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domenica 22 novembre 2020

Ottobre mese nero per Genova: la mortalità è cresciuta del 38%

Il balzo dei decessi rispetto alla media degli ultimi 5 anni è fra i più alti ma il linea con le grandi di città del Nord Nelle elaborazioni del ministero della Salute la tendenza prosegue anche nella prima settimana di novembre

Genova – I carri funebri in coda davanti al cimitero monumentale di Staglieno non mentono: quella che era la sensazione empirica degli “addetti ai lavori”, onoranze funebri in primis, adesso è un’evidenza statistica. Con il timbro del Ministero della Salute: ottobre è stato un mese nero per la mortalità a Genova, con una crescita di decessi rispetto alla media osservata nei cinque anni precedenti pari al 38%

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Novi Ligure: Un altro medico colpito dal covid: addio al dottor Edgardo Milano



Covid, Oms: "L'Europa si attrezzi o arriverà una terza ondata"

 In un'intervista ai giornali svizzeri, l'inviato speciale dell'organizzazione David Nabarro critica la risposta alla pandemia di coronavirus da parte dei governi europei, che non avrebbero costruito le "infrastrutture necessarie durante l'estate, dopo aver riportato sotto controllo la prima ondata". E loda gli interventi dei Paesi asiatici, come la Corea del Sud

Se non si attrezzerà in modo corretto, l'Europa rischia una terza ondata della pandemia di coronavirus a inizio 2021. Lo riferisce l'Oms tramite David Nabarro, inviato speciale dell'organizzazione, che ha rilasciato un'intervista ai giornali svizzeri (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).

Nabarro ritiene che i governi europei non abbiano realizzato le "infrastrutture necessarie" a combattere la pandemia "durante l'estate, dopo aver riportato sotto controllo la prima ondata".

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Il monito del Cts: "Controlli e sanzioni per lo shopping di Natale altrimenti terza ondata a gennaio"

Coronavirus, i 10 Paesi con più casi in 24 ore: 6 sono europei, Italia al terzo posto

Uomo di 56 anni accoltella moglie e suocera nell’appartamento a Milano. Tenta il suicidio, poi chiama il 118. Gravissime le due donne

Le due donne, di 62 e 90 anni, sono state trasportate in ospedale e sono in prognosi riservata. Anche l'uomo è al Niguarda in codice verde, per le leggere ferite che si è inflitto da solo. L’uomo ha riferito di aver ferito anche il gatto domestico, che è stato affidato ad Ats servizio veterinario

Ha inferto più di 20 coltellate alla suocera, per poi accanirsi contro la moglie, ferendole entrambe gravemente al torace e all’addome. L’uomo, 66 anni, poi ha cercato di suicidarsi, procurandosi ferite leggere. È stato lo stesso uomo a chiamare il 118, che a sua volta ha avvisato le forze dell’ordine. È successo poco dopo le 6 di questa mattina in un appartamento di via Lambruschini, zona Bovisa di Milano. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Magenta e del Radiomobile di Milano. L’uomo ha riferito di aver ferito anche il gatto domestico, che è stato recuperato dai militari e affidato ad Ats servizio veterinario. L’animale ha riportato delle ferite lievi.

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Milano, la volontaria stremata che si e' addormenta in ambulanza

I soccorritori: "Si riposava nel caos, quei pochi minuti sono una salvezza"

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Natale che verra', regole per shopping, cenone, parenti

Il negazionista (in insufficienza respiratoria) che chiama assassini i medici che lo stanno curando

L’incredibile storia raccontata da una dottoressa dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli. Il negazionista si strappa la maschera dall’ossigeno dalla faccia, urla ai medici che lo vogliono uccidere per poi sentirsi male perché non riesce a respirare

