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venerdì 27 gennaio 2012

Sciopero generale, 24 ore di stop nei trasporti i maggiori disagi

Si fermano i lavoratori del pubblico e del privato. Lo stato di agitazione proclamato da sette sigle sindacali "contro il governo Monti". In programma un corteo nella mattinata a Roma

 

 Rischio disagi domani (oggi) per lo sciopero generale indetto dai sindacati di base per tutti i lavoratori del pubblico impiego e delle aziende private italiane. Uno sciopero di 24 ore che riguarderà tutte le categorie. Si fermano i trasporti - ferroviari, aerei, marittimi e pubblico locale - con il rispetto delle fasce di garanzia, dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 - ma anche uffici pubblici, sanità, scuola, poste, telecomunicazioni. Per i cittadini, però, la difficoltà maggiore potrebbe essere quella degli spostamenti. 

 

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giovedì 26 gennaio 2012

Muore in auto l’eroe di via Isonzo

Genova - Il 4 novembre aveva salvato un uomo che stava annegando, a pochi metri dal suo ristorante. Quel giorno Fabio Schiaretti, 41 anni, titolare della trattoria De Marino in via Isonzo, a Sturla, era diventato un eroe. Come tanti altri aveva rischiato la propria vita per soccorrere le vittime dell’alluvione. Nel quartiere lo conoscevano tutti, anche perché il filmato di quel salvataggio, girato da un abitante della zona, Stefano Zanforlin, aveva fatto il giro del mondo, diventando l’emblema del coraggio e della forza dei genovesi in quei tragici giorni. Adesso non c’è più. È morto ieri mattina in un incidente stradale sull’A7, tra Isola del Cantone e Vignole.

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Milano, imprenditrice in coma dopo lo scippo in pieno centro

La donna percorreva in bicicletta piazza Repubblica poco prima delle 19: due persone
su uno scooter l'hanno affiancata per prenderle la borsa dal cestino, facendola cadere.

 

Una nota imprenditrice è stata scippata in centro a Milano ed è ora ricoverata in gravi condizioni al Policlinico in via Sforza. Si tratta di Alessandra Galdabini, 54 anni, vicepresidente della Microsys, società di consulenza informatica che progetta e realizza reti. La donna è nel reparto di neurorianimazione, al padiglione Monteggia, assistita dal marito, dalle sue tre figlie e dalla sorella, accorsi in ospedale.


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La scure di Equitalia su Luca Laurenti pignorati sei appartamenti da 5 milioni

Nel mirino le proprietà della storica spalla di Paolo Bonolis in corso Buenos Aires a Milano
L'Agenzia delle entrate contesta il mancato pagamento di imposte Irap per 2 milioni di euro

di DAVIDE CARLUCCI

La scure di Equitalia su Luca Laurenti pignorati sei appartamenti da 5 milioni
Luca Laurenti

Proprio ora che sta per decadere da “angelo” del paradiso — gli spot con Paolo Bonolis andranno in onda fino a fine mese perché il contratto con la Lavazza è stato rescisso — Luca Laurenti rischia di perdere anche le sue case terrene. Sei appartamenti in zona corso Buenos Aires, a Milano, per un valore totale di cinque milioni di euro, presto potrebbero non essere più suoi. Il pignoramento lo ha disposto Equitalia: l’Agenzia delle entrate contesta al comico il mancato pagamento di imposte Irap per 2 milioni di euro fra il 2000 e il 2005. Si tratta di tasse dichiarate, ma non versate dal popolare protagonista di trasmissioni e pubblicità televisive. Non versate per un contenzioso avviato da lui e dalla moglie, Raffaella Ferrari, fin dal 2007, che trascinandosi fino a oggi ha fatto lievitare in modo iperbolico la somma.

