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lunedì 7 febbraio 2011

Fiamme in una baracca in via Appia Muoiono quattro fratellini rom

L'incendio divampato intorno alle 20.30. I piccoli avevano 4, 5, 8 e 11 anni ed erano soli.  Il sindaco Alemanno. "Via da Roma i campi abusivi, chiederò a governo poteri speciali". Ma il Pd lo attacca. E la presidente della circoscrizione: "Avevamo segnalato l'insediamento venti giorni fa, nessuno ha risposto"

 

 
Quattro fratellini sono morti in un incendio di una baracca in un campo rom a Roma. Il rogo intorno alle 20:30 in un insediamento sulla via Appia Nuova, in prossimità del circolo golfistico dell'Acquasanta. Tre maschi  - Raul Mircea, il più piccolo di 4 anni, Fernando 5 e Sebastian 11 - e una bimba, Patrizia, di otto anni. È probabile che siano morti nel sonno. Il nucleo familiare che abitava nella baracca era composto da 7 persone. Tre adulti sono stati rintracciati due ore dopo la tragedia, in stato di shock. All'esterno della baracca c'erano i genitori, che non sono riusciti a intervenire contro le fiamme, forse sprigionatesi da un tizzone rimasto acceso nel braciere. Sul posto, polizia e carabinieri e ambulanze del 118. A quanto riferito da alcuni abitanti dell'insediamento, i bambini erano stati lasciati soli nella baracca. Una zia era andata a cercare dell'acqua, la madre era in un vicino fast food a comprare del cibo. Ora, davanti ai resti della baracca, piange disperata: "Voglio morire con loro".

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sabato 5 febbraio 2011

Egitto: Mubarak si dimette da presidenza Ndp

Esplosione in gasdotto nel Sinai: "E' un atto di sabotaggio"

IL CAIRO - La notizia delle dimissioni di Hosni Mubarak dal Partito nazionale democratico, da lui guidato dal 1981, è stata data dalla televisione di Stato.

I vertici del Partito democratico nazionale di Hosni Mubarak sono stati cambiati. Il nuovo segretario generale è Hossan Badrawy, che diventa anche presidente del comitato politico, al posto di Jamal Mubarak, figlio del rais. Lo annuncia la televisione di Stato.

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Il fisco presenta il conto a Totti: 400mila euro

L'Agenzia delle Entrate ha presentato al capitano della Roma due cartelle esattoriali nelle quali chiede il pagamento di 400 mila euro tra imposte dovute, sanzioni e interessi. La contestazione riguarda due accertamenti per irregolarità che sono relative alla stagione 2002-2003. La richiesta di maggiori versamenti fiscali da parte del fisco sarebbe collegata a dei benefit ricevuti dal capitano della Roma, che non sarebbero stati dichiarati.
Secondo quanto si è appreso i termini per il pagamento delle cartelle sarebbero scaduti, tanto che gli uffici fiscali avrebbero anche avviato alcune procedure esecutive per assicurarsi la riscossione


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Annuncio a sorpresa di Marchionne "Fiat potrebbe trasferirsi a Detroit"

TORINO - La Fiat sarà americana: "Tra due o tre anni Fiat e Chrysler potranno diventare un'unica entità che potrebbe avere sede qui" negli Stati Uniti, dice Sergio Marchionne parlando a San Francisco. Una discovery sul futuro del Lingotto che coglie totalmente di sorpresa il versante europeo dell'alleanza tra Torino e Detroit. A Torino ieri sera si tendeva a relativizzare una battuta fatta al termine di una tavola rotonda della Jd Power nella città della costa ovest. Una battuta che farà comunque discutere perché è la prima volta che Marchionne ipotizza di trasferire oltreoceano la testa della società: "Sono ancora ipotesi, stiamo studiando - ha precisato l'ad - e comunque non faremo passi fino a quando non avremo restituito i prestiti concessi dai governi di Usa e Canada".

