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lunedì 26 ottobre 2020

Covid: contagi in calo 17mila nelle ultime 24 ore

I morti sono 141. In calo anche i tamponi 124.686, circa 40 mila in meno rispetto a ieri

Scendono a 17.012 i nuovi casi di coronavirus in Italia. Lo rende noto il bollettino del ministero della Salute, specificando che nelle ultime 24 ore si registrano 141 vittime. In calo anche il numero di tamponi: 124.686, circa 40 mila in meno rispetto a ieri, quando erano stati 161.880.

Artico in crisi, ghiacci mai così male ad ottobre!

 

Il 2020 rischia di diventare un anno nero per i ghiacci dell'Artico: dopo il precedente che ha mostrato una tra le più basse estensioni di sempre, il mese di ottobre non è andato meglio. La situazione è addirittura peggiorata tanto che mai come quest'anno il mese di ottobre si era rivelato così critico per l'Artico.

I dati satellitari del 21 ottobre 2020 indicano che ci sono 584.000 km quadrati di ghiaccio in meno rispetto ad un anno fa, praticamente una superficie grande come la Spagna. I numeri diventano ancor più tragici se consideriamo la media 1970/1979: rispetto a 40-50 anni fa mancano all'appello ben 4 milioni di km quadrati, ovvero una superficie grande quanto metà Europa.

La situazione più critica è sul versante siberiano del Polo nord, tra i mari di Kara, Laptev e il mare della Siberia orientale. In queste regioni il ghiaccio è praticamente scomparso e le temperature sono in sopramedia ininterrotto da ormai molte settimane. Nei primi 20 giorni di ottobre l'anomalia termica è addirittura superiore ai 10°C (immagine in alto a corredo dell'articolo), la quale è una diretta conseguenza dell'assenza di ghiaccio.

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Trump al comizio elettorale protesta: «Accendi la tv e non si sente altro, solo Covid Covid Covid Covid Covid Covid»

Il presidente Usa, Donald Trump, protesta con i media. Lo fa ad un comizio elettorale a Lumberton, in Carolina del Nord: «Questo è tutto quello che sento adesso. Accendi la tv e non si sente parlare di altro che ‘Covid, Covid, Covid, Covid, Covid, Covid’». Una parola che il capo della Casa Bianca ripete per 6 volte consecutive come un refrain davanti ad una folla in delirio per lui: «Bene,dopo il 4 novembre questa parola non la sentirete più»

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domenica 25 ottobre 2020

Torino, in tredici al bar per il torneo di calciobalilla: arriva la polizia, locale chiuso

Troppa gente e niente distanziamento, multa da 400 euro e cinque giorni di stop

Un torneo di calciobalilla al bar. L'iniziativa è costata la chiusura per cinque giorni al bar Coffee Black di via Gorizia 56/c nel quartiere Santa Rita, controllato dagli agenti del commissariato San Secondo. Quando i poliziotti sono arrivati nel locale hanno trovato undici giocatori e due spettatori impegnati nel torneo. 

Tredici persone erano troppe per poter rispettare le distanze imposte dalle norme anti Covid. Per questa ragione la polizia ha interrotto la partita e multato la titolare per  400 euro. Il bar è stato chiuso per cinque giorni.

Lo stesso locale era già stato chiuso a dicembre 2018 su disposizione dal questore per questioni di sicurezza e ordine pubblico.

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Alessandria, l'appello di Clotilde dalla terapia intensiva: "Proteggetevi, il Covid esiste: qui mi sento morire"

Trentasette anni, due figli: "Vi auguro di non sapere mai cos’è la fame d’aria: vorrei strapparmi dalla faccia questo bavaglio, ma se lo faccio crepo"

“Il Covid esiste, mettetevelo in testa, prima che in testa vi mettano altro”. Clotilde Armellini, 37 anni, lo dice mentre due medici le calano sulla testa il casco per la respirazione assistita. “Ho un marito, due figli e ho il Covid”, prosegue Clotilde che vive a Pozzolo Formigaro, nell’Alessandrino e dalla sua pagina Facebook lancia un appello alla responsabilità di tutti raccontando quello che sta accadendo a lei.

