Ghimenti via Facebook ha ordinato agli abitanti di lasciare le case a scopo preventivo, in particolare nella frazione di Montemagno e nelle zone di Torre e San Lorenzo. Un centinaio gli sfollati, che si sono raccolti nella palestra comunale. Impegnati da ore Vigili del fuoco e protezione civile, alle prese anche con un forte vento che rende difficile l'intervento. Con la luce dell'alba si attendono gli elicotteri e i Canadair, ma se il vento rimane così forte sarà difficile che possano alzarsi in volo. Non si registrano feriti né morti, ma la paura che le fiamme arrivino all'abitato è tanta. Nelle prime ore di intervento, ha detto Ugo D'Anna, comandante dei Vigili del fuoco di Pisa, è stato concreto il rischio di 'perdere due squadre' perché l'incendio è 'molto grosso e potente'. Le fiamme, probabilmente di origine dolosa, sono state avvistate intorno alle 22 di ieri. La cittadinanza di Calci si è radunata nella zona del municipio. L'amministrazione in queste ore concitate sta riorganizzando i collegamenti bus con Pisa.
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Disastro di Ponte Morandi: 3 mila i lavoratori a rischio
Confindustria Genova rende noti i numeri dell'impatto su produttività e occupazione nell'area industriale interessata dal crollo
Sono oltre 3 mila i lavoratori delle 100 aziende, tra grandi, medio-piccole e micro, coinvolte dalle conseguenze dirette e indirette del crollo di ponte Morandi a Genova.
Mentre le realtà ricomprese, in tutto o in parte, all'interno della cosiddetta "zona rossa" sono circa una ventina, per circa 400 occupati direttamente destinati ad attività lavorative nell'area.
Sono i numeri resi noti da Confindustria Genova che ha incontrato le realtà produttive ubicate sulla sponda destra del torrente Polcevera, in corrispondenza del troncone ovest del viadotto rimasto in piedi dopo il crollo, sotto al quale è scattata l'inagibilità dell'area.
Al momento l'ultima ordinanza del sindaco di Genova ha restituito l'agibilità alla parte del sito di Ansaldo Energia che si trova sotto il viadotto, in un'area fino all'altro ieri evacuata per rischio cedimenti e ora tornata alla produttività.
Mentre le realtà ricomprese, in tutto o in parte, all'interno della cosiddetta "zona rossa" sono circa una ventina, per circa 400 occupati direttamente destinati ad attività lavorative nell'area.
Sono i numeri resi noti da Confindustria Genova che ha incontrato le realtà produttive ubicate sulla sponda destra del torrente Polcevera, in corrispondenza del troncone ovest del viadotto rimasto in piedi dopo il crollo, sotto al quale è scattata l'inagibilità dell'area.
Al momento l'ultima ordinanza del sindaco di Genova ha restituito l'agibilità alla parte del sito di Ansaldo Energia che si trova sotto il viadotto, in un'area fino all'altro ieri evacuata per rischio cedimenti e ora tornata alla produttività.
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Scade la cassa integrazione: a rischio 140 mila posti di lavoro
Sindacati in allarme: per colpa del Jobs act ammortizzatori agli sgoccioli, urgente una proroga. Pressing su Di Maio: oggi mobilitazioni e scioperi e un presidio dei metalmeccanici al Mise
PAOLO BARONI
ROMA
Appeso al «decreto urgenze» non c’è solo la questione del ponte Morandi e la drammatica emergenza di Genova, ma c’è pure il destino di 140mila lavoratori che a partire da oggi resteranno senza ammortizzatori sociali. Perderanno ogni sussidio e di fronte a loro avranno una sola drammatica prospettiva: il licenziamento. A partire da oggi, a tre anni esatti dal varo del decreto che in ossequio al Jobs act riformava tutto il sistema degli ammortizzatori sociali, per migliaia di lavoratori di ogni settore produttivo iniziano infatti a scadere i 36 mesi di cassa integrazione e i contratti di solidarietà a disposizione nel quinquennio.
Le promesse di Di Maio
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Luigi di Maio, visitando la scorsa settimana lo stabilimento della Bekaert, aveva annunciato che col «decreto urgenze» sarebbe stata ripristinata la cassa integrazione straordinaria per cessazione. Dopo l’ok arrivato il 13 settembre da parte del Consiglio dei ministri questo provvedimento però è sparito dai radar e a distanza di 10 giorni non è ancora stato trasmesso al Quirinale.
I sindacati sono giustamente preoccupati. In prima linea i metalmeccanici che per oggi hanno promosso una giornata di mobilitazione e di scioperi ed hanno programmato un presidio a Roma davanti al ministero dello Sviluppo. Al governo avanzano una richiesta precisa, la stessa fatta al precedente governo: prolungare di almeno 12 mesi la cassa integrazione in scadenza in modo tale da poter completare i processi di riorganizzazione e di ristrutturazione aziendale in corso e le iniziative di reindustrializzazione. «Le promesse non bastano vogliamo vedere il decreto – spiega il segretario generale della Fim-Cisl Marco Bentivogli -. La reintroduzione della cigs per cessazione è un primo risultato importante, che in parte affronta il problema, ma non basta».