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Tg1 contro Tg3 su interviste Berlusconi, scoppia polemica

Garimberti, inaccettabile fuoco amico Tg1 su Tg3 

ROMA - Scoppia la polemica in Rai tra Tg1 e Tg3. oggi in particolare il tg di Augusto Minzolini alle 13.30 ha mandato in onda un servizio in cui, in risposta alle polemiche suscitate dall'intervista al premier Berlusconi di due giorni fa, è stata trasmessa parte di un'intervista all'allora capo del governo Romano Prodi da parte del vicedirettore del Tg3, Pierluca Terzulli. Immediate le repliche.

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Berlusconi: non mi arrendo, resto al mio posto

Il difensore della giovane marocchina lascia: disturbato dal mio nome negli atti

Ruby
Ruby

ROMA - ''Non bisogna arrendersi, e io sono l'esempio della resistenza: da 17 anni mi rivolgono accuse pesanti come macigni per mandarmi a casa, ma io continuo a restare al mio posto'': cosi' il premier Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con Fabriano dove e' in corso una festa del Pdl. ''Contro di me ci sono attacchi di una violenza inaudita ma andro' avanti, questi processi farsa saranno un boomerang; sono determinato ad andare avanti con forza nella consapevolezza di essere dalla parte giusta e per realizzare le cose che servono al paese'', afferma Berlusconi.

Decapito' socio a Como: 30 di carcere

Omicida nascose la testa della vittima nel forno di una pizzeria

(ANSA) - COMO, 4 FEB - E' stato condannato a 30 anni di reclusione per omicidio volontario Alberto Arrighi, 40 anni, l'armiere comasco che il primo febbraio dello scorso anno uccise e decapito' l'imprenditore Giacomo Brambilla, 43 anni, titolare di vari distributori di benzina e suo socio in affari. Arrighi poi nascose la testa della sua vittima nel forno di una pizzeria. La sentenza e' stata pronunciata a Como dal giudice dell'udienza preliminare che ha applicato il rito abbreviato.

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Si getta sotto treno nel Foggiano. Si cercano le figlie di 6 anni

Si stava separando dalla moglie, polizia lo stava cercando

FOGGIA - E' stata trovata chiusa a chiave, e con il freno a mano inserito, l'Audi 6 di colore nero con targa svizzera di proprieta' di Matthias Kaspar Schepp, 44 anni, canadese residente in Svizzera travolto e ucciso da un treno la scorsa notte a Cerignola. Nelle campagne del foggiano sono in corso battute alle quali partecipano polizia, Corpo Forestale dello Stato e volontari della Protezione Civile per ritrovare le sue figlie, due gemelline di 6 anni, con cui l'uomo era scappato di casa dopo l'ennesimo litigio con la moglie da cui si stava separando.

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"Festeggiare l'Unità d'Italia, ma senza perdere ore di lavoro"

Marcegaglia: il 17 marzo non diventi un aggravio di costi per le imprese

ROMA - Il 17 marzo va celebrata la ricorrenza della proclamazione dell'Unita' d'Italia ma senza perdita di ore di lavoro. E' la posizione del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che ''rispetta e condivide la decisione del Governo di celebrare la ricorrenza della proclamazione dell'Unita' d'Italia'' ma chiede che ''la giornata del 17 marzo venga celebrata senza che cio' comporti la perdita di preziose ore di lavoro o un aggravio di costi per le imprese''. Altrimenti, si ''darebbe un segnale fortemente dissonante rispetto alle azioni che, faticosamente, le parti sociali stanno mettendo in atto per recuperare ogni possibile margine di produttività, per poter fare nuovi investimenti e salvare posti di lavoro in Italia''.

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venerdì 4 febbraio 2011

Il Papi desnudo

E' cominciata la riffa sulle foto senza veli di B. Avvocati e agenzie pronti a vendere lo scoop

Le foto del bunga-bunga ci sono, sono sul mercato e valgono tantissimo. In almeno una di queste, Silvio Berlusconi è ritratto senza vestiti e circondato da alcune ragazze.
Il presidente del Consiglio sa dell’esistenza di queste immagini e trema. È terrorizzato dalla possibilità che questi scatti decisamente compromettenti siano pubblicati. Teme quasi di più le immagini che circolano, incontrollate, che non il processo.

Le foto sono state scattate, in più occasioni, nelle residenze del presidente del Consiglio dai cellulari delle sue tante ospiti. In queste ore sono in corso trattative fra agenzie specializzate e alcuni settimanali per aggiudicarsi lo scoop che è forse destinato a cambiare la storia politica del Paese.


