Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi delle principalicompagnie telefoniche contro le decisioni del Tar relative ai rimborsi delle bollette telefoniche a 28 giorni. La decisione, depositata oggi, era già stata presa in camera di consiglio lo scorso 4 luglio e respinge l’appello principale delle compagnie e quello in via incidentale presentato dall’Agcom per bloccare la decisione di dimezzare le multe. I big delle telecomunicazioni si trovano quindi ora costretti a restituire i soldi ricevuti per i giorni “erosi illegittimamente” da quando cambiarono la contabilità e pagare le multe, anche se decurtate.
La questione era nata quando alcune compagnie telefoniche come Vodafone, Wind-3 e Fastweb, ma anche Sky Italia, avevano deciso di convertire la bolletta mensile in una da pagare ogni 28 giorni. Con il risultato che i clienti pagavano con ogni fattura due o tre giorni in più rispetto alla durata effettiva del mese e dunque rispetto ai giorni durante i quali avevano goduto del servizio. L’Agcom nel dicembre 2017 le ha multate e ha stabilito il ritorno alla fatturazione mensile con effetto retroattivo dal 23 giugno 2017.
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