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sabato 6 ottobre 2018

Nuovi rialzi di benzina e diesel, la Coldiretti: "Pesa sul costo del cibo"

Eni è stata l'ultima a ritoccare i prezzi, il gasolio è salito dell'11 per cento in un anno. Ogni pasto percorre in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole

MILANO - Continuano ad aumentare i prezzi consigliati dei carburanti alla pompa e la Coldiretti ne approfitta per ricordare quanto questo incida sul costo finale dei prodotti agricoli e alimentari in genere.

Sulla scia delle quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo si registrano tensioni alla pompa di benzina: stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio e di due centesimi quelli del Gp


Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 14mila impianti: benzina self service a 1,652 euro/litro (+3 millesimi, pompe bianche 1,626), diesel a 1,531 euro/litro (+5, pompe bianche 1,510). Benzina servito a 1,767 euro/litro (+2, pompe bianche 1,668), diesel a 1,651 euro/litro (+3, pompe bianche 1,551). Gpl a 0,673 euro/litro (+2, pompe bianche 0,659), metano a 0,973 euro/kg (+5, pompe bianche 0,961).

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Bollette luce e gas, in arrivo una stangata ad Ottobre

Nuovo forte aumento delle tariffe per l’elettricità e il gas. Dal primo ottobre, secondo quanto ha stabilito l’Arera (Autorità per l’energia), la luce costerà il 7,6% in più (pari a 32 euro in più nell’anno ‘scorrevole’ 2018), mentre il metano salirà del 6,1% (+61 euro). A pesare sono in particolare l’aumento delle materie prime energetiche, la crescita del prezzo dei permessi di emissione di Co2 e lo stop dei reattori nucleari in Francia. A luglio erano scattati gli aumenti del 6,5% per la luce e dell’8,2% per il gas.

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Terremoto Catania, aggiornamenti: tremano Sicilia e Calabria, notevole scuotimento del suolo

Trema la Sicilia, forte scossa di terremoto nel cuore della notte. Superato il sesto grado della scala Mercalli.

Una forte scossa di terremoto ha colpito l'entroterra catanese, poco a sud dell'Etna, nel cuore della notte di oggi 6 ottobre 2018. Il terremoto è stato di magnitudo 4.8 sulla scala richter con ipocentro fissato a 8 km di profondità risultando piuttosto superficiale, mentre l'epicentro è stato individuato nella zona di Santa Maria di Licodia, Paternò e Biancavilla.
La scossa di terremoto ha causato danni nell'area epicentrale (VEDI QUI) ed è stata avvertita su gran parte della Sicilia. Tanta paura nel catanese e anche a Catania città, distante circa 20 km dall'epicentro. La popolazione si è riversata per strada in via precauzionale.
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venerdì 5 ottobre 2018

Maltempo: trovati morti mamma e un bimbo, ancora disperso l'altro figlio

In Calabria torrenti esondati e allagamenti: 16 persone salvate, molte si erano rifugiate sui tetti


I corpi della mamma e di uno dei due figli dispersi a Lamezia Terme in provincia di Catanzaro a seguito dell'ondata di maltempo sono stati ritrovati dai vigili del fuoco nel letto di un torrente nei comuni di San Pietro a Maida e San Pietro Lametino. Sono in corso le ricerche del secondo figlio della donna che risulta ancora disperso.
Nel corso della notte era stato il marito della donna, Stefania Signore, ad avvertire i vigili del fuoco del suo mancato rientro a casa. La vettura sulla quale viaggiava la donna era stata trovata con le quattro frecce accese e vuota a San Pietro Lametino, frazione di Lamezia Terme. Le ricerche sono in corso adesso in tutta la zona per cercare il secondo figlio anche con l'ausilio di un elicottero del Nucleo Vvf di Salerno ed un altro è in arrivo da Catania.
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PREVISIONI METEO: un colpo di scena in arrivo per il nord?

Uno sguardo al tempo previsto sul nostro Paese nei prossimi giorni: diverse occasioni di tempo INSTABILE soprattutto al sud ma vi saranno chances di pioggia anche al nord.