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Inflazione: balza a gennaio a 2,1% Cambia il paniere

Istat, dentro anche salmone affumicato, esce noleggio dvd 

ROMA - A gennaio 2011 l'inflazione è balzata al 2,1% su base annua, dall'1,9% di dicembre 2010. Si tratta del dato più alto dal dicembre del 2008. Lo comunica l'Istat nelle stime provvisorie, aggiungendo che base mensile il tasso è stato pari al +0,4%.
Il tasso dell'inflazione italiana a gennaio si colloca così al di sopra della soglia di riferimento fissata dalla Bce (2%). Sul piano congiunturale, fa sapere l'Istat, gli incrementi maggiori hanno riguardato i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,8%), dei Servizi sanitari e spese per la salute (+0,7%), dell'Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%) e dei Trasporti (+0,5%). Risultano in calo i prezzi di Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%). Su base annua i maggiori tassi di crescita hanno interessato Trasporti (+4,3%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+3,9%). Inoltre, rendo noto l'Istituto, sempre in base a stime provvisorie, l'inflazione acquisita per il 2011 è pari all'1,2%, mentre l'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, è all'1,4%, lo stesso valore registrato a dicembre 2010.

BENZINA +11,3%, GASOLIO +15,7%  - Sul balzo dell'inflazione pesano i beni energetici non regolamentati, a gennaio 2011 il prezzo della benzina è aumentato dell'11,3% (+9,9% a dicembre) su base annua e del 3,5% su base mensile. Lo comunica l'Istat diffondendo le stime provvisorie sull'inflazione. Il prezzo del gasolio per mezzi di trasporto è salito del 15,7% (+14,5% a dicembre) in termini tendenziali e del 4% sul piano congiunturale. Riguardo al gpl, l'indice ha registrato un aumento del 26,5% (+21,3% a dicembre) su base annua e dell'8% su base mensile. Quanto al gasolio da riscaldamento a gennaio ha segnato un del 14,9% a livello tendenziale e del 3,3% sul piano congiunturale.

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Si uccide nel bagno della scuola su Facebook: "Paradiso sto arrivando"

Roma

Inutili i tentativi di rianimazione: la diciassettenne è morta all'arrivo in ospedale. Si è tolta la vita con una corda presa in palestra. Il gesto annunciato via web. Una professoressa e un'altra alunna sotto choc. I compagni: "Era ossessionata dalle diete"

Si è impiccata nel bagno della scuola, con una corda portata da casa. E' lì che una bidella e alcune compagne di classe l'hanno trovata, esanime. La tragedia è avvenuta intorno alle 9 nell'istituto professionale "Marco Polo" a Monterotondo, piccolo centro a nord di Roma dove la ragazza viveva con i genitori, entrambi di nazionalità polacca. I sanitari del 118 accorsi sul luogo hanno provato a rianimarla, ma non c'è stato nulla da fare: D.S., 17 anni, è morta all'arrivo in ospedale.

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NAVIGATORE SBAGLIA, BIMBA MUORE IN UN INCIDENTE

LONDRA - Una bambina di quattro anni è morta tragicamente dopo che il navigatore satellitare dell'auto, guidata dal padre Fernando, gli ha dato un'indicazione sbagliata, portandolo ad andare contromano. La piccola Ariana Bardhaj ha perso la vita in un incidente, ad un incrocio con semaforo, nello schianto con un'altra automobile. Fernando e sua moglie Trish hanno dichiarato di non aver vedere i segnali di divieto di girare a destra.I procuratori hanno stabilito che non si procederà con l'inchiesta. Un ufficiale di polizia ha dichiarato che i più recenti navigatori satellitari non avrebbe invitato a svoltare a destra, ma quelli di più antica generazione, come quello usato dalla famiglia Bardhaj, sì. 

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Federalismo, "testo irricevibile"

Lo ha annunciato il Quirinale

Il Quirinale ha considerato irricevibile il testo sul Federalismo. Giorgio Napolitano ha inviato una lettera al premier Berlusconi, in cui rileva "che non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione" del decreto legislativo sul federalismo. Pertanto, il Capo dello Stato ha comunicato di non poter ricevere, a garanzia della legittimità di un provvedimento di così grande rilevanza, il decreto approvato giovedì dal governo.



