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martedì 24 marzo 2020

Coronavirus: da domani stop benzinai

Lo annunciano insieme Faib, Fegica, Figisc/Anisa

"Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Di conseguenza gli impianti di rifornimento carburanti semplicemente cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria".

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Coronavirus, l'Austria richiama 3000 ex soldati di leva e scoppia il caso del paesino di Hiscgl

BOLZANO - Per la prima volta dal dopoguerra, l'Austria richiama 3.000 ex soldati di leva che saranno impegnati nell'emergenza coronavirus. Si tratta circa del 10% della milizia austriaca. L'annuncio è stato fatto dal ministrero della Difesa. I soldati prenderanno servizio dal 4 maggio dopo un corso di due settimane. Nel frattempo è stata prolungata la durata del servizio degli attuali soldati di leva.

IL CASO
Tutto  inizia il 29 febbraio scorso: un aereo islandese proveniente da Monaco di Baviera atterra a Reykjavik: a bordo 200 giovani  turisti di ritorno dalla settimana bianca trascorsa a Ischgl, piccola località di 1.500 abitanti in Tirolo (Austria). L’Islanda si trovava già in emergenza per il coronavirus, per cui sottopone al test tutti i viaggiatori: molti di loro risultano positivi.
Il governo islandese dichiara immediatamente il Tirolo area a rischio. Una dopo l’altra, le notizie di persone contagiate dal Covid-19 dopo essere state in vacanza a Ischgl cominciano a diffondersi in tutto il Nord-Europa. Le autorità tirolesi, però, insistono negando ogni evidenza: la stagione sciistica a Ischgl doveva continuare, nonostante l’allarme dei virologi e la chiusura delle frontiere al Brennero con l'Italia.


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Coronavirus, 52 morti nella casa di riposo di Mediglia. Le famiglie: "Pronti a denunciare"

I parenti degli ospiti: "Vogliamo la verità". La direzione della Rsa: "Fatto il possibile per fronteggiare l'emergenza"


Mediglia (Milano), 22 marzo 2020 - Continua la strage silenziosa degli anziani ospitati nella casa di cura di Mombretto, frazione di Mediglia. Il bilancio è salito a 52 morti. Nella casa di riposo contagiata dal coronavirus tutto pare avvolto dal silenzio. Spessi tendoni coprono le finestre e proteggono la struttura dagli sguardi. All’interno, si sta consumando la lenta tragedia mentre i famigliari, in bilico fra l’angoscia e la rabbia, accusano la struttura di avere nascosto troppo a lungo la gravità di quanto stesse accadendo. "Mio suocero è in fin di vita con il coronavirus, una tragedia che forse si sarebbe potuta evitare" denuncia Leonardo La Rocca, residente a Peschiera Borromeo.
All’interno della struttura ha ancora un’anziana parente, al momento asintomatica, ma ha visto infettarsi il suocero, 72enne genero della signora ricoverata, che ora versa in condizioni disperate presso il Policlinico di San Donato. "Quando mio suocero, dopo essere tornato da una visita alla nonna ha mostrato i primi sintomi – rivela – non abbiamo potuto dare informazioni corrette al Triage perché non sapevamo che fosse stato a contatto con persone contagiate. L’autoambulanza è uscita solo dopo nove giorni e resta il dubbio che soccorsi più tempestivi avrebbero potuto fare la differenza".

CORONAVIRUS: ecco il famoso GRAFICO di PREVISIONE dei CONTAGI del Decreto del Governo!

Nell’ultimo decreto del governo è presente un grafico che mostra la curva dei contagi e la previsione di aumento nei prossimi giorni. Inizialmente sembrava che il picco potesse essere raggiunto dopo il 18 Marzo, ma gli ultimi dati avevano spostato in avanti di qualche giorno. Con i dati di oggi sembra chiaro che il picco sia stato raggiunto il 21 e che ora siamo in fase calante. Se le misure adottate dovessero funzionare, ne usciamo entro Pasqua!

