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venerdì 11 febbraio 2011

Mubarak: "Rimango fino alle elezioni" Al Cairo esplode la rabbia della piazza

Il presidente passa i poteri al vice ma non si dimette, i manifestanti minacciano i palazzi del governo

IL CAIRO
Nessun annuncio di dimissioni, delega dei poteri al vice Omar Suleiman e rinuncia a candidarsi alle prossime elezioni, «libere e trasparenti». Chi si aspettava una svolta dal discorso in diretta televisiva del presidente egiziano Hosni Mubarak, è rimasto con un pugno di mosche in mano. Il rais ha ribadito che si farà seppellire nel suo Paese e che sarà lui a guidare la transizione e i manifestanti egiziani, riuniti a piazza al Tahrir dove hanno ascoltato le sue parole, hanno reagito lanciando scarpe contro il maxischermo e scandendo a gran voce la parola «dimissioni». Obama, temendo disordini, ha riunito il Consiglio di Sicurezza.

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giovedì 10 febbraio 2011

Gemelle scomparse: spunta ipotesi avvelenamento

Dall'esame del computer del padre emerge che l'uomo aveva visitato siti dedicati a questo tema 

MARSIGLIA - Un ulteriore aspetto inquietante, confermato dagli inquirenti, emerge dall'analisi del computer di proprietà di Matthias Schepps, il padre suicida delle due gemelline scomparse. Secondo quanto appreso, oltre ai siti sulle compagnie di navigazione tra Marsiglia e Propriano, in Corsica, l'uomo avrebbe visitato alcuni siti dove si trovano consigli e materiali per l'avvelenamento. Tutto questo può solo essere una inquietante coincidenza che però gli inquirenti prendono in considerazione.

Tra le ipotesi avanzate dal Parquet di Marsiglia, oltre ad una morte per annegamento (il padre potrebbe aver gettato le due bambine dal traghetto Scandola in navigazione notturna verso Propriano), l'uomo potrebbe aver ucciso le bambine, forse proprio avvelenandole, e chiuso i cadaveri nel bagagliaio della macchina sbarcata poi in Corsica. Per questo personale della polizia giudiziaria di Marsiglia e di Ajaccio hanno effettuato alcuni scavi in terreni limitrofi al porto di Propriano dove vengono condotte ricerche anche con l'ausilio delle unità cinofile. 

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Lavoro in nero, tremano le Croci

Genova


La Croce Azzurra Ca’ Nova sarà costretta a licenziare i suoi otto dipendenti per mettere in regola i diciotto volontari, tra autisti, impiegati e ausiliari che, secondo la Direzione provinciale del lavoro, per mesi e mesi hanno lavorato sulle ambulanze in nero. È l’effetto inevitabile, a sentire il presidente Duilio Romei, del verbale firmato dai carabinieri dell’ispettorato che ha fatto le somme e presentato il conto: un milione 397 mila e 262 euro. Una sanzione che può valere come una condanna a morte.
E che rappresenta molto più del semplice richiamo all’ordine di una pubblica assistenza. Perché nel mirino dell’ispettorato del lavoro c’è l’intero sistema del soccorso. Che sulla carta si fonda sul volontariato ma che, nei fatti, sopperisce alla carenza di stimoli e di solidarietà e di risorse della Regione, con rimborsi spese più vicini a stipendi in nero (quindi senza garanzie e contributi).

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Lo stop alla festa per l'Unità d'Italia Gelmini: «Scuole aperte»

Dubbi sulla celebrazione, tensione nel governo Bossi: si lavori. La Meloni: non ci sono solo i soldi

ROMA - «Penso che il 17 marzo le scuole debbano restare aperte». Per il suo annuncio Mariastella Gelmini sceglie il Consiglio dei ministri: dopo Confindustria, la Lega ed il presidente dei garanti per le celebrazioni Giuliano Amato, anche lei si schiera per una festa dei 150 anni dell'unità nazionale passata al lavoro. «La ricorrenza - dice - potrà essere celebrata in classe durante l'orario normale dedicando una particolare attenzione a quel momento storico così importante. Un modo per dare più valore a questo appuntamento, altrimenti si correrebbe il rischio di considerarlo solo un giorno di vacanza in più». Per questo il ministero dell'Istruzione sta preparando una circolare che spiegherà alle scuole come comportarsi.

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Il viaggio a Sofia di Sara con Sgarbi sul jet del premier

Tensione tra i magistrati di Napoli e Milano. Il capo dell'ufficio partenopeo: nessuna connessione tra inchieste

NAPOLI - Le perquisizioni scattano all'alba e l'inchiesta sul giro di prostituzione napoletano che incrocia le feste del presidente del Consiglio vive una nuova giornata di alta tensione. Perché per ordine dei magistrati partenopei i poliziotti della squadra mobile entrano nelle case dei due presunti «reclutatori» e in quella della starlette Sara Tommasi, che frequentava Silvio Berlusconi e nello stesso periodo avrebbe accettato incontri a pagamento con facoltosi clienti in alcuni hotel della Campania. Portano via computer, agende. Poi interrogano per oltre due ore Giosuè Amirante, uno degli indagati, che accetta di collaborare, tanto che il suo verbale viene secretato. Nuovi sviluppi potrebbero arrivare dall'esame del materiale sequestrato, ma sui rapporti con la Procura di Milano cala il gelo. Perché il procuratore Edmondo Bruti Liberati appare quasi infastidito quando si ipotizza un'attività in comune con i pubblici ministeri partenopei, e questo costringe il capo dell'ufficio di Napoli a diramare una nota per precisare che «nessuna connessione emerge tra le due indagini e dunque è destituita di ogni fondamento la notizia di una riunione di coordinamento che si terrà nei prossimi giorni».

