E' successo sull'isola di Ventotene, in località Moggio di terra, verso Punta dell'Arco.
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Doveva essere un cappotto e invece le Regionali si sono trasformare in un pareggio. Un 3 a 3 che per come è maturato vale come una sconfitta per l'uomo che nell'agosto di un anno fa faceva cadere il governo chiedendo "pieni poteri". Il Carroccio perde consensi ovunque rispetto alle Europee. In Puglia e Campania rischia addirittura di essere la terza forza della coalizione: superata da Fdi, è testa a testa con Forza Italia. Per l'ex ministro dell'Interno si apre anche un fronte interno col governatore del Veneto che da solo prende il triplo rispetto ai voti della lista ufficiale del partito
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Procedere spedito lo spoglio dei voti relativi al referendum costituzionale sul taglio al numero dei parlamentari. I risultati ufficiali del Viminale, riferiti a 3,000 sezioni sulle 61.622 totali, vede il Sì al 69,66% e il No al 30,34%. Confermata la tendenza degli exit poll Rai del Consorzio Opinio Italia. I risultati, quindi, del referendum sul taglio dei parlamentari (per cui si votava in concomitanza con le elezioni regionali 2020 in sette regioni) sembrano scontati: il Sì è in netto vantaggio al 60-64%. I dati sono stati raccolti con una copertura del campione dell'80%. L'affluenza provvisoria al voto per il referendum costituzionale è stata del 51,75% alla chiusura dei seggi, quando sono arrivati i dati di oltre 3 mila comuni su 7.900. I dati si evincono dal sito del Viminale.
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Sono più di 31 milioni i casi di coronavirus nel mondo. I nuovi dati della Johns Hopkins University parlano di 31.028.757 contagi. A livello globale sono 960.698 le vittime a causa della pandemia di Covid-19. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito con oltre 6,8 milioni di casi (6.805.342) e 199.511 decessi. In 24 ore, secondo dati della Jhu riportati dalla Cnn, negli Usa si sono registrati 39.844 nuovi casi di Covid-19 e 250 decessi.
Prima ha scritto un lungo post su Facebook, affidando le sue ultime parole disperate ai social. Era passata da poco la mezzanotte di domenica. Poi ha preso la pistola e ha ucciso il figlio, prima di togliersi la vita. Tragedia nella notte a Rivara, piccolo comune in provincia di Torino, in un'abitazione di via Beltramo. Un uomo di 47 anni, Claudio Baima Poma, operaio in un'azienda meccanica, ha utilizzato una pistola non legalmente detenuta per uccidere il figlio di 11 anni, Andrea. Poi, con la stessa arma, si è tolto la vita. L'allarme è scattato poco prima delle due. Sono in corso gli accertamenti sull'episodio da parte dei carabinieri della compagnia di Venaria Reale (Torino).
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Genova – Sono 84 i nuovi positivi in Liguria, secondo i dati trasmessi da Alisa al ministero. Il numero complessivo di positivi – dopo i 2.049 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore – sale dunque a 2.774. In ospedale sono ricoverate 151 persone (5 in meno rispetto a ieri), di cui 15 in terapia intensiva. Purtroppo cresce la curva del dolore: nelle ultime 24 ore tre donne di 96, 90 e 83 anni sono morte all’ospedale di Sarzana. Dall’inizio dell’emergenza hanno perso la vita 1.591 persone.
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Genova – Il presidente del seggio si sente male e ha la febbre a 38 e scatta l’emergenza covid in una scuola sede di seggi elettorali a Oregina.
Verranno tutti sottoposti a tampone ed eventuale quarantena presidente di seggio e scrutatori della sezione 323 della scuola X dicembre di Oregina.
Nella notte il presidente del seggio si è sentito male ed accusava sintomi che potrebbero indicare un contagio da coronavirus.
Febbre alta e problemi alle vie respiratorie che potrebbero essere una banale influenza come i sintomi del virus che sta seminando paura e morte in tutto il mondo e così è scattata la procedura anti covid che prevede l’auto isolamento delle persone entrate in contatto con il sospetto malato e il tampone per accertare se sono o meno positivi.
Nel frattempo resta da chiarire se il seggio dovrà essere sanificato e quando, visto che le operazioni di voto sono iniziate in tutta la Liguria da questa mattina e c’è una grave carenza di presidenti e scrutatori anche solo per coprire per intero il normale organico previsto.
