La Spezia - I controlli sul territorio in occasione del primo maggio effettuati dalle volanti e dai poliziotti di quartiere della questura della Spezia, coordinati dal dirigente dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, hanno evidenziato alcune irregolarità. Già nella serata di giovedì 30 aprile gli agenti della volante erano intervenuti in un appartamento di via Venezia, nel quartiere Umbertino, dove era stato segnalato un litigio tra conoscenti le cui dinamiche sono ancora al vaglio degli inquirenti e che hanno visto il ferimento di un uomo di 37 anni colpito alla spalla con un fendente.
domenica 3 maggio 2020
Un ferito dopo una lite violenta e violazioni delle norme anti-contagio: controlli e sanzioni alla Spezia
Gli agenti della squadra volante e i poliziotti di quartiere della questura della Spezia hanno riscontrato alcune irregolarità e violazioni avvenute durante le festività
sabato 2 maggio 2020
Coronavirus: Oltre 28mila le vittime. In calo i malati -239 in un giorno
I dati della Protezione Civile. Ancora giù le presenze nelle terapie intensive
Sono salite a 28.710 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 474 in un giorno. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.
Cala il numero dei malati, anche se il dato di oggi è in rallentamento rispetto a ieri. Sono scesi a 100.704, con un decremento di 239 persone (ieri erano stati -608 i malati rispetto al giorno precedente). Nel dettaglio - secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile -, i casi attualmente positivi sono 36.667 in Lombardia, 15.719 in Piemonte, 9.323 in Emilia-Romagna, 7.431 in Veneto, 5.365 in Toscana, 3.598 in Liguria, 4.452 nel Lazio, 3.205 nelle Marche, 2.721 in Campania, 1.282 nella Provincia autonoma di Trento, 2.954 in Puglia, 2.186 in Sicilia, 1.109 in Friuli Venezia Giulia, 1.879 in Abruzzo, 703 nella Provincia autonoma di Bolzano, 196 in Umbria, 730 in Sardegna, 98 in Valle d'Aosta, 713 in Calabria, 191 in Basilicata e 182 in Molise.
In Italia i contagiati totali, vale a dire gli attualmente positivi al coronavirus, le vittime e i guariti, sono 209.328, con un incremento rispetto a ieri di 1.900.
Incidente stradale tra San Severo e Apricena, Foggia: mamma e figlia in gravi condizioni
Incidente stradale tra San Severo e Apricena, Foggia: mamma e figlia in gravi condizioni
„L'incidente è avvenuto sulla strada che collega San Severo e Apricena in provincia di Foggia. Due auto si sono scontrate per cause ancora in corso di accertamento“
Incidente stradale tra San Severo e Apricena, Foggia: mamma e figlia in gravi condizioni
„Un impatto terribile, frontale: una delle due auto coinvolte si è letteralmente spezzata in due. Drammatico incidente stradale venerdì 1 maggio intorno alle 12.30 sulla Statale 89, nel tratto che collega San Severo e Apricena in provincia di Foggia. Per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia stradale e dei carabinieri intervenuti sul posto insieme ad alcune ambulanze del 118, due auto, una Fiat Punto e un'utilitaria, si sono scontrate. L'impatto è stato spaventoso. Continua qui
Camion si schianta in autogrill sulla A4 a Dalmine | Foto
„Camion si schianta in autogrill sulla A4: incidente impressionante, nessun ferito“
Potrebbe interessarti: http://www.today.it/cronaca/incidente-camion-autogrill-a4-dalmine-bergamo.html “
Potrebbe interessarti: http://www.today.it/citta/incidente-stradale-san-severo-apricena.html
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„Un impatto terribile, frontale: una delle due auto coinvolte si è letteralmente spezzata in due. Drammatico incidente stradale venerdì 1 maggio intorno alle 12.30 sulla Statale 89, nel tratto che collega San Severo e Apricena in provincia di Foggia. Per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia stradale e dei carabinieri intervenuti sul posto insieme ad alcune ambulanze del 118, due auto, una Fiat Punto e un'utilitaria, si sono scontrate. L'impatto è stato spaventoso. Continua qui
Camion si schianta in autogrill sulla A4 a Dalmine | Foto
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Terremoto a Creta di magnitudo 6.6. Allerta tsunami
È successo alle 14.51. La forte scossa è stata avvertita anche sulle coste di Israele
CRETA - Sisma colpisce il Sud dell'isola di Creta in Grecia. Il terremoto, di magnitudo 6,6, è avvenuto a una profondità di circa 10 chilometri. L' epicentro è a 118 chilometri a Sud di Ierapetra, sulla costa meridionale dell'isola. Non è ancora noto il livello di danni o lesioni.