Nella comunicazione al premier il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, spiega il motivo della irricevibilità del testo sul federalismo fiscale municipale: nel decreto "non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione, non essendosi con tutta evidenza perfezionato il procedimento per l'esercizio della delega previsto dai commi 3 e 4 dall'art. 2 della legge n. 42 del 2009 che sanciscono l'obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari".

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Algeria, turista italiana rapita nel Sahara

La donna, 53 anni, faceva parte di una comitiva e doveva rimanere nel Paese per circa un mese. La stampa algerina avanza l'ipotesi di una responsabilità di Al Qaeda nel Maghreb

 

ALGERI - Una turista italiana, Maria S., 53 anni, sarebbe stata rapita nel sud dell'Algeria, vicino a Djanet. Lo rende noto il quotidiano Echourouk che cita "fonti sicure". I servizi di intelligence di Algeri hanno confermato la notizia. Sempre secondo il giornale, la donna sarebbe stata portata nel vicino Niger. La notizia non sarebbe stata confermata dall'ambasciata italiana. Maria S. si trovava ad Algeri per un soggiorno di circa un mese che, secondo El Chourouk, era iniziato lo scorso 20 gennaio.


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Federalismo, Cdm approva il decreto Berlusconi: "Il Quirinale firmerà "

Commissione aveva respinto, sconcerto del Colle

In bicameralina finisce 15 a 15: è un no, ma il governo vara lo stesso un dl. Bersani: "Schiaffo alle Camere". Il Terzo Polo: "Porcellum tributario (scheda)". Fini: "Situazione senza precedenti".  Bossi: "Portiamo a casa il risultato". E placa la rabbia della base. Il Cavaliere: "La commissione è un artificio, io ho i numeri" di F. BEI e M. PASQUA

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giovedì 3 febbraio 2011

Addio a Daniele Formica, stroncato da un tumore al pancreas

Doppiatore e attore di successo, ha lavorato anche con Monicelli

Padova – Il comico, attore e doppiatore Daniele Formica non ce l’ha fatta e ha dovuto arrendersi, dopo mesi di sofferenza, all’inarrestabile incombere di un tumore al pancreas. Era ricoverato in un centro specializzato nel padovano, ma non c’è stato più niente da fare: il tumore al pancreas è una delle neoplasie più pericolose, un tumore particolare che si caratterizza per la sua velocità, una rapida metastasi che inibisce le funzioni vitali dello stomaco e dell’intestino.


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Prigioniera di quell'"Ultimo tango" Addio a Maria Schneider

L'attrice, 59 anni, stroncata da una lunga malattia. Una vita difficile, segnata da problemi psicologici e sul piano artistico dal capolavoro di Bertolucci, in cui interpreta scene erotiche (celeberrima quella del burro) con Brando. "Sul set fui violentata", rivelò dopo. Ma poi cambiò idea: "Fu dura ma sono entrata nella storia"

di CLAUDIA MORGOGLIONE

RARAMENTE un attore è stato tanto associato a un unico ruolo, a un unico film, quanto Maria Schneider: eternamente legata, nell'immaginario cinefilo, al personaggio di Jeanne. L'indimenticabile, intensa amante di Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi, capolavoro crepuscolare ed erotico firmato Bernardo Bertolucci. E adesso il mondo del cinema piange la sua scomparsa: l'attrice francese è morta a quasi 59 anni, dopo una lunga malattia. A dare la notizia, da Parigi, sono stati i suoi familiari.