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«Berlusconi perseguitato da 17 anni» Spunta un decreto sulle intercettazioni

Il Cavaliere annuncia una legge del governo. Di Pietro: «Così dichiara guerra»

Il Pdl si stringe in difesa del proprio leader e attacca i magistrati: «Faremo di tutto per non tornare al 1994»

ROMA - Silvio Berlusconi ha annunciato che giovedì, a margine delle celebrazioni per la Giornata del Ricordo al Quirinale, intende parlare al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, anche alla luce degli ultimi avvenimenti relativi alle inchieste milanesi. Ma dalla presidenza della Repubblica arriva subito una precisazione: «Non risulta alcun incontro con il presidente del Consiglio». Insomma, se anche dovesse esserci uno scambio di battute tra il capo dello Stato e quello del governo, questo non sarà di tipo istituzionale. Che ci sia oppure no il faccia a faccia con Napolitano, il Cavaliere ha fatto sapere di essere pronto a dare battaglia. Tanto per incominciare, viene ipotizzato un decreto sulle intercettazioni per vietare in tempi stretti la loro diffusione e pubblicazione. E sarebbe proprio questo, secondo fonti pidielline citate dalle agenzie di stampa, il tema che il premier vorrebbe affrontare con l'inquilino del Colle.

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Niente "Caimano" a "Parla con me" Marano chiede un taglio, Moretti dice no

Nel corso del programma di Serena Dandini doveva andare in onda la sequenza finale del film. Ma il vicedirettore generale della Rai ha chiesto di ridurlo da 7 a 3 minuti. E il regista non ha voluto. L'Idv: "Censura preventiva, è emergenza democratica"

 

ROMA - Non andrà in onda stasera a Parla con me, il programma di RaiTre condotto da Serena Dandini, la sequenza finale del film Il caimano di Nanni Moretti. La decisione - a quanto si apprende - è stata presa dalla direzione di rete, d'accordo con il regista, dopo che il vicedirettore generale della Rai, Antonio Marano, ha chiesto di 'tagliare' la scena, riducendola da sette a tre minuti: un'indicazione con la quale Moretti non si è trovato d'accordo. Anche Dandini e tutto il team degli autori del programma si sono detti contrari a tagliare le ultime scene del film.

 

GUARDA La sequenza "incriminata" 1

 

 

"Rito immediato, ci sono prove evidenti" Il Pdl: "Pm, avanguardia rivoluzionaria"

Parte la richiesta dei pm al gip. Ruby indagata per false generalità. Perquisizioni nell'abitazione milanese di Sara Tommasi. Bossi con Berlusconi: "Guerra totale giudici-Parlamento". Il documento dell'ufficio di presidente del Pdl: "La Procura, avanguardia rivoluzionaria". Il Pd: "Toni da organizzazione terroristica"

 

MILANO - La Procura di Milano ha presentato al gip la richiesta di rito immediato a carico di Silvio Berlusconi per il caso Ruby. "C'è l'evidenza della prova" dicono i pm nella richiesta. E ribadiscono che la competenza non è del Tribunale dei ministri: "A seguito dell'esame degli atti ricevuti dalla Camera dei Deputati e da quelli depositati dalla difesa, si espongono le ragioni per le quali questo ufficio ritiene che in ordine alla concussione non sussiste ipotesi di reato ministeriale". La decisione dei pm nel perseguire il rito immediato fa infuriare Berlusconi, che minaccia: "Farò causa allo Stato". Persino Bossi, in genere cauto nei riguardi della magistratura, attacca frontalmente: "Hanno esagerato, vogliono lo scontro tra istituzioni. Tra giudici e Parlamento è guerra totale".

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mercoledì 9 febbraio 2011

Tg4: via Emilio Fede, Arriva Salvo Sottile?

Rumors su una successione alla direzione del Tg4 si rincorrono da anni. Più volte si è detto che gli stessi vertici Mediaset avrebbero voluto pensionare Emilio Fede per rinnovare il tg di Rete 4. Finora il Direttore ha potuto contare su un rapporto stretto con Silvio Berlusconi che ha sempre reso impossibile il passaggio di consegne.
Adesso la svolta sembra vicina e reale, tanto più che la notizia viene dalle pagine di Chi. E se lo scrive Alfonso Signorini significa che davvero il big bang  sta arrivando…

Berlusconi: «L'Italia ha un debito alto, ma i suoi cittadini sono "ricchi"»

Il governo approva il decreto sugli incentivi e le modifiche agli articoli 41, 97 e 118 della Costituzione

MILANO - Botta e risposta tra Berlusconi e Bersani sul piano di rilancio dell'economia approvata dal governo. «L'Italia è un Paese con un debito alto, ma i suoi cittadini sono "ricchi"», ha detto Silvio Berlusconi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto legislativo sugli incentivi e le modifiche degli articoli 41, 97 e 118 della Costituzione. Quando si ha una psicologia da miliardario non si può capire come vive il Paese», ha replicato il segretario del Pd. 