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CRETA - Sisma colpisce il Sud dell'isola di Creta in Grecia. Il terremoto, di magnitudo 6,6, è avvenuto a una profondità di circa 10 chilometri. L' epicentro è a 118 chilometri a Sud di Ierapetra, sulla costa meridionale dell'isola. Non è ancora noto il livello di danni o lesioni.
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Liguria, 80 sindaci a Toti: "Troppi contagi, stop a ordinanze della Regione"
L'appello firmato anche da comuni del centro destra come Savona e Imperia: "Il primo maggio in Liguria la più alta percentuale di crescita di contagiati"
Quasi 80 sindaci, anche del centro destra come quelli di Savona e Imperia, e poi molti consiglieri comunali scrivono al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per chiedergli di "non fare ulteriori ordinanze" e coordinarsi con i comuni nella gestione della riapertura anche in consideraizone del fatto che ilPprimo Maggio la Liguria ha avuto "la più alta percentuale di crescita di contagiati" dal coronavirus.
Ecco il testo dell'appello seguito dai firmatari:
“Da Amministratori Locali, condividiamo l’esigenza e la volontà di favorire al più presto una riapertura, possibilmente anche anticipata, delle diverse attività economiche per permettere la ripresa e il rilancio dei nostri territori, ma chiediamo che questa avvenga di concerto con il Governo e con i Comuni per evitare ulteriore confusione.
Di fronte alla situazione di caos normativo venutasi a creare negli ultimi giorni, che non permette al cittadino di conoscere facilmente le misure in vigore e quindi di adottare i comportamenti corretti, invitiamo quindi la Regione Liguria a non procedere oltre con proprie autonome ordinanze nella gestione della Fase 2, privilegiando realismo e senso di responsabilità.
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Quasi 80 sindaci, anche del centro destra come quelli di Savona e Imperia, e poi molti consiglieri comunali scrivono al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per chiedergli di "non fare ulteriori ordinanze" e coordinarsi con i comuni nella gestione della riapertura anche in consideraizone del fatto che ilPprimo Maggio la Liguria ha avuto "la più alta percentuale di crescita di contagiati" dal coronavirus.
Ecco il testo dell'appello seguito dai firmatari:
“Da Amministratori Locali, condividiamo l’esigenza e la volontà di favorire al più presto una riapertura, possibilmente anche anticipata, delle diverse attività economiche per permettere la ripresa e il rilancio dei nostri territori, ma chiediamo che questa avvenga di concerto con il Governo e con i Comuni per evitare ulteriore confusione.
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Covid-19, la pandemia durerà «ancora 18-24 mesi». Studio in Minnesota spiega il perché
Coronavirus, la maggior parte degli studi internazionali sottolinea che il contagio sarà ancora molto lungo e riguarderà gran parte della popolazione mondiale. L'umanità, insomma, dovrà essere sempre più capace di convivere con l'emergenza grazie alla misura del distanziamento sociale. In partricolare, fa riflettere la previsione del Center for Infectious Disease Research and Policy (CIDRAP) dell'Università del Minnesota: «La pandemia di coronavirus durerà ancora per 18-24 mesi, ovvero fino a quando il 60-70% della popolazione mondiale non avrà contratto la malattia, e un vaccino potrebbe aiutare ma non in tempi rapidi», riporta la Cnn
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Virus, migliaia in strada a Berlino per il 1° maggio ma i contagi crescono dopo la fine del lockdown
Coronavirus, l’Oms: “Dobbiamo essere pronti alla seconda o terza ondata del virus”. Ancora 74 Comuni in zona rossa
L’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: «La sanità pubblica dovrà avere un maggior peso nella società»
ROMA. Quando la prima ondata del coronavirus sarà passata «è essenziale prepararsi a una seconda o una terza, particolarmente se non c'è ancora un vaccino disponibile». Lo ha detto Hans Kluge, il direttore regionale per l'Europa dell'Oms. «Bisogna essere preparati - ha ribadito, sottolineando che d'ora in avanti la sanità pubblica -: deve avere una maggiore prominenza nella società. Dobbiamo avere una sanità pubblica forte».
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ROMA. Quando la prima ondata del coronavirus sarà passata «è essenziale prepararsi a una seconda o una terza, particolarmente se non c'è ancora un vaccino disponibile». Lo ha detto Hans Kluge, il direttore regionale per l'Europa dell'Oms. «Bisogna essere preparati - ha ribadito, sottolineando che d'ora in avanti la sanità pubblica -: deve avere una maggiore prominenza nella società. Dobbiamo avere una sanità pubblica forte».