Entrambi sul caso preferiscono tacere. La tesi sostenuta dai legali della coppia, risultata perdente nel primo grado di giudizio, è che l’imposta regionale per le attività produttive prevista per i liberi professionisti non riguardi la sua attività perché non dispone di un’organizzazione professionale — composta da segretarie, uffici e tutto il resto — come quelle su cui si reggono gli studi degli avvocati o dei commercialisti. Nel giro di un paio di settimane ci sarà la decisione d’appello sulla causa. Dopodiché, se la sentenza dovesse diventare definitiva, gli appartamenti potrebbero essere messi all’asta dall’ufficio delle esecuzioni del tribunale di Milano. 


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Blitz all'alba contro l'ala antagonista Ventisei arresti in mezza Italia

La polizia ha avviato l'operazione nei confronti dei duri del movimento. Le manette sono scattate a Torino, in Valsusa, a Milano e in altre zona d'Italia. Una decina le denunce

di MEO PONTE

La polizia ha avviato all'alba un'imponente operazione contro l'ala antagonista del movimento No Tav preparata a lungo. Sono 26 gli arresti (uno dei quali ai domiciliari) e undici le persone appartenenti al mondo antagonista e anarchico denunciate in relazione agli incidenti avvenuti lo scorso 3 luglio a  Chiomonte, in Val Susa, contro la linea ferroviaria Tav Torino-Lione. Negli scontri rimasero feriti duecento agenti delle forze dell'ordine che presidiavano il cantiere. Le manette, nell'aria da giorni, sono scattate non solo a Torino e in Val Susa ma anche Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata,Biella, Bergamo, Parma e Modena. Un arresto è stato fatto in Francia. Sono stati notificate anche 15 misure di obbligo di dimora e una misura di divieto di dimora nella provincia di Torino.

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Scontri tra le forze dell'ordine e i pescatori a Montecitorio: tre feriti

Roma - (Adnkronos) - Gruppi di pescatori, provenienti da diverse parti d'Italia, si sono dati appuntamento davanti alla Camera dei deputati per protestare contro il caro gasolio e alcuni adempimenti comunitari considerati penalizzanti per la categoria. Tre manifestanti sono rimasti leggermente feriti dopo una carica. Tir e 'forconi', migliaia in piazza a Palermo. Coldiretti, da buttare 50mila tonnellate di cibo al giorno (VIDEO)
 
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mercoledì 25 gennaio 2012

Autostrade, in 10 anni rincari del 36% ma risparmiare sulla benzina si può

L'associazione Altroconsumo lancia l'iniziativa "Car Wars", con la partecipazione nel ruolo di inviati della band Elio e le storie tese: un reportage partecipativo sulle strade e autostrade italiane. Il dossier: aumenti ai caselli più alti dell'inflazione.

 

ROMA - "Autostrada sì, autostrada no". È il restyling del motivetto de "La terra dei cachi" di Elio e le storie tese che nel 1996 li portò alla ribalta nazionale conquistando il secondo posto al Festival di Sanremo. Perché questa nuova versione? Semplice. Da venerdì, Elio e le Storie Tese si trasformeranno in inviati speciali di Altroconsumo 1sulle strade italiane.

Partiranno da Roma, prima tappa del loro tour che si concluderà ad aprile, per un reportage irriverente sui piccoli e grandi problemi incontrati tra una tappa e l'altra del viaggio.

"Car Wars", reportage collettivo.
Disservizi, punti ristoro, caselli lenti, strade dissestate, aree di sosta ma soprattutto caro benzina e pedaggi. Tutta la narrazione 'step by step' firmata dal gruppo rock "demenziale" - così come amano definirsi - troverà spazio sulla pagina del sito ufficiale 2 dell'associazione dei consumatori.