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Si vota per referendum, regionali, comunali. Rinuncia in massa, i Comuni utilizzano i dipendenti pubblici
ROMA. Si vota, oggi tutto il giorno e domani fino alle 15. Si vota in tutt’Italia per il referendum mentre in Campania, Liguria, Marche, Puglia, Veneto, Toscana e Valle d’Aosta si vota pure per le Regionali; e in 958 Comuni, di cui 15 capoluoghi di provincia, si vota anche per il sindaco. Gli italiani tutti sono chiamati infatti a esprimersi sul referendum con un Sì o un No al taglio del numero dei parlamentari. È un referendum di tipo confermativo, quindi stavolta non c’è quorum. Vince la maggioranza. Se Sì, sarà confermata una legge già approvata dal Parlamento che riduce il numero degli eletti da 945 a 600. Se No, le cose resteranno come sono.
Voto in tempi di Covid
Il pericolo del contagio ha reso necessarie particolari accortezze nei seggi. Il ministero dell’Interno ha ricordato che è obbligatorio l’uso della mascherina per accedere, sia per gli elettori che per ogni altro soggetto autorizzato a entrare. Presidenti e scrutatori dovranno sostituire i dispositivi di protezione individuale ogni 4-6 ore. Si ribadisce il divieto di assembramenti all’interno delle sezioni; ci saranno aree di attesa all’esterno.
Forfait di massa
La paura della pandemia, e la prospettiva di tenere la mascherina per l’intero giorno, ha costretto i Comuni a rincorrere presidenti di seggio e scrutatori. Una fuga che si è verificata un po’ dappertutto. A Torino, su 918 presidenti incaricati, hanno rinunciato in 506: su 2800 scrutatori, si sono sottratti in 1500. Il Comune ha dovuto supplire incaricando centinaia di dipendenti comunali. A Roma, sono stati 530 i presidenti di seggio su 2600 che hanno rinunciato all’incarico e che il Campidoglio ha dovuto surrogare in fretta.
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Impennata dei decessi per Coronavirus: sono stati 24 nelle ultime 24 ore; ieri erano stati 10. Un dato così alto non si registrava dal 7 luglio, quando le vittime erano state 30. In calo invece i nuovi contagiati: 1.638, contro i 1.907 di ieri. In lieve aumento i tamponi: ne sono stati processati 103.223. Così i dati del ministero della Salute.
Il totale delle vittime ha così raggiunto quota 35.692, quello dei casi positivi 296.569. In Lombarda il maggior aumento dei cedessi (+9).
Altri sette pazienti affetti da Covid sono entrati in terapia intensiva nelle ultime 24 ore: il totale sale così a 215. Calano invece i ricoverati con sintomi: sono 2.380 (-7 rispetto a ieri). Sono poi 40.566 le persone in isolamento domiciliare (+704) e 43.161 gli attualmente positivi (+704). I dimessi ed i guariti sono 217.716 (+909). Così i dati del ministero della Salute.
Rispetto alla riapertura degli stadi al pubblico "è auspicabile un atteggiamento prudenziale e una omogeneità di approccio su tutto il territorio nazionale", ha detto al Tg3 il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.
Forte balzo in avanti rispetto ai 1.585 di ieri, con un numero di tamponi anche leggermente inferiore. Dieci i morti. L’indice di contagiosità scende dall’1,14 allo 0,92
Se l’Europa torna a marzo noi da oggi siamo al 1 maggio quando i contagi erano 1.965, vicini ai 1.907 di oggi, che segnano un forte balzo in avanti rispetto ai 1.585 di ieri, con un numero di tamponi anche leggermente inferiori. Salgono però più leggermente i ricoveri, oggi più 39 ai quali se ne aggiungono 4 in terapia intensiva. Dieci i decessi.
L’aumento dei contagi è oramai una costante da sette settimane, sottolinea il Report del monitoraggio della settimana dal 7 al 13 settembre a cura dell’Iss e del ministero della salute. Negli ultimi 14 giorni l’incidenza dei casi su 100mila abitanti è passata da 27,89 a 29,63, ma quello che preoccupa gli estensori del rapporto è l’innalzamento dell’età media dei contagiati che in soli sette giorni è passato da 35 a 41 anno.