Una dottoressa dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli durante la trasmissione Oggi è un altro giorno ha raccontato un episodio incredibile. I suoi colleghi, medici e infermieri sono stati insultati da un paziente negazionista che stavano curando perché non riusciva a respirare. Il malato di COVID-19 ha urlato che non aveva niente e ha chiamato assassini i medici strappandosi la maschera che lo faceva respirare: “Un signore sui 58 anni che era stato preso in grave insufficienza respiratoria, la situazione non andava bene per cui gli stavamo mettendo quella che noi chiamiamo la CPAP, la ventilazione non invasiva, e lui ha insultato il medico e l’infermiere dicendo «assassini, voi mi volete uccidere, io non ho il COVID, io sto benissimo e adesso me ne vado». Si è strappato la maschera dalla faccia e si è alzato. Ovviamente come si è alzato si è sentito male e abbiam dovuto soccorrerlo nuovamente. 

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Trova un volantino negazionista fuori dall’ospedale, l’infermiera lo sbugiarda: «Noi ci facciamo il c***, se vi ammalate non dovreste venire qui» – Il video

Dad: Pc4u, la piattaforma per donare i pc. L'idea di 4 ragazzi

Ci si collega al sito www.pc4u.tech, si clicca per donare o ricevere, si inseriscono i propri dati. I computer vengono ritirati, ripuliti e consegnati a chi ne ha fatto richiesta. Così si aiuta a studiare chi non può andare a scuola e non ha gli strumenti per seguire la didattica a distanza

Il lavoro non si ferma neppure nel fine settimana per Matteo, uno studente milanese di 18 anni che, insieme a un gruppo di amici suoi coetanei , Emanuele, Pietro e Jacopo (l’ideatore del progetto) ha dato vita www.pc4u.tech una piattaforma online che mette in collegamento studenti che hanno bisogno di un computer per la didattica a distanza  e persone (o aziende) che sono nelle condizioni di donare questi dispositivi. Usati, ma funzionanti. 

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Scuola, didattica a distanza senza consumare giga con Tim, Vodafone e Wind Tre

sabato 21 novembre 2020

Racconta una bugia: per colpa sua 1,7 milioni di persone finiscono in lockdown

Un'apposita task force è stata istituita per "esaminare le circostanze dell’incidente e indagare per stabilire se le leggi sono state violate", così da decidere i provvedimenti da adottare nei confronti del 36enne bugiardo

Un’intera regione e un milione e 700 mila persone finite in lockdown per colpa di una bugia. Proprio così. È quanto successo in Australia, come riferisce il quotidiano Sydney Morning Herald, a causa di una falsa dichiarazione rilasciata da uno spagnolo di 36 anni, dipendente di una pizzeria risultato positivo al Covid.

L’uomo ha infatti raccontato gli incaricati dell’azienda sanitaria locale che lo avevano chiamato per tracciare tutti i suoi contatti, di essersi recato l’ultima volta in una pizzeria di Adelaide, il Woodville Pizza Bar, come cliente, e di essersi comprato una pizza da asporto. Peccato però che in realtà lui fosse un dipendente del locale. Una differenza affatto secondaria dal momento che la sua bugia ha spinto gli addetti al tracciamento a dedurre che avesse contratto il virus durante il breve lasso di tempo in cui aspettava la sua pizza e che, pertanto, nel Woodville Pizza Bar ci fosse un focolaio di coronavirus attivo, che poteva aver causato molti altri casi ancora da rilevare. Un motivo valido, insomma, per lanciare l’allarme alle autorità e far decretare il lockdown totale per la città e la sua regione.

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Coronavirus, il bollettino di oggi, 21 novembre: 34.767 nuovi casi con 237.225 tamponi. Le vittime sono 692

Ieri i nuovi casi erano stati 37.242 su 238.077 tamponi, con 699 morti

I nuovi casi di coronavirus in italia nelle ultime 24 ore sono 34.767, sulla base di 237.225 tamponi, 692 i morti. Il totale dei decessi dall'inizio dell'emergenza è di 49.261 vittime. Ieri i nuovi contagi nelle 24 ore erano stati 37.242 su 238.077 tamponi, mentre i morti erano stati 699.