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Borrelli: "I numeri sono altri. L'epidemia va più veloce della nostra burocrazia"

Intervista al capo della Protezione civile: "I contagiati ufficiali a ieri sera erano 63 mila. Ma il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti è credibile"

ROMA - Due mesi sul fronte del virus. Angelo Borrelli apre il suo ufficio al primo piano del dipartimento di Via Vitorchiano. Appare stanco. La comunità Protezione civile ha appena conosciuto il Covid in casa: "Dodici dei miei sono stati contagiati", dice. "Io, vivaddio, sono negativo". I vostri dati dicono che la crescita dei contagi rallenta, per il secondo giorno.

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Coronavirus, Borrelli: "Credibile stima di 10 casi non censiti per ogni malato ufficiale"


I numeri forniti quotidianamente dalla Protezione Civile aiutano a monitorare l’evolversi dell’emergenza. Ma rischiano di essere parziali, a causa degli asintomatici non sottoposti a tampone e delle cifre relative ai decessi, che non considerano chi muore in casa

Coronavirus, cambia l'autocertificazione. Scarica il modulo del 23 marzo in pdf

Una circolare inviata ai prefetti dal capo della polizia Gabrielli alla luce del nuovo decreto. In vista un inasprimento delle sanzioni


Roma, 23 marzo 2020 - Nella lotta al coronavirus, cambia ancora il modulo da compilare per i cittadini che intendono - o sono costretti - a fare spostamenti. Si tratta del terzo modulo prodotto finora dal ministero dell'Interno che qui sotto potete scaricare.

Il nuovo cambio è previsto da una circolare inviata ai prefetti dal capo della Polizia, Franco Gabrielli, alla luce del nuovo decreto del presidente del Consiglio pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale e contenente ulteriori misure contro la diffusione del Coronavirus. 
E il Consiglio dei ministri già domani potrebbe approvare un decreto per un inasprimento della sanzioni per chi viola i divieti. Con una sanzione amministrativa attorno ai 2mila euro e, eventualmente, anche la confisca del mezzo.
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lunedì 23 marzo 2020

Meteo e CORONAVIRUS: trovata CORRELAZIONE tra CLIMA, AMBIENTE e DIFFUSIONE EPIDEMIA Virus COVID-19

Quel filo invisibile che collega l'Italia a Wuhan



ll Coronavirus sta tenendo in scacco il Mondo: partito dalla Cina, si è rapidamente diffuso in gran parte del Pianeta, costringendo intere nazioni a prendere provvedimenti drastici per limitarne la diffusione. Tra i Paesi più colpiti c'è sicuramente l'Italia, con quasi 25 mila contagiati, mentre soltanto adesso Spagna e Francia iniziano a prendere misure più stringenti. Tra le nazioni più colpite vi sono inoltre la Corea del Sud e l'Iran, con la città di Qom che ha dovuto pagare un tributo davvero alto in termini di vite umane(più di 500 vittime in pochi giorni)

Secondo un gruppo di ricercatori tuttavia vi sarebbe una correlazione tra CLIMA, AMBIENTE e DIFFUSIONE dell'EPIDEMIA: un filo invisibile, che collegherebbe direttamente l'Italia con Wuhan, epicentro del contagio planetario.

Partendo da modelli matematici, test di laboratorio e studi epidemiologici su sopravvivenze e trasmissioni dei virus, si cerca di capire perché il Covid-19 si sia diffuso in determinate zone e, soprattutto, come potrebbe evolversi.
Come si può notare facilmente osservando l'immagine in apertura di articolo, elaborata dai ricercatori dell’università del Maryland con colleghi di due atenei iraniani, tra i punti in comune tra le varie località più interessate dal virus c’è la latitudine: tutte le località più colpite dal coronavirus si trovano nella fascia compresa tra 30 e 50 gradi a Nord.


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Coronavirus, 23 i medici morti in Italia

Aumentano di ora in ora i medici italiani morti per coronavirus. L''elenco caduti' curato dalla Fnomceo (Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri) aggiorna il totale a 23 vittime, di cui 11 medici di famiglia. L'ultimo deceduto è invece un medico legale di Bergamo, Rosario Lupo, scomparso oggi.