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Non si buca, non esplode ed è riciclabile. Ecco la gomma secondo Bridgestone

Roma - (Ign) - Lo pneumatico è un prototipo della casa giapponese, ma potrebbe diventare realtà. E' costruito in una resina resistente "amica dell'ambiente", non si più sgonfiare ed evita noie e pericolosi incidenti (FOTO)

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Morire a dieci mesi. All’asilo

Succede a Roma


Una bimba di 10 mesi e’ morta all’asilo nido di via Cesare Giulio Viola, nel quartiere Corviale, a Roma, probabilmente a causa di un rigurgito.

LA RICOSTRUZIONE – Il 118 e’ stato chiamato dal personale dell’asilo perche’ la bimba non respirava piu’. Dopo cinque minuti sono arrivate sul posto due ambulanze ma i sanitari hanno solo potuto constatare il decesso della piccola che, da una prima analisi, sarebbe morta circa 30 minuti prima. Della morte e’ stata avvisata l’autorita’ giudiziaria. Da una prima ricostruzione sembra che il personale dell’asilo nido abbia fatto mangiare la piccola e l’abbia poi messa a dormire. Nell’ispezione sul corpo il medico legale ha rintracciato la presenza di latte nelle vie respiratorie. Sul posto e’ intervenuta anche una volante della Polizia. (AdnKronos)

Fonte

Scosse di terremoto nel nord Italia Nella notte a Verona, poi Milano e Genova

Sciame sismico, l'episodio più rilevante si è verificato intorno all'una di notte con una scossa magnnitudo 4.2. Centinaia di chiamate al 118, ma non risultano danni. Poco dopo le 9 un'altra ondata avvertita distintamente dalla Lombardia alla Liguria

VERONA - Sciame sismico nella notte e fino a questa mattina nel nord Italia. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata a 00:54 in provincia di Verona. Poco dopo le 9 un forte scossa è stata avvertita a Milano e a Genova.

Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma nel Veronese ha avuto ipocentro a 10,3 km di profondità e epicentro in prossimità dei comuni di Bosco Chiesanuova, Cerro Veronese, Fumane, Grezzana, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano e Sant'Anna d'Alfaedo. Non risultano al momento danni a persone o cose, ma la scossa è stata avvertita distintamente in molte zone del nord Italia, scatenando immediatamente il tam-tam sui social network. Molti si sono rivolti a internet per avere notizie. Sempre in rete sono stati pubblicati video e foto dell'evento. Telefonate al 118 sono arrivate anche da Milano, dove poi al mattino il sisma si è avvertito più distintamente.

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Monitoraggio terremoti

 

Bertolaso indagato Per i pm è colpa sua il terremoto del 2009

 

Residenze fantasma e niente telefoni ecco l'identikit degli evasori totali

Nelle indagini delle Fiamme Gialle lo spaccato di quella parte del Paese che si eclissa per evadere. Dieci casi emblematici che raccontano le tecniche usate per scomparire dai radar del fisco. La Finanza li scova grazie a yacht e spese di lusso

 

SI CHIAMANO evasori totali. Lo scorso anno la Guardia di Finanza ne ha individuati 7.500, che hanno sottratto all'Erario circa 21 miliardi di tasse. Ma quanti siano in realtà nessuno lo sa. Quello che è certo è che si tratta della categoria più spregiudicata degli evasori fiscali. Invece di gonfiare i costi di produzione, di emettere qualche scontrino in meno, di giocare sul magazzino, scelgono la via più radicale: si calano il passamontagna e scelgono la clandestinità totale. Non esistono, spesso non hanno neppure il numero di telefono, aprono e chiudono aziende. Hanno residenze fittizie. Oppure fanno il doppio gioco: di giorno rispettano le regole, fatturano ed emettono gli scontrini fiscali. Poi, la notte distruggono tutto e manipolano i registratori di cassa. Quello che più conta: sono completamente refrattari ad ogni dichiarazione dei redditi, versamento Iva, Irap o Ires. Semplicemente non lo fanno. Ma anche loro spesso commettono un errore: spesso si godono i guadagni con macchine di lusso, yacht e ville. E lì scattano i sospetti, i controlli e gli incroci delle banche dati. La loro impronta digitale è il lusso. Ecco il profilo dei clandestini del fisco scovati dalle Fiamme Gialle.