Secondo i dati del ministero della Salute nelle ultime 24 ore sono 10 le persone entrate nei reparti di rianimazione, che portano il totale a 3.758. Superata invece la soglia dei 34mila ricoverati nei reparti ordinari: sono 34.063, con un incremento rispetto a ieri di 106 pazienti. Gli attualmente positivi sono invece 791.746, 14.570 in più in un giorno.

Morto un altro farmacista, vittime salgono a 17

"Purtroppo in questa giornata ci è giunta notizia di un nuovo lutto per la nostra professione: è scomparso, ucciso dal Covid-19, il dottor Rosario Guastella, che esercitava nella sua farmacia di Vittoria, in provincia di Ragusa".

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Covid Index: "Anche la statistica dice che il contagio è forte come in primavera"

Natale e Capodanno, Covid e regole: no cenoni e feste in piazza



"Il Covid? Viene dall'Italia", il NyPost e l''idea' di Pechino

 

Il Covid 19? Magari viene dall'Italia. Il New York Post, con il consueto stile aggressivo, cavalca la notizia relativa allo studio che ipotizza la presenza del coronavirus in Italia già a settembre 2019. Il lavoro condotto dall'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, in collaborazione con l'università degli Studi del capoluogo lombardo, l'università di Siena e VisMederi srl suscita attenzione dei media di diversi paesi. E spingono il New York Post, sulla base di un articolo del britannico Times, ad affermare -come recita un titolo online- "La Cina suggerisce che l'Italia potrebbe essere il luogo di nascita della pandemia Covid-19".

"La Cina sta usando un nuovo studio... per sollevare dubbi sulla convinzione che la nazione asiatica sia stata il luogo di nascita della pandemia. A Pechino, funzionari stanno dando risalto ad un nuovo studio. Questo suggerisce che il contagio possa aver avuto origine nella nazione europea (l'Italia, ndr) a settembre, tre mesi prima che venisse confermata la diffusione nella città di Wuhan, a lungo ritenuta l'epicentro", si legge. Secondo il New York Post, la Cina in passato ha 'candidato' la Spagna al ruolo di focolaio originale e ha acceso i riflettori anche sull'esercito statunitense, sospettato di aver portato il virus a Wuhan ad ottobre 2019 durante i Giochi mondiali militari. Ora, secondo il Post, tocca all'Italia.

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Nubifragio a Crotone, le strade diventano fiumi di acqua e fango: sommerse auto e allagati negozi

Questa mattina i cittadini di Crotone si sono svegliati trovando fiumi di acqua e fango al posto delle strade. Un violento nubifragio ha colpito la provincia calabrese e le piogge continuano incessanti questa mattina: in poche ore sono caduti quasi 200 millimetri di acqua. La pioggia e i detriti hanno sommerso le auto e allagato garage e cantine. Il Comune ha chiesto alla popolazione di rimanere in casa.

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Il mare, l’amore per Clara, il dolore. La storia di Yvan Molinari: «La mia transizione da donna a uomo bloccata dal Covid»

Il 24enne è in attesa dell’intervento all’ospedale di Pavia. Ma, al momento, è tutto fermo. A Open racconta le difficoltà che sta attraversando insieme a tanti altri giovani transgender

«A novembre mi sarei dovuto operare per rimuovere utero e ovaie, ma dall’ospedale di Pavia mi hanno fatto sapere che non è possibile perché “sono in difficoltà”. La mia è un’operazione ritenuta non urgente, non essenziale ma nessuno, in realtà, pensa all’aspetto psicologico che può essere devastante. Nel mio caso, ad esempio, ho anche una necessità fisica, visto che le ovaie vengono “bloccate” dalla cura ormonale a base di testosterone. E, invece, è tutto fermo a causa del Covid». A parlare a Open – nella settimana della Transgender Awareness – è Yvan Molinari, 24 anni, studente di Varese, con il sogno di diventare biologo marino, che a 19 anni ha iniziato il suo percorso di transizione. Da donna a uomo.

