Residenze fantasma e niente telefoni ecco l'identikit degli evasori totali
Nelle indagini delle Fiamme Gialle lo spaccato di quella parte del Paese che si eclissa per evadere. Dieci casi emblematici che raccontano le tecniche usate per scomparire dai radar del fisco. La Finanza li scova grazie a yacht e spese di lusso
SI CHIAMANO evasori totali. Lo scorso anno la Guardia di Finanza ne ha individuati 7.500, che hanno sottratto all'Erario circa 21 miliardi di tasse. Ma quanti siano in realtà nessuno lo sa. Quello che è certo è che si tratta della categoria più spregiudicata degli evasori fiscali. Invece di gonfiare i costi di produzione, di emettere qualche scontrino in meno, di giocare sul magazzino, scelgono la via più radicale: si calano il passamontagna e scelgono la clandestinità totale. Non esistono, spesso non hanno neppure il numero di telefono, aprono e chiudono aziende. Hanno residenze fittizie. Oppure fanno il doppio gioco: di giorno rispettano le regole, fatturano ed emettono gli scontrini fiscali. Poi, la notte distruggono tutto e manipolano i registratori di cassa. Quello che più conta: sono completamente refrattari ad ogni dichiarazione dei redditi, versamento Iva, Irap o Ires. Semplicemente non lo fanno. Ma anche loro spesso commettono un errore: spesso si godono i guadagni con macchine di lusso, yacht e ville. E lì scattano i sospetti, i controlli e gli incroci delle banche dati. La loro impronta digitale è il lusso. Ecco il profilo dei clandestini del fisco scovati dalle Fiamme Gialle.
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