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domenica 14 luglio 2019

Instabile sino a giovedì, poi tornerà l'anticiclone?

Previsti ancora due passaggi Instabili attraversare l'Italia, il primo in arrivo la prossima notte, il secondo tra mercoledì e giovedì prossimo. In seguito rinforzo dell'alta pressione.


Nelle prossime ore il nostro Paese dovrà fare i conti con un nuovo impulso di aria instabile che porterà precipitazioni localmente abbondanti sulle regioni del nord e sui settori medio ed alto tirrenici, Liguria inclusa. Tale circolazione sarà di fatto provocata dallo sprofondamento di un piccolo nocciolo d'aria fredda in quota proprio nel cuore del Mediterraneo. L'arrivo di questa piccola porzione d'aria fredda "strappata" dalla vasta circolazione ciclonica presente sull'Europa nord-orientale, avverrà attraverso la valle del Rodano, soltanto in questo modo potrà dare origine ad un cambiamento del tempo espressamente indirizzato ai versanti occidentali e tirrenici del nostro Paese. Ecco la posizione del minimo in quota prevista dal modello Arome per la mattinata di lunedì:

Volgendo lo sguardo al tempo previsto la prossima settimana, sfruttando un percorso preferenziale lasciato in eredità dalla perturbazione di queste prossime ore, tra mercoledì e giovedì un nuovo impulso di instabilità più debole è previsto attraversare le regioni del nord, con qualche nuovo temporale anche di tipo marittimo.
A partire da venerdì 19 luglio, la circolazione atmosferica tornerà ad acquistare caratteristiche più stabili grazie al rinforzo di una figura di alta pressione sul Mediterraneo. Il nuovo anticiclone avrà caratteristiche ibride, presentando sia una componente azzorriana al suolo, sia una componente subtropicale in quota. I principali modelli a nostra disposizione mettono in luce un rialzo graduale delle temperature. Entro il prossimo fine settimana le temperature potrebbero tornare sulla soglia dei 20 gradi alla quota di circa 1500 metri. 
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Strage sulle strade nella notte, 11 giovani morti in poche ore

Incidenti a Jesolo, Cesena, Genova e nel Forlivese

Strage sulle strade in poche ore la scorsa notte, dove nove giovani  sono morti in quattro diversi incidenti, a Jesolo, Cesena e Genova.
Quattro giovani, tre ragazzi e una ragazza tra i 22 e i 23 anni, sono morti a Jesolo dopo che la loro auto è finita in un canale a Ca' Nani. A bordo c'era una quinta ragazza che si sarebbe salvata. L'incidente è avvenuto lungo la strada regionale 43.
La vettura è finita nel canale dopo la perdita di controllo del mezzo da parte del conducente. I primi soccorsi sono stati dati da alcuni ragazzi stranieri di passaggio che sono riusciti a portare a riva la giovane ferita e altri tre ragazzi che sono subito dopo morti. I vigili del fuoco con l'autogru hanno agganciato l'auto e l'hanno estratta dall'acqua, recuperando l'ultima persona rimasta all'interno e morta anch'essa. I giovani morti sono tutti della zona di San Donà.
Oltre ai quattro ragazzi deceduti per la caduta della loro auto nel canale, una quinta persona di 28 anni è morta alle 5 di oggi finendo con la sua vettura contro un platano. L'episodio è avvenuto a poca distanza dall'altro incidente. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario, l'uomo è morto. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo.
A Cesena quattro giovani sono morti sul colpo poco dopo le 5 sulla via di Dismano, nella frazione cesenate di Sant'Andrea, a bordo di una Seat Leon. Secondo una prima ricostruzione della Polstrada di Forlì e dei carabinieri, l'auto su cui viaggiavano avrebbe toccato un muretto laterale, il conducente avrebbe perso il controllo e la vettura si è schiantata in un fosso rovesciandosi. Intervenuti i vigili del fuoco che solo verso le 7 hanno estratto l'ultimo corpo.
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“È gay e ha un compagno”: referto choc dell’ospedale Alessandria

L’orientamento sessuale sulla lettera di dimissioni. Test dell’Hiv per un mal di testa

ALESSANDRIA. «Fuma circa 15 sigarette al dì, beve saltuariamente alcolici. Nega allergie. Omosessuale, compagno stabile». L’omosessualità segnalata dopo le allergie, scritta nero su bianco nella lettera di dimissione dall’ospedale. Come se fosse una malattia, come se avesse qualche rilevanza clinica. Succede ad Alessandria, nel 2019. La città che a giugno ha organizzato il primo Pride della sua storia. Partecipatissimo, probabilmente non abbastanza.