Dopo un mese di settembre influenzato spesso e volentieri dall'alta pressione, ottobre esordisce sotto una circolazione di tipo diverso; le masse d'aria polari sono riuscite a penetrare in modo efficace sull'Europa meridionale e adesso troviamo il bacino centrale del Mediterraneo sotto l'influenza di una depressione responsabile di forte maltempo. Nei prossimi giorni le regioni del centro e del sud resteranno ancora sotto tiro dell'instabilità e potranno sperimentare forti temporali che, almeno in parte, riusciranno a propagarsi nel fine settimana anche al nord.


Sul tempo previsto nel corso della prossima settimana, il nostro sguardo torna a rivolgersi ad ovest. Troveremo infatti delle nuove figure di bassa pressione che riporteranno condizioni di instabilità dapprima su Francia e Spagna, poi forse anche su parte del nostro Paese soprattutto da lunedì con un maggiore coinvolgimento ipotizzabile per la Toscana, la Liguria, la Sardegna ed il Lazio. Questa previsione rimane tuttavia suscettibile di variazioni ancora importanti. 
Sul lungo periodo l'incertezza previsionale rimane particolarmente elevata, anche se alcune linee di tendenza mettono in luce per la prima volta la costituzione di un "blocking" con l'anticiclone sul Mediterraneo orientale e soprattutto la Penisola Balcanica, contrapposto ad una figura di bassa pressione piuttosto ampia sull'ovest Europa. 

mercoledì 3 ottobre 2018

Trump e i soldi del padre: «Ereditò 413 milioni grazie alle frodi fiscali»

Inchiesta choc del New York Times sulle origini del patrimonio del presidente Usa. Il legale del tycoon: «Tutto falso»

Donald Trump avrebbe costruito il suo gruppo partendo da almeno 413 milioni di dollari: una donazione del padre Fred, occultata al fisco negli anni Novanta. Il New York Times ha pubblicato ieri una lunga inchiesta sulle origini finanziarie del costruttore e ora presidente degli Stati Uniti. Ne viene fuori un quadro al limite della legalità e che, sicuramente, rilancerà le polemiche sui rapporti tra «The Donald» e l’amministrazione tributaria.

Il quotidiano ha esaminato i documenti sul passaggio dalla prima alla seconda generazione dei Trump. Fred, intraprendente costruttore del Queens, aveva deciso di trasferire circa 1 miliardo di dollari ai tre figli: Maryanne, Robert e Donald, il futuro 45° presidente degli Stati Uniti (un altro fratello Fred Trump era morto nel 1981).

Bene, secondo le leggi in vigore in quegli anni sull’eredità e le donazioni, il capofamiglia avrebbe dovuto versare circa 550 milioni di imposte. Risulta, invece, che i Trump pagarono solo 52,2 milioni di dollari: un’aliquota dieci volte inferiore a quella legale. Come fu possibile? Il giornale scrive che fu proprio il giovane Donald a mettere in piedi una serie di società fittizie per far sparire il denaro e le ricchezze. Nello stesso tempo il futuro leader del Paese riuscì a svalutare gli immobili costruiti dal padre Fred e che presto sarebbero passati sotto il suo controllo.

Nel corso dell’ultima campagna elettorale lo stesso Trump si era vantato più volte: «Nessuno conosce meglio di me il codice fiscale di questo Paese». Così come aveva sempre detto di aver cominciato praticamente da solo, con un piccolo aiuto da parte di Fred.

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Per le misure simbolo mancano 15 - 20 miliardi: caccia «difficile» ai tagli

Per far quadrare i conti con il programma di governo bisogna aggiungere alla spesa in deficit altro denaro: soldi non facili da trovare

ROMA Numeri che non tornano, tempi che si allungano, verifiche politiche ancora tutte da fare. A una settimana dalla approvazione formale, la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, con i nuovi obiettivi di crescita, deficit e debito, sembra ancora in alto mare. Luigi Di Maio assicura che il governo non arretrerà di un centimetro rispetto all’obiettivo di deficit del 2,4%, ma per fare il reddito di cittadinanza, quota 100 sulle pensioni e flat tax, quel margine non basta. Per far quadrare i conti con il programma di governo bisogna aggiungere alla spesa in deficit altro denaro. Tagli di spesa o nuove entrate per 15-20 miliardi di euro. Soldi non facili da trovare, su cui si è già aperto all’inizio della settimana un nuovo e teso confronto politico dentro la maggioranza.