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Ricoverano sua madre per il virus, lui posta su Facebook messaggi negazionisti

Un suo video su Facebook - "Vedete, non c'è nessuno" - subito dopo averla portata all'ospedale Covid di Verduno. L'Asl pronta a denunciare

La madre non si sente bene, è anziana, ha un'occlusione intestinale e il figlio la porta al pronto soccorso dell'ospedale di Verduno.  Subito dopo il triage la donna viene sottoposta al tampone, è positiva al Covid e viene ricoverata. 

Il figlio che l'ha portata al nosocomio perché fosse curata, però, è un negazionista e dopo averla lasciata in ospedale si sistema nel parcheggio e accende la videocamera del suo cellulare per "denunciare la solita mangeria della sanità italiana". Il video è stato pubblicato su Facebook ed finito sul tavolo dell'Asl Cn2 che ha denunciato l'autore del video. Nel suo video l'uomo mostra l'ingresso del triage dell'ospedale : "Vedete non c'è nessuno - dice -  lo strapieno pronto soccorso di Verduno", e continua. "Mia mamma non ha neanche un raffreddore e non può essere positiva ma così i medici ottengono 700 o 2000 euro per ogni malato. E' il teatrino del covid". L'uomo minaccia di chiamare i carabinieri o il suo avvocato, ma ora rischia davvero di doverlo chiamare per difendersi da un'accusa di diffamazione.

"In riferimento ai messaggi denigratori che stanno circolando sui social riguardo il "Michele e Pietro Ferrero" di Verduno e in particolare alcuni contenuti all'interno dei quali viene sostenuto che "i sanitari inventano la positività dei pazienti a proprio beneficio", per scopi non meglio precisati  - è la replica dell'Asl  - smentiamo con forza tali illazioni".  

E prosegue l'azienda sanitaria: " Le strutture sanitarie dell'Asl Cn2, soprattutto il personale composto da Oss, infermieri e medici, stanno sostenendo un carico professionale e umano senza precedenti. Il personale in servizio sul territorio e a Verduno è quotidianamente sottoposto a uno sforzo al limite delle possibilità, anche perché gli operatori stessi, in numero molto maggiore rispetto alla prima ondata, sono soggetti al rischio di contagio.

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Coronavirus. Bertolaso e gli infondati 2000 euro a paziente Covid19 che hanno scatenato i complottisti

Fallisce lo "scippo del Michigan" da parte di Trump, gli stessi repubblicani resistono alle sue pressioni

Due legislatori locali, convocati alla Casa Bianca, hanno detto no all'estremo tentativo del presidente di stravolgere le regole e ribaltare il verdetto

New York - Fallisce lo "scippo del Michigan" tentato da Donald Trump. Due legislatori locali, repubblicani, hanno detto no all'estremo tentativo del presidente di stravolgere le regole e ribaltare il verdetto delle urne in quello Stato industriale del Midwest conquistato da Joe Biden. I due repubblicani, convocati alla Casa Bianca, hanno risposto con fermezza: secondo loro non c'è alcuna ragione per rovesciare il risultato elettorale. E' uno smacco per il presidente, che sta esaurendo gli ultimi tentativi di non riconoscere la vittoria del democratico."Incredibile irresponsabilità. Pessimo segnale al mondo intero, sul funzionamento della democrazia". La "pazienza" che Joe Biden consigliava ai suoi elettori fino a qualche giorno fa, lascia il posto all'indignazione. L'ultima carta che Trump tenta per ribaltare il verdetto delle urne, viene definita dagli storici un gesto senza precedenti. Alcuni costituzionalisti la considerano quanto di più vicino a un colpo di Stato, rispetto alla tradizione americana di rispetto della volontà degli elettori. Trump nella serata di venerdì aveva convocato alla Casa Bianca i rappresentanti repubblicani eletti nell'assemblea legislativa del Michigan, con un obiettivo: convincerli a designare dei "grandi elettori" che voterebbero per lui come presidente. Il problema è che i cittadini del Michigan hanno scelto Biden.