In mattinata era stato comunicato il decesso di Leonardo Marchi, medico infettivologo, direttore sanitario della Casa di cura San Camillo di Cremona.

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Oggi in provincia tre morti

Il bollettino dell'Unità di crisi. I decessi nell'Alessandrino salgono a 89


ALESSANDRIA - Salgono a 89 i decessi in provincia di Alessandria a causa del coronavirus. Il numero è aggiornato con i 3 di oggi, come comunicato dall'Unità di crisi che, pochi minuti fa, ha emesso il bollettino di metà giornata.
Quindici i decessi in regione dove i morti, da quando è esplosa l'epidemia, sono in tutto 315.
Alle 12.30, le persone positive al Covid-19 in tutto il Piemonte sono 4.861, di cui 817 nella nostra provincia, la peggiore della regione, a parte quella di Torino.

Vittima più giovane di Coronavirus, muore donna di 27 anni poco dopo il parto

La vittima più giovane del Coronavirus è una donna di 27 anni, polacca, morta pochi giorni dopo il parto. L’insufficienza respiratoria l’ha portata via.

Il Coronavirus ha colpito ancora, questa volta è caduta vittima una donna polacca di 27 anni. La vittima più giovane avuta fin’ora è deceduta nell’ospedale di Łańcut, nella provincia di Podkarpackie. La donna è morta pochi giorni dopo aver dato alla luce suo figlio. Questa è la vittima più giovane ad aver contratto il Covid-19.

La giovane donna polacca era tornata da poco dall’Italia, con sintomi tipici del Coronavirus, ma li ha trascurati. La paziente è stata trasportata nella struttura ospedaliera una settimana dopo aver partorito con taglio cesareo, presentava sintomi di insufficienza respiratoria e hanno dovuto ricoverarla in terapia intensiva. Dopo alcuni giorni, la diagnosi di sepsi, un’infezione batterica mortale.

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domenica 22 marzo 2020

Coronavirus, 12 contagiati alla Protezione civile a Roma

● Domenica 22 marzo: 46.638 i malati di coronavirus in Italia
● Boom di risposte, oltre 7.923 in 24 ore, all'appello del Governo per una task force di altri 300 medici per le aree più colpite dal contagio
● Renzi (Iv) contro Conte: basta show su Fb, riunire le Camere. Casini: serve comunicazione istituzionale all’altezza
● Ordinanza della Governatrice Santelli: Calabria chiusa fino al 3 aprile
● Allarme a Messina per due focolai in casa di riposo e Ircss

È atterrata all’aeroporto di Malpensa la delegazione composta da 37 medici e 15 infermieri cubani che da subito sono disponibili a aiutare
gli operatori sanitari degli ospedali lombardi e raggiungeranno Crema.
Del gruppo di medici fanno parte un capo di brigata, il dott. Carlos Pérez Días, direttore dell'ospedale 'Joaquín Albarrán', a L'Avana, un responsabile della logistica e del coordinamento, 35 medici, di cui 23 specialisti in medicina generale integrale, 3 pneumologi, 3 intensivisti, 3
specialisti in malattie infettive e 3 specialisti di emergenza. Insieme a loro 15 infermieri, di cui 7 intensivisti e 8 specializzati in emergenze.


I malati in Italia sono 46.638 . Diminuiscono i contagiati da 4821 a 3957


Sono complessivamente 46.638 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.957: ieri l'incremento era stato di 4.821. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 59.138. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile.
“I numeri di oggi sono minori rispetto a quelli di ieri. Non bisogna abbassare la guardia, tenere le misure adottate e rispettare le indicazioni anche del provvedimento del governo”.
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Coronavirus, stop totale agli spostamenti fuori dal proprio comune. Ammessi solo per motivi di salute e lavoro

Provvedimento congiunto del ministero dell'Interno e della Salute

Da oggi non ci si potrà più spostare. E’ il nuovo provvedimento adottato congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell’Interno per contenere il contagio da coronavirus, che vieta a tutte le persone di spostarsi con mezzi di trasporto, pubblici o privati, in un Comune diverso da quello in cui ci si trova.
L’ordinanza del Governo, come riporta l’Ansa, stabilisce che ci si potrà spostare solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.
Rimarrà efficace fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di cui all’articolo 3 del decreto legge numero 6/2020.