“Sto qui sdraiata e prego che arrivi presto l’infermiera a portarmi le gocce perché solo se crollo riesco a calmarmi. I miei polmoni non funzionano più, li sento pieni d’acqua. Vorrei strapparmi dalla faccia questo bavaglio, ma se lo faccio crepo, perché da sola non ci riesco più a respirare”.

Cloltilde racconta dei sintomi, terribili, della malattia e di tutto quello che l’essere un paziente Covid comporta. “Non vedo mio marito da giorni, sta male anche lui, barricato dentro casa con i nostri due figli, anche loro positivi - dice - Vi auguro di non sapere mai cos’è la fame d’aria: è quando apri la bocca e inspiri ma non entra niente. Ti senti i polmoni chiusi come due sacchi rotti e boccheggi come un pesce rosso saltato sul pavimento”.

E aggiunge: “Non è la 'malattia dei vecchi': io sono giovane eppure eccomi qui, a pregare che mi diano presto qualcosa capace di spegnermi. Sono un’agente di polizia penitenziaria, non mi sono ammalata ballando al Billionaire, ho usato tutte le precauzioni possibili, ho rispettato le regole eppure mi sono ammalata perché col Covid non si scherza. Spero che non vi accada mai, però non scherzateci. Il Covid esiste e fa molto, molto male”.

Balzo contagi, oltre 21mila in un giorno, 128 vittime

161mila tamponi, oltre 15mila meno di ieri

Nuovo balzo dei contagi per Covid che per la prima volta dall'inizio dell'emergenza superano quota 20mila in un giorno: secondo i dati del ministero della Salute sono stati registrati 21.273 nuovi casi nelle ultime 24 ore con 161.880 tamponi, oltre 15.700 meno di ieri. In calo invece l'incremento del numero delle vittime: 128 nelle ultime 24 ore (ieri erano 151) che portano il totale a 37.338

Netto aumento di casi positivi e di tamponi nelle ultime 24 ore in Campania che registra 2590 casi su 16906 tamponi esaminati: ieri erano 1718 positivi su 12.530 tamponi. 2.445 sono i casi sintomatici; 145 quelli sintomatici. Si fermano i decessi mentre 173 sono le persone che risultano guarite. Questo, invece, il report posti letto Covid su base regionale: Posti letto di terapia intensiva attivati: 227; Posti letto di terapia intensiva occupati: 113; Posti letto di degenza attivati: 1.500; Posti letto di degenza occupati: 1.151.

Sono tornati sopra quota duemila in Piemonte i nuovi casi di positività al Covid. Oggi ce ne sono stati 2.287, il numero più alto dall'inizio della seconda fase dell'epidemia. 

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Medici ospedalieri: 'La situazione è gravissima'

Calcio, Reggiana decimata dal virus: 27 positivi

Lapo Elkann: "Salvini, vergogna. Soffi sul fuoco della disperazione"

L'affondo su Twitter: "Caro Matteo Salvini, sono mesi che fai disinformazione, scherzi sul virus e rilanci i messaggi di chi dice che non esiste più"

“Caro Matteo Salvini sono mesi che fai disinformazione, scherzi sul virus e rilanci i msg di chi dice che non esiste più. Ma soprattutto soffi sul fuoco della disperazione sperando di raccogliere voti. Dovresti vergognarti e smetterla di lanciare il sasso e nascondere la mano”. Tuona così Lapo Elkann in un post su Twitter.