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DONALD TRUMP: "IL CORONAVIRUS SARÀ DEBELLATO SENZA VACCINO"
Dopo i bizzarri consigli sulle cure contro il Coronavirus, Donald Trump ha rilasciato un'altra serie di dichiarazioni che sono destinate a far discutere. Il Presidente degli Stati Uniti, infatti, ha affermato che il Sars-CoV-2 andrà via senza alcun vaccino.
Durante l'incontro esperti ed epidemiologi, Trump ha detto di "non fare affidamento sul vaccino" in quanto è convinto del fatto che il Coronavirus sarà debellato anche senza. "Anche senza vaccino, se il virus è andato, si tornerà alla normalità" ha affermato il Presidente, in risposta ad una domanda sul ritorno alla normalità che, però, secondo Bill Gates è ancora lontano.
Trump ha dichiarato che "le persone non si devono abituare ad una nuova normalità, ma devono recuperare le vecchie abitudini" ed ha categoricamente allontanato le ipotesi di vedere stadi con capienza ridotta a causa delle misure di distanziamento sociale.
Le dichiarazioni sulla scomparsa del Coronavirus, però, sono diametralmente opposte rispetto a quelle rilasciate dal dottor Anthony Fauci, il quale in precedenza aveva allontanato un'ipotesi di questo tipo in quanto a differenza della SARS e l'AIDS "è un virus straordinariamente efficiente nella trasmissione tra persone. Questi tipi di virus è difficile che scompaiano da soli".
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L'Oms, 'il virus è di origine naturale'
Dopo le affermazioni di Trump sul laboratorio di Wuhan
(ANSA) - GINEVRA, 1 MAG - L'Oms ha ribadito le origini naturali del coronavirus dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rilanciato la tesi che il Covid-19 sia stato originato nel laboratorio di virologia di Wuhan.
Alla domanda di un giornalista durante una conferenza stampa a Ginevra, il direttore per le emergenze dell'Organizzazione mondiale della Sanità Michael Ryan ha ripetuto che "per quanto riguarda l'origine del virus a Wuhan, abbiamo ascoltato molti scienziati che hanno studiato questo virus e siamo certi che sia di origine naturale".
Alla domanda di un giornalista durante una conferenza stampa a Ginevra, il direttore per le emergenze dell'Organizzazione mondiale della Sanità Michael Ryan ha ripetuto che "per quanto riguarda l'origine del virus a Wuhan, abbiamo ascoltato molti scienziati che hanno studiato questo virus e siamo certi che sia di origine naturale".
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venerdì 1 maggio 2020
Fase 2 coronavirus a Milano, per i trasporti rischio lunedì nero: metropolitane e treni sotto scorta
Le forze dell'ordine nelle fermate Atm e nelle stazioni dei pendolari, a sorpresa chiusure anti- folla. Il prefetto: con code disciplinate circolazione più fluida. Tornelli fermi con più di 60 persone in banchina
"Saranno previsti presidi fissi e dinamici delle forze dell'ordine, anche nelle principali stazioni del metrò e ferroviarie". Il prefetto Renato Saccone, assieme a questura, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, ha messo a punto un piano per la gestione dell'ordine pubblico nella fase due che comincerà lunedì. E la presenza di forze dell'ordine nei punti nevralgici della rete metropolitana e ferroviaria è uno dei tasselli principali in un contesto - quello dei trasporti pubblici - in cui la ripartenza sarà delicata da gestire quando migliaia di persone saranno autorizzate a uscire di casa. "Sarà un test importante per la ripartenza", dice il prefetto. Che da un lato fa molto affidamento sull'autodisciplina dei cittadini: "Questo periodo di lockdown ha dimostrato che si può essere in tanti pur rispettando le distanze", sottolineando che "le code disciplinate renderanno più fluida la circolazione". Dall'altro lato, però, prevede anche la sorveglianza delle forze di polizia, per evitare assembramenti ma anche possibili frizioni.
