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mercoledì 15 luglio 2009

La vera storia di Facebook: sesso e miliardi

E se fosse tutta una grande messa in scena? Il fatto, per adesso, è che oggi è il giorno atteso e a lungo preparato, il giorno dell’uscita negli Usa di una biografia che da almeno 4 mesi si accompagna a un refrain studiato per piazzarsi in classifica: «il libro che sta facendo tremare Facebook», «la vera storia» del multimiliardario (patrimonio personale stimato da Forbes: 1 miliardo e mezzo di dollari) e sbarbato inventore della web community più numerosa del pianeta, l’ex studente di Harvard Mark Zuckerberg. La macchina promozionale si è messa in moto con così largo anticipo che Kevin Specey ha fatto in tempo a mettere in cantiere un film basato proprio su Accidental billionairs. The founding of Facebook, a Tale of Sex, Money, Genius and Betrayal (ed. Doubleday, pagg. 227). C’è tutto quel che serve: sesso, modelle scosciate, droga e rock and roll, il tradimento, gli hacker, i soldi (una montagna), eccessi selvaggi (quel pranzo a base di carne di koala sul mega yacht del capo di Sun Microsystems...) e ovviamente anche la Fbi e gli archivi segreti che non guastano mai. L’attrezzatura per un thriller pseudostorico alla Dan Brown ma attenzione, questa vuol essere una biografia-rivelazione, tutta la verità che gli altri non vi dicono.

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martedì 14 luglio 2009

La casa ecologica? E' fatta di riso

Un'azienda Texana ha realizzato un processo che permette di utilizzare gli scarti della lavorazione del riso nella produzione di calcestruzzo per l'edilizia. Si risparmiamo soldi e milioni di tonnellate di CO2. (Franco Severo, 10 luglio 2009)

Volete una casa davvero ecologica e a basso impatto ambientale? Utilizzate calcestruzzo fatto con la pula di riso, ossia con quella pellicola che ricopre i chicchi quando sono sulla pianta e che viene eliminata durante la lavorazione del prodotto. La pula del riso, o lolla, è infatti ricca di ossido di silicio, una componente fondamentale del calcestruzzo. Le sue potenzialità come materiale da costruzione sono note agli scienziati da decenni, ma tutti i tentativi fatti fino ad oggi di utilizzarla, dopo averla bruciata, come sostituto del cemento hanno dato risultati negativi: la cenere della pula è infatti troppo ricca di carbonio per poter essere utilizzata nelle costruzioni.
Cenere pulita. Ma un team di ricercatori del ChK Group Inc, uno studio di ingegneria con sede in Texas, ha recentemente sviluppato un processo di combustione che permette di ottenere ceneri di lolla praticamente prive di carbonio: lo scarto agricolo viene bruciato in fornaci senza ossigeno a una temperatura di 800°C. Il prodotto risultante da questo processo è silicio praticamente puro. Secondo i ricercatori il 20% del cemento convenzionalmente utilizzato nella preparazione del calcestruzzo può essere sostituito con questo silicio di origine vegetale, che oltretutto offre una maggiore resistenza alla corrosione.


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lunedì 13 luglio 2009

Bianchini verso il rito immediato


Stupri, oggi udienza convalida arresto

Potrebbe essere giudicato con rito immediato Luca Bianchini, l'uomo di 33 anni fermato dalla Squadra mobile di Roma con l'accusa di essere lo stupratore seriale che ha terrorizzato Roma. Intanto nel carcere di Regina Coeli verrà effettuata l'udienza di convalida dell'arresto e l'interrogatorio di garanzia da parte del gip Roberto Amoroso alla presenza del pm Antonella Nespola. Per la prima volta Bianchini si troverà davanti ai magistrati.

In caso di rito immediato il processo a Bianchini potrebbe già aprirsi entro la fine dell'anno. Un processo nel quale il ragioniere e dirigente locale del Pd dalla doppia vita sarà imputato solo dei tre stupri a lui sicuramente attribuiti grazie all'esito degli esami sul Dna: ovvero la violenza del 5 aprile all'Ardeatino, quella ai danni di una giornalista alla Bufalotta del 4 giugno ed infine l'ultimo, quello del 3 luglio, che ha avuto come vittima una studentessa sempre all'Ardeatino.

Nel frattempo le indagini su Bianchini vanno avanti. Gli investigatori stanno cercando di capire se l'uomo, già accusato e poi prosciolto per una tentata violenza nel '96, si sia reso responsabile di altri abusi sessuali. In questo senso sono due i casi al vaglio degli investigatori attribuiti erroneamente nel 1997 a Joe Codino, al secolo il liutatio Sergio Marcello Gregorat. Due casi per i quali Joe Codino, anche lui maniaco seriale condannato per tredici abusi sessuali nei confronti di donne tutti avvenuti negli anni 80, fu assolto nel 2002. Uno dei due episodi riguardava in particolare una ragazza che denunciò di essere stata violentata nel maggio del 1997 nel garage della sua abitazione nel quartiere Nomentano.