La Schneider nasce nel marzo 1952, figlia della modella tedesca Marie Marie Christine Schneider e dell'attore Daniel Gélin (che cononne solo nell'adolescenza, e che non ha mai voluto riconoscerla). Fin dalla prima giovinezza, forse per avvicinarsi indirettamente al padre, coltiva due passioni: la musica, e soprattutto il cinema. L'esordio su grande schermo avviene nel 1969, con Madly - Il piacere dell'uomo, accanto ad Alain Delon; seguono La tardona (1971) e Cari genitori (1972). L'exploit, però, avviene - sempre nel 1972 - quando Bertolucci la sceglie per il ruolo di giovane amante di un Marlon Brando di mezza età, in Ultimo tango a Parigi. Film decadente, triste, disperato, che  a causa

delle sue sequenze di sesso molto realistiche - sopratutto quella, celeberrima, del burro - in Italia va incontro a una censura durissima, con interventi pesanti della magistratura. Il giorno dopo la sua uscita nelle sale, il 15 dicembre, la pellicola viene sequestrata dalle autorità per "esasperato pansessualismo fine a se stesso". La Cassazione conferma questa linea, e condanna la pellicola al rogo. Bertolucci viene privato di diritti civili per cinque anni, per offesa al comune senso del pudore. Ma tutta questa tormentata vicenda contribuisce a consolidare la fama del film, che diventa immediatamente un cult. Trasformando lei in un sex-symbol, in icona femminile perduta. 


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In Bicamerale finisce in parità respinto il parere sul decreto

Il decreto sul federalismo municipale ottiene 15 voti a favore e 15 contrari. Il Pdl: "Noi andiamo avanti comunque". Bossi: "Niente elezioni". Il Pd: "Bocciatura doppia, il governo ne tragga le conseguenze". Fini: "Situazione senza precedenti"

 

ROMA - Finisce 15 pari la votazione nella cosiddetta "bicameralina" sul federalismo municipale. Nonostante i tentativi del governo, che ha cercato di scongiurare fino all'ultimo momento questo risultato modificando il testo più volte, il risultato finale è che il parere formulato dal relatore è sostanzialmente respinto. Il governo, però, fa sapere di non voler arretrare, allontanando le elezioni anticipatre. Almeno è questo che Berlusconi avrebbe detto a Bossi nel vertice dopo il voto. Ma Gianfranco Fini attacca: "E' una situazione senza precedenti. Chi conosce le regole della Bicamerale sa che in caso di pareggio il provvedimento si intende respinto".

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"Il 5 e il 13 in piazza per difendere la dignità" Nuovi appelli, anche dalla comunità scientifica

Tantissime iniziative per chiedere di voltare pagina e fermare il degrado delle istituzioni. Mentre si moltiplicano le adesioni all'appuntamento di sabato di Libertà e Giustizia. Appelli per la giornata delle donne

Riunioni continue, incontri preparatori, gruppi e comitati che nascono di ora in ora. Micro-iniziative in tante parti del Paese. La mobilitazione contro Silvio Berlusconi prende forma. Il calendario della protesta diventa sempre più fitto. E la partecipazione coinvolge tanti settori della società civile. Spezzoni di dissenso. Cittadini uniti dalla semplicità del messaggio che porteranno in piazza: "Adesso basta". Le donne, la comunità scientifica, gli attivisti sul web, gli italiani all'estero. L'altra Italia. Per fermare il degrado causato dal premier alle istituzioni della Repubblica. E che si mette in gioco per cambiare pagina.

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El Baradei respinge l'offerta di Suleiman "No al dialogo finché c'è Mubarak"

Il vicepresidente cerca un'intesa per la transizione, puntando a un rederendum popolare su un pacchetto di riforme. No anche dai Fratelli musulmani. Dopo le violenze di ieri, i fedelissimi del presidente sparano nella notte tra la folla che continua a presidiare piazza Tahrir, luogo simbolo della rivolta. E stamane i carri armati dell'esercito tentano di tenere separate le due fazioni. Secondo il ministero della Sanità i morti sono cinque e i feriti oltre 800, fonti mediche parlano invece di 10 vittime. Il rais non sembra intenzionato a lasciare immediatamente il potere, malgrado le pressioni internazionali 

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Il reddito nel 2009 è calato del 2,7% è la prima flessione dal 1995

La rivincita del Mezzogiorno: la riduzione delle entrate delle famiglie è stata appena dell'1,2%, contro il -4,1% del Nord-Ovest e il -3,4% del Nord-Est. Sicilia e Calabria le uniche Regioni con il segno più, avvantaggiate dalla minore frenata dei guadagni da lavoro e dalla scarsa propensione agli investimenti rischiosi di ROSARIA AMATO