Il riferimento è ai tanti tweet del leader della Lega, l’ultimo dei quali recita: “Positivo non vuol dire malato”. Anche Roberto Burioni è intervenuto per smentire l’affermazione di Salvini: “Positivo non vuol dire malato. Il 98% dei “positivi” alla polio non era malato, ma quel 2% rimanente significava 8000 bambini morti o paralizzati all’anno. Positivo vuole dire infettato e potenzialmente infettivo Smettiamo di giocare con le parole, la situazione è seria”.

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Piomba con l’auto in una piazzetta a Genova e travolge un gruppo di ragazzi: due giovani gravissime. Rintracciato grazie alla targa

Le ragazze hanno 17 anni e una di loro è incinta. Il giovane ha 23 anni e probabilmente era ubriaco. Dopo l'incidente è scappato ma la polizia municipale è riuscita a rintracciarlo e ad arrestarlo

Stava correndo in strada con la sua Bmw a folle velocità nella serata di sabato 24 ottobre, ma all’improvviso ha perso il controllo della vettura ed è piombato in piazzetta Pedegoli, nel quartiere di Quezzi a Genova. Nell’incidente ha travolto un gruppo di ragazzi e quattro sono rimasti feriti: due ragazze di 16 e 17 anni, di cui una incinta, sono in gravissime condizioni. Una delle due rischia l’amputazione della gamba. Le due ragazze sono ricoverate al Villa Scassi e al San Martino. Dopo l’incidente il giovane, 23enne della zona che probabilmente era ubriaco, ha ripreso la guida ed è scappato.

Nella fuga ha però perso la targa, grazie alla quale è stato identificato e rintracciato. Nell’urto ha travolto uno scooter e il gruppo di giovani, tra cui alcuni minori, che stavano chiacchierando nella piazzetta. Nello scontro, lo scooter ha preso fuoco e alcuni residenti sono scesi in strada per spegnere le fiamme e prestare soccorso ai ragazzi travolti. Il giovane alla guida è stato identificato dagli agenti della sezione infortunistica della polizia municipale. È stato rintracciato verso le quattro del mattino poco distante da casa ed è stato arrestato.

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Covid, Conte ha firmato nuovo Dpcm, in vigore da domani

Chiusura ristoranti alle 18. Lezioni online anche al 100%

La chiusura del testo nel corso della notte

Il premier Giuseppe Conte ha firmato nel corso della notte, a quanto si apprende da fonti di governo, il nuovo Dpcm con le misure restrittive anti-Covid, tra le quali la chiusura alle ore 18 di tutti i ristoranti, bar e gelaterie.

Il governo, si apprende ancora, sta accelerando sulle misure di ristoro da 1,5-2 miliardi per le categorie messe più in difficoltà dalle misure. Un Consiglio dei ministri potrebbe essere convocato nelle prossime ore. Il Dpcm sarà in vigore da domani al 24 novembre.

Alle 13:30, a quanto si apprende, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte terrà una conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare le nuove misure del Dpcm.

"Un dolore la chiusura di teatri e cinema - così su Twitter il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini -. Ma oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti, con ogni misura possibile. Lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura".

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Il nuovo Dpcm Covid del 24 ottobre 2020: il testo ufficiale e firmato da Conte

Terzo Valico a Fraconalto, cedimento in galleria: operaio ferito

Alessandria. L'uomo non è in gravi condizioni. L'incidente si è verificato nel corso di scavi per il consolidamento del tunnel: dalla volta si sarebbe staccato un pezzo che ancora non era stato sistemato

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Cervinia, 2mila persone per il primo giorno della stagione: polemica per le lunghe code e la ressa sulla funivia. Il video

“Da denuncia”, “E poi chiudono le scuole”, “Distanziamento sociale? Ma di cosa stiamo parlando”. 