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Facebook, il mondo social crea lavoro in Italia vale 2,5 miliardi e 35 mila posti

Rapporto sul valore economico delle attività legate al sito di Mark Zuckerberg. In Europa garantisce occupazione a 232mila persone. Colloquio con sir Richard Allan, dirigente europeo del network: "L'Italia sa innovare e utilizza molto bene i nuovi strumenti digitali" di TIZIANO TONIUTTI

 

ROMA - La forza dei numeri è evidente. Con 800 milioni di utenti attivi 1, Facebook è il social network più frequentato del mondo, con gli altri che seguono alla lontana. E tra condivisioni di contenuti, "mi piace", sondaggi, domande, giochi multiutente, check-in e soprattutto annunci mirati, Facebook produce denaro.

Un flusso di ricavi e guadagni che si traducono in posti di lavoro, anche in Italia. Una situazione fotografata dal rapporto commissionato da Facebook a Deloitte, un'istantanea dell'economia e dell'indotto del social network in Europa.  

La forza dei numeri è palese: un giro d'affari di 15,3 miliardi di euro e un totale di 232mila posti di lavoro interessati dalle attività della grande F nel Vecchio Continente. L'Italia da sola occupa il 16% del grafico. Nelle cifre del rapporto Deloitte sono comprese la spesa per la pubblicità, il valore del marchio, la costruzione e il mantenimento dell'infrastruttura tecnologica, lo sviluppo di applicazioni, la pubblicità. Con un risultato chiaro: il social web, oltre a connettere le persone, crea un circuito economico di entità rilevante.

Facebook in Italia. Secondo i dati di Deloitte, solo in Italia le attività di Facebook arrivano a contribuire al Pil per 2,5 miliardi di euro. I posti di lavoro che l'attività di Facebook procura, direttamente e nell'indotto, sono stimabili attorno ai 35mila. "Facebook è un enabler - dice sir Richard Allen, direttore della policy in Europa per il social network - uno strumento in grado di dare impulso alle aziende". 

E in Italia, Facebook sembra svolgere questa funzione a modo: "L'Italia arriva pochissimo dopo Germania e Francia nella nostra classifica europea del business", spiega ancora Allan. "È un Paese molto reattivo e veloce, mostra grande partecipazione nell'uso degli strumenti del social marketing. Il modello economico di Facebook in Italia non si basa solo sull'utilizzo del sito, anche se la business participation ne è in effetti la voce principale (1,6 milardi di euro, circa 21mila posti di lavoro interessaiti). C'è comunque un indotto, essenzialmente di infrastruttura tecnologica, che permette al network di sorreggere ed espandere le attività, valutato circa 800 milioni di euro e tocca circa 10mila lavoratori. I restanti 2mila arrivano dal cosiddetto platform effect, le attività e le applicazioni rese possibili dalla piattaforma Facebook".


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La versione del Trota: ''I fischi a papà? Erano per Monti ma l'audio era fuori sincrono''

I fischi a papà Umberto? "Erano per Monti, ma l'audio e il video sono stati montati fuori sincrono per farla sembrare una contestazione". Il cerchio magico? "Non esiste, i militanti sono stati traviati dai giornalisti". I soldi in Tanzania? "Siamo coerenti, investiamo fuori dall'Europa perché non crediamo nell'Euro". A margine del Consiglio Regionale della Lombardia, Renzo Bossi dice la sua sulle polemiche che in questi giorni scuotono la Lega

Il video

«Sesso col minore che accudiva». Nei guai babysitter americana

A processo Loni Bouchard, ventenne dal viso acqua e sapone. «Come può la legge decidere di chi ci dobbiamo innamorare?»


