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venerdì 19 ottobre 2018

Tariffa unica rc auto: a rimetterci sarebbero soprattutto gli automobilisti del Nord

Per rendere "più equo" il premio assicurativo, come auspicato dal vicepremier Di Maio, un'ipotesi è quella di non considerare più la provincia di provenienza come variabile. Questo porterebbe a forti rincari al Settentrione e sgravi al Sud
di FEDERICO FORMICAPer ora sono solo parole e anticipazioni, di nero su bianco ancora nulla. Ma le parole possono pesare molto e quelle del vice-premier Luigi Di Maio sull’rc auto lasciano aperte diverse possibilità.  “Le assicurazioni Rc auto saranno finalmente eque perché in taluni posti si pagava davvero troppo” ha detto il leader dei 5 stelle.

E l’ipotesi più accreditata al momento è che il Governo abbia in mente di applicare la tariffa unica in tutta Italia. In questo modo verrebbero eliminate le enormi differenze che gli automobilisti di diverse province si trovano a pagare. Per fare qualche esempio: il premio medio a Napoli nel primo trimestre 2018 ammontava a 618 euro mentre ad Aosta a 292 euro; Caserta era a 534 euro mentre Udine 316. Ma anche a Roma (475 euro), Firenze (509) e Prato (598) non si scherza. Insomma, qualche eccezione c’è ma in generale le differenze non sono casuali. Come la stessa autorità di settore Ivass ha spiegato nel suo ultimo bollettino, le province meridionali sono “contraddistinte da sinistrosità e prezzi più elevati”.
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Spread Btp/Bund schizza in avvio a 331 punti. Milano in calo

Rendimento decennale al 3,72%

Schizza verso l'alto, all'avvio di giornata, lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale, dopo i primi minuti di contrattazione, segna 331 punti contro i 327 della chiusura di ieri, giovedì quando aveva toccato i massimi degli ultimi 5 anni. Il rendimento del decennale italiano è apri al 3,72%. La Commissione Ue ieri ha inviato una lettera al governo italiano per contestare una deviazione "senza precedenti" dei conti pubblici dalle regole del patto di stabilità.

Apertura in contenuto calo per Piazza Affari, dopo la lettera dell'Ue sulla manovra finanziaria. L'indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in ribasso dello 0,38% a 19.015 punti.


Lo spread sfonda quota 320: lo scontro con la Ue costa 200 punti

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giovedì 18 ottobre 2018

Vincenzo Barone, rettore della Normale di Pisa: "Impossibile promuovere le donne"

Il rettore della Normale di Pisa rompe il clima di omertà e racconta cosa succede quando si discute di far avanzare di carriera una docente


Promuovere le donne è impossibile". Alla vigilia dell'apertura dell'anno accademico, è questa la denuncia che fa il rettore della Normale di Pisa, Vincenzo Barone, in un'intervista al Quotidiano Nazionale.
Ogni volta che si tratta di valutare o proporre il nome di una donna per un posto da docente, si scatena il finimondo. Si parla di tutto, meno che di preparazione, merito e competenze, che dovrebbero essere i soli criteri per valutare un accademico. Calunnie belle e buone, con l'aggiunta, come accaduto in anni recenti, di lettere anonime e notizie false diffuse ad arte.
I contenuti?
Offensivi, con espliciti riferimenti sessuali, volgari e diffamatori. Anche se missive anonime sono state utilizzate per colpire pure candidati uomini. Ma se per gli uomini in genere il copione è quello di additare il maestro che vuole proteggere l'allievo prediletto, per le donne c'è l'aggiunta di risvolti volgari e riferimenti alla vita privata, del tutto inaccettabili e per di più falsi. Non mi stupirei, visto il clima, di vedere prima o poi anche attacchi magari sulle tendenze omosessuali di qualcuno.
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Agenzia delle Entrate, dalla corruzione all’accesso abusivo ai pc: 562 dipendenti inquisiti

di Ivan Cimmarusti

Dal 2013 al 31 dicembre 2017 sono finiti sotto procedimento 562 dipendenti dell’Agenzia delle Entrate, per accuse che vanno dalla corruzione all’accesso abusivo al sistema informatico. Funzionari che in 171 casi (156 indagati e 15 condannati) avrebbero fatto «accessi alla documentazione» fiscale, fornendo - in 98 casi dietro sospette corruzioni- ausilio a «imprenditori e soggetti che si rivolgevano loro per ottenere la verifica degli estratti ruolo, la rateizzazione di cartelle esattoriali senza averne i requisiti» e tanto altro.
Particolari contenuti nelle relazioni investigativee che ricalcano i fatti contestati a un dipendente dell’Agenzia, arrestato per essere stato corrotto da un commercialista.