Nella prima giornata di sci a Cervinia sono lo sdegno e il timore del Covid-19 a prevalere, almeno sui social. Duemila gli ingressi, in un comprensorio con piste innevate come a fine ottobre non si vedeva da anni. Ma quando su facebook hanno iniziato a circolare le foto di lunghe code fuori dalla biglietteria, sono divampate le polemiche. Quasi una replica di quanto avvenuto nel marzo scorso, pochi giorni prima del lockdown, con immagini simili provenienti da diversi comprensori italiani. C’è chi come Matteo Zanetti, presidente e amministratore delegato della Cervino spa, dice che “la situazione è ottima dal lato dell’accesso graduale e del controllo” perché sì, “c’è stata gente alle casse, con una coda che abbiamo gestito esternamente per non creare assembramento all’interno” ma a tutti è stata misurata la temperatura e poi sono stati fatti skipass online e addirittura erano aperte “tutte le nostre casse, anche quella automatica”. La società fa sapere che le code sono derivate dal fatto che “molti appassionati dovevano acquistare” l’abbonamento.

Sullo sfondo resta la perplessità – per non dire lo sbigottimento – sull’opportunità di correre per la prima neve come se fosse un bisogno primario e irrinunciabile, tanto da accalcarsi alle casse e dentro le cabine della funivia (e poi magari nei rifugi), tra sciarpe tirate su e giù, sbalzi di temperature e relative umidità.

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(...) L'indice di contagio nella regione alpina è di 2,37. Dopo la Valle d'Aosta ci sono Piemonte (1,83) e Provincia autonoma di Bolzano (1,8). La Lombardia è a 1,64, la Campania a 1,45. (...)

Covid: Iss, indice contagio Vda ancora più alto d'Italia

sabato 24 ottobre 2020

Muore in casa a Marassi con i sintomi del covid, aperta un’indagine

Genova – Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso dell’uomo di 42 anni morto nella sua abitazione di Marassi, positivo al coronavirus-covid e con i sintomi di una grave forma di infezione.

L’uomo da giorni aveva febbre alta e forti problemi respiratori ma, secondo quanto denunciato dai familiari, nessuno si sarebbe presentato a casa per accertare le sue condizioni di salute nonostante la segnalazione del suo stato di salute.

I familiari di Antonio Adriano Solis Tomala hanno annunciato di voler presentare un esposto denuncia alla magistratura perché si indaghi su eventuali omissioni nella procedura di accertamento delle reali condizioni di salute dell’uomo e sull’eventuale necessità di un suo ricovero in ospedale.
L’invito a restare a casa e ad aspettare gli accertamenti anti covid, senza presentarsi in ospedale, potrebbe – se confermato – aver giocato un ruolo della morte dell’uomo.

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Covid: altri 19mila contagiati in un giorno, 151 vittime

Oltre 177mila tamponi, 4.300 meno di venerdì. Speranza convoca Cts, riunione nel pomeriggio. Sul tavolo le possibili nuove misure per frenare la crescita dei contagi

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato per il pomeriggio il Comitato tecnico scientifico. La riunione con gli esperti che dovrebbero analizzare le possibili nuove misure per frenare la crescita dei contagi.

E' stabile l'aumento dei contagi da Covid in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 19.644 i nuovi casi individuati nelle ultime 24 ore, per un totale dall'inizio dell'emergenza che ha superato i 500mila contagiati (504.509). I tamponi effettuati sono 177.669, circa 4.300 meno di ieri. In aumento invece l'incremento delle vittime, 151 in un giorno (ieri erano 91) che portano il totale a 37.210.

Per ritrovare un incremento delle vittime così alto bisogna tornare indietro di cinque mesi, al 21 maggio, quando furono 156.