Loni Bouchard 









Loni Bouchard
 
MILANO - Ha il classico viso acqua e sapone, ma sulla sua testa pende un’accusa davvero infamante. La babysitter Loni Bouchard, ventenne originaria di Clinton, Connecticut, avrebbe fatto più volte sesso con il ragazzo quattordicenne che doveva accudire e lunedì scorso si è celebrata la prima udienza del processo presso l'Alta Corte di Middletown nel quale la ragazza è accusata di violenza carnale di secondo grado. A incastrarla sono stati un messaggio postato privatamente al minorenne su Facebook e le pagine del suo diario segreto, adesso in mano degli inquirenti, nelle quali ha raccontato dettagliatamente la sua travagliata "storia d'amore".

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Schettino intercettato: «Quando la nave si è inclinata ho preso e sono sceso»

Il capitano parla con un amico: «Per dar retta al manager sono passato di lì, gli strumenti non indicavano la secca»

MILANO - È loquace Francesco Schettino all'indomani del naufragio della Costa Concordia. Il capitano della nave naufragata davanti all'isola del Giglio viene intercettato dagli inquirenti mentre si trova in procura, ed è al telefono con un amico racconta: «Per dar retta al manager, passa da lì, passa da lì... Qualcun altro al posto mio non sarebbe stato così benevolo a passare lì sotto, perchè mi hanno rotto il c..., passa di là, passa di là. La secca c'era, ma non era segnalata dagli strumenti che avevo e ci sono passato».  

«SONO SCESO» - Il comandante spiega all'interlocutore che probabilmente riceverà un fermo, intanto ammette: «Quando ho capito che la nave si stava inclinando ho preso e sono sceso». Più precisamente, aggiunge di essere tornato indietro a prendere la radio, di aver controllato che la nave si assestasse in mezzo agli scogli. Schettino, comunque, si sente con la coscienza a posto: «Ho fatto tra virgolette non so se definirla un'imprudenza, ma comunque nei limiti della mia consapevolezza. Lo squarcio è stato immenso - racconta -, ci stava uno spuntone di roccia, poi tutto quello che è successo da quel momento l'ho fatto nel massimo della mia professionalità e questo potrebbe alleviare o quantomeno dare l'illusione di stare in pace con la coscienza». Ora, però, «mi trovo con la testa sotto e con le gambe all'aria senza sapere nulla».

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Concordia, trovato un altro corpo. Partito il recupero carburante

Prima udienza incidente probatorio il 3 marzo

 

Gabrielli: "Diffida a Costa per rifiuti". L'azienda: "Inchino non autorizzato"

 

martedì 24 gennaio 2012

Facebook, quasi 34 mila posti di lavoro in Italia

Social network contribuisce alla nostra crescita economica con indotto di 2,5 miliardi

ROMA  - Facebook contribuisce alla crescita dell'economia italiana con un indotto di circa 2,5 miliardi di euro e 33.800 posti di lavoro. E' questo il valore del social network di Mark Zuckerberg per l'economia del nostro Paese, secondo una ricerca Deloitte presentata oggi da Sheryl Sandberg, Chief Operating Officer di Facebook, durante la DLD conference a Monaco di Baviera. Rivela per la prima volta il valore della piattaforma sociale nel mondo business nei Paesi dell'Europa a 27.
Secondo lo studio, pubblicità, fan page, applicazioni, eventi organizzati su Facebook e l'utilizzo da parte degli utenti di linee fissa o mobile per collegarsi incrementano di 15.3 miliardi di euro il giro d'affari delle aziende europee e contribuiscono a generare circa 232.000 posti di lavoro. La quota dell'Italia è del 16%.

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Nel fine settimana, tentativo di precipitazioni al nord

Breve sfuriata fredda lungo il versante adriatico ed al sud tra martedì e mercoledì, con neve a quote molto basse. Nel fine settimana si tenterà di fare precipitare qualcosa al nord, ma l'attendibilità della previsione, al momento, non è elevata. 