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Sparatoria ai bagni Aquario, uccide l'ex moglie che aveva già minacciato

E' successo sabato sera a Savona: 3 feriti, due donne e una bambina di striscio. L'uomo si è dato alla fuga, ancora in corso le ricerche

Savona - Entra all'improvviso e spara 5 colpi a bruciapelo all'ex moglie uccidendola. Poi scappa. É caccia all'uomo. Nei bagni Aquario di via Nizza, a Savona (mappa più sotto), sabato sera si è consumata la tragedia.
Intorno alle 22:30, mentre la cantante si esibiva sulla terrazza dello stabilimento, davanti ad un centinaio di persone, un uomo passando dalla spiaggia l'ha raggiunta sul palco e l'ha colpita 5 volte davanti a un pubblico terrorizzato generando il panico e la fuga dei presenti. I soccorritori hanno tentato di rianimarla per più di un'ora ma non c'è stato nulla da fare. Si tratta di Deborah Ballesio, classe 1979, della Valbormida. L'uomo, l'ex marito della cantante uccisa, Domenico Massari, detto "Mimmo", 54 anni, nel frattempo è fuggito. Le forze dell'ordine arrivate sul posto, hanno subito iniziato le ricerche, raccogliendo le testimonianze dei clienti dei bagni: «Credo le abbia solo detto "ti ho trovato" senza darle il tempo di reagire. É durato tutto pochi secondi» ha raccontato uno dei presenti. Altri testimoni parlano di sette colpi esplosi «Eravamo in cucina - raccontano due dipendenti - abbiamo sentito i colpi, pensavamo a dei petardi, poi tutti correvano e siamo scappati». Tre le persone ferite.
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sabato 13 luglio 2019

Scuola: modulo richiede etnia per nomadi

Accade tra Padova e Venezia. Nel quesito, "sei sinti o rom"?

Per iscriversi alla scuola elementare di una località a cavallo tra Venezia e Padova bisogna specificare la propria etnia, ovvero se sei sinti, rom, nomade o camminante. Il modulo consegnato ai genitori ha fatto scattare l'immediata polemica sostenuta dalle famiglie che si sono rivolte ad una associazione che fa capo a Rifondazione comunista che a sua volta ha contattato i propri legali perché si tratterebbe di un "abuso e discriminazione gravissima", mentre la direzione scolastica sostiene che l'atto "serve per favorire l'integrazione".
 "Le finalità del modulo - chiarisce il dirigente - erano quelle della maggior inclusione possibile e non certo il contrario". Lo stampato viene dato da 10 anni, spiega, ai genitori degli alunni "che non sono già iscritti nell'anagrafe online". "Le informazioni che noi raccogliamo - rileva Marzolo - hanno finalità istituzionali, tese a tutelare gli alunni e non a discriminali".
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Bollette a 28 giorni, Consiglio di Stato boccia i ricorsi delle compagnie. Ora dovranno indennizzare i clienti

Il rimborso sarà automatico, attraverso compensazione con bollette future. Confermate le multe dell'Agcom, dimezzate però a 580.000 euro. La decisione riguarda Vodafone, Wind Tre e Fastweb. Per Tim, che ha presentato ricorso in un secondo momento, non è stata ancora emessa una sentenza, ma le associazioni consumatori si attendono un pronunciamento analogo

Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi delle principalicompagnie telefoniche contro le decisioni del Tar relative ai rimborsi delle bollette telefoniche a 28 giorni. La decisione, depositata oggi, era già stata presa in camera di consiglio lo scorso 4 luglio e respinge l’appello principale delle compagnie e quello in via incidentale presentato dall’Agcom per bloccare la decisione di dimezzare le multe. I big delle telecomunicazioni si trovano quindi ora costretti a restituire i soldi ricevuti per i giorni “erosi illegittimamente” da quando cambiarono la contabilità e pagare le multe, anche se decurtate.
La questione era nata quando alcune compagnie telefoniche come VodafoneWind-3 e Fastweb, ma anche Sky Italia, avevano deciso di convertire la bolletta mensile in una da pagare ogni 28 giorni. Con il risultato che i clienti pagavano con ogni fattura due o tre giorni in più rispetto alla durata effettiva del mese e dunque rispetto ai giorni durante i quali avevano goduto del servizio. L’Agcom nel dicembre 2017 le ha multate e ha stabilito il ritorno alla fatturazione mensile con effetto retroattivo dal 23 giugno 2017.
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Migranti. Naufragio al largo di Zarzis: almeno 70 vittime