I dati: 455 indagati e 107 condannati 
Stando ai dati forniti dalla stessa Agenzia delle Entrate, in cinque anni (dal 2013 al 31 dicembre 2017) sono finiti sotto inchiesta 455 dipendenti, mentre in 107 sono stati condannati.
I reati contestati riguardano proprio forme di corruzione e concussione, abuso d’ufficio, peculato e accesso abusivo ai sistemi informatici.

Le 2.278 pratiche modificate 
Indagando su questi fronti, la Procura di Roma ha arresto un dipendente dell’Agenzia Roma 2. Bastava una tangente e le tasse erano facilmente aggirabili. Debiti fiscali, liste di controlli preventivi e operazioni correttive erano manipolabili attraverso il sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate. 
L’innesto del procedimento è un whistleblower (disciplinato dall'articolo 1 comma 51 della legge 6 novembre 2012, n. 190), ossia un dipendente dell’Agenzia che ha denunciato un suo collega, colto in flagrante a contare i soldi di una tangente in un bar. I pm hanno ottenuto l’arresto di Orazio Orrei, funzionario accusato di essere stato corrotto da Maurizio Sinigagliesi, commercialista romano. Gli accertamenti - supportati anche da verifiche svolte dall’Agenzia tramite audit - hanno confermato l’attività illecita del dipendente: in pochi i giorni, dal primo dicembre del 2015 al 17 febbraio del 2016, il funzionario ha alterato dati fiscali per oltre 2.278 pratiche per fare ottenere ai clienti del commercialista una diminuzione dell’importo dell’imposta dovuta.

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Chivasso, nascondeva nell'auto mezzo milione di euro in contanti

In uno spazio nascosto sotto la vettura apribile con un telecomando

Torino: pinze, guanti e pettorine, i bimbi "puliscono il mondo"

La campagna di Legambiente in collaborazione con Repubblica #oggiraccolgoio. Sabato iniziativa con le scuole, domenica alla raccolta dei rifiuti possono partecipare tutti di ERICA DI BLASI

Bambini impegnati nella raccolta dei rifiuti in un parco giochi 

Torino, l'autista non ha il resto per il biglietto e fa scendere dal bus cuoco del Gambia

Amadou ha 34 anni e vive a Ciriè da tre, ospite di una famiglia. Sull'episodio ha scritto una lettera: "In Italia c'è tanta gente solidale con le persone come me. Una ragazza mi ha dato un passaggio"

di ANTONELLO MICALI

Amadou è un ragazzo gambiano di 34 anni arrivato in Italia 3 anni fa. Come tanti altri attraversando deserto e mare. Orfano di padre, per sfamare una mamma rimasta in Africa con i suoi tanti fratelli. Con lui lo Sprar ha funzionato. Ha continuato  a fare quello che faceva nel suo paese e si è diplomato in Italia in arti bianche. Ha anche trovato l'affetto di una famiglia adottiva a Mathi Canavese, che l'ha aiutato e gli fatto ottenere il permesso di soggiorno. Fa il cuoco, con i contratti precari, ma si arrangia con il catering a domicilio, E' bravo, dice chi ha provato la sua cucina. Ecco perché - ci tiene a sottolineare - lo spiacevole episodio in cui è incorso con l'autista Gtt che lo ha fatto scendere dal pulmann perchè non aveva il resto da dargli per lui è nulla rispetto al dolore del passato da rifugiato e la sua nuova vita in Italia: "Voglio dire che l'Italia ad oggi mi ha solo aiutato e fatto de bene, e anche il gesto della ragazza che mi ha accompagnato in macchina lo dimostra. Anche al mio paese ci sono persone brave e persone che lo sono meno. Non bisogna generalizzare e soffiare sull'intolleranza".
Sulla vicenda Amadou ha scritto una letter ache riportaimo di seguito:

"Mi chiamo Amadou,sono un ragazzo di origine gambiana, attualmente sono residente in un paese vicino a Ciriè. Vorrei raccontarvi un episodio spiacevole che mi è successo una settimana fa. Sono salito sull'autobus Gtt per andare al lavoro nelle Valli di Lanzo. L'autista parlava al telefono mentre guidava e finalmente alla fermata successiva ha visto che volevo comprare il biglietto.