Gli addetti ai lavori e tutti gli appassionati del settore stanno assistendo in questi giorni ad una estenuante battaglia. Da una parte vi sono gli equilibri della natura, ormai collaudati da mesi, dall'altra le forzanti stratosferiche che cercano in tutti i modi di far cambiare la situazione.

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Anziano ubriaco uccide il figlio con un coltello da cucina

Enzo Caretto, 71 anni, era tornato a casa in stato di ebrezza ed aveva iniziato ad insultare moglie e figlia. All'intervento del figlio maschio la ha accoltellato ad un fianco

 

LECCE - Un uomo di 71 anni, tornato a casa in stato di ebbrezza, ha ucciso durante un violento litigio il figlio con una coltellata inferta con un coltello da cucina. La vittima si chiamava Giovanni Caretto, aveva 33 anni e lavorava in una multisala cinematografica salentina. Il padre, Enzo, è ora ricoverato in ospedale - dove viene sottoposto a cure a causa del suo stato di ubriachezza - ed è in stato di arresto. Delle indagini si occupano i carabinieri.

 

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Si aggrava la posizione della Costa "Norme di sicurezza trascurate"


La memoria della difesa chiama in causa la compagnia: le pompe non funzionavano. Il comandante è disposto ad assumersi la responsabilità dell'incidente ma non quanto avvenuto dopo. La procura Schettino inadeguato, ma chi lo ha scelto?"


GROSSETO - La Costa Crociere entra ufficialmente nell'inchiesta. E dalla porta principale. Per risalire ai veri responsabili del naufragio di venerdì 13 gennaio "occorre infatti spingere lo sguardo" oltre la testa dello sciagurato comandante Francesco Schettino e puntarlo "sulle scelte fatte dal datore di lavoro, e cioè dall'armatore". A parlare in questi termini è Beniamino Deidda, il procuratore generale della Toscana, l'uomo a cui fa riferimento  gerarchico il pool di magistrati che sta indagando sui fatti tragici di quella notte.


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Macchia d'olio al largo del Giglio. Recuperati altri due cadaveri

Tir, la protesta dilaga in tutta Italia Viminale e Garante pronti a intervenire

Assemblee e presidi si estendono dalla Sicilia alle altre regioni e andranno avanti per 5 giorni. Chiusi due caselli sulla A1 nel Lazio, blocchi in Campania, Puglia, Piemonte e Lombardia. Fiat verso stop alla produzione in molte fabbriche. Il ministro Cancellieri preoccupato per le possibili degenerazioni delle iniziative di lotta, probabile provvedimento dell'Autorità sugli scioperi. Sindacati divisi

 

ROMA - Dilaga la protesta dei Tir contro gli aumenti del gasolio, dei pedaggi autostradali e dell'Irpef e lo Stato cerca finalmente di correre ai ripari. Dopo aver messo in ginocchio la Sicilia, i blocchi degli autotrasportatori si sono estesi nelle ultime ore a molte strade e autostrade, in particolare al Sud, rendendo critica sia la circolazione del traffico sia il rifornimento di beni di prima necessità come il carburante e i generi alimentari, rischiando di paralizzare anche l'industria, come sta accadendo alla Fiat che ha annunciato di dover interrompere, a partire da domani, la produzione negli stabilimenti di Cassino, Pomigliano, Mirafiori e Sevel Val di Sangro. Per Viabilità Italia, il Centro di coordinamento istituito presso il Viminale e riunito no stop per monitorare la situazione, l'iniziativa riguarda i soli mezzi pesanti ma "gli incolonnamenti provocano code e rallentamenti anche alle autovetture".