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"Saranno previsti presidi fissi e dinamici delle forze dell'ordine, anche nelle principali stazioni del metrò e ferroviarie". Il prefetto Renato Saccone, assieme a questura, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, ha messo a punto un piano per la gestione dell'ordine pubblico nella fase due che comincerà lunedì. E la presenza di forze dell'ordine nei punti nevralgici della rete metropolitana e ferroviaria è uno dei tasselli principali in un contesto - quello dei trasporti pubblici - in cui la ripartenza sarà delicata da gestire quando migliaia di persone saranno autorizzate a uscire di casa. "Sarà un test importante per la ripartenza", dice il prefetto. Che da un lato fa molto affidamento sull'autodisciplina dei cittadini: "Questo periodo di lockdown ha dimostrato che si può essere in tanti pur rispettando le distanze", sottolineando che "le code disciplinate renderanno più fluida la circolazione". Dall'altro lato, però, prevede anche la sorveglianza delle forze di polizia, per evitare assembramenti ma anche possibili frizioni.
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Bergamo, azienda edile con 270 dipendenti e 8 milioni di fatturato. Ma non pagava le tasse
Ordinanza di custodia cautelare per due imprenditori. Un terzo ai domiciliari. Sequestrati beni per 2,3 milioni di euro
Gestivano un'impresa edile con oltre 270 dipendenti e 8 milioni di fatturato, ma evadevano il fisco. Per questo il gip di Bergamo ha chiesto l'arresto di due persone, una già in carcere, l'altra ricercata, e gli arresti domiciliari per una terza. Il magistrato ha anche disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 2,3 milioni di euro.
Le indagini, condotte dai finanzieri della Tenenza di Sarnico (Bergamo) si sono concentrate "su una società, con sede dichiarata a Telgate (Bergamo), attiva nel settore edile, che ha operato con oltre 270 dipendenti in diversi cantieri tra la Lombardia, il Veneto, il Trentino Alto Adige, la Liguria e l'Emilia Romagna e che, nonostante un fatturato di oltre 8 milioni di euro, non ha presentato le dichiarazioni fiscali e sarebbe stata "tenuta in vita due anni per poi essere messa in liquidazione".
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Gestivano un'impresa edile con oltre 270 dipendenti e 8 milioni di fatturato, ma evadevano il fisco. Per questo il gip di Bergamo ha chiesto l'arresto di due persone, una già in carcere, l'altra ricercata, e gli arresti domiciliari per una terza. Il magistrato ha anche disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 2,3 milioni di euro.
Le indagini, condotte dai finanzieri della Tenenza di Sarnico (Bergamo) si sono concentrate "su una società, con sede dichiarata a Telgate (Bergamo), attiva nel settore edile, che ha operato con oltre 270 dipendenti in diversi cantieri tra la Lombardia, il Veneto, il Trentino Alto Adige, la Liguria e l'Emilia Romagna e che, nonostante un fatturato di oltre 8 milioni di euro, non ha presentato le dichiarazioni fiscali e sarebbe stata "tenuta in vita due anni per poi essere messa in liquidazione".
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giovedì 30 aprile 2020
Gruppo Viabilità Valli Stura e Orba: “Condizioni della A26 peggiori di prima”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – I cittadini del Gruppo Viabilità Valli Stura e Orba hanno espresso la loro preoccupazione per le condizioni di alcuni tratti autostradali della A26.
Il Comitato sperava che “in questo lungo periodo di fermo del paese per l’emergenza covid-19, Autostrade per l’italia non solo avrebbe terminato i lavori sotto la galleria Bertè della A26, ma avrebbe anche terminato le ispezioni sotto le altre gallerie del tratto Ovada-Genova-Prà e viceversa. Invece la situazione in cui ci si ritrova a pochi giorni dalla ripresa della maggior parte delle attività lavorative del 4 maggio è addirittura peggiorata”.
“A che punto sia lo stato dei lavori sotto la Bertè e sotto le altre gallerie già interessate dalla chiusura non è dato a sapersi. Resta il fatto che da Masone al raccordo con la Genova-Ventimiglia (e viceversa) ad oggi si viaggia su di un’unica corsia per senso di marcia con frequenti scambi di carreggiata e restringimenti che rendono anche pericoloso il viaggiare. Senza contare i ritardi sulla percorrenza accumulati a seguito di tali disagi dai cittadini, con tutte le conseguenze del caso.
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Coronavirus, il bollettino della Protezione Civile: boom di guariti (4693). Calano i nuovi contagi, ma il Piemonte è in controtendenza
All’opposto fanno “boom “i guariti, con il record di 4.693 che dicono addio al virus. E con questi numeri sono ben 3.106 in meno i malati Covid che lasciano ospedali e quarantene domestiche. Ben 101 sono i letti che si liberano nelle terapie intensive, mentre i reparti Covid ordinari vanno veramente svuotandosi, con addirittura 1.061 dimessi conteggiati in una giornata. Tanti i tamponi, oltre 68mila quelli notificati oggi.