Coronavirus, il contagio corre anche così: in 30 ammassati in un magazzino a pregare

Li ha scoperti la polizia locale di Settimo Torinese. La spiegazione: «Hanno chiuso le chiese, qui ritroviamo Dio»

SETTIMO TORINESE. «Hanno chiuso le chiese e ci siamo trovati qui a pregare Dio». La fede ai tempi del coronavirus ti spinge anche a trasgredire le regole imposte per evitare il contagio. È una storia che arriva da Settimo Torinese dove trenta persone, l’altro pomeriggio, si erano radunate in un magazzino adibito al deposito merci (attualmente vuoto) all’interno della Città Commerciale Piemonte, un’area commerciale in via Torino.

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Roma, uccide la madre poi la decapita/ Choc al Laurentino: 18enne omicida arrestato

Roma, uccide la madre poi la decapita: un giovane di soli 18 anni è stato arrestato la scorsa notte nella capitale. Ecco cosa è accaduto

Gravissimo episodio di cronaca nera ci giunge da Roma: un ragazzo ha ucciso la propria madre per poi decapitarla. Il fatto, riportato dai colleghi dell’edizione online de Il Messaggero, è avvenuto di preciso nella periferia più a sud della capitale, nella zona del Laurentino, in via James Joyce. Nella notte da poco passata, quella fra sabato 21 e domenica 22 marzo, un giovane di soli 18 anni, tale V.A., avrebbe appunto ucciso la propria madre al termine di una violenta lite in cui dalle parole si è passati in breve tempo ai fatti. Dopo di che, non contento, l’avrebbe decapitata. Subito dopo aver lanciato l’allarme, sul posto si sono fiondati i carabinieri della compagnia Eur nonché le ambulanze degli uomini del 118, ma per la donna non vi era ovviamente più nulla da fare. “Abbiamo sentito delle urla nella notte e delle persone piangere”, il racconto dei vicini della vittima. L’allarme, è scattato attorno alla mezzanotte di ieri, al terzo piano di un edificio moderno situati nei pressi dei “Ponti”.

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Nel cuore della notte Conte prende il rischio più grande: per la prima volta nella storia della repubblica si ferma il cuore produttivo del paese

L'analisi di Luca Telese in seguito al discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con cui ha annunciato che vengono chiuse tutte le attività produttive del paese non essenziali

Alla fine Giuseppe Conte ha parlato ancora. Adesso che la decisione più grave è calata sul tavolo, nel cuore della notte, la piccola guerra del tira-e-molla che abitava il Palazzo da giorni è finita: tutto chiuso, l’Italia chiude qualsiasi attività produttiva, su tutto il territorio nazionale, esclusi i servizi essenziali. Non ci sono mezze misure, come non ce ne sono state fino a ieri.
Ma quanta sofferenza e quanto dolore in questo ultimo passo, nella scelta più difficile del presidente del Consiglio da quando è a Palazzo Chigi. Quanti retroscena dietro queste breve messaggio. Giuseppe Conte è apparso su tutti gli schermi in diretta Facebook, in ritardo rispetto ai tempi annunciati – le 22.45 – con le solite tre bandiere dietro le spalle e un’aria che apparentemente non tradiva emozioni o conflitti, la guerra tra alternative drastiche che si è consumata in queste ore.

“Occorre che continuiamo a rispettare tutte le regole. È difficile lo so…”. Il ritardo nella messa in onda del messaggio video, però, tradiva quello che la calma apparente del premier non rivelava: fino all’ultimo minuto il provvedimento è stato negoziato con le parti sociali, discusso con i medici, combattuto e modificato nel confronto con le opposizioni: “La decisione è quella di chiudere sul territorio nazionale ogni attività che non sia finalizzata a garantire al paese i servizi essenziali”.

sabato 21 marzo 2020

Coronavirus: in arrivo in Italia 3 milioni di mascherine. In un giorno 793 morti

In Italia superate le 4mila vittime. Nuova ordinanza, chiusi i parchi. Vietati spostamenti


Maggior incremento di morti dall'inizio dell'emergenza sul fronte del coronavirus.: sono saliti a 4.825 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 793 unità. Ieri l'aumento era stato di 627 morti. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile nella conferenza stampa delle 18
 Complessivamente sono 42.681 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 4.821. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 53.578.Ieri i malati in più erano stati 4.670.
Sono 6.072 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 943 in più di ieri, ha detto Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione civile. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 689. 
"E' tassativo il rispetto delle misure prese dal Governo, è un segnale forte per dire che non abbiamo ancora preso sufficientemente sul serio il pericolo.