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Vola il contagio in Liguria, superati i 1000 nuovi contagi in un giorno

I Medici allertano: 'I Pronto soccorso sono presi d'assalto'

Ora solare 2020, questa notte lancette indietro di 60 minuti: ecco quali sono i vantaggi

Il cambio ci farà guadagnare un'ora di sonno. Avremo più luce la mattina, ma giornata più corte la sera. L’ora solare resterà attiva fino all’ultimo weekend del mese di marzo


Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre torna l’ora solare. Le lancette dell’orologio devono essere tirate indietro di 60 minuti, dalle 3 di notte alle 2, facendoci guadagnare un’ora di sonno. Avremo più luce la mattina, ma giornata più corte la sera. L’ora solare resterà attiva fino all’ultimo weekend del mese di marzo, ovvero fino alla notte fra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021, quando si rifarà il cambioPotrebbe essere l’ultima volta, perché da tempo l’Unione europea spinge per sopprimere il cambio d’ora. Quest’anno però, con l’emergenza coronavirus in corso, non se ne è più parlato e la faccenda è slittata a data da destinarsi.

Le ragioni del cambio d’ora – La convenzione che vuole che si spostino in avanti o indietro le lancette dell’orologio ogni anno a marzo e ottobre è pensata per sfruttare al massimo le ore di luce a disposizione e ridurre i consumi energetici. In questi sette mesi di ora legale che si concludono oggi, l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro. I dati sono rilevati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale. Impatti positivi anche in termini di sostenibilità ambientale, con 205mila tonnellate in meno di CO2 immesse in atmosfera. Dal 2004 al 2020, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro.

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Confcommercio Napoli: la criminalità vuole il caos

Il direttore generale Russo si dissocia con fermezza dalle violenze della scorsa notte

Napoli. Il direttore generale di Confcommercio Napoli e Campania, Pasquale Russo, si dissocia con fermezza dalle violenze della guerriglia urbana della scorsa notte. In un nota Russo afferma che “il sistema delle imprese aderente a Confcommercio non si riconosce in queste forme di protesta. Le scene di violenza, le manifestazioni fuori controllo di ieri nulla hanno a che vedere con la legittima protesta dei commercianti e degli imprenditori e devono essere condannate con assoluta fermezza. Solidarietà totale agli esponenti delle forze dell'ordine, dell'informazione e delle istituzioni che ieri sono state aggredite da delinquenti che stanno solo danneggiando chi vuole manifestare le gravi difficoltà di questa fase. Anzi, noi riteniamo che dietro questa guerriglia urbana si nascondano anche forze criminali che vogliono il caos nelle nostre città per approfittare delle gravi difficoltà economiche del tessuto imprenditoriale allo scopo di acquisire con poco imprese in difficoltà, avvicinare imprenditori disperati con prestiti che domani diventeranno un cappio al collo per tutti. Bisogna comprendere che il disagio economico e occupazionale di alcune categorie oggi diventerà un disastro sociale per tutti domani. Ed è per questo motivo che abbiamo sempre cercato e voluto un confronto con le istituzioni che devono rappresentare il nostro unico interlocutore pur nella diversità di visioni su come affrontare questa gravissima crisi che è sanitaria in primo luogo.

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Coprifuoco, notte di guerriglia a Napoli: bombe carta e aggressioni contro la polizia

L'aumento dei posti nelle terapie intensive: meno della metà dell'obiettivo

L'Osservatorio sui conti pubblici italiani compie un'analisi dei ritardi: distribuzione non omogenea in tutto il Paese

Il Decreto Rilancio aveva previsto 3.500 nuovi posti letto in terapia intensiva che avrebbero garantito la presenza di 14 posti letto ogni 100.000 abitanti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. A oggi le unità aggiuntive sono però solo 1.279, meno della metà rispetto all’obiettivo prefissato. Inoltre, i nuovi posti sono distribuiti in maniera disomogenea sul territorio. Le ragioni del ritardo risiedono nell’iter previsto per la programmazione e, in generale, in un’azione della Pubblica Amministrazione che non è stata in grado di realizzare gli obiettivi anche in presenza di risorse finanziarie adeguate.