Nelle prossime settimane, inoltre, verranno fatti ulteriori accertamenti su molti casi di violenze sessuali insoluti, in particolare quelli con i quali sarà possibile una comparazione del Dna. Verranno ascoltate le vittime di queste violenze per riaccertare le modalità degli stupri e arrivare all'eventuale riconoscimento dell'aggressore nella persona di Luca Bianchini. Nel caso le indagini che la Procura effettuerà su altri casi di stupro insoluti risultassero riconducibili a Bianchini si procederà con uno stralcio all'inchiesta principale.

Su Facebook: "Castratelo e uccidetelo!"
La vicenda dello stupratore insospettabile nel frattempo approda anche su Facebook. In poche ore oltre 600 le iscrizioni ai gruppi contro Bianchini nei quali si chiede la "castrazione chimica, l'ergastolo, pene esemplari". Qualcuno addirittura lo vuole "subito morto" e chiede la pena capitale. Durissimi i commenti, soprattutto dei più giovani: "Andrebbe legato e torturato", "spero che i detenuti gliela facciano pagare".

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giovedì 9 luglio 2009

A pronto soccorso 4 volte, poi muore

Pavia, la procura apre un'inchiesta

Un uomo si è recato per quattro volte al pronto soccorso dell'ospedale di Broni-Stradella (Pavia) lamentando forti dolori allo stomaco. Ogni volta gli erano stati somministrati calmanti con una flebo, senza riuscire a far passare i dolori. Dopo il quarto ricovero, il paziente, Riccardo Brambilla, 48 anni, commerciante nel settore delle calzature e dell'abbigliamento, è morto. La procura di Voghera ha aperto un'inchiesta e ha disposto l'autopsia.

La Procura vuole risalire esattamente alle cause del decesso dell'uomo, commerciante nel settore delle calzature e dell'abbigliamento. L'uomo viveva insieme con sua madre. L'uomo è morto domenica sera ma la notizia è stata diffusa soltanto oggi. Durante le visite in ospedale, i medici gli avevano somministrato farmaci calmanti con una flebo. Ma la situazione si aggravava d'ora in ora invece che migliorare. Gli inquirenti dovranno definire i contorni di questa sconcertante vicenda. Sul corpo del commerciante è stata disposta l'autopsia.

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martedì 7 luglio 2009

Australia, gare di sesso in Marina

Scoppia scandalo a bordo di una nave

A bordo di una nave australiana impegnata in esercitazioni, i marinai conducevano concorsi a premio su chi avrebbe fatto sesso con più commilitoni donne. E' il quotidiano The Australian a far scoppiare lo scandalo, rivelando che i marinai tenevano un libro mastro per registrare le performance, e assegnavano più punti chi si accoppiava con donne ufficiali, con lesbiche, o in luoghi insoliti come un tavolo da biliardo.

Immediata la risposta dei vertici militari, con il comandante della marina, vice ammiraglio Russ Crane, che ha confermato come quattro marinai siano stati sospesi dal servizio a bordo della Hmas Success, una nave da rifornimento con un equipaggio di 200, che conduceva esercitazioni presso Singapore.

L'alto ufficiale ha confermato che è in corso un'inchiesta formale, ma ha voluto precisare che "la veridicità di qualsiasi asserzione deve ancora essere confermata". La vice premier Julia Gillard ha sottolineato la necessità di un'indagine approfondita, poiché "nulla deve precludere alle donne una carriera militare piena e gratificante, se questo scelgono di fare". Da molto tempo il governo sostiene che le donne debbono essere in grado di entrare nell'esercito, nella marina e nell'aviazione, ha aggiunto.

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venerdì 3 luglio 2009

Punita la poliziotta gay


Ha dichiarato di essere lesbica. Ha denunciato le discriminazioni subite. Ha sfilato al Gay Pride. Ora il questore di Padova vuole il suo licenziamento. Anticipazione dell’inchiesta dell’Espresso domani in edicola.

Il giorno prima aveva sfilato con altri 150 mila contro le discriminazioni sessuali al Gay Pride di Genova. Una volta ritornata a casa però ha trovato ad attenderla la lettera del suo “capo”, il questore di Padova, Luigi Savina, con cui si avvia la pratica della sua destituzione dalla Polizia. Luana Zanaga, 39 anni di Rovigo, in forza alla polizia patavina, nei mesi passati ha fatto coming out, rivelando pubblicamente la propria omosessualità. E da ottobre dello scorso anno, da quando ha reso pubblica la sua tendenza sessuale, per lei è cominciato un calvario.

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giovedì 2 luglio 2009

Noemi Letizia e Domenico Cozzolino: flirt inventato da lei


Noemi Letizia e Domenico Cozzolino: il loro amore era falso. Qualche tempo fa, infatti, erano uscite delle immagini che ritraevano la famosa amica di Silvio Berlusconi, che ha partecipato alla sua festa di compleanno, insieme al tronista di Uomini e Donne. Si parlava di fidanzamento. Peccato che fosse tutto falso.