"Io avevo una banconota da 20 euro - prosegue la lettera aperta - e lui non aveva il resto, ma mi ha detto che sarei dovuto andare a prenderlo a Torino negli uffici della GTT.Io gli ho risposto che non potevo, perchè lavoro e che avevo bisogno del resto in giornata, non avendo altri soldi con me. A questo punto lui mi ha fatto scendere dall'autobus ed io mi sono incamminato a piedi, per me non era un problema camminare sulla Provinciale di Lanzo per alcuni chilometri, dopo aver attraversato il deserto del Sahara e il Mediterraneo!


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Senegalese cacciato in fondo al bus, la testimone: "Aveva biglietto, sembrano i tempi dell'apartheid"

mercoledì 17 ottobre 2018

Asilo politico negato, un giovane immigrato si toglie la vita

È successo a Castellaneta Marina, in provincia di Taranto. Aveva 22 anni, viveva in Italia da due anni

Un 22enne del Gambia,  Amadou Jawo, che da due anni viveva in Italia, si è tolto la vita, impiccandosi al cornicione della casa a Castellaneta Marina dove viveva con altri connazionali.

Per l'associazione Babele, che ha lanciato una sottoscrizione per il rimpatrio della salma, il giovane "aveva avuto il diniego" alla domanda di asilo politico "e non poteva più restare in Italia. Desiderava tornare in Africa, ma temeva di essere additato come fallito e si vergognava. Ha pensato di non avere scelta".

Due giorni fa il ragazzo ha deciso di farla finita e a nulla sono serviti i tentativi di soccorso da parte del 118. L'associazione sta raccogliendo donazioni con appelli diffusi anche tramite i social network "per riuscire a riportare la sua salma nel villaggio del Gambia in cui viveva". "Servono in pochi giorni - viene spiegato - circa 5mila euro per pagare l'agenzia funebre che si occupa dello spostamento".

Il 22enne era stato prima in una struttura di accoglienza nel leccese e poi si era trasferito a Castellaneta Marina. Alcuni giorni fa gli era scaduto il permesso di soggiorno.


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Condono a maglie sempre più larghe, colpo di spugna anche sul riciclaggio

La proposta concede tetti più alti, possibilità di sanare anche l'Iva e, soprattutto, cancella una serie di reati tributari e la disciplina del riciclaggio e dell'autoriciclaggio
di ROBERTO PETRINIROMA - Il condono è sempre più ad alta intensità. L'ultima bozza circolata del decreto, peraltro già approvato dal consiglio dei ministri, allarga le maglie della maxi sanatoria fiscale e contributiva: tetti più alti, possibilità di sanare anche l'Iva e, soprattutto, colpo di spugna su una serie di reati tributari e sulla disciplina del riciclaggio e dell'autoriciclaggio. Tutto nell'articolo 9 del testo dedicato alla celebre "dichiarazione integrativa speciale", la porta d'ingresso che, una volta varcata, porta al condono tombale.Continua qui

Crimea, attacco al Politecnico di Kerch: 19 morti e 50 feriti. “L’autore uno studente 18enne, ha sparato e poi si è ucciso”

Dopo l'esplosione nella mensa ha aperto il fuoco contro i suoi coetanei, uccidendone 18. Poi si è sparato con la stessa arma, un fucile. E' la prima ricostruzione da parte degli inquirenti di quanto accaduto nell'istituto. Ad agire è stato Vladislav Roslyakov, alunno iscritto al quarto anno. Gli investigatori indagano per omicidio e non più per terrorismo

Ha aperto il fuoco contro i suoi coetanei e compagni, uccidendone 18. Poi si è sparato con la stessa arma, un fucile. Così gli inquirenti russi ricostruiscono l’attacco al Politecnico di Kerch, città sul lembo orientale della Crimea. Al momento si contano circa 50 feriti, oltre alle 19 vittime (compreso l’attentatore), per la maggior parte adolescenti. L’autore del gesto è stato identificato in Vladislav Roslyakov, uno studente di 18 anni, e non 22 come riferito inizialmente, che poi si è ucciso. Il governatore della Crimea, Sergei Aksyonov, ha aggiunto che si tratta di un alunno iscritto al quarto anno dello stesso istituto, precisando che ha agito da solo e il suo corpo è stato ritrovato nella biblioteca del secondo piano. Il comitato investigativo russo ha annunciato che adesso sta trattando l’episodio come un caso di omicidio e non più come un attentato terroristico, come lo aveva invece definito prima.