Posti letto in terapia intensiva

L’articolo 2 del Decreto Rilancio aveva previsto un aumento dei posti letto in terapia intensiva di 3.500 unità che si sarebbero aggiunte alle 5.179 esistenti pre-Covid, per un totale di 8.679 unità. Le risorse stanziate erano rilevanti: circa 606 milioni. I nuovi posti sarebbero stati distribuiti alle regioni in modo da garantire 14 posti letto ogni 100.000 abitanti in maniera omogenea su tutto il territorio. Al 9 ottobre si registravano però 6.458 posti letto, un aumento di sole 1.279 unità.
La distribuzione per regione degli aumenti risulta disomogenea.  Sono andate particolarmente bene Veneto, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Basilicata con un grado molto elevato di completamento dei posti letto. Le prime tre regioni hanno ottenuto un aumento dei posti letto addirittura superiore a quello che era l’obiettivo (il grado di completamento è superiore al 100 per cento). Tra le regioni con il minor grado di completamento ci stanno Umbria, Calabria, Marche, Piemonte e Abruzzo. Anche la Lombardia ha avuto un grado di completamento basso, intorno al 20 per cento. 

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Coprifuoco, notte di guerriglia a Napoli: bombe carta e aggressioni contro la polizia

Diverse manifestazioni partite da punti diversi di Napoli si sono incrociate nei presso di Palazzo Santa Lucia dove sono scoppiati violenti scontri con la polizia.

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venerdì 23 ottobre 2020

È ufficiale: anche in Piemonte coprifuoco dalle 23 alle 5

Firmata l’ordinanza congiunta ministero-Regione: da lunedì divieto di uscire di casa la notte se non per motivi di urgenza o di lavoro

TORINO. Dopo la Lombardia anche il Piemonte dispone il coprifuoco con il divieto di uscire di casa dalle 23 alle 5 se non per motivi di urgenza o di lavoro. La decisione è arrivata al termine di un lungo confronto del governatore Alberto Cirio con il ministero della Salute e con i sindaci del territorio. Gli occhi erano puntati sul bollettino odierno dei contagi e sul monitoraggio settimanale del ministero.  Dati rivelatisi molto poco confortanti. I nuovi casi di positività al Covid sono 2.032 in più in ventiquattr’ore e il report settimanale parla per il Piemonte di «rischio alto con alta probabilità di progressione». 

La mappa dei contagi in Italia

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Tutta l’Italia, tranne la Calabria, è zona rossa secondo il centro europeo per il controllo delle malattie

Coronavirus, De Luca mostra la Tac di un paziente Covid: "Ha 37 anni, ma senza rianimazione morirebbe"

"Questa è la tac polmonare di un paziente di 37 anni malato di Covid. Senza la terapia intensiva morirebbe". Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, mostra le immagini dell'esame clinico. Poi rimprovera i cittadini campani mostrando i video di una festa in spiaggia a Bagnoli (Napoli). "Siamo all'irresponsabilità", ha commentato. "Sono queste le situazioni che hanno portato a una diffusione enorme del contagio", ha concluso il governatore che ha annunciato per la sua regione la chiusura totale delle attività.

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Coronavirus, il bollettino di oggi, 23 ottobre: i nuovi casi sono 19.143, 91 le vittime


Ultimo duello tv, Trump graffia ma Biden resiste. Sondaggio Cnn: il democratico vince la sfida finale

Scontro civile su virus, corruzione, tasse, razzismo, sicurezza nazionale

Questa volta Donald Trump ascolta i suoi consiglieri e, anche se scuro in volto, disputa l'ultimo duello tv con Joe Biden mostrandosi piu' distaccato e meno guastatore. Ma alla fine del dibattito, a 12 giorni dalle elezioni, non sembra aver assestato colpi letali in grado di cambiare la traiettoria di una gara che vede il suo rivale avanti in tutti i sondaggi. Anche perche' l'ex vicepresidente, con il sorriso e la serenita' di chi sente gia' in tasca la vittoria, ha retto bene agli assalti, ha contrattaccato efficacemente e soprattutto non ha commesso una delle sue frequenti gaffe.