A dichiararlo e’ lo stesso Domenico Cozzolino, direttamente sulle pagine della rivista di gossip “Diva e donna“. Il giovane campano, infatti, ha affermato che e’ stata la stessa Noemi Letizia a chiedergli se potevano mettere in scena questa falsa storia d’amore. Lui crede che sia stato qualcuno a darle questo consiglio, 3 o 4 giorni dopo la sua festa dei 18 anni.

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mercoledì 1 luglio 2009

Addio a Gino Amisano, re dei caschi delle moto


Aveva 89 anni. Fondò la ditta Agv
ENRICO BIONDI
TORINO
Ai più giovani il nome non dice molto. A chi ha i capelli bianchiI, invece, il nome Gino Amisano ricorda un magnifico momento della storia sportiva italiana. Amisano ci ha lasciato a 89 anni, ieri pomeriggio: da anni viveva a Nervi dopo aver passato tutta la vita tra Valenza Po, la città dell’oro dove aveva fondato dal nulla (e precursore visto il periodo) la celebre ditta di caschi per motociclisti Agv (acronimo del suo stesso nome Amisano Gino Valenza) e Alessandria, dove era diventato anche presidente amatissimo della squadra di calcio.

E’ morto per un attacco di bronco-polmonite: del resto la sigaretta non l’aveva mai mollata neppure per un minuto. Lo chiamano tutti “Ginetto” ed è stato uno dei primi a credere nello sport come veicolo pubblicitario per la propria azienda. Con i suoi caschi Ginetto ha vestito i più grandi campioni dello sporto motociclistico e ancora oggi Valentino Rossi corre con un casco che porta il suo nome. Valentino e Ginetto si sono incontrati nell’ormai lontano 1996 e l’imprenditore alessandrino fu il primo a credere nel progetto di Giampiero Sacchi (oggi direttore sportivo dell’Aprilia) che volle iniziare con quello sbarazzino pilota la sua avventura nella classe 125. In proposito, ricordiamo personalmente il giorno della presentazione ufficiale del Team Carrizosa di Giampiero Sacchi e la esilarante scenetta a cui assistemmo. Eravamo all’autodromo di Monza, arrivai in forte anticipo e vidi che Gino Amisano non riusciva a stare fermo un momento. Voleva che tutto fosse pronto in orario, che non mancasse nulla. Bisognava ancora sistemare le moto sul palco. “Ma dove sono gli operai?”, urlò a squarciagola. Poi, per rompere gli indugi, si avvicinò a un ragazzino che aveva un grosso cerotto sulla fronte e gli disse: “Ragazzo, non hai niente da fare? Vieni qui e dammi una mano a mettere la moto sul palco”. Sacchi non fece in tempo a intervenire. La moto andò regolarmente al suo posto ma grande fu la sorpresa di Amisano quando al momento di presentare i piloti, Sacchi chiamò accanto a lui quel ragazzino con il cerotto sulla fronte: era Valentino Rossi. Amisano non si perse d’animo e buttò lì: “Questo ragazzo farà bene: ho visto già cosa sa fare con le moto!”.

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lunedì 29 giugno 2009

Prete positivo ad alcoltest: “Non sono ubriaco, ho detto 4 messe”

Aveva un percentuale di alcol nel sangue di 0,8, quando il tasso consentito per legge è di 0,50. Inevitabili il ritiro della patente e la chiamata ad amici e parenti per farsi portare a casa. Questa volta, però, a incappare nei controlli non è stato un ragazzo reduce dalla discoteca, ma un sacerdote 41enne di Bologna, che ha dato ai carabinieri una giustificazione connessa al suo Ufficio: “Ho celebrato quattro messe in un giorno“.
Il superamento della soglia, quindi, non era volontario, ma derivava dal vino che si assume nel corso della celebrazione, durante l’Offertorio che precede l’Eucarestia. Questo è toccato per ben quattro volte in una giornata al sacerdote che, tra l’altro, ha spiegato ai militari di essere astemio. Da qui il ricorso al giudice di pace per sostenere che l’eventuale stato alcolico non è addebitabile a una volontaria e cosciente assunzione.
Nella causa, don M.C. sarà assistito dagli avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzona che sembrano aver maturato una discreta esperienza in vicende di questo genere. Sono gli stessi legali, infatti, che, nei giorni scorsi, hanno fatto sì che il giudice di pace restituisse la patente a un altro religioso, di fede diversa rispetto a quella del sacerdote cattolico.
Quella volta è stato un imam, residente a Roma, che si è visto ritirare il titolo di guida perché trovato con una percentuale di alcool nel sangue dell’1%. L’imam aveva detto di essere anch’egli astemio, in quanto il Corano proibisce di bere alcol e che la positività era causata dall’uso di un farmaco anti-asma. Giovedì scorso il Giudice di pace ha restituito all’imam, operaio specializzato e padre di tre figli, la patente, sospendendo il provvedimento di ritiro. Nei prossimi mesi si terrà l’udienza nel merito per la presunta guida in stato d’ebbrezza.