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Meteo a 7 giorni: il tempo migliora, ma ARIA FREDDA è in agguato la prossima settimana

Fine settimana nel complesso soleggiato e molto mite sull'Italia. Cambiamenti in vista per la settimana prossima, specie sotto il profilo termico.


Perde forza la vasta depressione che da alcuni giorni si è annidata alle basse latitudini del Mediterraneo.
La struttura di maltempo, non essendo più alimentata da aria fredda, tenderà a perdere importanza nei prossimi giorni e il terzo fine settimana di ottobre risulterà stabile e soleggiato su quasi tutta la nostra Penisola.
Tra giovedì 18 e venerdì 19 ottobre, tuttavia, qualche rovescio potrebbe ancora insistere soprattutto sulla Sardegna orientale e nel sud della Sicilia; sul resto d'Italia il sole tenderà ad imporsi in maniera sempre più egregia, stante la rimonta dell'alta pressione sull'Europa occidentale.
Tra sabato 20 e domenica 21 ottobre (seconda mappa) avremo la massima estensione dell'alta pressione sull'Italia.
Inutile dire che con questa situazione il tempo sarà bello su tutta l'Italia e con temperature esuberanti specie al nord e al centro; qualche addensamento potrebbe interessare ancora il meridione, ma con basso rischio di precipitazioni.
All'inizio della prossima settimana, l'alta pressione inizierà la sua lenta opera di migrazione verso l'Atlantico; da nord-est si preparerà una discesa fredda che tra martedi 23 e mercoledi 24 ottobre inizierà ad interessare l'Italia, soprattutto i settori orientali e il meridione (terza mappa).
Le precipitazioni saranno concentrate essenzialmente sulle regioni del medio-basso Adriatico e al meridione, mentre il nord e l'alto Tirreno staranno nuovamente a guardare, senza beneficiare di nessun fenomeno.
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A24-A25: Strada dei Parchi diffida il Ministero, in 5 giorni lo sblocco dei fondi

Concessionaria: 'Per lavori urgenti per la sicurezza su viadotti'

Strada dei Parchi, concessionaria di A24 e A25, ha inviato al ministero Infrastrutture e Trasporti una diffida per lo sblocco dei 192 milioni per la messa in sicurezza dei viadotti, fondi inseriti nel decreto Genova. Si chiede di "voler adottare senza ulteriore indugio e comunque entro e non oltre 5 giorni ogni atto autorizzativo teso a consentire l'avvio di lavori urgenti o comunque ritenuti necessari, con ogni conseguente assunzione di responsabilità in caso di ulteriori ritardi e/o espresso diniego". 
"Ci siamo espressi chiaramente perché vogliamo tutelare gli utenti di A24-A25 perché non condividiamo l'allarmismo". Così Mauro Fabris, vicepresidente della concessionaria, spiega la diffida al ministero perché "non bisogna creare allarmismo, Strada dei Parchi è sicura al traffico normale, tenendo presente però che il 60% delle infrastrutture in Italia non è a norma antisismica: il nostro gesto è necessario perché devono essere sbloccati i decreti autorizzativi che il ministero deve emanare".
Bertolaso,ridicolo dire che non ci sono soldi - "È una questione di burocrazia, le risorse ci sono". Guido Bertolaso, già Capo della Protezione Civile, ai microfoni di '6 su Radio 1' parla della messa in sicurezza della A24 e A25 all'indomani dell'allarme lanciato dal Ministro Toninelli. "Le autostrade italiane sono una miniera d'oro per lo Stato e per i concessionari che le utilizzano in nome e per conto dello Stato - spiega poi Bertolaso - Andare a dire che non ci sono i soldi per mettere in sicurezza un ponte per garantire la sicurezza a tutti gli automobilisti è semplicemente ridicolo. Basta evitare che una quota parte degli introiti finisca nelle casse dello Stato per pagare tante altre problematiche e destinarli invece a garanzia della sicurezza di chi attraversa le nostre autostrade. Sappiamo che quelli che sono i soldi che noi paghiamo ai caselli autostradali non vanno alla sicurezza di quello che stiamo percorrendo ma vanno nelle casse dello Stato per coprire i tanti problemi e costi che lo stato deve affrontare nella vita quotidiana del Paese. Bisogna assumersi la responsabilità di ciò che si dice".
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"Condono vergognoso", ira elettori M5S