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La decisione del sindaco Nicolò Nicolosi dopo che otto persone sono risultate positive. Tra loro anche un'infermiera ricoverata all’ospedale Civico di Palermo con febbre alta e sintomi influenzali acuti
Tutte le scuole sono state chiuse fino al 1 ottobre, mentre i locali pubblici – dai pub alle sale giochi – dovranno abbassare la serranda alle 22. Corleone, comune in provincia di Palermo, ha adottato misure severe dalla sera del 17 settembre dopo che sono stati individuate otto persone positive al coronavirus. Tutte hanno partecipato ad un matrimonio lo scorso 12 settembre con 250 invitati e tra di loro c’è anche un’infermiera del reparto di geriatria dell’Ingrassia di Palermo che ieri è stata ricoverata all’ospedale Civico di Palermo con febbre alta e sintomi influenzali acuti.
Il sindaco Nicolò Nicolosi ha dunque disposto la chiusura anticipata di bar e pub oltre alla villa comunale e alle scuole. Tra gli invitati c’erano infatti anche 30 giovani alunni. “Abbiamo deciso di chiudere le scuole per domani – ha detto ieri il sindaco -. La situazione è molto seria e da tenere sotto osservazione. Domani organizzeremo riunioni con le forze dell’ordine e l’Asp di Palermo. Si stanno tracciando tutti gli invitati che hanno preso parte al cerimonia e al banchetto. In attesa degli esami ho disposto la chiusura anche dei bar e dei pub alle 22 e della villa comunale”.
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Il ministro della Salute annuncia una stretta nei dipartimenti di Lione e di Nizza: misure restrittive entro sabato. Gb, nuovi blocchi per quasi due milioni di cittadini
Nel mondo sono stati diagnosticati quasi 30 milioni di contagi. Dopo gli Stati Uniti, i Paesi che registrano il più alto numero di morti sono Brasile (134mila), India (83mila), Messico (72mila).
Il virus può essere sconfitto se lo sconfiggeremo ovunque. È necessario che l'Ue appoggi l'alleanza Gavi per i vaccini ma anche il sistema dell'Oms
Sono le parole del presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier, nel corso del panel economico sul dopo covid all'Hangar della Bicocca con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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Il ciclone denominato Udine dal FU Berlin, presente nel Mar Ionio, si è rinforzato come da previsione divenendo un vero e proprio ciclone simil tropicale, con il suo occhio ben visibile anche dalle immagini satellitari.
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Sono 1.452 i contagiati dal Covid nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto ai 1.229 di ieri ma individuati con un numero maggiore di tamponi: oltre centomila rispetto agli 80mila di martedì. Il numero complessivo dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale dunque a 291.442 mentre quello dei dimessi e guariti è di 215.265, 620 più di ieri. In aumento anche l'incremento dei morti: 12 in un giorno mentre ieri erano stati 9. Nessuna regione fa registrare zero casi.
Gli attualmente positivi al Covid in Italia hanno superato i 40mila, un numero mai così alto dall'inizio di giugno (il 2, per la prima volta dopo mesi, i malati scesero a 39.893). Secondo i dati del ministero della Salute gli attuali malati sono 40.532 con un incremento rispetto a martedì di 820. In aumento anche il numero dei ricoverati nei reparti ordinari - 63 in più rispetto a ieri per un totale di 2.285 - e nelle terapie intensive: ora ci sono 207 pazienti, 6 più di ieri. E' invece di 751 l'incremento delle persone in isolamento domiciliare che ad oggi sono 38.040.
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Genova – Ancora un record negativo per la Liguria che, nelle ultime 24 ore, ha evidenziato ben 141 nuovi cadi di contagio da coronavirus-covid 19.
A preoccupare è soprattutto la concentrazione di gran parte dei contagi nella zona di La Spezia dove si sono registrati 91 nuovi casi di tampone positivo al virus.Continua qui
A sferrare le coltellate mortali sarebbe stato un cittadino straniero che si è poi costituito ai carabinieri
Don Roberto Malgesini, 'prete degli ultimi', 51 anni, è stato ucciso questa mattina in centro a Como. A sferrare le coltellate mortali sarebbe stato un senzatetto di origini straniere con problemi psichici che si è poi costituito ai carabinieri. E' un tunisino di 53 anni con vari decreti di espulsione alle spalle dal 2015. Don Malgesini era conosciuto in città per il suo impegno a favore dei migranti.
