Processo breve, vertice a Palazzo Grazioli E Famiglia Cristiana: "Falsa priorità"
Giustizia
Summit di Berlusconi con Ghedini e Alfano: si studiano modifiche sui termini della prescrizione. Restano i dubbi dei finiani. Bocchino: "Troppi processi a rischio". Nuovo attacco del settimanale dei paolini: "Piuttosto bisognerebbe aiutare le famiglie". Di Pietro: "E' un'assicurazione per il premier"
ROMA - Il provvedimento sul processo breve è la condizione indispensabile per proseguire l'azione di governo. Silvio Berlusconi l'ha ripetuto anche oggi in un vertice ristretto a Palazzo Grazioli. Due ore di discussione con il ministro della Giustizia Angelino Alfano e l'onorevole Niccolò Ghedini, ai quali poi si è aggiunto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Si è parlato di come superare le perplessità dei finiani e ottenere l'approvazione definitiva della norma anche alla Camera. Non sono ammessi boicottaggi da parte di "Futuro e Libertà". Anche se i finiani frenano: i nodi restano, dice Italo Bocchino. Sulla norma arriva anche un nuovo attacco al governo da parte di Famiglia Cristiana. Il processo breve è una "falsa priorità", scrive il settimanale dei paolini, in un paese che è la "Cenerentola d'Europa", per gli aiuti alle famiglie.
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