"Puoi chiamarlo come ti pare ma questo è un condono. E io, che le tasse le ho sempre pagate, oggi mi sento un fesso per aver creduto nel Movimento". Il Consiglio dei ministri approva manovra e dl fiscale e tra le norme spunta anche la cosiddetta 'pace fiscale' che consentirà a quanti hanno debiti con il fisco di risanarli attraverso alcune agevolazioni. Troppo, evidentemente, per gli elettori M5S che ora - stando almeno a quanto si legge nel fiume di commenti social - gridano al "tradimento del voto" definendo il provvedimento "un vero e proprio condono, alla faccia di chi le tasse le paga". Qualcosa di diverso, insomma, "dal bisogno di onestà che mi ha spinto a dare fiducia a Di Maio. Ora so - dicono amareggiati - che era soltanto fumo". Il M5S "dalla parte degli onesti e dei cittadini più poveri" resta così per molti "un lontano ricordo": dal momento "dell'accordo con la Lega", spiegano, "il sogno è finito: dovevamo fare la guerra, è stata una resa completa".

"Solo un mese fa - puntano il dito - Di Maio aveva il coraggio di dire che 'il M5S non era disponibile a votare nessun condono'. Oggi, vergognosamente, hanno approvato il più grande condono tombale! Il messaggio è chiaro: 'Caro cittadino che paghi le tasse sei un povero scemo!'". Una misura "ingiusta e irrispettosa" nei confronti di quanti "hanno sempre pagato tutto facendo dei sacrifici enormi", perché "onesti lo si deve essere nei fatti e non solo nelle parole e negli annunci elettorali". E' "semplicemente vergognoso", spiegano, "scendere a patti con le richieste della Lega": quanto fatto "non è quello per cui vi ho votato ma è il motivo che mi spingerà a non votarvi più". Si rivolgono direttamente al capo politico del M5S, il "caro Di Maio" che li ha "delusi", "traditi", che con il Movimento si è "preso il voti di quanti davvero credevano nella possibilità di un governo onesto e lontano dai furbi". "A questo punto sono tutti uguali", riassumono, chiedendosi se la pace fiscale non sia "tanto diverso dallo scudo fiscale di Berlusconi". "Ma il Mov5Stelle era nato per tagliare gli sprechi e difendere i cittadini onesti? o ricordo male io?", si chiedono insistentemente.

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martedì 16 ottobre 2018

Porta la moglie nel ristorante chic, ma non li fanno entrare: lui ha scarpe "solo" da 340 euro

Saranno pure costate 340 euro, ma con quelle scarpe proprio non poteva entrare al ristorante. Così i gestori dell’Olivia’s La Cala, un ristorante a 20 km da Marbella, in Spagna, hanno detto di no a una prenotazione di Michael Farrell, un inglese di Manchester che voleva festeggiare lì il compleanno 

Il ristorante è celebre per essere il teatro di un reality show che va in onda in una emittente commerciale inglese. Farrell, riporta il quotidiano britannico Sun, aveva prenotato sei mesi prima il tavolo per due. Qualche giorno prima i gestori del locale gli hanno chiesto di sapere quale fosse l’abbigliamento previsto per la serata. Così lui ha mandato la fotografia delle scarpe.

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Nuova Zelanda: troppi selfie, a rischio il salice «solitario» del lago Wanaka

Famoso e fotografatissimo, tanto da avere anche un hashtag dedicato, ora è a rischio per via dei turisti che si arrampicano su tronco e rami per farsi una foto

Un salice solitario, in mezzo al lago. Intorno la natura incontaminata. 
Il salice del lago di Wanaka, che si trova in Nuova Zelanda, 
uno degli alberi più fotografati al mondo, è a rischio per i troppi selfie.


Pur di avere una foto ricordo del salice infatti i turisti non solo si immergono in acqua per raggiungerlo, ma si siedono sul tronco o si appendono ai rami. L’albero, nel lago di Wanaka, è famosissimo, chi passa di qui non può non notarlo. E avere una foto ricordo è un must, tanto che esiste persino un hashtag #thatwanakatree, per chi vuole postare le immagini davanti al salice. «L’albero è un Salix fragilis, il suo legno è molto fragile e facilmente si rompe» ha spiegato un ufficiale del Queenstown Lakes District Council.
Risultato: l’albero, che si trova nel Parco Nazionale di Mount Aspiring, patrimonio dell’Unesco, ora è a rischio

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Disastrosa alluvione in Francia: bilancio sale a 13 morti. Fiumi ancora in piena nell'Aude.