sabato 27 giugno 2009

COMITAL: BOCCHIO CHIEDE IL LUTTO CITTADINO

(ma.boc. 26/6) - Non ce l'ha fatta Idrissi Aatouf Moulay Merouane. L'operaio marocchino di 32 anni, ferito nell'incidente sul lavoro alla Comital. L'uomo era riconverato al Cto di Torino: le sue condizioni erano apparse subito disperate. Appena appresa la notizia, il Consigliere Comunale Mario Bocchio (foto) ha chiesto al Sindaco Piercarlo Fabbio che il Comune di Alessandria “decreti il lutto cittadino” e ha inoltrato l’istanza per la “convocazione di un Consiglio Comunale straordinario”.
“Promuove tutte le iniziative utili perché la sicurezza sul posto di lavoro sia considerata da tutte le istituzioni come una delle grandi priorità anche a livello provinciale e comunale”: è quanto lo stesso Bocchio ha chiesto nell’interrogazione a carattere urgente presentata dopo l’ormai noto incendio divampato alla Comital di Spinetta Marengo, nella zona industriale di via Gambalera.
“Bisogna lanciare un vero e proprio allarme contro il rischio di una drammatica sottovalutazione del problema della sicurezza sul posto di lavoro - afferma Bocchio - e assumere l'impegno a promuovere tutte le iniziative utili perché la stessa sicurezza sul posto di lavoro sia considerata da tutte le istituzioni come una delle grandi priorità. La sicurezza sul lavoro impone leggi rigorose, controlli efficienti, sanzioni adeguate, ma anche un serio adeguamento normativo e organizzativo di tutto il processo lavorativo, compreso quello che coinvolge le ditte appaltatrici".
“L’incendio alla Comital avviene a distanza di pochi giorni da altri gravissimi infortuni prodottisi, in diverse aziende, per esplicite responsabilità delle imprese – aggiunge Bocchio - Troppe aziende, infatti, continuano ad eludere le norme e le azioni che possono rendere sicuro il lavoro impedendo gli incidenti gravi e mortali”.
Il Consigliere di AN-PDL fa poi notare come l’incidente della Comital abbia “diverse analogie con la strage della ThyssenKrupp di Torino. Si tratta, infatti, di un’azienda che è passata per diverse proprietà, l’ultima delle quali è costituita da un fondo di investimenti del gruppo De Benedetti, che hanno via via ridotto il numero di lavoratori occupati e hanno disinvestito anche nella sicurezza degli impianti”.

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venerdì 26 giugno 2009

Un flauto preistorico fatto con le ossa degli uccelli


La scoperta in Germania, lo strumento risale a 35.000 anni fa

Diciamo la verità, la notizia non è nuovissima: la prima scoperta è di 5 anni fa, quando gli archeologi tedeschi dell'Università di Tubinga trovarono un flauto ridotto in molti pezzi e lo rimisero insieme con pazienza scoprendo che risaliva a 35.000 anni fa, lo strumento più antico mai scoperto.

Adesso però lo stesso gruppo di ricercatori ha portato alla luce un flauto ancora meglio conservato, realizzato usando le ossa di un grifone, per la precisione il radio di un Gyps fulvus, che ha un'apertura alare anche oltre due metri e mezzo, ed è stato rinvenuto in uno scavo dal quale sono emersi frammenti anche di una statuetta che raffigura un corpo femminile.

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mercoledì 24 giugno 2009

Verona, contravvenzione da 55 euro

Multato per il nome del cane


Nonostante abbia visto ormai molte primavere, è ancora particolarmente vigoroso: per questo un cane lupo è stato battezzato “Berluscane” dal suo proprietario, il veronese Imerio Mariotto, noto in città per la sua eccentricità. Una storpiatura poco gradita a qualche vicino, che ha avvertito i vigili. I quali hanno dovuto multare Mariotto, perché sul cancello manca il cartello “Attenti al cane”: quello che c’è recita infatti “Attenti al Berluscane”.

La vicenda non si è però conclusa con la multa (da 55,60 euro): Mariotto, assistito dal suo legale, ha infatti deciso di presentare ricorso al giudice di pace, motivando la scelta del cartello e del nome. Nella memoria difensiva, l’uomo sostiene che Berluscane è stato chiamato cosi’ per una “vivacità amorosa inversamente proporzionale all’età”, ma in realta è un animale tranquillo, che “i cani femmina che si presentassero al cancello, soprattutto se cagnette giovani e ambiziose”, potrebbero avvicinare senza timore di avance.