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Alessandria - Morta nella casa di riposo di Stazzano, l’autopsia conferma: era coronavirus. Si indaga per omicidio colposo
Coronavirus, l’Oms: “Dobbiamo essere pronti alla seconda o terza ondata del virus”. Ancora 74 Comuni in zona rossa
L’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: «La sanità pubblica dovrà avere un maggior peso nella società»
ROMA. Quando la prima ondata del coronavirus sarà passata «è essenziale prepararsi a una seconda o una terza, particolarmente se non c'è ancora un vaccino disponibile». Lo ha detto Hans Kluge, il direttore regionale per l'Europa dell'Oms. «Bisogna essere preparati - ha ribadito, sottolineando che d'ora in avanti la sanità pubblica -: deve avere una maggiore prominenza nella società. Dobbiamo avere una sanità pubblica forte».
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ROMA. Quando la prima ondata del coronavirus sarà passata «è essenziale prepararsi a una seconda o una terza, particolarmente se non c'è ancora un vaccino disponibile». Lo ha detto Hans Kluge, il direttore regionale per l'Europa dell'Oms. «Bisogna essere preparati - ha ribadito, sottolineando che d'ora in avanti la sanità pubblica -: deve avere una maggiore prominenza nella società. Dobbiamo avere una sanità pubblica forte».
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Coronavirus, la virologa Ilaria Capua: "Non ne usciremo prima dell'estate e sarà un mondo diverso"
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Coronavirus, arriva il risultato del tampone ma al paziente hanno già fatto il funerale
TORINO. «Buongiorno signor Varetto, sa di essere positivo al coronavirus? Deve stare in quarantena». «Io non ho mai fatto un tampone. Chi era positivo è mio fratello, ma lo abbiamo seppellito tre ore fa». E’ la telefonata surreale che ha ricevuto dal Centro Covid-19 della Regione il signor Vincenzo Varetto, poco dopo aver partecipato al funerale del fratello Franco, morto di coronavirus dopo una lunga epopea. Prima il trasferimento dall’ospedale di Settimo alla rsa La Trinité, poi il passaggio, quando era già sintomatico e grave, all’ospedale Mauriziano, dove Franco è mancato tre giorni fa.
«Sono indignato per quanto accaduto – denuncia Vincenzo Varetto, che racconterà l’ennesima beffa ai carabinieri – avevo appena partecipato al funerale di mio fratello quando mi hanno chiamato dal Centro che si trova dove c’è il Valdese. All’inizio mi sono anche spaventato perché mi hanno subito detto che ho il coronavirus. Poi ho realizzato che non potevano riferirsi a me, perché non ho mai fatto un tampone. Ma a mio fratello, anche se lui il tampone lo aveva fatto due settimane fa al Mauriziano».
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«Sono indignato per quanto accaduto – denuncia Vincenzo Varetto, che racconterà l’ennesima beffa ai carabinieri – avevo appena partecipato al funerale di mio fratello quando mi hanno chiamato dal Centro che si trova dove c’è il Valdese. All’inizio mi sono anche spaventato perché mi hanno subito detto che ho il coronavirus. Poi ho realizzato che non potevano riferirsi a me, perché non ho mai fatto un tampone. Ma a mio fratello, anche se lui il tampone lo aveva fatto due settimane fa al Mauriziano».
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Coronavirus, il calvario di un uomo di 72 anni: “Dimesso dall’ospedale, sono ancora malato”
Coronavirus: i morti in Piemonte salgono a 3032
Meteo: dopo il CORONAVIRUS, l'ESTATE 2020 avrà come NEMICO l'ANTICICLONE AFRICANO, ecco le PREVISIONI
L'estate 2020 di preannuncia davvero anomala rispetto al passato. A causa dell'emergenza coronavirus dovremo molto probabilmente ancora fare i conti ancora con mascherine e distanziamento sociale. Ma ci sarà anche un nemico dal punto di vista climatico.
Scopriamo subito quale e le possibili conseguenze sulle vacanze degli italiani.
Scopriamo subito quale e le possibili conseguenze sulle vacanze degli italiani.
Negli ultimi giorni l'attenzione di tutti è rivolta non solo alla FASE 2, ormai immimente, ma alla FASE 3, ovvero quella che dovrebbe comprendere le ferie estive degli italiani.
Ebbene, dal punto di vista scientifico ed epidemiologico qualche speranza arriva dal virologo Burioni secondo cui "il clima è qualcosa di molto complesso. Nel nostro paese i virus respiratori circolano di meno durante l'estate, speriamo che questo non faccia eccezione e ci dia un po' di tregua".