Al momento il disavanzo «tendenziale» del prossimo anno, quello che si avrebbe senza fare assolutamente nulla, è intorno all’1,2-1,3% del prodotto interno lordo. Sommando 0,8 punti che servono per eliminare nel 2019 gli aumenti dell’Iva il deficit salirebbe al 2%. Mettendoci sopra le risorse per finanziare il nuovo piano di investimenti pubblici di cui ha parlato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, due decimali di Pil, si arriverebbe già al 2,2%. E così i fondi per avviare la riduzione delle tasse per le imprese e le partite Iva, il reddito contro la povertà e riformare le pensioni, si ridurrebbero, restando al 2,4% di deficit, ad appena 3-4 miliardi.

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La scure di S&P su Astaldi: è default

Il gruppo ha chiesto il concordato in continuità. I cantieri: dalla linea 4 a Milano al tunnel del Brennero

Il terzo Ponte sul Bosforo realizzato da Astaldi

Per l’agenzia Standard&Poor’s il rating di Astaldi è scivolato a «D», il livello più basso di merito di credito. La richiesta di concordato preventivo in bianco presentato al Tribunale di Roma da Astaldi «prevede la sospensione dei pagamenti» ai creditori impedendo eventuali atti ingiuntivi. Per S&P «equivale ad un default».

Quel che è certo è che il secondo gruppo di costruzioni in Italia, controllato dalla famiglia Astaldi e quotato in Borsa da oltre 15 anni, sta vivendo una situazione delicatissima che mette in discussione la continuità aziendale. Ciò rischia di avere ricadute pesanti nel Paese, perché Astaldi è impegnata in parecchie opere infrastrutturali,date le competenze ingegneristiche riconosciutele in tutto il mondo. Le difficoltà finanziarie e di solvibilità nei confronti dei creditori e del sistema bancario (tra le più esposte Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnp Paribas e BancoBpm)rischiano di avvitare anche i lavori in cui Astaldi è impegnata come general contactor o come azionista dei consorzi costituiti ad hoc. Gli interrogativi riguardano il primo lotto tra Verona e il bivio di Vicenza sulla tratta che nelle intenzioni(e in attesa della relativa copertura finanziaria)dovrebbe arrivare fino a Padova. Astaldi è socia del consorzio Iricav Due il cui committente è Rfi per un appalto pro-quota da 900 milioni. Un consorzio di cui fa parte anche Salini-Impregilo e Condotte finita in amministrazione straordinaria.

Stati Uniti, muore a 29 anni infettato dall’ameba mangia-cervello

L’uomo è venuto in contatto con il parassita Naegleria Fowleri dopo aver nuotato in un parco acquatico in Texas ed è morto in pochi giorni


Un uomo del New Jersey, Fabrizio Stabile, 29 anni, è morto dopo essere stato infettato dal parassita Naegleria Fowleri, conosciuto come «ameba-mangia cervello», estremamente pericoloso per l’uomo, dopo aver nuotato una piscina a onde in Texas. Fabrizio ha cominciato a sentirsi male il 16 settembre scorso: mentre stava tagliando il prato di casa ha accusato violenti mal di testa. Dopo aver preso analgesici ha dormito per l’intera notte, ma il giorno successivo era ancora in preda al dolore e non era più in grado di parlare. A questo punto la madre lo ha accompagnato in ospedale. I medici lo hanno inizialmente curato per meningite batterica, ma le sue condizioni sono precipitate. Dopo quattro giorni di test è stato stabilito che il paziente aveva contratto il parassita Naegleria Fowleri, ma era ormai troppo tardi per intervenire ed è morto il giorno dopo alla diagnosi, il 21 settembre. L’uomo si è ammalato dopo essere stato al Cable Park e Surf Resort a Waco, in Texas. Epidemiologi hanno prelevato campioni di acqua per testare la presenza dell’ameba e i risultati sono attesi in settimana. Il parco è al momento chiuso per la stagione invernale.