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Usa, scontro Tesoro-Fed sugli aiuti Covid: così Trump vuole intralciare la strada a Biden

Medici, emergenza posti letto reparti, sature 19 Regioni

E’ emergenza per i posti letto nei reparti ospedalieri internistici (Pneumologia, Medicina interna e Malattie infettive). Dal confronto, regione per regione, dei posti letto nel 2018 e quelli attivati nel 2020 con l’attuale numero dei ricoveri Covid-19, emerge “un quadro drammatico”: il Piemonte è saturo al 191%, Valle d’Aosta al 229%, Lombardia al 129%, Liguria al 118%, Lazio al 91%, Campania all’87%. Solo Molise e FVG sono sotto la soglia di occupazione del 40% (34%). Sono in allarme 19 Regioni o PA. Lo rileva l’Anaao-Assomed, maggiore sindacato dei medici ospedalieri.

Fonte
 

Covid-19, in Italia 37.242 nuovi contagi: regione per regione, i casi più preoccupanti

L'ultimo bollettino del ministero della Salute ha registrato 238.077 tamponi analizzati su tutto il territorio nazionale. Il rapporto tra positivi e test effettuati è al 15,6%. Il monitoraggio settimanale Iss segnala: "Rt in calo a 1.18, in 4 regioni già sotto l'1, ma l'epidemia in Italia si mantiene a livelli critici". Da Nord a Sud, la situazione nel nostro Paese

Il bollettino del ministero della Salute del 20 novembre ha indicato 37.242 nuovi casi di coronavirus a fronte di 238.077 tamponi processati. Ecco i numeri regione per regione e i casi che destano maggiore preoccupazione   

Lo speciale coronavirus


 




 
In Valle d'Aosta il 20 novembre si sono registrati 7 nuovi decessi che complessivamente salgono a 278. I nuovi casi sono 45 rispetto al giorno precedente, su un totale di 2080 attualmente positivi, di cui 148 ricoverati, 10 in terapia intensiva, e 1922 in isolamento domiciliare

In Piemonte è di 88 decessi e 3.861 nuovi contagi, il bilancio del 20 novembre. Il bollettino giornaliero dell'Unità di crisi ha segnalato anche 393 ricoverati in terapia intensiva, tre in più e 5.225 negli altri reparti, 78 in più. I tamponi processati sono stati 21.513. Dall'inizio dell'emergenza, il Piemonte ha registrato 5.419 decessi e 144.038 contagi

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venerdì 20 novembre 2020

Covid: 37.242 casi in 24 ore, 699 le vittime. Torna a salire il rapporto tra positivi e tamponi

Rallenta ancora l'incremento dei pazienti in terapia intensiva

Sono 37.242 i casi di coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24 ore, circa mille più di ieri. L'incremento delle vittime è invece di 699 in un giorno, in aumento rispetto a ieri. 

Dall'inizio dell'emergenza sono state 1.345.767 le persone finora contagiate, con un numero complessivo di vittime di 48.569. Le regioni che registrano il maggiore aumento di nuovi casi nelle ultime 24 ore sono la Lombardia (9.221) e la Campania (4.226) - entrambe con un notevole incremento rispetto a ieri - seguite da Piemonte (3.861) e Veneto (3.468).

Dopo giorni di calo, torna a salire l'incidenza dei positivi rispetto al numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore: è del 15,6% mentre ieri il dato era del 14,4%. I tamponi effettuati nell'ultimo giorno sono stati 238.077 circa 12mila in meno rispetto a ieri. 