Premesso questo, non potranno mancare importanti misure atte a mantenere il distanziamento sociale e a prevenire una possibile seconda ondata di contagi.
Sono diverse le regioni che stanno già studiando delle modalità per consentire l'ingresso alle spiagge: si va dagli accessi a numero limitato in aree perimetrate, al controllo della temperatura corporea prima dell'entrata, ai controlli con droni e vigili tra i bagnanti.
Di questo si parlerà sicuramente in maniera più approfondita nelle prossime settimane, magari con un decreto ad hoc, quando il quadro sanitario ed organizzativo sarà più chiaro.
Sono diverse le regioni che stanno già studiando delle modalità per consentire l'ingresso alle spiagge: si va dagli accessi a numero limitato in aree perimetrate, al controllo della temperatura corporea prima dell'entrata, ai controlli con droni e vigili tra i bagnanti.
Di questo si parlerà sicuramente in maniera più approfondita nelle prossime settimane, magari con un decreto ad hoc, quando il quadro sanitario ed organizzativo sarà più chiaro.
Isolato da un mese e senza tampone: “Rassegnato all’attesa ma Asl dica quanti sono come me”
ALESSANDRIA – In isolamento domiciliare e in attesa di un tampone. La storia raccontata da un alessandrino, lettore del nostro portale, è purtroppo simile ad altre che la redazione ha già evidenziato, in queste settimane, contraddistinte dall’emergenza coronavirus. Al di là della vicenda personale, inoltre, l’uomo ha espresso preoccupazione per una mancata chiarezza sulle procedure riguardo la situazione attuale e quella futura.
“L’Asl dovrebbe dare spiegazioni” ha sottolineato l’alessandrino alla nostra redazione “quante sono le richieste di tampone ancora da soddisfare? Quanti se ne riesce a processare in un giorno? Asl si sta attrezzando nel caso aumentino i positivi? Si vuole cercare di implementare il servizio, visti i lunghi tempi di attesa? A fronte di un eventuale aumento dei contagi nel nostro territorio, Asl riuscirebbe a reggere all’impatto? E poi basta guardare ogni sera quello che dice l’Unità di Crisi: sono sempre oltre 2 mila i pazienti che, in Piemonte, attendono con ansia un secondo tampone. Insomma, numeri alti che bisogna smaltire”.
Per l’uomo il campanello d’allarme è scattato lo scorso 23 marzo, quando ha deciso di mettersi in quarantena dopo aver scoperto che uno dei suoi contatti stretti aveva contratto il virus.
Nuovo scontro governo-regioni. Boccia: "Pronto alla diffida". La Lega occupa le Camere
Il ministro Boccia: "Dal 18 sì a aperture differenziate ma sono pronto a impugnare atti incoerenti con il dpcm". Intanto molti presidenti stanno procedendo con iniziative autonome. Quelli di centrodestra: "Vogliamo più competenze". E scrivono a Mattarella. Salvini: "In aula a oltranza, finché Conte non ci darà risposte". 74 parlamentari leghisti passano la notte alla Camera e in Senato
Un equilibrio difficile, quello tra Regioni e governo. E lo confermano anche le parole di oggi del ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia. Ma le regioni di centrodestra insorgono, si rivolgono anche al presidente Mattarella. Mentre la Lega - guidata da Salvini - occupa l'aula sia alla Camera che al Senato.
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Un equilibrio difficile, quello tra Regioni e governo. E lo confermano anche le parole di oggi del ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia. Ma le regioni di centrodestra insorgono, si rivolgono anche al presidente Mattarella. Mentre la Lega - guidata da Salvini - occupa l'aula sia alla Camera che al Senato.
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Coronavirus, la Calabria sfida il governo e riapre da domani bar e ristoranti all'aperto
Il premier e il piano di riserva per sfuggire alle critiche e riaprire già il 18 maggio
mercoledì 29 aprile 2020
Coronavirus, nelle Rsa della Bergamasca 1.322 morti in più rispetto al 2019
Dal primo gennaio a oggi nelle 65 Rsa della Bergamasca sono morti 1.998 anziani, cioè 1.322 in più rispetto allo stesso periodo del 2019 (quando i decessi registrati furono 676). Lo ha reso noto il procuratore della Repubblica di Bergamo, Maria Cristina Rota. Il dato è emerso in seguito alle indagini dovute a 13 esposti riguardanti altrettante strutture. E' risultato anche che solo 8 Rsa hanno accolto malati Covid dimessi dagli ospedali.
