Come gran parte del dopo-sisma. Colpa della burocrazia e di lungaggini considerate ormai un male cronico non solo dai terremotati, ma anche da quanti avevano sottoscritto con fiducia quel piccolo quanto importante contributo.
I DATI
A gestire la raccolta fondi è stata la protezione civile nazionale che, con decreto del capo dipartimento, ha anche istituito il Comitato dei garanti, sorto per supervisionare l’utilizzo dei fondi raccolti nelle tre diverse campagne avviate tra l’agosto 2016 e il febbraio del 2017. Complessivamente sono stati raccolti 34.537.834 euro, che sulla base delle indicazioni fornite dalle cabine di coordinamento regionali, d’intesa con i territori, sono stati ripartiti tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. I progetti accolti dal Comitato dei garanti sono stati 94, che nelle quattro regioni si moltiplicano a loro volta in una serie di interventi più piccoli che superano complessivamente quota 150: ebbene, appena 8 sono stati ultimati.
A gestire la raccolta fondi è stata la protezione civile nazionale che, con decreto del capo dipartimento, ha anche istituito il Comitato dei garanti, sorto per supervisionare l’utilizzo dei fondi raccolti nelle tre diverse campagne avviate tra l’agosto 2016 e il febbraio del 2017. Complessivamente sono stati raccolti 34.537.834 euro, che sulla base delle indicazioni fornite dalle cabine di coordinamento regionali, d’intesa con i territori, sono stati ripartiti tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. I progetti accolti dal Comitato dei garanti sono stati 94, che nelle quattro regioni si moltiplicano a loro volta in una serie di interventi più piccoli che superano complessivamente quota 150: ebbene, appena 8 sono stati ultimati.
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