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martedì 2 ottobre 2018

Corteo Pd, portavoce 5 Stelle offende manifestanti e malati: "Diabetici, dementi, affetti da Alzheimer"

Scoppia la polemica su Ettorre, consigliere M5s di Moncalieri. I dem: "Come siete caduti in basso". L'associazione Alzheimer: "Ragazzino ignorante, insulta due milioni di persone". Le sue scuse: "Ho sbagliato, il mio black humour non è stato capito"

La verità sui quattro gatti del M5S a Palazzo Chigi e sulla manifestazione del PD a Piazza del Popolo



lunedì 1 ottobre 2018

Colpo di scena: il 19enne ucciso da un cacciatore era armato e in tenuta da caccia

Colpo di scena: il 19enne ucciso perché scambiato per una preda era armato e in tenuta da caccia. Sul caso indagano i carabinieri

Colpo di scena

Aveva un fucile calibro 12 con parecchie munizioni al seguito, ma senza mai avere conseguito il porto d’armi; indossava un cappellino e una tuta, teneva con sé una torcia e in tasca gli è stato trovato un coltellino. Parliamo di Nathan Labolani, il diciannovenne di Apricale (Imperia), ucciso con un colpo di fucile all’addome, verso le 8 di ieri, da un cacciatore di 29 anni, di Ventimiglia, che lo avrebbe scambiato per una preda.

I retroscena

Che cosa il ragazzo ci facesse, a quell’ora e in una sorta di tenuta da caccia, in una riserva dov’era in corso una battuta al cinghiale, è difficile a dirlo. Si tratta, infatti, di un particolare che stanno cercando di verificare i carabinieri e sarà compito della Procura di Imperia accertarlo.

Gli interrogativi

Resta anche da capire a chi appartenesse quell’arma e perché il ragazzo si trovasse accovacciato dietro un cespuglio, pochi minuti dopo l’inizio della battuta di caccia alla quale partecipavano una squadra di Camporosso e una di Perinaldo, due Comuni delle vicine vallate.

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Liguria: grandinata sconvolgente colpisce Alassio, situazione pesante nel ponente

La perturbazione atlantica accompagnata da aria piuttosto fresca in quota ha fatto sentire i suoi effetti anche in Liguria dove si sono abbattuti intense piogge, temporali e grandinate.
Una grandinata di entità eccezionale si è verificata nel primo pomeriggio ad Alassio, in provincia di Savona,dove le strade si sono trasformate in fiumi di acqua e grandine e tutto è stato ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio che ha reso lo scenario apparentemente invernale, come avesse nevicato. In alcuni punti la grandine ha raggiunto addirittura i 30-40 centimetri, bloccando perfino le automobili. 
Diverse le strade intasate e forte preoccupazione anche da parte degli agricoltori per i danni causati dall’eccezionale fenomeno atmosferico. La grandine ha interessato anche Albenga, seppur in maniera meno pesante rispetto ad Alassio. 
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Modena, i compagni di classe disertano la festa di compleanno del bimbo autistico. Poi una sorpresa da Milano

Un solo amichetto si è presentato. La madre sfoga la sua amarezza in un video diventato virale. La preside: "Il piccolo è inserito, sezione tranquillissima" di MARCELLO RADIGHIERI

La torta per il bimbo di 4 anni, alla festa a Milano
MODENA - La torta, piuttosto grande, c'era. La sala, addobbata a festa per l'occasione, anche. E gli inviti erano stati regolarmente spediti. A mancare, semmai, è stata proprio la cosa più importante: i partecipanti. Dei 23 bambini chiamati, infatti, se n'è presentato solamente uno. E, degli assenti, la maggior parte non avrebbe avuto nemmeno il buon cuore di avvertire. 