Potrebbe rivelarsi una delle tragedie peggiori del Mediterraneo: il bilancio delle vittime è salito nelle ultime ore a 72 annegati. Tra i corpi ritrovati quello di una donna incinta e di un bambino

Potrebbe rivelarsi una delle tragedie peggiori del Mediterraneo: il bilancio delle vittime è salito nelle ultime ore a circa 72 morti annegati, dopo che oggi - a dieci giorni dal naufragio - il mare ha riconsegnato altri 38 corpi alle spiagge tunisine. Mentre agli altri cadaveri erano stati ritrovati già nei giorni scorsi.
Le tre persone che sono sopravvissute al naufragio hanno raccontato di essere state a bordo con almeno altre 86 persone migranti su un gommone poi affondato. "Hanno detto che la loro barca non era lontana dalla città di Zarzis quando si è capovolta" ha riferito Mongi Slim, un funzionario della Mezzaluna Rossa. "Mentre dei quattro superstiti, un ivoriano, è morto in ospedale", ha aggiunto a InfoMigrants il pescatore tunisino e volontario della Croce Rossa Chamesddine Marzoug. È stato lui - il pescatore di migranti che da anni dà sepoltura ai corpi restituiti dal mare nel cimitero degli sconosciuti a Zarzis - a fornire le prime notizie della tragedia in mare avvenuta presumibilmente lo scorso 2 luglioI primissimi corpi erano stati rinvenuti sulla costa dell'isola di Djerba, nel sud della Tunisia; mentre alcune altre decine di cadaveri erano stati recuperati dalla Guardia costiera tunisina direttamente in mare. Il corpo di un'altra donna è stato trovato poi nella spiaggia del porto di Zarzis, esattamente dove oggi sono stati ritrovati una quarantina di altri corpi, tra cui anche quello di una donna incinta e di un bambino.

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venerdì 12 luglio 2019

Quando la Lega cancellò il reato di finanziamento estero

La Lega ha cancellato il divieto di finanziamento ai partiti da Stati esteri. Lo ha provato a fare una prima volta tra ottobre e novembre, con un emendamento alla Spazzacorrotti che poi non è andato a buon fine, casualmente qualche giorno dopo l’incontro di Gianluca Savoini con i russi in cui sono stati offerti 65 milioni di dollari alla Lega. Racconta oggi Carmelo Lopapa su Repubblica:
Il testo sfornato dal ministero della Giustizia prevede al comma 2 di quell’articolo che «Ai partiti e ai movimenti politici è fatto divieto di ricevere contributi provenienti da governi o enti pubblici di Stati esteri, da persone giuridiche aventi sede in uno Stato estero o da persone fisiche maggiorenni non iscritte nelle liste elettorali o private del diritto di voto». Quella norma, così come è stata scritta, non va, sentenziano al quartier generale leghista.
Viene così depositato un emendamento firmato da nove loro deputati in commissione (Iezzi, Bordonali, De Angelis, Giglio Vigna, Invernizzi, Maturi, Stefani, Tonelli, Vinci) – di cui Repubblica è venuta in possesso e pubblicato in questa pagina – contenente solo tre parole e un numero: «Sopprimere il comma 2». I grillini giurano che non lo faranno passare mai, il divieto deve restare: stop a qualsiasi canale di finanziamento estero ai partiti. Igor Iezzi è un fedelissimo milanese di Salvini, oltre che capogruppo in commissione e ha scritto e cofirmato quell’emendamento. Quando gli si chiede perché volessero cancellare il divieto, scoppia in una grassa risata: «Una carognata vera ricollegarlo alla storia dei russi di questi giorni. Sono arrivati a tanto?».