I numeri della crisi
Secondo le stime di Fiom, Fim e Uilm sono circa 140mila i metalmeccanici coinvolti da situazioni di crisi in comparti che vanno dalla siderurgia agli elettrodomestici, dall’elettronica all’automotive, dall’itc alle telecomunicazioni, con 80 mila lavoratori ina cassa integrazione straordinaria. Per metà sono concentrati nelle regioni del Nord, con punte di 16mila unità in Lombardia, 9.900 in Liguria, 9.800 in Piemonte e 5.900 in Veneto e un’ampia diffusione anche al Sud (14.700 in Puglia, 9.000 in Campania e 8.200 in Basilicata).
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Casinò di Campione «Licenziati i 482 dipendenti»
Manca solo l’ufficialità alla notizia dell’avvio della procedura per i lavoratori. I sindacati: «Era nell’aria». Intanto è stato nominato il Commissario prefettizio che dovrà gestire il Comune in dissesto e gli annunciati 86 tagli
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Non c’è ancora l’ufficialità ma l’indiscrezione sembra avere solide fondamenta: il Casinò di Campione d’Italia ha aperto la procedura di licenziamento collettivo di tutti i dipendenti a seguito del fallimento della società, avvenuta nel mese di luglio e che ha comportato - come è noto - la chiusura della casa da gioco.
Lo scrive il portale Gioconewscasino.it - sempre molto attendibile sul tema - lche virgoletta numerosi passaggi del documento inviato dai curatori fallimentari ai sindacati. La misura riguarda 482 persone, di cui 64 part time. Vale a dire tutti quelli attualmente in forza tra amministrativi, ausiliari, addetti al gioco e addetti al ristorante, tutti quanti strutturalmente in esubero.
Per quanto attesa, la notizia - in attese di conferme, naturalmente - non può che rendere ancora più drammatica la situazione occupazionale dell’enclave. «Era nell’aria, anche perché si tratta di un provvedimento necessario per avere accesso agli ammortizzatori sociali – dice Giovanni Fagone, rappresentante sindacale della Cgil interpellato da “La Provincia”- Comunque, nessuna comunicazione formale è ancora arrivata alle sigle sindacali e neppure ai lavoratori interessati».
lunedì 24 settembre 2018
Iperdì, i lavoratori scendono in strada: "A rischio mille famiglie"
I dipendenti del supermercato Iperdì di Novi Ligure sono scesi in strada questa mattina. Con la crisi del gruppo Cga Generalmarket ci sono un migliaio di posti di lavoro a rischio
NOVI LIGURE (AL) – I dipendenti dell’Iperdì di Novi Ligure sono scesi in strada questa mattina: hanno manifestato per far sapere ai cittadini novesi che – con la crisi del gruppo Cga Generalmarket, proprietario di 35 supermercati in Lombardia, Piemonte e Liguria – ci sono un migliaio di posti di lavoro a rischio, tra i cui i loro. In tanti, tra i 21 addetti del punto vendita di via Oneto, lavorano lì fin dal giorno dell’apertura, l’ormai lontano 14 maggio 2004.
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NOVI LIGURE (AL) – I dipendenti dell’Iperdì di Novi Ligure sono scesi in strada questa mattina: hanno manifestato per far sapere ai cittadini novesi che – con la crisi del gruppo Cga Generalmarket, proprietario di 35 supermercati in Lombardia, Piemonte e Liguria – ci sono un migliaio di posti di lavoro a rischio, tra i cui i loro. In tanti, tra i 21 addetti del punto vendita di via Oneto, lavorano lì fin dal giorno dell’apertura, l’ormai lontano 14 maggio 2004.
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Media: ''Italiani senza lavoro rischiano espulsione da Germania"
Sottosegretario Merlo, espulsioni sarebbero gravi
La patria europea dell'accoglienza rischia di rimangiarsi tutto. Gli italiani e tutti gli europei emigrati in Germania e rimasti senza lavoro potrebbero essere espulsi se non riescono, o non possono, trovare un'occupazione entro sei mesi. "Se fosse vero, l'atteggiamento della Germania sarebbe molto grave e andrebbe a colpire l'essenza stessa della Ue", commenta con l'ANSA il sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo, sottolineando che "sarebbe un paradosso: l'Italia sotto accusa perché cerca di difendere l'Europa dall'immigrazione illegale e la Merkel che starebbe colpendo un diritto fondamentale dei cittadini Ue". "Chi è che difende davvero l'Unione Europea? Chi lavora per proteggerne i confini o chi starebbe preparandosi a cacciare dal proprio Paese cittadini europei?", si chiede il sottosegretario. L'allarme è stato lanciato da Radio Colonia, con un servizio della trasmissione in italiano Cosmo che ha mandato in onda la testimonianza shock di una donna italiana convocata dall'Ufficio per gli immigrati che le ha dato una sorta di ultimatum.
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