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Poligama per passione

Probabilmente la protagonista di questa storia ha pensato che avere un solo uomo sia monotonia, due bigamia e più di due sia allegra poligamia che aggiunge sale alla vita.
E infatti si è data un gran daffare: dal 1996 ad oggi ha collezionato ben cinque mariti, sposati con tanto di cerimonia ma dimenticando, o forse infischiandosene proprio (che stress, infatti, le procedure legali!), di divorziare dai precedenti. Praticamente una media di un marito ogni 2,6 anni... il che dimostrerebbe che la crisi del settimo anno è ormai un ricordo da trogloditi e che i tempi di sopportazione si stanno inesorabilmente accorciando.

Emily HorneLei è Emily Horne, 31enne di Kingswinford, nel West Midlands inglese, e questa la sua carriera di poligama:

Marito n°1: Paul Rigby, sposato nel 1996; faceva il soldato e fu spedito all'estero. Al suo ritorno, cinque mesi più tardi, trovò la casa vuota e nessuna mogliettina ad aspettarlo.
Marito n° 2: Sean Cunningham, bancario sfigato perchè, dopo non molto, l'icostante Emily se ne scappò con il suo migliore amico, ma con quest'ultimo non se ne fece niente perchè lui voleva sposarsi in chiesa, figuriamoci!
Marito n° 3: Chris Barratt, un web designer; durò solo tre mesi...
Marito n° 4: James Matthews, un tizio incontrato su un treno e sposato qualche settimana dopo. Senonchè ad un certo punto Emily scappa con il testimone di nozze di questo quarto matrimonio.
Marito n° 5: Ashley Baker, il più furbo di tutti; lei gli dice qualche mezza verità sulla sua bigamia e lui la denuncia.





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lunedì 22 giugno 2009

Così muore un innocente nell'indifferenza di Napoli

Hanno tutti paura, ma non dei camorristi che hanno ormai concluso l'affare e non sono lì, e anzi non sono mai stati all'interno della stazione della metropolitana. Hanno paura sì, ma di intenerirsi, di sentirsi costretti a male impiegare il proprio tempo per confortare la solitudine di chi sta morendo in mezzo alla calca: tutti intorno a lui, ma nessuno accanto a lui.

IL VIDEO

Sicuramente teme, freddamente e lucidamente teme di dovere essere caritatevole quel tipo grasso con la maglietta rossa, una sagoma inespressiva e insignificante che, in questo video incredibile ed essenziale, smania per timbrare il biglietto mentre ai suoi piedi un ragazzo rantola e la sua donna si dispera perché nessuno lo soccorre. L'omaccione per bene, rispettoso delle regole dei trasporti pubblici, rimane calmo, non fugge e non si fa prendere dal panico. Con destrezza smanetta con il biglietto che è già nella fessura della macchina obliteratrice, ed è visibilmente infastidito dagli altri che invece scappano, fanno ressa, platealmente voltano la testa dall'altra parte che in fondo è solo il modo vile di guardare l'orrore. Quell'uomo invece non si fa mai coinvolgere, neppure da ignavo, neppure con lo sguardo, dal poveraccio che gli muore a fianco dissanguato.

Questa folla robotica, questo starsene lontani per indifferenza o per panico o per non ritardare gli affari propri è la sola vittoria della camorra che mai avremmo voluto vedere e che davvero non possiamo sopportare. Ed è bene metterselo in testa: la folla qui non ha paura dei pistoleros che avevano già sgommato ed erano fuggiti. Qui hanno paura della solidarietà. Avessero assistito alla sparatoria sarebbero rimasti tutti pietrificati. Invece questa folla è un formicaio atterrito che fugge dalla compassione, che sfugge alla misericordia.

di FRANCESCO MERLO

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domenica 21 giugno 2009

Pellet radioattivo, controlli della polizia Diecimila le tonnellate vendute

Da Aosta e’ partito un maxisequestro di 10mila tonnellate di pellet, un prodotto, proveniente dalla Lituania, derivante dalla pressatura della segatura del legno e utilizzato in speciali stufe domestiche, ma che conteneva il Cesio137.

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BARI: UN'ALTRA RAGAZZA PARLA DI FESTE. PREMIER: TRAME NON MI BUTTANO GIU'

BARI - "Avendo ricevuto inviti" da parte del presidente Silvio Berlusconi "ho ritenuto di farmi accompagnare da alcune mie amiche per fare bella figura e mettermi in evidenza. Non ho mai corrisposto soldi a chi mi accompagnava se non per rifondere le spese di viaggio e di soggiorno": lo ha detto Giampaolo Tarantini all'ANSA a proposito dei suoi rapporti con le donne che hanno detto di averlo accompagnato a feste a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa per denaro.

BERLUSCONI, UN'ALTRA RAGAZZA PARLA DI PREMIER
"Silvio Berlusconi, alla mia partenza da Villa Certosa, mi ha consegnato una busta contenente 10.000 euro in contanti". E' quanto sostiene di aver detto alla Guardia di Finanza Barbara Montereale, la ventitreenne di Modugno (Bari) ascoltata come testimone assieme ad altre ragazze che, come lei, sarebbero state pagate da Gianpaolo Tarantini per partecipare a feste a Palazzo Grazioli e Villa Certosa.