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Il passato “neonazista” di Savoini, l’uomo che va a caccia di rubli in Russia


Lavaggio del cervello ai bambini e affidamenti illeciti: quello strano rapporto tra M5S e Onlus indagata nell’inchiesta di Reggio Emilia

Affidamenti illeciti bambini cinque stelle – Il centro studi Hansel e Gretel, la onlus coinvolta nella vicenda del lavaggio del cervello dei bambini di Bibbiano, il comune in provincia di Reggio Emilia, ha ricevuto una donazione da parte del Movimento Cinque Stelle Piemonte.
Secondo quanto ricostruito nell’inchiesta di Reggio Emilia, la rete dei servizi sociali avrebbe allontanato i minori dalle rispettive famiglie per collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti.
Il 24 maggio 2019 la divisione regionale del M5s aveva annunciato la donazione di 195mila euro rivolta a undici Associazioni di volontariato, tra cui proprio la Hansel e Gretel, che ha sede a Moncalieri.
Ma ieri, giovedì 27 giugno, quando sei psicologi della onlus sono stati raggiunti dall’ordinanza cautelare del procuratore di Reggio Emilia, il leader del partito Luigi Di Maio si è subito scagliato contro le violenze commesse dai membri della rete oggetto dell’indagine, ignaro del fatto che questa aveva ricevuto denaro dal suo partito.
Il vicepremier ha inoltre accusato il Partito Democratico di essere responsabile del tipo di modello sanitario sviluppato in Emilia Romagna, di cui fa parte il sistema “da incubo” degli affidi illeciti.
“Un altro business, orribile, sui minori. Una galleria di atrocità assolute che grida vendetta a Reggio Emilia e per cui oggi – oltre a una ventina di indagati – è stato arrestato anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, del Pd”, ha scritto Di Maio in un post pubblicato sul Blog delle Stelle.
Il vicepremier sembra dunque non essere a conoscenza della donazione elargita dal suo movimento alla onlus a maggio del 2019.
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Bibbiano, quella donazione del M5S alla onlus travolta dall’inchiesta

Pedemontana veneta, intercettazioni da brividi: galleria a rischio crollo e materiali scadenti

È stato sequestrato il cantiere della Pedemontana veneta, in seguito alle intercettazioni telefoniche delle conversazioni avvenute tra i tecnici dei lavori.
Dalle intercettazioni sono emerse gravi irregolarità di cui i tecnici erano a conoscenza: nella costruzione dell’infrastruttura sono stati infatti utilizzati acciai di serie B, materiali non certificati e cemento non conforme.
Dalle conversazioni avvenute tra i tecnici e pubblicate da Il Fatto quotidiano, risulta chiaro che tutti sapessero che il cemento utilizzato era diverso da quello ordinato e che fossero a conoscenza della mancanza di certificazioni CE relative a tubi, barre, bulloni. Il materiale arrivava in cantiere e nessuno si preoccupava di verificare che fosse a norma.
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Scuola, il 35% degli studenti di terza media non capisce un testo di italiano

I risultati peggiorano se si scende al Sud. Male anche i dati dei test Invalsi 2019 di matematica

ROMA. La comprensione di un testo di italiano è  un problema per il 35% degli studenti italiani di terza media. E' quanto emerge dai risultati dei test Invalsi 2019, presentati oggi alla Camera. I risultati peggiorano se si scende al Sud, l'italiano è un problema per il 50% degli alunni calabresi e per oltre il 40% di quelli campani, siciliani e sardi. Ma il vero problema resta la matematica: in Calabria, Campania e Sicilia il 60 per cento dei ragazzi non ha raggiunto le competenze minime richieste dai programmi. Al contrario in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia dove tre studenti su quattro hanno raggiunto gli obiettivi.

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Torino perde il Salone dell'auto, va in Lombardia

Presidente Levy: "Seguendo vocazione innovativa scelto Milano"


Torino dice addio al Salone dell'Auto che il prossimo anno si trasferisce in Lombardia. Ad annunciarlo una nota degli organizzatori in cui si precisa che "la sesta edizione del Salone dell'Auto all'aperto Parco Valentino si svolgerà in Lombardia dal 17 al 21 giugno 2020". 
"Seguendo la nostra vocazione innovativa - spiega il presidente Andrea Levy - abbiamo scelto per il 2020 di organizzare la sesta edizione in Lombardia in collaborazione con Aci. Sarà un grande evento internazionale, all'aperto e con una spettacolare inaugurazione dinamica a Milano nella giornata di mercoledì 10 giugno 2020".
Levy ringrazia "la Città di Torino per aver collaborato in questi 5 anni alla creazione di un evento di grande successo, capace di accendere sulla città i riflettori internazionali".
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giovedì 11 luglio 2019

Si getta dalla finestra e colpisce nonna e nipote: una morta a Castelletto.