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I dati smontano molte "verità": ecco il numero reale dei morti
Coronavirus, allerta «bimbi Kawasaki»«Sindromi infiammatorie in aumento»
Oltre 11 mila persone controllate in una settimana: 556 sono state sanzionate
ALESSANDRIA – Nel periodo che va dal 22 al 28 aprile le Forze di Polizia e della Polizia Locale hanno controllato 11.931 persone sanzionandone 556. Sono invece stati oltre quattromila le attività commerciali che hanno subito un controllo di cui tre sono stati sanzionati. Di seguito la tabella degli interventi.
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Sondaggio Winpoll: Cirio è il governatore meno apprezzato tra le sei regioni più colpite dal covid
Secondo un sondaggio realizzato da Winpoll per Il Sole 24 Ore la gestione dell’emergenza coronavirus in Piemonte è stata la meno apprezzata dagli intervistati.
Solo il 27% si è infatti definito “molto soddisfatto” o “abbastanza soddisfatto” dell’operato del Governatore Alberto Cirio. Il sondaggio ha analizzato le sei regioni italiane dove il covid ha purtroppo colpito di più.
In cima alla classifica c’è il Veneto col governatore Luca Zaia (84%), al secondo posto la Campania con Vincenzo De Luca (80% se si sommano le voci “molto soddisfatto” o “abbastanza soddisfatto” ma addirittura primo tra i “molto soddisfatti” col 46%), al terzo posto l’Emilia Romagna con Stefano Bonaccini (63%), quarto Attilio Fontana, governatore della Lombardia (46%), quinto Enrico Rossi, il presidente della Toscana (44%).
Gualtieri, per la ripresa 6 miliardi l'anno di investimenti fino al 2031. Stop all'Iva su mascherine
Al via una manovra espansiva mai vista dal dopoguerra. A partire dal 2021 parte risorse deficit a specifici incentivi
"Per stimolare la crescita agiremo anche attraverso la previsione di specifici incentivi" destinando "parte delle maggiori risorse chieste per il 2021 e per gli anni successivi, circa 6 miliardi l'anno fino al 2031, a sostegno degli investimenti". Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in audizione sul Def.
Quella predisposta dal Governo in risposta al Covid-19 è "una manovra espansiva imponente di entità mai vista dal dopoguerra ad oggi". Lo ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, aggiungendo che "lo scostamento non mette assolutamente a repentaglio la sostenibilità della finanza pubblica, anzi è indispensabile per la tenuta sistema produttivo e quindi per la sostenibilità".
Il governo chiede "l'autorizzazione a intervenire sugli anni successivi per eliminare definitivamente e completamente gli aumenti di Iva e accise e per sostenere gli investimenti". Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in audizione sul Def. Si tratta di "una fondamentale operazione di pulizia del bilancio pubblico che aumenta trasparenza e credibilità" delle stime e "finalizzata a realizzare un calo della pressione fiscale di 1,1 punti percentuali di Pil. Restituisce maggiori margini di politica economica in questi anni compressa" quasi solo alla sterilizzazione dell'Iva. In particolare il ministro annuncia: "Elimineremo l'Iva sulle mascherine per tutto il 2020"
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Suicida a New York la dottoressa che curava i malati di coronavirus
Lei stessa si era ammalata ed era guarita. Il padre: “Ha cercato di salvare tutti, e questo l'ha uccisa”
NEW YORK. Lorna Breen era la direttrice del pronto soccorso dell'ospedale New York Presbyterian, e si è tolta la vita dopo aver guidato per settimane la task force dei medici che cercavano di salvare i pazienti più gravi ammalati di Covid-19, fino a quando non ce l’ha fatta più. Il padre ha spiegato al New York Times che sua figlia aveva fino alla fine cercato di fare il suo lavoro, in condizioni difficili: «Ha cercato di salvare tutti, e questo l'ha uccisa». Come sul campo di battaglia, i medici in prima linea contro il virus possono venir piegati non solo dal Covid-19, ma dalla situazione di stress drammatico in cui hanno lavorato, e dal dolore.
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NEW YORK. Lorna Breen era la direttrice del pronto soccorso dell'ospedale New York Presbyterian, e si è tolta la vita dopo aver guidato per settimane la task force dei medici che cercavano di salvare i pazienti più gravi ammalati di Covid-19, fino a quando non ce l’ha fatta più. Il padre ha spiegato al New York Times che sua figlia aveva fino alla fine cercato di fare il suo lavoro, in condizioni difficili: «Ha cercato di salvare tutti, e questo l'ha uccisa». Come sul campo di battaglia, i medici in prima linea contro il virus possono venir piegati non solo dal Covid-19, ma dalla situazione di stress drammatico in cui hanno lavorato, e dal dolore.