La giovane, che dice di non essere una escort ma una ragazza immagine, ha specificato ai militari di non "aver avuto alcun rapporto sessuale con Silvio, che non mi ha chiesto nulla in tal senso, anzi mi ha trattato come una figlia". "Mi ha solo aiutato economicamente - ha spiegato - dopo aver saputo che vivevo un momento triste poiché con la mia bambina, che ha un anno e mezzo, non riuscivo ad arrivare a fine mese".

A quanto si è saputo, Montereale ha detto agli investigatori che il suo compenso per partecipare alle feste è di 1.000 euro. Ha inoltre aggiunto di aver fatto delle pose per un calendario e di essere impegnata in campagne di beneficenza in favore di bambini leucemici e per sostenere le donazioni di sangue.

Su alcuni quotidiani ( Corriere della sera, la Repubblica, La Stampa, Gazzetta del Mezzogiorno) sono riportate dichiarazioni e interviste nelle quali la Montereale conferma il racconto gia' fatto nei giorni scorsi da Patrizia D'Addario, escort barese che ha denunciato l'esistenza di un giro di ragazze a pagamento per le feste del premier organizzato da Giampaolo Tarantini.

La giovane ha spiegato di essere stata invitata comunque alla festa nonostante avesse spiegato di non essere disponibile a un "dopocena". Ha raccontato di essere stata a palazzo Grazioli in occasione di feste un paio di volte nel novembre scorso. La prima volta era una cena alla quale partecipò con Patrizia D'Addario, Tarantini e un'altra ragazza. Dopo cena, lasciarono D'Addario col premier: la donna tornò in albergo - spiega Montereale - l'indomani mattina alle 8 e le raccontò di aver avuto un rapporto sessuale con Berlusconi, aggiungendo di non essere stata pagata perché era stata lei a chiedere di non ricevere soldi ma un aiuto per una questione riguardante la costruzione di un residence.

Barbara Montereale racconta di essere stata anche a Villa Certosa con una ventina di altre ragazze. Anche in quella circostanza e di aver partecipato solo ad una grande festa. Di Berlusconi Montereale parla come di una persona 'molto dolce', "disponibilissima". Dice di avergli raccontato a Villa Certosa di aver "perso i genitori. Che la mia bimba non stava bene. Che non ce la facevo a tirare avanti da sola. Lui mi diede un bacio sulla fronte e prima che partissi mi consegnò una busta" con "una cifra molto generosa in contanti" . "E io, lo giuro su mia figlia, con lui non ebbi nessun rapporto sessuale".


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sabato 20 giugno 2009

Cesareo, le lasciano filo in pancia

Licata, 13 anni con dolori lancinanti

Una 49enne di Licata, nell'Agrigentino, è stata operata al San Giacomo d'Altopasso per i forti dolori allo stomaco che da 13 anni la tormentavano. Una volta aperto l'addome, i chirurghi hanno trovato un filo di sutura lungo circa 10 centimetri "dimenticato" nello stomaco della casalinga 13 anni fa, quando era stata sottoposta a un cesareo nell'ospedale di Licata.


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venerdì 19 giugno 2009

Giappone, è morto l'uomo piu' vecchio del mondo, aveva 113 anni

Viveva a Miyakonojo, una città dove si vive a lungo
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© APCOM
Tokyo, 19 giu. (Ap) - E' morto l'uomo più vecchio del mondo.
Aveva 113 anni, si chiamava Tomoji Tanabe, è morto d'infarto nel sonno, con tutta la famiglia intorno al letto.
Tanabe era nato il 18 settembre del 1895, ha avuto otto figli, cinque maschi e tre femmine. Poi è stato rallegrato da 25 nipoti, 53 bisnipoti e sei bis-bisnipoti, secondo quanto è scritto nel comunicato del comune di Miyakonojo, una città dove si vive a lungo. Il Guinness dei primati mondiali aveva registrato Tanabe come l'uomo più vecchio nel mondo quando aveva 111 anni.

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mercoledì 17 giugno 2009

Meteorite colpisce ragazzo: salvo

Germania, ferito di striscio alla mano

Uno studente 14enne tedesco è sopravvissuto all'impatto con un meteorite delle dimensioni di un fagiolo, entrato nell'atmosfera terrestre ad una velocità di 48.000 km/h. Gerrit Blank stava andando a scuola a Essen quando è stato stordito da un lampo di luce e da un fragore assordante. Subito ripresosi il ragazzo si è ritrovato con una cicatrice di 7 cm alla mano destra, a pochi centimetri da un piccolo cratere avvolto dal fumo.