Coronavirus: controlli a tappeto. Ancora record di denunce

In Italia superate le 4mila vittime. Nuova ordinanza, chiusi i parchi. Vietati spostamenti

Sono una settantina i feretri che questa mattina sono stati caricati sui camion dell'esercito per essere trasferiti dal cimitero di Bergamo in altre zone del Nord, in particolare in Emilia Romagna per la cremazione. Anche oggi Bergamo assisterà dunque a un nuovo, drammatico corteo dei mezzi, come quello della sera del 18 marzo scorso, con le bare dei propri cari per i quali non è nemmeno stato possibile organizzare un funerale, perché le regole per contrastare la diffusione del coronavirus li vietano. Cinquanta delle bare partite in mattinata da Bergamo arriveranno intorno alle 14 a Ferrara, su un convoglio militare, scortato dai carabinieri del radiomobile dal casello autostradale. I feretri saranno distribuiti tra la Certosa di Ferrara e il cimitero di Copparo. 

Quello di ieri è stato il giorno più duro dall'inizio dell'emergenza, con 627 nuove vittime in 24 ore, e un ulteriore giro di vite del governo alle misure restrittive adottate ormai due settimane fa in tutta Italia per tentare di contenere la diffusione del coronavirus: chiusi da parchi, ville storiche, aree giochi per bambini e giardini pubblici, sport consentito ma solo vicino casa, stop a qualsiasi attività ludica e ricreativa all'aperto. E' il bollettino di guerra quotidiano ad aver impresso un'accelerazione alle scelte dell'esecutivo, che avrebbe voluto attendere almeno il week end - domenica scadono infatti le due settimane indicate dagli scienziati per vedere se i provvedimenti adottati abbiano prodotto gli effetti sperati - prima di intervenire di nuovo. I numeri sono ormai impressionanti: nelle ultime 48 ore si sono ammalate 9.150 persone e le vittime sono state oltre mille. In tutto il paese ci sono 37.860 uomini, donne e bambini con il virus, 2.655 dei quali in terapia intensiva. Ma non solo: 3.359 malati, poco meno del 10% sono medici; da giovedì sono aumentati di 659 unità.
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Coronavirus, restare a casa funziona e rallenta i contagi. I casi di Lodi e Bergamo confrontati dall’Anbi

Per cercare di contenere la diffusione dell’epidemia da coronavirus sono state chiuse attività e limitati fortemente gli spostamenti dei cittadini. Mentre si parla di estendere queste misure oltre il 3 aprile, molti si chiedono quanto sia utile  restare a casa. Per capire quanto sia importante basta vedere il grafico elaborato dall’Anbi (Associazione nazionale dei biotecnologi italiani) sull’andamento dei contagi rilevato in due città lombarde ormai famose per i focolai di  coronavirus,  stiamo parlando di Lodi e Bergamo.

Per conoscere il numero di persone colpite in Italia  clicca qui
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In provincia di Lodi ( linea azzurra del grafico) sono stati identificati i primi casi di contagio da coronavirus in Italia. Di conseguenza i comuni più colpiti sono subito diventati “zona rossa” e sono state adottate subito molte limitazioni estese anche al resto della provincia. Grazie a questi provvedimenti a partire dal 24 febbraio, in questa zona il numero di soggetti colpiti dal virus è cresciuto in maniera lineare, come si può vedere bene nel grafico.
A Bergamo (linea arancione nel grafico), i primi provvedimenti sono arrivati solo il 9 marzo, con il celebre decreto che ha esteso la zona rossa in tutta la Lombardia e altre 14 province italiane. Nella cittadina lombarda il numero di nuove infezione ha continuato a crescere in maniera esponenziale e l’andamento ha cominciato a mostrare segni di una leggera flessione solo una settimana dopo l’entrata in vigore, intorno al 15 marzo.
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Aria gelida in arrivo: colpo di coda dell'inverno