Si getta dalla finestra e colpisce nonna e nipote: una morta a Castelletto

La donna che è precipitata è morta. Feriti ma fuori pericolo, invece, nonna e nipote


Si getta dalla finestra e colpisce nonna e nipote: una morta a Castelletto
Tragedia a Castelletto, nella mattinata di giovedì 11 luglio.
Una 70enne è caduta dalla finestra della propria abitazione di via Delpino - probabilmente con l'intenzione di togliersi la vita - ma è precipitata proprio su una donna che in quel momento era a passeggio con il nipotino di un anno.
All'arrivo dei soccorsi, purtroppo, per la 70enne non c'era più niente da fare e non è restato che registrare il decesso. Si è temuto per nonna e nipote, che hanno riportato però ferite meno gravi di quanto sembrava inizialmente, e sono stati portati entrambi in codice giallo rispettivamente al Galliera e al Gaslini. Non sono in pericolo di vita.
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Mercatone Uno, lavoratori in Cig, Zingaretti mostra busta paga di 28 euro di una lavoratrice: "Il governo li ha lasciati soli"

La denuncia del segretario del Pd sulla sua pagina Facebook


"Questa è la busta paga di una lavoratrice in cassa integrazione di Mercatone Uno: 28 euro. Sono stati lasciati soli dal Governo. Ecco la mia denuncia, perché cose del genere non devono più accedere". Lo scrive su Facebook Nicola Zingaretti, segretario del Pd, che posta un breve video in cui mostra la busta paga in questione.

"Questa è la busta paga - dice nel video - di una lavoratrice di una di quelle aziende entrate in crisi e che ora sta in cassa integrazione: 28 euro e questo basta a giudicare. Per questo abbiamo detto e continuiamo a dire 'concentriamoci sul lavoro sugli investimenti produttivi, rimettiamo al centro il lavoro', perché dietro ai numeri, per esempio la cassa integrazione, ci sono gli essere umani. E questo va denunciato e per questo bisogna voltare pagina".
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Fincantieri cerca 6mila operai: introvabili

L'ad Bono: servono saldatori e carpentieri ma i ragazzi italiani preferiscono fare i rider

Roma, 11 luglio 2019 - L’allarme è di quelli diretti e immediati. "Nei prossimi 2-3 anni avremo bisogno di 5-6 mila lavoratori, ma non so dove andarli a trovare. Si tratta di carpentieri, saldatori...". A lanciare il nuovo, grave j’accuse sul mercato del lavoro (e della formazione) giovanile nel nostro Paese è l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, davanti alla platea della conferenza organizzativa della Cisl. Parole nette, che confermano quello che gli esperti definiscono "disallineamento" tra le competenze richieste dalle imprese e quelle costruite dal sistema scolastico-formativo.
Parole che non risparmiano neanche le responsabilità degli stessi giovani e delle loro famiglie. "Abbiamo lavoro per 10 anni, cresciamo a un ritmo del 10%, ma – incalza il top manager – sembra che i giovani abbiano perso la voglia di lavorare". E, anzi, insiste, "da noi un lavoratore medio prende 1.600 euro al mese, invece c’è chi si accontenta di fare il rider a 500-600 euro. E non è che quest’ultimo sia un mestiere meno faticoso del saldatore. Purtroppo, abbiamo cambiato cultura". 
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mercoledì 10 luglio 2019

Pescara, grandinata con chicchi grandi come arance: vetri delle auto sfondati e 18 feriti in ospedale

Allerta meteo da Nord a Sud, con forti piogge dal mattino e probabili allagamenti. Tempesta di vento e pioggia su Milano Marittima, ferita una donna

