Per rendere "più equo" il premio assicurativo, come auspicato dal vicepremier Di Maio, un'ipotesi è quella di non considerare più la provincia di provenienza come variabile. Questo porterebbe a forti rincari al Settentrione e sgravi al Sud
di FEDERICO FORMICAPer ora sono solo parole e anticipazioni, di nero su bianco ancora nulla. Ma le parole possono pesare molto e quelle del vice-premier Luigi Di Maio sull’rc auto lasciano aperte diverse possibilità. “Le assicurazioni Rc auto saranno finalmente eque perché in taluni posti si pagava davvero troppo” ha detto il leader dei 5 stelle.
E l’ipotesi più accreditata al momento è che il Governo abbia in mente di applicare la tariffa unica in tutta Italia. In questo modo verrebbero eliminate le enormi differenze che gli automobilisti di diverse province si trovano a pagare. Per fare qualche esempio: il premio medio a Napoli nel primo trimestre 2018 ammontava a 618 euro mentre ad Aosta a 292 euro; Caserta era a 534 euro mentre Udine 316. Ma anche a Roma (475 euro), Firenze (509) e Prato (598) non si scherza. Insomma, qualche eccezione c’è ma in generale le differenze non sono casuali. Come la stessa autorità di settore Ivass ha spiegato nel suo ultimo bollettino, le province meridionali sono “contraddistinte da sinistrosità e prezzi più elevati”.Continua qui
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