Secondo un sondaggio della Cnn l'ultimo dibattito è stato vinto da Biden per il 53% degli americani. Al presidente in carica solo il 39% delle preferenze, secondo la rilevazione.

L'ULTIMO DUELLO FRASE PER FRASE E NEI VIDEO

Sul palco della Belmont University di Nashville, Tennessee, i due candidati alla Casa Bianca si sono scontrati su tutto ma almeno il confronto non e' degenerato in una caotica rissa come il primo. Merito anche del microfono spento a turno per lasciare a entrambi due minuti ininterrotti all'inizio di ogni tema e della conduzione puntuale di Kristen Welker, l'anchor afroamericana della Nbc che Trump aveva attaccato come faziosa prima del duello. Le prime scintille sono state sulla pandemia.

LA GALLERIA DI FOTO DELL'ULTIMA SFIDA TV

Trump ha tentato di difendere il proprio operato, ha scaricato tutte le colpe sulla Cina, ha promesso l'arrivo di un vaccino nelle prossime settimane e ha rilanciato la necessita' di aprire il Paese perche' "non si puo' stare in cantina come fa Joe". "New York e' una citta' fantasma che sta morendo", ha accusato. Ma l'avversario gli ha rinfacciato il tragico bollettino da primato del coronavirus negli Usa, le sue bugie, la sua mancanza di un piano: "chiunque sia responsabile di così tanti decessi non può essere presidente degli Stati Uniti", ha sentenziato. Peccato che a un certo punto Biden abbia guardato l'orologio: un errore commesso da George H.W Bush nel 1992 durante il dibattito con Bill Clinton, considerato un gesto d'impazienza e difficoltà. Trump ha quindi giocato quello che pensava fosse il suo asso nella manica, la sorpresa di ottobre, accusando di corruzione il figlio di Biden, Hunter, per le sue attivita' in Ucraina e in Cina quando il padre era vicepresidente. E lo ha fatto evocando un personaggio spuntato in queste ore, Tony Bobulinski, che ha confermato di essere stato nel giro di email sugli affari cinesi di Hunter. Ma e' stato un boomerang.


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giovedì 22 ottobre 2020

Autocertificazione, scarica qui il modulo da mostrare nelle ore di coprifuoco

La scheda va compilata ogni volta e consegnata alle forze dell’ordine, che poi possono effettuare controlli successivi


Torna l’autocertificazione. Il Viminale ha diffuso il modulo (SCARICABILE QUI) che servirà ai cittadini di tutta Italia per evitare la multa se si spostano negli orari vietati. Le Regioni che hanno previsto restrizioni agli spostamenti sono Lombardia, Lazio, Campania, Liguria e Piemonte (dalle 23 alle 5). La scheda va compilata ogni volta e consegnata alle forze dell’ordine, che poi possono effettuare controlli successivi. In caso di visita a un parente o altre persone per motivi d’urgenza non è obbligatorio indicarne le generalità per motivi di privacy.

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Pronto soccorso sotto stress, Cremonesi (Galliera): "Non hanno ascoltato chi è in prima linea"

Programmazione regionale "influenzata in modo negativo dall'ipotesi del virus morto"

GENOVA - “Se si fossero ascoltati di più i medici di pronto soccorso, quelli che sono in frontiera, saremmo stati in grado prima e adesso di dare delle risposte più tempestive”. La denuncia arriva da Paolo Cremonesi direttore del pronto soccorso del Galliera di Genova. Da circa 10 giorni il numero dei pazienti è in costante aumento e i pronto soccorso vivono una situazione di grande affollamento e di criticità.

Cremonesi è in prima linea contro il Covid dai primi giorni dell’inizio della pandemia e il suo pronto soccorso è stato uno dei primi dove si sono verificate delle criticità essendo il Galliera l’ospedale del centro e quindi anche del primo cluster cittadino quello del centro storico. Lo sguardo di Cremonesi è stanco, ogni giorno guarda negli occhi decine di pazienti a cui sa che vorrebbe dare di più ma non può.