Si aggrava di ora in ora il bilancio della tremenda alluvione che ha colpito la Francia del Sud a partire da questa notte. Gli ultimi aggiornamenti parlano di 13 morti e alcuni feriti gravi. Le ricerche di altre persone sono ancora in corso quindi il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi con il passare delle ore.
L'area colpita, ricordiamo, è quella del dipartimento dell'Aude, in particolare la zona a nord di Carcassonne, fra i centri abitati di Villemoustaussou, Villegailhenc, Conques, Villardonnel, Floure e Trèbes.
Sul bacino idrografico del fiume Aude, nell'omonimo dipartimento, sono caduti da 150 a 250 mm di pioggia, con picchi fino a 300 mm vicino Trèbes, una delle località più colpite. Tutti gli affluenti del fiume Aude si trovano in condizioni eccezionali. La propagazione a valle dei fiumi in piena è attesa per il pomeriggio, per tanto la situazione è ancora estremamente critica sebbene le condizioni meteo siano parzialmente migliorate.  
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Ultimi aggiornamenti

ANOMALIA: la posizione dell'anticiclone sull'Europa è sempre più anomala. La sua presenza "folle" impedisce una normale distribuzione delle precipitazioni sul Continente, manda in crisi i modelli matematici ed anche i previsori. E' l'evidenza più eclatante del cambiamento climatico in Europa.

MALTEMPO: nelle prossime 48 ore colpirà soprattutto la Sardegna e molto più debolmente le regioni centrali, meridionali e l'Emilia-Romagna. La depressione non riuscirà ad abbracciare tutto il Paese. Qui la situazione prevista per mercoledì a Cagliari: Link

AUTUNNO: così NON ci siamo...


Condono fiscale, pensioni, reddito di cittadinanza, flat tax: ecco la manovra 2019

Pensioni, reddito di cittadinanza, flat tax. Ma anche sterilizzazione degli aumenti dell’Iva e pace fiscale. Ecco le principali misure della manovra da 37 miliardi del governo gialloverde (qui il comunicato del Consiglio dei ministri il documento trasmesso alla Commissione europea).
Niente clausole Iva per 12,5 miliardi
Il primo impegno del contratto di governo è la sterilizzazione degli aumenti che
scattano il 1° gennaio 2019 (dal 10 all’11,5% per l'aliquota più bassa, dal 22 al 24% per quella più alta).
Pensioni a quota 100
Il superamento della legge Fornero è una misura che entrambe le forze di governo inseguono e rivendicano. L'obiettivo è di garantire la possibilità di andare in pensione a chi tra età e contributi arriva a 'quota 100', probabilmente partendo dalla combinazione 62-38. Il costo è di 7 miliardi di euro e il meccanismo dovrebbe partire a febbraio.

“Spese pazze” Liguria, Pm chiede condanna 3 anni e 4 mesi per viceministro Rixi

L’UOMO DELLA LEGA AL MIT

Il procuratore aggiunto di Genova, Francesco Pinto, ha chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi per Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture in quota Lega, nel processo sulle spese pazze in Regione Liguria sostenute con i fondi dei gruppi regionali nel periodo compreso tra il 2010 e il 2012. Chieste le condanne anche per altri 21 tra ex e attuali consiglieri regionali. Per la pubblica accusa i consiglieri regionali si sarebbero fatti rimborsare con soldi pubblici, spacciandole per spese istituzionali, cene, viaggi, gite al luna park, birre, gratta e vinci, ostriche, fiori e biscottini.
Attività politica in giorni “sospetti”
In alcuni casi, sempre secondo l'accusa, venivano consegnate ricevute che erano state dimenticate da ignari avventori. In altri venivano modificati gli importi a mano. Per un ammontare di diverse centinaia di migliaia di euro. Le pezze giustificative, molto spesso, si riferivano a periodi festivi: Natale, Capodanno, Pasqua e Pasquetta, 25 aprile e primo Maggio. Giorni “sospetti” per svolgere attività istituzionale. Le accuse, a vario titolo, sono di peculato e falso.
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lunedì 15 ottobre 2018

Discriminazioni a scuola a Lodi, vola la raccolta fondi: "Sospendete le donazioni". Di Maio: "I bambini non si toccano"

Oltre 60mila euro arrivati al comitato che vuole tutelare i bimbi figli di migranti estromessi dai servizi della scuola dalla modifica al regolamento voluta dalla sindaca leghista. Il vicepremier 5s prova a mediare

sabato 13 ottobre 2018

Allerta meteo: uragano Leslie verso l'Europa, colpira' in pieno il Portogallo e Lisbona. Arriverà in Italia?