Ad inizio settimana temperature giù di 10-15 gradi per l'arrivo di aria fredda dalla Russia


Proprio ora che è arrivata la Primavera, l'Inverno ha deciso di affondare il colpo. Da domenica l'Italia verrà raggiunta da una massa di aria decisamente fredda che provocherà un brusco calo delle temperature, più generalizzato e sensibile all'inizio della prossima settimana. Le previsioni per le prossime ore.

A partire da domenica sera sull'Italia arriveranno correnti gelide provenienti dalla Russia, che si propagheranno gradualmente a tutta Italia tra lunedì e martedì. Si aprirà quindi una fase di stampo decisamente invernale. Si tratterà di un'ondata di gelo davvero anomala per la fine del mese di marzo.

Le temperature subiranno un drastico calo dell'ordine di 10-15 gradi. I valori, da sopra la media, precipiteranno a ben 10-12 gradi al di sotto della media. Tra l'altro il vento sarà anche forte e accentuerà la sensazione di freddo. In particolare ad inizio settimana soffieranno venti intensi di Bora e Grecale sulle regioni del Centro-Sud. A partire da martedì al Nord saranno possibili anche gelate mattutine.

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venerdì 20 marzo 2020

Coronavirus, Borrelli: "Oggi 4.670 positivi, 627 morti e 689 guariti"

Mai cosi alto il numero delle vittime, più della metà in Lombardia, dei contagi. "Non sapremo quando sarà il picco, non c'è dato scientifico ma tendenze. Le misure prese finora hanno dato risultati: il numero di positivi è frutto della circolazione del virus precedente",  dice il commissario straordinario all'emergenza


Non si ferma. Non c'è tregua e il picco sembra ancora lontano nel giorno in cui c'è un nuovo triste record, quello delle vittime: 627 in un solo giorno. Secondo i dati diffusi dalla Protezione civile nelle ultime 24 ore i positivi al coronavirus sono aumentati di 4.670 unità, per un totale di 37.860, 627 morti che portano il totale a 4.032 ,mentre i guariti sono 689 in più rispetto a ieri per un totale di 5.129 persone.  Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 47.021. E' il dato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile che ha sottolineato come è impossibile dire "quando ci sarà il picco, non ci sono dati scientifici ma tendenze. Comunque
 Le misure prese finora hanno dato risultati: il numero di positivi è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta data"...


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Droni contro i furbetti e via agli arresti immediati per chi viola la quarantena



Orario supermercati, il governo chiarisce: "Alimentari aperti nel weekend". Ma le Regioni si dividono

Veneto decide chiusura in festivi, Lombardia critica: "Stretta diffonderebbe il panico". Anche Renzi contrario al provvedimento allo studio dell'esecutivo: "Crea solo più problemi"


Orari di supermercati e negozi, sport all’aperto e scuole: sul tavolo del governo sono allo studio misure più restrittive per contenere il contagio da coronavirus. Ma le Regioni sono divise. Se il Veneto ha optato per una stretta la Lombardia invece è più critica. Da Palazzo Chigi intanto arriva una precisazione circa alcune ipotesi circolate nelle ultime ore: "I supermercati, gli ipermercati e i negozi di generi alimentari resteranno aperti durante il fine settimana". 

Come detto, il governatore del Veneto Luca Zaia ha firmato un'ordinanza che dispone la chiusura dei negozi nei festivi e chiude parchi e giardini pubblici.  Limitati inoltre gli spostamenti anche con il cane entro i 200 metri di distanza dall'abitazione. "A me spiace firmare queste restrizioni, ma i dati ci fanno preoccupare", ha detto Zaia. 