“Noi ad Alisa abbiamo segnalato da tempo che il trend del sovraffollamento dei pronti soccorsi stava aumentando, noi che siamo medici di pronto soccorso siamo abituati che se c'è un problema lo dobbiamo risolvere subito, mi rendo conto che gli apparati burocratico-amministrativi non hanno la stessa velocità di capire e agire come noi in pronto soccorso”, sottolinea Cremonesi. Qualcosa non ha funzionato nella programmazione estiva e senza voler polemizzare il direttore identifica una motivazione per precisa: “Quest'estate purtroppo certa stampa è andata molto dietro all'ipotesi milanese del ‘virus è morto’, ‘il virus ha perso potenza’ e questa ondata di informazioni milanesi probabilmente ha influenzato in modo negativo la nostra programmazione regionale”.

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Genova, maxi afflusso nei pronto soccorso: pazienti in coda e ambulanze bloccate al San Martino e al Galliera


Coronavirus, 16.079 contagi, mille più di ieri. 136 i morti

Oltre 170mila tamponi, 7.500 meno di ieri. Quasi 37mila i morti in totale

Aumentano ancora i contagi per coronavirus in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute nelle ultime 24 ore sono stati individuati 16.079 nuovi casi, quasi mille più di ieri, ma con circa 7.500 tamponi in meno (170.392 contro 177.848). Il totale dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale così a 465.726.

In aumento anche il numero delle vittime: 136 in un giorno, mentre ieri erano 127, per un totale che è arrivato a 36.968. 

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Ancora boom di contagi e 17 decessi in Liguria e da stasera coprifuoco a Genova

Ospedali in allerta nell'Alessandrino, aumentano i letti di terapia intensiva: «Saturi molti reparti»

Coronavirus, ora in Piemonte si può fare il tampone rapido anche in farmacia

TORINO. «Abbiamo un milione di test rapidi a disposizione del servizio pubblico regionale. Li usiamo per testare tutte le Rsa del Piemonte ogni 15 giorni da qui alla fine di gennaio, nelle scuole, sul personale sanitario della regione, negli ospedali e nei pronto soccorso, negli uffici sensibili come quelli giudiziari. Ma vogliamo allargare a tutti i privati. Per questo in Piemonte da oggi è possibile, presso tutti i laboratori pubblici e privati, chiedere il test rapido». Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«È possibile farlo - ha spiegato - con una prenotazione presso le farmacie del Piemonte, il medico del lavoro per le aziende che vorranno farlo, e stiamo definendo l'accordo per farlo presso i medici di base. Il tutto a un prezzo contenuto, il prezzo medio per una farmacia che andrà a fare il tampone a casa con un infermiere si aggira intorno ai 40 euro».

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mercoledì 21 ottobre 2020

A Rivoli la prima scuola d'Italia che "brucia" il coronavirus con la luce a led

 Alla presentazione all'istituto Natta il virologo Pregliasco: "Un'ulteriore barriera contro il Covid"

E' a Rivoli, nel Torinese, la prima scuola italiana a dotarsi di una tecnologia per la purificazione dell'aria attraverso una sorta di "bruciatore" di virus, batteri e agenti inquinanti, che usa la luce. La scuola "a prova di Covid", dove è comunque necessario continuare a seguire le direttive ministeriali per il contenimento dei contagi, è l'istituto Giulio Natta.

Nelle 27 aule sono stati installati 112 "Air Panel", dispositivi che utilizzano la tecnologia "WiwActive" che, attraverso la fotocatalisi con luce visibile a led, impiega il biossido di titanio dopato. Un sistema in grado di generare un processo ossidativo tramite particelle generate dalla luce che inattivano la molecola inquinante.

Per il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, "questo sistema è interessante in generale per il problema della qualità dell'aria indoor. Per quel che riguarda il Covid rappresenta un'ulteriore barriera alla diffusione. 

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