È la triste storia di un compleanno finito male, quella che arriva da Cavezzo, nel modenese. Praticamente tutta la classe della scuola materna statale del paese, infatti, ha dato forfait alla festa di un bambino autistico. Lui, già pronto a spegnere la sua quarta candelina, non si sarebbe accorto di nulla proprio a causa della sua condizione. Ma la madre, indignata, ha preferito non lasciar correre, e armata di videocamera ha affidato il suo sfogo a Facebook: "In casa mia mi hanno insegnato che chiedere è lecito e rispondere è sinonimo di cortesia: bastava mi rispondessero di no, invece sono stata ignorata. Ho scritto l'invito per la festa di compleanno di mio figlio nella chat dei genitori dei suoi compagni di classe, invitandoli di lunedì alle 18. Ma su 18 persone che hanno ricevuto l'invito solo in 5 mi hanno risposto".


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Attacco AUTUNNALE sull'Italia: depressione e MALTEMPO a partire dal nord

Gli amanti dell'eterna estate dovranno rassegnarsi: indietro non si torna, ora entra in scena l'autunno vero. L'affondo della saccatura giungerà da nord e scaverà una depressione in ambito mediterraneo.


SITUAZIONE: una saccatura affonda dal centro Europa sul Mediterraneo centrale e sull'Italia si andrà scavando un vortice depressionario a tutte le quote che impegnerà dapprima il settentrione e da martedì il medio e basso Tirreno, con conseguenze molto instabili, a tratti perturbate. 

EVOLUZIONE: il vortice depressionario rimarrà attivo per diversi giorni sul medio e basso Tirreno, favorendo instabilità atmosferica soprattutto sulle Isole e sul meridione sino a venerdì. Tempo migliore procedendo verso nord, grazie all'influsso stabilizzante di un cuneo di alta pressione.

CALO TERMICO: le temperature caleranno di alcuni gradi a partire dal nord, anche se il grosso dell'aria fredda rimarrà localizzato a nord dell'arco alpino. I reiterati attacchi autunnali a cui sembra destinato il Paese però non consentiranno più alle temperature di guadagnare molti gradi anche in presenza di giornate soleggiate.

domenica 30 settembre 2018

Il Nord spegne i vecchi diesel, da lunedì stop a 1,1 mln mezzi

In molte regioni del nord entrano in vigore le nuove limitazioni permanenti del traffico previste dall'Accordo di Bacino Padano per migliorare la qualità dell'aria

Il Nord Italia spegne i vecchi diesel. Dall'inizio della prossima settimana infatti in molte regioni del nord entreranno in vigore le nuove limitazioni permanenti del traffico previste dall'Accordo di Bacino Padano per migliorare la qualità dell'aria. Limitazioni che sono più ampie rispetto a quelle dello scorso inverno: le misure infatti riguardano 1,1 milioni di auto che prima non erano toccati dagli stop.
I conti li ha fatti il Sole 24 Ore, su dati Unrae. Quest'anno il bando in Piemonte, Lombardia e Veneto riguarderà anche le vetture Euro 3 a gasolio, che spiega il quotidiano economico, sono grosso modo quelle immatricolare tra il 2001 e il 2005.
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sabato 29 settembre 2018

Terremoto e tsunami in Indonesia: e' una catastrofe, circa 400 morti e tanti dispersi

Il violentissimo terremoto seguito da un'onda tsunami che ha colpito ieri l'isola indonesiana di Sulawesi ha causato devastazione e morte. Stando agli ultimi aggiornamenti, il bilancio della catastrofe si è pesantemente aggravato rispetto al precedente bollettino. Il numero di vittime è salito infatti a 384 persone. Centinaia i feriti.
Il bilancio è stato comunicato dall’Agenzia nazionale indonesiana per la gestione dei disastri (BNPB), che però ha anticipato che potrebbe salire per i molti dispersi. Il portavoce della BNPB ha parlato di danni estesi, di migliaia di edifici coinvolti e di grandi danni anche alle strade costiere dell’isola.
Una devastazione provocata dalla violentissima scossa di magnitudo 7.5 prima e dallo tsunami(maremoto) abbattutosi sulla costa pochi minuti dopo il sisma, che ha travolto case e persone. 
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venerdì 28 settembre 2018

Meteo a 7 giorni: attacco autunnale del Mediterraneo, poi...

Confermato il transito frontale da nord a sud che avverrà sull'Italia tra lunedi 1 e mercoledi 3 ottobre. A seguire parentesi anticiclonica in attesa di altri eventi.