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Docufilm sui 40 anni dal terremoto in Irpinia

Dall’Ingv, sarà trasmesso online la sera del 23 novembre

Un docufilm sui 40 anni dal terremoto dell'Irpinia: si intitola "Irpinia 80. Viaggio nella terra che resiste", realizzato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sarà trasmesso la sera del 23 novembre alle ore 19,34 sul canale YouTube dell'Ingv.

A quell'ora infatti, di una domenica di 40 anni fa, mentre la gente era in casa in attesa della cena, una scossa di magnitudo 6,9 colpì Campania centrale e Basilicata centro-settentrionale, facendo circa 3000 morti. 

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Covid, studio, i contagi reali in media 6 volte più alti

I dati di uno studio australiano coordinato dall'Università di Melbourne. Il tracciamento migliore in Corea del Sud, Italia maglia nera

Nei Paesi più ricchi i casi reali di Covid-19 potrebbero essere in media sei volte più numerosi di quelli ufficiali: lo stima un'analisi retrospettiva basata sul numero di decessi avvenuti entro agosto in Australia, Canada, Stati Uniti, Corea del Sud e undici Paesi europei. Tra questi anche l'Italia, dove i contagi potrebbero essere addirittura 17 volte superiori a quelli riconosciuti. Lo studio, che fotografa l'impasse dei sistemi di tracciamento e diagnosi, è pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science da un gruppo di ricerca australiano coordinato dall'Università di Melbourne.

"Le differenze che si riscontrano nei sistemi di tracciamento e test dei vari Paesi, così come i cambiamenti che sono avvenuti all'interno degli stessi Paesi nel tempo, rendono difficile stimare il tasso reale di infezione sulla base dei casi confermati dai tamponi", scrivono i ricercatori.

Per superare questo problema hanno dunque pensato di fare un'analisi retrospettiva, partendo dal numero di decessi quotidiani e proiettandolo indietro nel tempo fino a risalire al momento del contagio. "In poche parole - spiega il ricercatore Steven Phipps - abbiamo analizzato quante persone sono decedute per Covid in un Paese e poi siamo andati a ritroso in modo da vedere quante persone avrebbero dovuto essere contagiate per arrivare a quel numero di morti". In media, i contagi reali sono risultati sei volte superiori a quelli ufficiali, con notevoli differenze tra Paese e Paese: in Corea del Sud, per esempio, i casi reali sarebbero 2,6 volte superiori a quelli ufficiali, mentre in Italia sarebbero 17,5 volte più numerosi.

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Il Covid uccide anche indirettamente: in Italia quasi il 23% dei decessi in più rispetto al solito

Pensioni, rimborsi e cashback: quali saranno e quando arriveranno tutti i bonus di dicembre

Nel mese di dicembre sono previsti una serie di bonus e di misure di sostegno economico: alcune erano già previste da anni, mentre altre sono state introdotte per l’emergenza Coronavirus. Andiamo a vedere quando arriveranno questi bonus e quali sono: dal bonus asilo alle pensioni, dal bonus vacanze alle cashback.

Un po’ per l’emergenza Coronavirus, un po’ per una serie di provvedimenti già esistenti, a dicembre arriveranno una serie di bonus per gli italiani. Misure economiche a sostegno dei cittadini, in alcuni casi anche perché colpiti dall’emergenza Covid. Gli aiuti riguardano soprattutto le famiglie con un Isee basso. Le misure, che vengono riepilogate da Sky Tg24, sono il bonus vacanze, il bonus asilo, l’aggiunta alle pensioni minime erogata dall’Inps, ma anche altre iniziative come il cashback di Stato. Andiamo a vedere quali sono queste misure e quando arriveranno o dovranno essere richieste.

