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giovedì 30 aprile 2020

Isolato da un mese e senza tampone: “Rassegnato all’attesa ma Asl dica quanti sono come me”

ALESSANDRIA – In isolamento domiciliare e in attesa di un tampone. La storia raccontata da un alessandrino, lettore del nostro portale, è purtroppo simile ad altre che la redazione ha già evidenziato, in queste settimane, contraddistinte dall’emergenza coronavirus. Al di là della vicenda personale, inoltre, l’uomo ha espresso preoccupazione per una mancata chiarezza sulle procedure riguardo la situazione attuale e quella futura.
L’Asl dovrebbe dare spiegazioni” ha sottolineato l’alessandrino alla nostra redazione “quante sono le richieste di tampone ancora da soddisfare? Quanti se ne riesce a processare in un giorno? Asl si sta attrezzando nel caso aumentino i positivi? Si vuole cercare di implementare il servizio, visti i lunghi tempi di attesa? A fronte di un eventuale aumento dei contagi nel nostro territorio, Asl riuscirebbe a reggere all’impatto? E poi basta guardare ogni sera quello che dice l’Unità di Crisi: sono sempre oltre 2 mila i pazienti che, in Piemonte, attendono con ansia un secondo tampone. Insomma, numeri alti che bisogna smaltire”. 
Per l’uomo il campanello d’allarme è scattato lo scorso 23 marzo, quando ha deciso di mettersi in quarantena dopo aver scoperto che uno dei suoi contatti stretti aveva contratto il virus.

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