La spiaggia di Numana devastata dal maltempo 
Violenta grandinata a Pescara e su parte della costa abruzzese, con chicchi grandi come arance.  Diciotto le persone fino ad ora finite in pronto soccorso a Pescara per le ferite: tra loro anche una donna incinta. I pazienti hanno riportato contusioni e ferite, principalmente al capo, e sono tutti da suturare. E la violenza della grandine ha fatto molti danni in tutta la città, con tetti danneggiati, parabrezza e vetri sfondati.  Dopo aver colpito in tarda mattinata Pineto e Silvi (Teramo), il forte temporale si è abbattuto su Pescara, accompagnato da una lunga grandinata con chicchi del diametro fino a 5 centimetri. Numerosi i disagi per la circolazione anche nell'entroterra, con lunghe code sulla superstrada da Teramo al mare dove le auto sono rimaste ferme per la scarsa visibilità.

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Denaro russo per la Lega di Salvini: ecco gli audio dell'incontro a Mosca con Gianluca Savoini

Il sito Buzzfeed pubblica la registrazione di un meeting all'Hotel Metropole - di cui aveva già scritto l'Espresso nello scorso febbraio - tra uomini vicino al ministro dell'Interno e esponenti del Cremlino. Nella riunione Salvini viene chiamato il "Trump italiano" e si parla di una possibile vendita di petrolio russo all'Eni

Lo scorso 18 ottobre nel lussuoso Hotel Metropole di Mosca c'è stato un incontro tra esponenti della Lega e uomini del Cremlino per escogitare il modo di far arrivare al partito del ministro dell'Interno e vicepremier italiano Matteo Salvini decine di milioni di dollari. Lo aveva scritto l'Espresso in un'inchiesta pubblicata a febbraio e firmata da Giovanni Tizian e Stefano Vergine e ora ci sono anche gli audio a supporto di quella ricostruzione. BuzzFeed ha pubblicato la registrazione di quella segretissima riunione. La Lega ha sempre negato di aver ricevuto fondi dall'estero, ma l'audio del Metropole potrebbe essere la prima prova di un finanziamento clandestino di Mosca a un partito nazionalista europeo.

Come già pubblicato su L'Espresso lo scorso febbraio, nell'audio si sente più volte Gianluca Savoini, ex portavoce di Salvini, presidente dell'associazione indipendente Lombardia-Russia e sherpa del ministro dell'Interno presso la corte di Putin, ripetere: "Vogliamo cambiare l'Europa. La nuova Europa deve essere molto più vicina alla Russia".


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Ue, Italia si conferma ultima in Europa per crescita

Germania penultima con 0,5%, Malta al top con 5,3% 


BRUXELLES - Con un Pil che sale di 0,1% nel 2019 e di 0,7% nel 2020, l'Italia resta ultima per crescita nella Ue in entrambi gli anni. Nelle nuove previsioni economiche della Commissione europea, è Malta al top nel 2019 (+5,3%), seguita da Ungheria e Polonia (+4,4%), e dall'Irlanda (+4%). In fondo alla classifica, ma prima dell'Italia, c'è la Germania (+0,5%), che però nel 2020 recupera (+1,4%).
La crescita italiana 2019-2020 "è legata soprattutto ai consumi privati, sostenuti da prezzi dell'energia più bassi e dal reddito di cittadinanza. Ma questi fattori positivi è probabile che vengano attenuati da un mercato del lavoro meno dinamico e dal calo della fiducia dei consumatori associata all'aumento di risparmi preventivi": lo scrive la Commissione Ue nelle nuove previsioni economiche.
La Commissione Ue lascia invariate le stime sulla crescita italiana del 2019 (0,1%), che definisce "marginale", e del 2020 (0,7%), considerata una "ripresa moderata".Per Bruxelles in Italia "non ci si attende che l'attività economica rimbalzi significativamente prima della fine dell'anno", e "i rischi alla crescita restano pronunciati, specialmente nel 2020, quando le politiche di bilancio affrontano particolari sfide".
In Italia "le tensioni sui mercati sono recentemente scemate, prima a causa delle aspettative di allentamento della politica monetaria e poi ulteriormente aiutate dalla correzione dei conti adottata dal Governo con l'assestamento di bilancio. La correlata compressione dei tassi sul debito, se sostenuta, potrebbe alleggerire i costi di funding delle banche e sostenere il credito alle imprese", scrive la Commissione Ue.
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Stretta sulle Ong con maxi-multe, il M5S si piega al diktat di Salvini