Il bonus asilo nido
Il bonus asilo nido è associato al reddito Isee delle famiglie, che non deve essere superiore ai 40mila euro. Può essere richiesto dalle famigliecon almeno un figlio di età inferiore ai 3 anni iscritto all’asilo nido. L’importo massimo è di 422 euro, ma solo in alcuni casi specifici. La scadenza per l’invio delle domande è prevista per il 20 dicembre 2020.

Pensioni, bonus Inps a dicembre
Per quanto riguarda le pensioni non si tratta di un vero e proprio bonus, ma di una sorta di tredicesima, prevista per chi percepisce la pensione minima. Il valore di questo sostegno è di 154,94 euro. Il reddito non deve superare i 6.596,46 euro, mentre il bonus viene erogato in maniera parziale sopra questa cifra e fino ai 6.751,49 euro. Se il pensionato ha altri redditi oltre alle pensioni, l’importante è che questi non superino il limite massimo di 10.003,70 su base individuale e un reddito coniugale di 20.007,39 euro.

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Covid, ordinanza di Speranza rinnova misure per 6 regioni

Confermate per Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta. 'Rt scende grazie alle restrizioni'

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un'ordinanza, in vigore da oggi, con cui si rinnovano le misure relative alle Regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d'Aosta. La nuova ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020, ferma restando la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.  

Le misure restrittive "sono l'unico vero strumento che ora abbiamo per abbassare il contagio e metterlo sotto controllo.

E' evidente che provocano sacrifici sul piano economico e culturale, ma come mostrano i numeri preliminari degli ultimi giorni nel nostro Paese, dimostrano di funzionare. Abbiamo, nell'ultima settimana, un livello di Rt, o indice di diffusione del contagio, sceso rispetto a settimana precedente e oggi verranno presentati nuovi dati". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza durante il webinar 'L'Unione europea alla sfida del Covid-19'.

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Covid: Bongiorno positiva, accusa Bonafede

Qual è la malattia di chi filma un disabile che cade e muore?

 È accaduto a Vittoria, in provincia di Ragusa. I familiari hanno denunciato chi ha condiviso il video

Chi ha cliccato su questo articolo per cercare il video di questo allucinante fatto di cronaca può anche premere sulla ‘X’ e chiudere la pagina, perché qui non lo troverà. Il voyeurismo è l’ennesima dimostrazione di come il sistema dei social abbia fallito nel suo obiettivo primario (quello del contatto se si è distanti) e ci troviamo ogni giorno a vedere immagini non richieste. Come quanto accaduto a Vittoria, in provincia di Ragusa, dove un uomo è caduto dalla propria sedia a rotelle (ancora non ne sono chiari i motivi) ed è deceduto. Il tutto in pieno centro e in pieno giorno. Ma le persone, invece di tentare di aiutarlo e chiamare i soccorsi, filmano disabile che muore e postano il video su Facebook e lo condividono via chat.

LEGGI ANCHE > L’altro male del Secolo: un uomo muore in un supermercato e i clienti accalcati per fare foto e video

Il fatto è accaduto giovedì mattina, nelle centralissime vie di Vittoria. L’uomo, un 60enne, si trovava in quella zona quando – per motivi ancora da chiarire, non si sa se un malore ha provocato la caduta o la morte sia sopraggiunta a causa dell’impatto con il suolo – è stato visto crollare in terra. Pochi istanti dopo sono intervenute le forze dell’ordine che si trovavano in quella zona per i consueti controlli sul territorio. Un tragico fatto di cronaca, come se ne leggono molti nelle pagine di cronaca dei quotidiani locali.