L'oggetto non identificato è stato successivamente analizzato all'osservatorio spaziale Walter Hohmann. Secondo il direttore dell'istituto Ansgar Kortem si è trattato di "un vero e proprio meteorite, di un oggetto che viene dallo spazio e quindi di grande valore scientifico e collezionistico". "La maggior parte di questi corpi celesti - ha proseguito Kortem - non arriva intatto al suolo, vaporizzandosi a contatto con l'atmosfera. Di quei pochi che resistono, circa 6 su 7 finiscono in acqua".

"Subito dopo - ha raccontato Gerrit - c'è stato un forte rumore, come un di un tuono. Il rumore è stato così forte che le mie orecchie hanno fischiato per ore. Quando mi ha colpito mi ha mandato a gambe all'aria, ed era ancora abbastanza veloce da andarsi ad infossare nell'asfalto".

A parte la cicatrice sulla mano che gli resterà per sempre, lo studente è illeso. Come racconta il "Daily Telegraph", il ragazzo aveva una possibilità su un milione di sopravvivenza a un simile "incontro ravvicinato".

"La scienza mi piace, ha detto Gerrit - ho portato il meteorite ai miei professori che hanno scoperto che era molto magnetico". Gerrit Blank e' il secondo essere umano ad essere sopravvissuto ad un impatto meteorico. Nel 1954, in Alabama, un meteorite grande come un chicco d'uva attraversò il tetto di un'abitazione, rimbalzando sui mobili prima di atterrare su una ragazza che stava dormendo ferendola indirettamente ma con gravi conseguenze.

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lunedì 15 giugno 2009

Casa pazza casa

di Valeria Palermi
Abitazioni effimere, spazi ribelli. Creati nella Francia profonda da gente diversa, ma con un desiderio in comune: vivere dentro la natura. E per questo si rifugia in yurte, roulotte mutanti, capanne sugli alberi, igloo fatti di paglia e terra. Luoghi in cui bisogna essere ben folli per vivere. O forse molto saggi
Non sono parigini 'emmerdé' dal caos della metropoli, né aristocratici a caccia di un buen retiro. Sono molte cose e nessuna, in effetti: apripista e retroguardia, visionari e nostalgici, inviati dal futuro e creature della foresta. Hobbit contemporanei.

Come descrivere, altrimenti, il piccolo 'village troglodite' spuntato nella provincia dell'Anjou? Le case, una a una, si sono rintanate nella roccia come rifugi di umani primitivi. Eppure siamo nella Francia profonda. Ma è proprio qui che sta nascendo un disegno: una rete di abitazioni effimere, spazi ribelli, case volubili. Compromessi, più o meno ragionevoli, tra utopia e realtà, tra desideri e possibilità. Dilagano dalla Bretagna al Massif Central, dalla regione degli Alti Pirenei a quella del Cantal.

Li chiamano neo-ruraux, neoruralisti. Popolo eterogeneo, ma con un desiderio unificante: tornare alla campagna. Provare a vivere con meno, per avere molto di più. Dentro, ci trovi di tutto: dall'ecologista convinto, disposto a scendere a patti col bisogno di comfort pur di ridurre la sua impronta ecologica e fare una vita a zero emissioni, al post sessantottino ancora inquieto (da noi comprerebbe un trullo); dal neocontadino al pendolare tra città e campagna; dagli artisti alla gente del circo; dal trentenne che ha capito che la fuga è un'arte da imparare giovani, ai tanti 'baba-cool', mansueti frikkettoni. In comune una voglia: dare un segno forte di cambiamento. Anzi, abitarlo quel segno. Così le case le costruiscono con le loro stesse mani, e ne fanno yurte, roulotte, rifugi sugli alberi. Addirittura iglù. Case in cui bisogna essere ben pazzi per vivere, o forse molto saggi. Case con il genoma manipolato, mezze auto e mezze roulotte per esempio, e allora diventano 'carlotte'. Oppure sono 'kerterre', iglù fatti di paglia e di terra. Le più estreme: minimalismo all'ennesima potenza, case quasi da mondo post atomico, come quello immaginato da Cormac McCarthy ne 'La strada', dove vivere del poco che è rimasto. Evelyne Adam e i suoi in un iglù così ci vivono, in Bretagna. Bevono acqua piovana, dormono per terra, lavano i panni con la cenere. Il lavoro quotidiano è sopravvivere. Anche il fine è estremo: tornare alla terra nel senso di fondersi, non lasciar traccia. Le case sono di terra e paglia: ecologismo talebano. Evelyne è una sorta di militante di questa filosofia, ma non è in conflitto col territorio. Gli abitanti del paese vicino vengono da loro a comprarne il pane fatto in casa e i prodotti artigianali, e seguono le sue lezioni sulle erbe selvatiche.

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sabato 13 giugno 2009

A Londra la centrale eolica dei record

London Array, immensa centrale eolica offshore, è uno dei progetti di punta per il governo britannico


Sorgerà nell'estuario del Tamigi entro il 2012: London Array, immensa centrale eolica offshore, è uno dei progetti di punta per il governo britannico, che sempre più ha imboccato la strada delle energie rinnovabili.