ROMA. «Sono tranquillo, certo. Perché tutti mi fate la stessa domanda?», sorride il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, l’ufficiale di collegamento cui Salvini ha assegnato il dossier decreto Sicurezza bis. Nel sorriso storto di Molteni mentre lascia Montecitorio c’è il peso di una trattativa che tutti dicono «felicemente conclusa» ma che è stata almeno tre volte sul punto di saltare in meno di 36 ore e ancora una volta piega la parte ortodossa del Movimento mettendo a tacere il presidente della Camera Roberto Fico. Il decreto che chiude mari e porti e vorrebbe tenere alla larga le navi delle Ong, deve essere convertito entro il 13 agosto. La discussione nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera comincia oggi e inizia da 547 emendamenti: 160 di Forza Italia; 128 di Fratelli d’Italia; 21 della Lega; 15 di Liberi e Uguali; 119 del Pd e 44 del Movimento 5 Stelle. Una ventina dei 44 emendamenti firmati da deputati 5 Stelle sono quello che rimane delle battaglie di questi giorni e di un malloppo di 160 pagine di correzioni che svuotavano il decreto. I 5 Stelle ribelli chiedono che gli agenti impegnati in ordine pubblico abbiano sulle divise un codice identificativo visibile da 15 metri; che siano prioritarie le convenzioni internazionali e quindi l’obbligo di salvare le persone in mare e condurle nel più vicino porto sicuro; una maggiore condivisione dell’iter decisionale e maggior coinvolgimento del premier nella gestione di crisi come la Sea Watch e la Alex. Tutto l’opposto di ciò che vuole Salvini. E che disegna una volta di più la frattura interna al Movimento tra l’ala governativa, cioè Di Maio, e quella ortodossa che ha come leader di riferimento Roberto Fico. 

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martedì 9 luglio 2019

Scatta l'ora dei TEMPORALI ORGANIZZATI al NORD: i dettagli...

Giornata temporalesca soprattutto al nord. Ancora in attesa le altre regioni.


Si avvicina a grandi falcate l'ondata temporalesca che ci farà uscire da questa lunga ed estenuante ondata di caldo che ha preso avvio nell'ultima decade di giugno ed ancora oggi non molla la presa sulla nostra Penisola.
I temporali "scaccia caldo" sono ad un passo dall'Italia e già interessano in parte la Sardegna. Ecco come appariva la situazione in Europa dall'occhio vigile del satellite alle ore 7 di questa mattina:
La grossa area nuvolosa contiene al suo interno molte celle temporalesche che nelle prossime ore interesseranno segnatamente il nord e parte delle regioni centrali. Nella giornata di domani, mercoledi 10 luglio, i temporali interesseranno invece il centro e parte del meridione, aprendo la strada alla rinfrescata tanto attesa in Italia.
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Statali, scatta la riforma della Pubblica Amministrazione. Bongiorno, ora le impronte digitali

La ministra all'ANSA: 'Finita l'epoca delle truffe'

"Felice di una legge che prevede la drastica riduzione dei tempi delle procedure concorsuali, nuove risorse in settori strategici della P.a, aiuti alle amministrazioni in affanno e un metodo di lotta contro l'assenteismo finalmente incisivo: fino ad oggi, di fatto, la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza, preveniamo il fenomeno. È finita l'epoca delle truffe". Lo dice il ministro della P.a, Giulia Bongiorno, all'ANSA, parlando dell'entrata in vigore della legge Concretezza.
E' pronto, infatti, il regolamento, previsto dalla legge Concretezza, sulle impronte digitali per la verifica degli accessi a lavoro dei dipendenti pubblici. Secondo quanto apprende l'ANSA, infatti il regolamento sarebbe stato inviato proprio oggi al Garante della privacy. 
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Virginia Raggi sempre più sola: "Con i 5Stelle ho chiuso"

I rapporti tra la Raggi e i 5S sono interrotti dagli episodi di Casal Bruciato. Di Battista: "Si sono messi in testa di buttarla giù". Poi il sindaco replica: "Siamo uniti"

Virginia Raggi è sempre più sola. I suoi rapporti con il Movimento 5 Stelle si sono ridotti ai minimi termini, nessuno la cerca e lei rimane isolata.