Evento storico per l'Europa, in arrivo l'uragano Leslie sulle coste portoghesi. Allerta meteo massima.

Dopo un percorso durato circa 21 giorni nel cuore dell'oceano Atlantico, l'uragano Leslie ha scelto la sua destinazione finale: si abbatterà sulla penisola ibericanella giornata di oggi 13 ottobre 2018 causando danni e soprattutto entrando nella storia della meteorologia europea.
Al momento Leslie è un uragano di categoria 1 che presenta vendi medi fino a 140 km/h attorno all'occhio del ciclone e che in questi minuti si trova a sud-est delle isole Azzorre, ancora immerso nell'oceano Atlantico. Il suo moto, tuttavia, sta rapidamente aumentando a causa dell'aggancio con la corrente a getto polareche sta trascinando verso nord-est l'uragano, scombussolandolo anche a livello strutturale. Dunque proprio grazie all'aiuto della corrente a getto riuscirà a raggiungere in tempi brevi la penisola iberica ed in particolare il Portogallo, dove è atteso il "landfall" del ciclone entro stasera. 
PRIMO URAGANO DELLA STORIA IN EUROPA?
Al momento non è ancora certo il destino "strutturale" di Leslie : al momento è un uragano di categoria 1, ma le forti raffiche della corrente a getto polare stanno mettendo a dura prova la sua struttura tropicale e non è escluso che, nelle prossime ore, la facciano evolvere in una struttura "extra-tropicale" (ovvero una "normale" forte perturbazione del nostro emisfero) o "post-tropicale"(ovvero un ciclone dalle caratteristiche ormai ibride e non più pienamente tropicale).
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venerdì 12 ottobre 2018

Sciopero scuola 12 ottobre 2018: manifestazioni studenti, motivi e lezioni a rischio

La scuola è iniziata da un mese e arriva il primo sciopero degli studenti: scopri tutto sulla manifestazione del 12 ottobre 2018!

La scuola è iniziata da poco, ma gli studenti sono già pronti per i primi scioperi e manifestazioni. Domani, 12 ottobre 2018, è infatti prevista una grande manifestazione studentesca in tutta Italia! Tra i motivi dello sciopero degli studenti ci sono gli elevati costi dei percorsi di studio e lo sfruttamento dell’alternanza scuola-lavoro. Vediamo insieme perché si è deciso di scioperare, quali sono le altre manifestazioni in programma per i prossimi mesi e se le lezioni sono a rischio.
Lo sciopero della scuola raddoppia: il 26 ottobre manifestano anche i prof! Ecco cosa sapere:
Hai appena iniziato la scuola ma hai già voglia di ponti e vacanze? Non perdere il calendario scolastico 2018/2019 con tutti i giorni di festa!
Gli studenti scenderanno in piazza il 12 ottobre 2018 per far luce su alcune questioni molto delicate riguardanti la scuola e la qualità dei percorsi di studio e dell’insegnamento. I motivi principali dello sciopero sono legati a:
  • costi troppo elevati dei percorsi di studio che, inevitabilmente, inducono gli studenti a lasciare la scuola prima del previsto;
  • lo sfruttamento derivato dall’alternanza scuola-lavoro, che fino ad oggi è oggetto continuo di critiche e contrasti per le sue modalità di attuazione;
  • didattica troppo formale, ritenuta fine a se stessa, senza tener conto della crescita personale degli studenti;
  • denuncia della mancata sicurezza nelle scuole, colpa di edifici troppo vecchi e fatiscenti;
  • diritto allo studio poco inclusivo e inefficiente.
È stato spiegato che lo sciopero servirà a far capire che gli studenti vogliono veri e propri cambiamenti nella scuola, che vadano principalmente a fravore degli studenti, trascendendo l’ambito scolastico da propagande e mosse d’interesse politico.
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