Venti siti pornografici. Giampaolo Lavagetto li avrebbe visitati migliaia di volte, quando era assessore alle Politiche per la scuola, tramite un telefonino di servizio assegnato dal Comune di Parma. Per questo il pm Roberta Licci ha chiesto il rinvio a giudizio dell'ex amministratore, in corsa per il Pdl alle prossime elezioni regionali. L'accusa è di peculato. In totale - come ormai appurato - col suo cellulare wap Lavagetto totalizzò 91mila e 381 euro di connessioni internet. Impossibile, al momento, sapere se l'intera cifra sia ascrivibile alla 'navigazione' a luci rosse. In ogni caso, tramite una transazione concordata nei mesi scorsi tra Telecom e il Comune, la somma da sborsare venne ridotta a 408,93 euro. La società di telefonia accettò infatti di convertire la tariffazione 'a consumo' con una formula più economica, riducendo enormemente le proprie pretese economiche. I residui 408 euro, però, pesano ancora sulle casse pubbliche.
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