Come spiega il Corriere, ora la Raggi è solo formalmente un'esponente di quei 5 Stelle che, con lei, volevano cambiare la Capitale. "Dovere del Movimento è sostenere il sindaco di Roma e far capire a tutti chi è che vuole il male della Capitale per sporchi giochi politici", ha sentenziato Alessandro Di Battista, sempre più in rotta con il leader Luigi Di Maio.
"Tutti, ma dico tutti, si sono messi in testa di buttarla giù", ha tuonato Di Battista. Tra loro, anche i 5Stelle?
Come spiega il quotidiano, il punto di rottura dei rapporti tra la Raggi e i pentastellati sembra essere stato Casal Bruciato. Quando a inizio maggio la Raggi aveva manifestato la sua solidarietà alla famiglia rom contestata da Casa Pound, si aspettava la vicinanza dei 5Stelle. Ma così non è stato. In versione leghista, Di Maio ha affermato: "Prima si aiutano i romani, gli italiani, poi tutti gli altri".
"Io con questi ho chiuso", ha poi sussurrato il sindaco ai consiglieri più fidati. Strade separate, divorzio in corso. E a farne le spese sono i cittadini di una Capitale sempre più nel caos.

lunedì 8 luglio 2019

Un Outlet, cinquanta lingue diverse, il viaggio nella Babele del commercio

Turisti arrivati dalla Cina e dalla Russia, francesi con il camper. L’avvio degli sconti visto da Serravalle




SERRAVALLE SCRIVIA (AL). Non smette di coprirsi con la mano il viso dal sole la ragazza che arriva dal Kazakistan e che a Serravalle cerca «la fantastica moda italiana». È in Europa in ferie, per due settimane. «Ero a Milano, ieri. Una visita principalmente culturale di poche notti, ma per il primo giorno di saldi il tour organizzato ci ha portati qui, con il pullman». Come accaduto a tanti: ne arrivano ancora dopo le 12,30, s’incolonnano nei parcheggi creati apposta. «Stasera torniamo indietro. Anche voi siete tedeschi? Domani andiamo in Germania per continuare il nostro viaggio in Europa», come fosse un unico grande paese. Il caldo e la folla la stupiscono, ma non si arrende e si infila in coda davanti a Gucci.
La temperatura
Le due donne di Rabat, Marocco, poco più avanti, non sono minimamente disturbate dalla temperatura e viaggiano spedite alla ricerca di borse e abbigliamento sportivo. Una coppia di fidanzati che arriva da Shanghai non ha quasi tempo per rispondere a poche domande: puntano Fendi e s’infilano al volo prima che altri li superino. «Vieni, c’è il 50 per cento», ed è ancora presto, sono le 10,30 e la coda non si è ancora formata. I francesi arrivati con il camper vogliono assolutamente portare a casa qualcosa che sia Made in Italy,i russi con l’autista in giacca e cravatta - che aspetta sulla panchina - entrano solo nei negozi delle grandi firme.

Caso Autostrade, l'ingegnere: "La foto choc usata da Di Maio è del ponte di Ripafratta"

Il ministro sulla pagina ha pubblicato un video relativo al Ponte Morandi in cui attacca i Benetton. L'ingegner Ietto: "Ma una delle immagini utilizzate si riferisce al ponte pisano chiuso da tempo"

PISA. "La pagina di Luigi Di Maio ha pubblicato oggi un video sul ponte Morandi dove una delle foto non del ponte di Genova ma una foto del ponte di Riprafratta (Pisa) chiuso da tempo e scattata personalmente da me". Lo afferma l'ingegnere Braian Ietto gestore della pagina Facebook "Ingegneria e dintorni" che fa divulgazione sui temi dell'ingegneria civile e della prevenzione antisismica. "

"Tra tutte è la foto che risulta essere più scioccante in quanto il ponte estremamente degradato (non a caso chiuso da anni). Questa foto era stata già usata subito dopo il crollo per creare fake news che hanno girato in lungo e largo sul web" spiega in un post su Facebook.


"Questo - spiega Ietto - non è un post politico. È un post che vuole rivendicare l'importanza dei fatti e l'importanza di informare e informarsi bene. Ho raccontato un fatto, ho raccontato che stata usata (probabilmente per errore) un'immagine sbagliata.

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