 

ROMA - Il reddito delle famiglie è sceso del 2,7% nel 2009: lo rileva l'Istat, facendo notare che si tratta della prima flessione dal 1995. Nel 2006, quindi prima della crisi finanziaria, si era registrato un aumento del 3,5%. Più penalizzate le regioni fortemente industrializzate, dove evidentemente hanno pesato molto la perdita dei posti di lavoro e la Cassa Integrazione da un lato, e la battuta d'arresto della distribuzione degli utili da parte delle imprese dall'altro. Mentre il Sud e il Centro hanno tenuto di più, probabilmente perché buona parte dei redditi da lavoro fanno capo alla Pubblica Amministrazione, e non hanno pertanto subito contraccolpi significativi. Infatti la riduzione del reddito disponibile delle famiglie italiane è stata del 4,1% nel Nord-Ovest, del 3,4% nel Nord-Est, dell'1,8% al Centro e dell'1,2% nel Mezzogiorno.


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Bersani: "Berlusconi bugiardo la patrimoniale è nel federalismo"

Il segretario del Pd replica all'intervista al Tg1 del premier, che attribuisce a "vecchie forze" della politica l'idea dell'imposta sugli immobili. Opposizione dura anche sulla "piena condivisione" da parte del leader Pdl dell'invito di Napolitano a rompere la spirale anti-istituzionale: "E' ipocrita"

 

ROMA - La linea "morbida" di Silvio Berlusconi prosegue oggi con la "piena condivisione" dell'appello del capo dello Stato 1 a rompere la "spirale insostenibile" dello scontro, ma si arena in serata con un'intervista al Tg1 che addossa i mali economici del Paese a "vecchie forze" della politica italiana, a cui il premier attribuisce il progetto della patrimoniale sugli immobili. Ai due tempi della odierna rappresentazione del premier seguono i due tempi della reazione. E al Tg2 risponde Bersani: "Bugiardo, è lui che vuole la patrimoniale".


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mercoledì 2 febbraio 2011

Le nuove promesse di Silvio Berlusconi

«Nonostante gli attacchi inauditi contro di me resto sereno e assicuro agli italiani che continueremo a lavorare per garantire soprattutto ai giovani una prospettiva di libertà e benessere». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in un’intervista al Tg1 delle 20:00.
Berlusconi ha ribadito poi il leit motiv di questi giorni per dare una «scossa all’economia» e riportare la crescita intorno al 3-4% in cinque anni: modificare l’articolo 41 della Costituzione, rilanciare il piano casa e il piano per il Sud. «Per tornare alla crescita economica l’Italia ha bisogno di una scossa, di un piano per la crescita che dovrebbe dare una grande scossa all’economia rendendola una delle più forti», ha detto il premier aggiungendo che «l’obiettivo è un incremento del Pil del 3%, magari del 4% in 5 anni». Berlusconi ha anche detto che il prossimo Consiglio dei ministri esaminerà «la modifica fondamentale dell’articolo 41 della Costituzione» per consentire alle imprese di fare fare tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge, senza autorizzazioni preventive ma con controlli ex post. «Finora troppi vincoli hanno creato un medioevo burocratico intorno alle imprese. Bisogna abbattere il muro, serve una vera rivoluzione liberale per liberare l’Italia da una mentalità statalista», ha detto ribadendo la volontà di rilanciare «il piano casa, la riforma dei servizi pubblici locali e daremo attuazione al Piano per il Sud» 

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Nel 2010 scoperti 8.850 evasori totali e quasi 4.500 finti invalidi o poveri

Il rapporto annuale della Guardia di Finanza: scovati redditi non dichiarati per quasi 50 miliardi di euro, sequestrati alla criminalità organizzata beni per oltre tre miliardi

ROMA - Redditi non dichiarati per quasi 50 miliardi di euro, 8.850 evasori totali, quasi 4.500 tra falsi invalidi e finti poveri, sequestri per oltre tre miliardi alla criminalità organizzata e per oltre 110 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi. Questi i dati principali del rapporto sull'attività della Guardia di Finanza nel 2010.  

 

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