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La visita del presidente della Repubblica con il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina nel Comune veneto dove le scuole hanno chiuso per prime causa Covid
VO' EUGANEO - "Un Paese non può dividersi sull'esigenza di sostenere e promuovere la sua scuola. Oggi la riapertura della scuola è una prova per la Repubblica. Per tutti. Nessuno escluso". Sergio Mattarella guarda negli occhi gli alunni di Vo', ma parla alla nazione e al mondo politico, squassato dalle polemiche nel giorno della riapertura della scuola dopo il doloroso lockdown. Vo', dove tutto è cominciato - qui c'è stato il primo morto per Covid, il pensionato Adriano Trevisan, 78 anni, e questa, insieme a Codogno, è stata la prima zona rossa d'Italia - lo accoglie con i tricolori affissi ad ogni balcone e un lungo applauso.
Aria di festa all'ombra dei Colli Euganei, i bambini con i cappellini bianchi o rossi o verdi, attendono pazienti il discorso del Presidente. Mattarella ricorda che la "scuola è una sfida decisiva per la società e ripartire da Vo' dà ancora più il senso di come questa sfida riguardi l'intero Paese".
Chiudere la scuola è stata una decisione "necessaria e dolorosa". Non sono parole vuote. La scuola è per un cattolico democratico come il Capo dello Stato il fondamento morale del nostro vivere civile, il primo mattone dello Stato. Mattarella è stato ministro della Pubblica istruzione e conosce benissimo un mondo che "è lo specchio della società, di cui riflette difficoltà e aspettative".
C'è un passaggio che può essere letto come un affondo contro i negazionismi, laddove dice che "la scuola deve formare cittadini consapevoli s sconfiggere l'ignoranza con la conoscenza e a fermare le paura con la cultura".
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E' tornato alla ribalta Alberto ZANGRILLO, primario dell'Ospedale San Raffaele di Milano, dove si trova attualmente ricoverato Silvio Berlusconi. Ma le ultime dichiarazioni di ZANGRILLO non riguardano l'ex premier, ma le MASCHERINE. A giugno aveva dichiarato che entro la fine del mese avremmo fatto a meno delle mascherine, almeno all’aperto. Tale convinzione nasceva dal fatto che, come aveva sentenziato il mese prima, suscitando grandi polemiche, il CORONAVIRUS ormai era CLINICAMENTE MORTO. Adesso il medico pare procedere con più cautela.
Cosa è accaduto? Su Twitter Zangrillo ha infatti pubblicato una foto di lui che indossa una mascherina con un commento a corredo della foto. Quale? "L’unico vero effetto collaterale della mascherina sono le orecchie a sventola". Come a voler dire che indossando le mascherine i rischi per la salute sono di molto inferiori ai benefici: un mea culpa per aver sminuito la pericolosità del Covid e quindi l’importanza delle misure protettive? Fosse il primo!
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Mia Khalifa e la bufala dei centri sociali che rompono il naso all'attivista della Lega a Pontedera
„Una pagina troll su Facebook spaccia l'attrice per una militante del Carroccio aggredita dai centri sociali“
Dai 2,2 milioni di banchi monoposto ancora da consegnare alle 60mila cattedre non assegnate, ai 70mila alunni con disabilità (il 59% del totale) che non avranno più il docente di sostegno che li seguiva l'anno scorso, i nodi da sciogliere sono più di uno. La ministra Azzolina: «Piccole criticità nessuno le nega: le stiamo risolvendo in un periodo difficilissimo»
Una ripartenza con qualche incognita. Rimasta per oltre sei mesi chiusa a causa del lockdown imposto dal Covid-19, la scuola riapre. Non ovunque e, anche dove tutto è pronto, con modalità a macchia di leopardo. Orari ridotti per la prima settimana, attesa di banchi e mascherine ma soprattutto dei docenti perché le nomine degli insegnanti di ruolo sono ancora in corso. Oltre 5,6 milioni di alunne e alunni riprenderanno le lezioni, stando ai dati forniti dal ministero dell'Istruzione. Al di là delle dichiarazioni e delle polemiche politiche che non sono nuove in un settore che coinvolge la quotidianità delle famiglie, sono infatti i numeri che, in una situazione complessa come questa, possono far capire a che punto siamo.
È la scuola capace di intercettare diversi ambiti: l'istruzione appunto, ma anche la salute, il trasporto, la sfera sociale. Ed è la scuola che, per queste sue caratteristiche, diventa un banco di prova per la ripartenza dopo gli amari giorni della pandemia. «Piccole criticità nessuno le nega: le stiamo risolvendo in un periodo difficilissimo», ha sottolineato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. «Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all'inizio», ha riconosciuto il premier Giuseppe Conte in un messaggio su Fb pubblicato alla vigilia della riapertura.
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