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martedì 28 aprile 2020
La febbre a 40° e poi la corsa in ospedale: Luke ha il Coronavirus e da un mese è ricoverato
Luke Schreiber, è un bimbo di neanche 2 anni che vive nello Stato Usa del Michigan. Un mese fa ha cominciato a manifestare i primi sintomi del Covid 19, la febbre gli è salita ad oltre 40° ed allora non si è ancora ripreso e lotta in ospedale. La madre su Facebook ha voluto rivolgere un messaggio a tutti quelli che si “lamentano” per la quarantena…
Il coronavirus sta facendo paura in tutto il mondo. E forse nessuno è più terrorizzato dei genitori di bambini che hanno contratto il Covid 19. Nel corso di questi due mesi ci è stato detto che i più giovani sono a minor rischio di essere colpiti dal famigerato virus. Ma se le statistiche sembrano aver dimostrato questo asserzione, non significa che i più piccoli non si trovino a farne i conti. Lo sanno bene i genitori di Luke Schreiber, che vive nello Stato Usa del Michigan: non aveva ancora compiuto due anni quando gli è stato diagnosticato il COVID-19. Tutto è cominciato il 31 marzo, quando la famiglia era seduta insieme davanti alla TV “a guardare Frozen”, noto film della Disney.
Amanda May, madre di Luke, ha raccontato a Detroit News che il bimbo ha improvvisamente perso i sensi. Nei giorni seguenti, tuttavia, il figlioletto non ha mostrato sintomi che facessero presagire a qualcosa di grave. Ma poi, da un giorno all’altro, al bambino è salita una febbre molto alta. “Era praticamente bollente, ci siamo precipitati in ospedale a tutta velocità” racconta la donna.Sei ore dopo l’arrivo in ospedale, misurava ancora di oltre 40 gradi. È stato trattenuto nel reparto durante la notte. Ci sono volute più di 12 ore prima che ottenessimo i risultati e hanno dimostrato che gli era stata diagnosticata l’infezione da Covid-19”, dice Amanda al quotidiano della città del Michigan.
I medici hanno spiegato agli Schreiber che se Luke fosse stato portato in ospedale anche con qualche ora di ritardo, probabilmente avrebbero sofferto di gravi danni al cervello. Da allora sono passate due settimane e il bimbo sta ancora combattendo: spesso la febbre risale ad oltre 40 gradi e i suoi genitori sono chiaramente molto preoccupati.
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Il coronavirus sta facendo paura in tutto il mondo. E forse nessuno è più terrorizzato dei genitori di bambini che hanno contratto il Covid 19. Nel corso di questi due mesi ci è stato detto che i più giovani sono a minor rischio di essere colpiti dal famigerato virus. Ma se le statistiche sembrano aver dimostrato questo asserzione, non significa che i più piccoli non si trovino a farne i conti. Lo sanno bene i genitori di Luke Schreiber, che vive nello Stato Usa del Michigan: non aveva ancora compiuto due anni quando gli è stato diagnosticato il COVID-19. Tutto è cominciato il 31 marzo, quando la famiglia era seduta insieme davanti alla TV “a guardare Frozen”, noto film della Disney.
Amanda May, madre di Luke, ha raccontato a Detroit News che il bimbo ha improvvisamente perso i sensi. Nei giorni seguenti, tuttavia, il figlioletto non ha mostrato sintomi che facessero presagire a qualcosa di grave. Ma poi, da un giorno all’altro, al bambino è salita una febbre molto alta. “Era praticamente bollente, ci siamo precipitati in ospedale a tutta velocità” racconta la donna.Sei ore dopo l’arrivo in ospedale, misurava ancora di oltre 40 gradi. È stato trattenuto nel reparto durante la notte. Ci sono volute più di 12 ore prima che ottenessimo i risultati e hanno dimostrato che gli era stata diagnosticata l’infezione da Covid-19”, dice Amanda al quotidiano della città del Michigan.
I medici hanno spiegato agli Schreiber che se Luke fosse stato portato in ospedale anche con qualche ora di ritardo, probabilmente avrebbero sofferto di gravi danni al cervello. Da allora sono passate due settimane e il bimbo sta ancora combattendo: spesso la febbre risale ad oltre 40 gradi e i suoi genitori sono chiaramente molto preoccupati.
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