Il mese di ottobre potrebbe esordire con la pioggia sulle regioni settentrionali ed alcune zone del Tirreno? A tre giorni dalla scadenza previsionale l'incertezza è ancora troppo alta per poter decretare con sicurezza la possibilità di innaffiate su questo settore italico.
Partiamo comunque dai dati certi: l'ultimo week-end settembrino non si farà rimpiangere in fatto di sole e temperature esuberanti.
Il mese di settembre si concluderà quindi in bellezza con un clima adatto alle attività all'aperto e alle gite fuori porta. Qualche nube potrebbe interessare i rilievi specie nella giornata di domenica, per il resto sole e cielo sereno per tutto il periodo.
Un cambiamento potrebbe manifestarsi al nord e sul Tirreno nella giornata di lunedi 1 ottobre (prima mappa) stante la discesa di una perturbazione da nord-ovest verso il Mediterraneo.
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Offensiva perturbata autunnale a partire da lunedì



Borsa: Piazza Affari affonda. Spread Btp-Bund oltre 280

Si amplia ulteriormente la corrente di vendite in Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha toccato un ribasso minimo di giornata del 3%, con le banche sotto la pioggia di vendite. Banca Ifis perde il 10%, Banco Bpm, Bper e Creval il 7,8%, Unicredit, Intesa oltre sei punti percentuali, Ubi è sospesa in asta di volatilità. Le vendite coinvolgono anche altri titoli strutturali, come Enel e Generali, che cedono il 4%. Astaldi, dopo la domanda di concordato preventivo 'con riserva', crolla del 22%.

Tensioni sui titoli di Stato italiani dopo il rapporto deficit/pil previsto al 2,4% per tre anni nella nota di aggiornamento al Def. Lo spread tra Btp e Bund sfonda la soglia dei 280 punti base, a 281, sugli schermi Bloomberg. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,24%.

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«Manovra del popolo», Moscovici avverte: «Quando un Paese si indebita si impoverisce»

Ok al Def, intesa per un deficit al 2,4%. Esultano Di Maio e Salvini. 'Si cambia, manovra del popolo'

Soddisfatti i due vicepremier. 'Si cambia'. Tria costretto ad arrendersi

Accordo raggiunto sul deficit al 2,4% del Pil, dopo un lungo vertice a Palazzo Chigi con Conte, Salvini, Di Maio, Tria e Savona. Al termine del quale, si è svolto il Consiglio dei ministri che ha approvato il Def.
Dunque, sono stati liberati 27 miliardi per la manovra. Alla fine ha vinto la linea del Movimento 5 Stelle e della Lega. La riforma della legge Fornero, il reddito e le pensioni di cittadinanza, i fondi per i risparmiatori colpiti dalle crisi bancarie, gli investimenti e il calo delle tasse per gli autonomi arriveranno tutti nella legge di bilancio e saranno finanziati ricorrendo all'indebitamento. 

giovedì 27 settembre 2018

Torino, chiude lo stabilimento del caffè Hag: 57 licenziamenti

Fino a un po' di anni fa era il decaffeinato per antonomasia, ora l'azienda trasferisce la produzione all'estero. I sindacati dichiarano lo stato di agitazione

«Poste, manca il personale: servizi a rischio»

Alessandria - I sindacati del settore postale l’avevano detto subito: «Le ricadute di questo piano non saranno solo per i cittadini ma anche per il personale». Erano i primi mesi di quest’anno, poco prima che la rivoluzione del sistema di recapito da parte di Poste introducesse anche in provincia una serie di novità sostanziali: la suddivisione dei Comuni maggiori in zone «di base» e «business», con la consegna diversificata della corrispondenza, spalmata su tutto l’arco della giornata, e il recapito a giorni alterni «secco», un giorno sì e uno no, nei centri più piccoli e con minore volume d’affari.
Il piano, di portata nazionale, nell’Alessandrino è entrato a regime il 21 maggio. Ma a distanza di soli quattro mesi, per le organizzazioni sindacali i problemi sono già venuti al pettine. E mentre Poste, interpellata, per ora non rilascia dichiarazioni, Slc Cgil, Slp Cisl, Uil Poste e Confsal Com di Alessandria disegnano una situazione «drammatica» quanto a carenza di personale, aggravata dal fatto che tra esodi andati in porto e pensionamenti in vista, entro la fine dell’anno l’azienda, in provincia, vedrà uscire di scena circa 50 dipendenti.