Se ne parla da anni, ora è quasi realtà: il progetto London Array, per la più grande centrale eolica offshore del mondo, sta per entrare nella sua fase operativa. La costruzione di questa enorme opera inizierà nel luglio di quest'anno con la realizzazione delle strutture sulla terraferma, ma si entrerà “nel vivo” nel 2011 con l'installazione delle turbine. La produzione di energia elettrica avrà inizio entro il 2012.

Qualche numero, davvero impressionante: 175 pale eoliche (che potrebbero superare le 300 in una seconda fase del progetto), fornite da Siemens e costruite in Danimarca, sparse su un'area di 233 km quadrati forniranno, secondo i programmi, 630Mw di energia (1 Gigawatt se l'impianto sarà ampliato negli anni come previsto).

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giovedì 11 giugno 2009

Grillo chiama 'zoccole' le parlamentari E loro annunciano: "Querela bipartisan"


Intervento 'politicamente scorretto' del comico genovese, ascoltato al Senato sulla legge di iniziativa popolare per una nuova legge elettorale che sbarri le porte del Parlamento a inquisiti e condannati


Roma, 10 giugno 2009 - Querela bipartisan per diffamazione delle senatrici di tutti i gruppi contro Beppe Grillo per la parola "zoccole" usata dal comico genovese nella sua audizione in commissione. La senatrice leghista Irene Aderenti ha annunciato in aula la querela presentata contro Beppe Grillo

"Altro che zoccole... quereliamo per diffamazione Beppe Grillo". La senatrice della Lega, Irene Aderenti, a nome anche delle colleghe di Palazzo Madama, prende la parola nell'aula del Senato e attacca il comico genovese per le parole pronunciate nel pomeriggio in commissione Affari costituzionali del Senato.


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martedì 9 giugno 2009

Il bikini che abbronza anche sotto


Roma, 31 mag. – (Ign) – Niente più topless, c’è il costume che fa passare i raggi solari. Arriva dall’Inghilterra la trovata che tutte hanno sempre sognato per dire addio agli antiestetici segni del bikini. Non vedremo più le signore affannarsi a togliere e rimettere le spalline del costume per riacquistare la tanto desiderata abbronzatura integrale.

L’invenzione geniale, opera della ditta inglese Kiniki, è fatta di un materiale particolare, il transol. Simile a una rete metallica, sottolineano dall’azienda, lascia passare l’80% dei raggi del sole. Anche il prezzo è abbordabilissimo. Si va da meno di 18 sterline pari a poco più di una ventina d’euro per il boxer da spiaggia e slippino – modello per lui – alle 34 per il bikini pari a una quarantina d’euro. Vale la pena provare.

Fonte: Adnkronos


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La sterilizzano ma continua ad avere figli


Un curioso caso è accaduto nei giorni scorsi a Udine, all’ospedale San Daniele del Friuli. Una donna, già madre di 5 figli, aveva scelto di attuare come forma di contraccezione la sterilizzazione. In particolare aveva optato per la legatura delle tube di Falloppio, una tecnica molto comune ma che non garantisce l’infertilità al 100%.

Questo lo sapevano benissimo i medici friulani i quali hanno fatto firmare, come da prassi, il consenso informato alla donna, la quale dichiarava di sapere che la pratica non era completamente sicura. Nonostante questo, dopo qualche tempo, la donna rimane nuovamente incinta, decide di tenere il bambino e alla sua nascita, denuncia l’ospedale.

La richiesta è stata di 220 mila euro per i danni, anche perché, dopo un controllo medico, uno dei medici si è accorto che una delle due tube non era legata. Spiegata così la gravidanza, e la denuncia anche per inadempimento contrattuale. La donna inoltre, visitata da altri medici, aveva deciso di non avere più figli proprio perché, per problemi di salute, gli era stata sconsigliata un’altra gravidanza. Ora la coppia intenterà una causa civile.

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lunedì 8 giugno 2009

Chiama la polizia per un ladro, ma è l'amante della moglie

Gli agenti si sono precipitati nell'appartamento, ma hanno trovato solo un uomo seminudo e spaventato

PAVIA - Ha chiamato il 113 chiedendo alla polizia di intervenire subito a casa sua per la presenza di un ladro. Gli agenti si sono precipitati nell'appartamento di un professore universitario, in pieno centro a Pavia, ma invece del ladro hanno trovato soltanto un uomo seminudo e spaventato. Quando questi ha capito di essere stato scoperto è sgusciato fuori dal suo nascondiglio. Ma a quel punto, tra l'imbarazzo generale, si è capito che non si trattava di un ladro ma dell'amante della moglie del professore. Il docente era rientrato in casa per riprendere le chiavi. Un ritorno imprevisto che ha portato alla scoperta della relazione di sua moglie con un altro uomo.

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