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Asti, manifestante ucciso da Tir un'autista in stato di fermo

lunedì 23 gennaio 2012

La campionessa e il canguro, la Wozniaki adotta il cucciolo orfano

La campionessa e il canguro, la Wozniaki adotta il cucciolo orfano

A margine del torneo di tennis degli Australian Open, a Melbourne, la giocatrice danese Caroline Wozniaki ha visitato il centro Australian Society for Kangaroos. La numero uno della classifica femminile si è fatta fotografare con un canguro di nome Birri Li che ha simbolicamente adottato: il cucciolo, di nove mesi, è orfano da quando la madre è stata investita da un'automobile

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Frontale in A15, tre morti

Genova - Alba tragica sul raccordo dell’autostrada A15, teatro intorno alle 6.30 di uno spaventoso incidente stradale a poca distanza dalla Spezia, in direzione di Lerici, dove due auto, un’Audi e una Mercedes, si sono scontrate frontalmente.
Nell’impatto sono morte tre persone, tutte residenti nella provincia della Spezia e di età compresa fra i 40 e i 50 anni, mentre una quarta è rimasta ferita in modo grave, ed è stata portata in “codice giallo” all’ospedale Sant’Andrea.

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Arsenico nell'acqua, risarcimento di 100 euro

Tar condanna ministeri Ambiente e Salute

I ministeri dell'Ambiente e della Salute sono stati condannati dal Tar del Lazio a risarcire con 100 euro ciascuno circa 2.000 utenti di varie regioni (Lazio, Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia, Umbria) che lamentano la presenza di arsenico nell'acqua. Lo annuncia il Codacons, che aveva presentato ricorso.

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Cappuccini e brioche 25 euro, bar multato

Episodio a Pisa. Sanzione da mille euro

(ANSA) - PISA, 22 GEN - Ha ordinato tre cappuccini e tre brioche ed ha dovuto pagare 25,80 euro. Ma subito dopo ha consegnato lo scontrino ad una pattuglia di vigili urbani. I 25,80 euro appena incassati sono costati al barista 'furbetto' una multa da 1000 euro. E' accaduto in un bar vicino alla stazione di Pisa gia' sanzionato per condotte simili. Il bar non ha la tabella dei prezzi esposta e per questo e' stato multato. La 'vittima' era uno spagnolo in vacanza con moglie e figlio; straniere anche le precedenti.

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Monti in tv: 'Ora riforma mercato lavoro. L'art. 18 non sia un tabù'

'Fiducia sul dl liberalizzazioni? Non lo so, ma ne abbiamo molta su apprezzamento Parlamento'

di Milena Di Mauro

Il governo va avanti ed il premier Mario Monti spiega ancora in tv che tutto si tiene: liberalizzazioni (senza escludere la fiducia in Parlamento sul decreto), riforma del lavoro (senza "tabù" sull'art.18), semplificazione (con nuove misure da avviare in settimana), evasione fiscale (con serietà ma senza "caccia alle streghe"). "Nessuna dilazione" sulla deregulation, nessuna timidezza e neppure timori per la reazione non incoraggiante dei partiti, che comunque per il premier "é nel complesso positiva". Ora - spiega Monti a 'In 1/2 ora' - avanti con la riforma del mercato del lavoro "a vantaggio dei giovani" e con il pacchetto semplificazione, perché "l'Italia sta o non sta nel mercato internazionale per la sua capacità di collocare i suoi prodotti, nel cui costo entrano tante cose, il lavoro in modo importante". Un capitolo spinoso, questo, sul quale il premier annuncia di voler procedere nel negoziato con le parti sociali "senza tabù sull'art.18, con apertura mentale totale da parte di tutti", governo incluso. "Non so ancora se vorremo porre la fiducia sulle liberalizzazioni - dice comunque Monti dopo il varo del decreto - Logico che ogni partito ritenga che si sia andati troppo avanti su certi fronti e non abbastanza su altri. Vedremo se sarà necessaria la fiducia. Per ora ne abbiamo molta di fiducia sul fatto che il Parlamento sappia apprezzare questo provvedimento".

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