Il 2020 rischia di diventare un anno nero per i ghiacci dell'Artico: dopo il precedente che ha mostrato una tra le più basse estensioni di sempre, il mese di ottobre non è andato meglio. La situazione è addirittura peggiorata tanto che mai come quest'anno il mese di ottobre si era rivelato così critico per l'Artico.
I dati satellitari del 21 ottobre 2020 indicano che ci sono 584.000 km quadrati di ghiaccio in meno rispetto ad un anno fa, praticamente una superficie grande come la Spagna. I numeri diventano ancor più tragici se consideriamo la media 1970/1979: rispetto a 40-50 anni fa mancano all'appello ben 4 milioni di km quadrati, ovvero una superficie grande quanto metà Europa.
La situazione più critica è sul versante siberiano del Polo nord, tra i mari di Kara, Laptev e il mare della Siberia orientale. In queste regioni il ghiaccio è praticamente scomparso e le temperature sono in sopramedia ininterrotto da ormai molte settimane. Nei primi 20 giorni di ottobre l'anomalia termica è addirittura superiore ai 10°C (immagine in alto a corredo dell'articolo), la quale è una diretta conseguenza dell'assenza di ghiaccio.
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