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giovedì 19 novembre 2020

Covid, a Napoli domanda ossigeno cresciuta del 400% in tre settimane

Lo si apprende da fonti di Federfarma Napoli. Nel capoluogo campano la situazione per l'approvvigionamento dei contenitori rimane critica mentre in provincia, tranne alcune aree, sta lentamente migliorando

Nelle ultime tre settimane a Napoli e provincia la domanda di ossigeno è crescita quasi del 400 per cento, mettendo in ginocchio il sistema. Lo si apprende da fonti di Federfarma Napoli. Nel capoluogo campano la situazione per l'approvvigionamento dei contenitori rimane critica mentre in provincia, tranne alcune aree, sta lentamente migliorando. I farmacisti, attraverso il presidente Riccardo Maria Iorio, rinnovano l'appello a quanti hanno in casa bombole vuote a restituirle al più presto per consentire di aiutare chi ha bisogno dell’ossigeno.

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In coda alla mensa per i poveri, multati per assembramento

Genova, il capo dei vigili: "Li avevamo già richiamati più volte senza risultato"

In coda per avere un pasto alla mensa per i bisognosi sono stati multati perché non mantenevano il distanziamento e alcuni non avevano le mascherine. E' successo ieri in via Prè, storica via del centro storico di Genova. La polizia municipale è intervenuta dopo le numerose segnalazioni di residenti e comitati. "Dopo le segnalazioni - ha spiegato il comandante della polizia municipale Gianluca Giurato - per diversi giorni siamo andati a sensibilizzare. Abbiamo richiamato più volte le persone in coda a rispettare le norme.
Ma nonostante tutto hanno continuato a non rispettare le norme e siamo dovuti intervenire".
Gli agenti hanno sanzionato diverse persone. Uno di loro è stato anche denunciato perché ha mentito dicendo di essere un minorenne. Portato all'ospedale pediatrico Gaslini dalle radiografie è emerso che era maggiorenne. Nel corso del servizio, sempre in via Pré, sono state multate altre sei persone sempre per il mancato rispetto delle norme anti contagio.

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Coronavirus, il bollettino di oggi 19 novembre: 653 morti e 36.176 nuovi casi

Ieri i nuovi contagi erano stati 34.282, mentre le vittime erano 753. Stabile il rapporto tra positivi e numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore: 14,4%. I tamponi effettuati nell'ultimo giorno sono stati 250.186, circa 15mila in più rispetto al giorno precedente

Sono 36.176 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia, circa duemila in più del giorno precedente. Le vittime sono 653 contro le 753 registrate ieri, per un totale di 47.870. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute sull'emergenza Covid in Italia.

Sono 18.503 i nuovi attuali positivi per un totale di 761.671. I tamponi effettuati sono stati 250.186 tamponi, in aumento di rispetto ai 234.834 di ieri. Ancora in calo, seppur lieve, la percentuale dei positivi-tamponi, che arriva al 14,4 mentre ieri era del 14,5. Quanto ai dati sanitari, sono 42 in più rispetto a ieri i pazienti positivi al Covid-19 ricoverati nelle terapie intensive in Italia. Il totale dei posti occupati ammonta oggi a 3.712.

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"Oltre 200 medici morti, la sicurezza è un diritto"

"Non ce lo saremmo mai aspettati, quando tutto è iniziato. Eppure è successo". Cosi il presidente della Fnomceo (la Federazione nazionale degli Ordini dei medici) Filippo Anelli, commenta l'aggiornamento dei medici deceduti per Covid dall'inizio della pandemia, arrivato oggi a quota 201.

"Il tema della sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità di sanità pubblica, oggetto di una grande attenzione - prosegue - Gli ospedali si sono attrezzati per far fronte alla pandemia, creando percorsi sporchi e puliti e dotando il personale dei dispositivi individuali di protezione adeguati al grado di rischio. Lo stesso si deve fare sul territorio, potenziando le Usca, le Unità speciali dedicate alla cura del Covid-19, che devono affiancare e supportare i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale, del 118, delle Rsa, gli specialisti ambulatoriali in un percorso di cura in piena sicurezza, per gli operatori e per gli assistiti".

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Morto di Covid Pierantonio Meroni, il medico in pensione che continuava a fare il volontario nel suo ospedale di Como