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Coronavirus, a Brescia morta cassiera di un supermercato: negozio chiuso per sanificazione

Se siete stufi di stare a casa diventate “volontari a tempo” per dare una mano alla Croce Rossa

Intanto prosegue il lavoro generoso dei volontari


ALESSANDRIA – Se qualcuno non riesce più a stare a casa può rendersi utile, in questo momento di emergenza, fornendo aiuto alla Croce Rossa e a tutti gli enti che stanno portando un aiuto indispensabile durante la crisi coronavirus. L’idea è di creare una sorta di “volontario a tempo” che possa svolgere alcuni incarichi base che non richiedono particolari competenze. Lo ha spiegato Marco Bologna, Presidente della Croce Rossa, in prima linea nel trasporto di persone colpite dal virus o con sintomi sospetti. I volontari in questione potrebbero svolgere “l’attività di consegna farmaci a domicilio, per esempio, e dare così un concreto aiuto a un gruppo di persone che sta già svolgendo la propria missione con enorme generosità – ha aggiunto Bologna”.

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Il racconto di Ginevra Favaron, infermiera che assiste i malati di coronavirus: “Carezze per donare un po’ di conforto”

Il Gruppo Amag dona 3 ventilatori polmonari all’ospedale di Alessandria

L’ordine è già partito e la consegna è prevista entro la fine del mese di marzo

ALESSANDRIA. Tre ventilatori polmonari di ultima generazione, per emergenza e da trasporto extra ospedaliero, per  una cifra complessiva superiore ai 45 mila euro. Questo il contributo, concreto e immediato, del Gruppo Amag all’Azienda Ospedaliera di Alessandria, per far fronte all’emergenza Coronavirus.
Lo annuncia Paolo Arrobbio, presidente della Multiutility alessandrina, sottolineando che «Amag deve fare pienamente la sua parte di azienda del territorio,  con radici e cuore nell’alessandrino, e non può non essere a sostegno della comunità locale, duramente colpita dall’emergenza coronavirus». 


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giovedì 19 marzo 2020

Coronavirus, i morti in Italia sono oltre 3400: superato il bilancio delle vittime in Cina

Con 3.405 vittime da coronavirus l'Italia ha superato come numero di morti la Cina che in totale ne ha avuti 3.245. In Lombardia 19.884 positivi (+2.171) e 2.168 morti (+209). Conte: fino a 300 medici da tutta Italia nelle aree colpite

E' un triste primato per l'Italia che con 3.405 vittime da coronavirus, ha superato i 3.245 morti della Cina. Sono 427 i nuovi decessi con coronavirus registrati oggi in Italia, mentre sono 415 i guariti. In tutto sono 33.190 i positivi (con un incremento rispetto a mercoledì di 4.480) di cui 14.935 in isolamento domiciliare e 2.498 terapia intensiva, pari all'8% dei contagiati. Il numero complessivo dei contagiati - che comprende anche le vittime e i guariti - ha raggiunto i 41.035. 

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In provincia di Alessandria:

Tre nuovi decessi in provincia, i positivi salgono a 524

Coronavirus, a Novi contagi più che raddoppiati

Coronavirus: altri medici morti in Lombardia. Ospedale di Bergamo, abbiamo disperato bisogno di personale

Sono in tutto 13 le vittime accertate tra i camici bianchi. Appello in inglese anche per ventilatori e dpi

Altri cinque medici sono deceduti a causa del nuovo coronavirus in Lombardia, portando a 13 vittime il tragico bilancio tra i camici bianchi, secondo quanto riferisce la Fnomceo. Le ultime vittime sono Luigi Ablondi, ex direttore generale dell'Ospedale di Crema; Giuseppe Finzi, medico ospedaliero di Cremona, e Antonino Buttafuoco, medico di base di Bergamo. Altri due medici sono morti a Como: Giuseppe Lanati, pneumologo, e Luigi Frusciante, medico di famiglia. Erano entrambi in pensione ma operativi. La lista dei decessi tra i medici è in purtroppo continuo aggiornamento.

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Coronavirus aggiornamenti Lombardia 19 marzo 2020 | Morti, contagiati
Coronavirus, l'esperto della croce rossa cinese: "È il momento di chiudere trasporti pubblici e fabbriche"