Il primo sos riguarda i postini: «L’implementazione del modello di recapito è terminata ma sul nostro territorio mancano ancora 30 portalettere titolari, nonostante il nuovo piano preveda che la copertura delle zone venga assicurata al 110%, ossia con un 10% di postini “di scorta”. Nell’Alessandrino, al momento, siamo al 98%». Questo significa che le zone «scoperte» vengono servite con salti mortali dei colleghi di quelle vicine e con l’uso di personale assunto a tempo determinato.
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Luca Bizzarri contro Toninelli: "Un ponte dove mangiare e fare shopping. Ignoranti"

Il tweet del comico genovese


GENOVA -  "Un ponte su cui mangiare e fare shopping. Ignoranti". E' lo sfogo via Twitter del presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova, il comico Luca Bizzarri, che critica l'idea di un ponte "multilivello e multifunzione" ipotizzata per il nuovo Morandi dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.
Bizzarri pubblica sul social anche una fotografia del torrente Polcevera in piena, durante un alluvione.

Manovra, Lega: 'Se Tria non è più nel progetto lo cambiamo'

Di Maio: 'In programma non c'è nessuna dimissione Tria'


Il ministro dell'Economia sotto assedio nel giorno in cui è previsto un nuovo vertice di maggioranza per il Def, puntando a spingere il deficit oltre il 2%, almeno al 2,4%. Mentre Tria resta sulla sua linea del Piave, con segnali che qualcuno in Parlamento interpreta anche come l'intenzione di arrivare alle conseguenze estreme delle dimissioni, la Lega fa sapere che se il ministro non è più nel programma di governo se ne cercherà un altro. Ma Di Maio precisa che in programma non c'è alcuna richiesta di dimissioni. 

Vertice alle 16 sulla manovra. Al momento è confermata la riunione del Cdm delle 20.

"Se Tria non è più nel progetto, troveremo un altro ministro dell'Economia": afferma Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ospite di Agorà, Rai Tre, commentando la manovra finanziaria. 

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mercoledì 26 settembre 2018

Rapina in villa a Lanciano: tre arresti. Caccia al capo italiano della banda

Uomini finiti in carcere stavano per partire

E' caccia al capo della banda che ha messo a segno la violenta rapina nei confronti di una coppia di Lanciano. L'uomo secondo la descrizione della vittima di una precedente rapina è un italiano, "forse è un pugliese". Proprio da questa testimonianza c'è stata la svolta che hanno portato all'arresto dei tre romeni oggi. "Anche se ho visto solo occhi dietro un cappuccio e voci il capo forse è un pugliese e gli altri sono dell'Est Europa", da detto il commerciante Massimiliano Delle Vigne ricordando il pestaggio subito.
I tre banditi fermati oggi stavano tentando la fuga ed erano diretti in Romania. Un quarto sarebbe riuscito a fuggire. Avevano addosso circa 3.400 euro. La Golf nera sequestrata e bloccata dopo un inseguimento dei carabinieri è rimasta danneggiata sulla fiancata sinistra per un incidente occorso ai fuggitivi.
"La notizia mi rende più sereno e mi restituisce una maggiore tranquillità nel rientrare a casa. Adesso davvero non vedo l'ora". Così Carlo Martelli dal suo letto di ospedale dopo aver appreso dell'arresto di tre persone. "Desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l'ha sempre caratterizzata", dice Martelli.
''Li hanno presi? Bravi, ma a me non cambia niente. Certo, se me li dovessero far vedere in faccia, forse potrei riconoscerli'', dice una delle vittime della banda delle rapine violente, il commerciante Domenico Iezzi, a cui è stato tagliato un dito. ''Mentre era lì a gonfiarmi di botte pieno di sangue uno di loro ha alzato leggermente il passamontagna, e mi ha urlato di non guardarlo: non so - conclude - forse, ce la potrei fare. Fatemi vedere qualche foto''.