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17 marzo,Bossi: "Si deve lavorare"

Festa su Unità sentita in modi diversi

"Sì, si deve lavorare".E' la risposta laconica del leader della Lega Umberto Bossi sulla festività del 17 marzo, giorno del 150° anninversario dell'Unità d'Italia. Per il ministro la festa "sarà percepita con intensità diversa a seconda dei luoghi". Il giorno prima l'altro ministro leghista, Roberto Calderoli, si era dichiarato contrario alla festività dell'Unità d'Italia auspicando l'apertura degli uffici pubblici.

17 marzo,Bossi: "Si deve lavorare" 

La Russa: "Festa già decisa, non si lavora"

"Certo che non si va a lavorare. Si va a lavorare per fare qualcosa di più grande e di più bello, per cementare quello che è un sentimento comune di tutti gli italiani. Un lavoro intellettuale, morale ed etico che vale piu' di una giornata lavorativa". Lo aveva detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa martedì a proposito delle polemiche legate all'istituzione della festa del 17 marzo per celebrare l'Unità d'Italia. "Oltretutto - aveva aggiunto - lo dico alla Marcegaglia e agli altri, quest'anno si risparmia perché tutte le principali festività cadono di domenica e quindi rispetto all'anno scorso c'è un grande risparmio derivante da minori giornate festive".

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Innerhofer, SuperG d’oro rimonta e batte Reichelt



Christof Innerhofer
Alla vigilia avevano detto “non siamo pirla né scarsi”. Un azzardo? No. Perché è stato immenso Innerhofer con l’oro nel superG di Garmish .L’azzurro con una prova strepitosa recupera su Reichelt e sale sul podio più alto sul difficile tracciato di Garmish. Bronzo al croato Kostelic.
Prima medaglia d’oro quindi per lo sci azzurro ai Mondiali di Garmish. Christof Innerhofer, di 1’38”31, ha trionfato nel superG con una discesa strepitosa ha annichilito l’autriaco Hannes Reichelt, medaglia d’argento (+ 0,60). Il bronzo è andato al croato Ivica Kostelic (+ 0,72). Innerhofer è incredulo. «Sono emozionato - le sue prime parole -; è stato bellissimo. Sono riuscito a fare una grande gara. Sono partito deciso, mi sono detto ‘questa gara è ogni 2 anni e devi mettercela tutta. Ho subito provato a spingere bene all’inizio curva, ho fatto una manche perfetta, ho visto che a metà pista hanno sbagliato tanti e ho deciso di prendere una linea alta. È stato tutto perfetto. Speravo di arrivare sul podio e non ci posso ancora credere». 

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"Rito abbreviato, ci sono prove evidenti" L'ira del premier: "Eversori, violano legge"

Parte la richiesta dei pm al Gip. All'esterno un centinaio di sostenitori manifesta la propria solidarietà al Cavaliere. Perquisizioni in corso nell'abitazione milanese di Sara Tommasi e di altre persone coinvolte nell'inchiesta napoletana

MILANO - La Procura di Milano ha presentato al Gip la richiesta di rito immediato a carico di Silvio Berlusconi per il caso Ruby. Mentre fuori dal palazzo di Giustizia un centinaio di manifestanti espone striscioni pro-Berlusconi, i pm dunque procedono. "C'è l'evidenza della prova" dicono nella richiesta.  E ribadiscono che la competenza non è del Tribunale dei ministri: "A seguito dell'esame degli atti ricevuti dalla Camera dei Deputati e da quelli depositati dalla difesa, si espongono le ragioni per le quali questo ufficio ritiene che in ordine alla concussione non sussiste ipotesi di reato ministeriale".

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Nei verbali sesso, droga e camorra. Poi la soubrette scrisse: "Silvio, vergogna"

martedì 8 febbraio 2011

Feste con le ragazze, il caso Tommasi Vertice tra i pm di Napoli e Milano


NAPOLI — C’è una girandola di contatti e appuntamenti nelle intercettazioni disposte dalla Procura di Napoli sul giro di prostituzione che incrocia quello delle feste del presidente del Consiglio. Perché coinvolge il mondo che ruota attorno a Sara Tommasi, la starlette che partecipava alle serate organizzate nelle residenze di Silvio Berlusconi, ma anche a incontri a pagamento in alcuni alberghi del capoluogo partenopeo. Le telefonate rivelano i legami della ragazza con politici, dirigenti della televisione, manager, in una ricerca continua di soldi e successo. Ma fanno soprattutto emergere il filo che porta fino alla scuderia di Lele Mora, della quale Tommasi fa parte da anni, e a Fabrizio Corona. È V. S., conosciuto come «Bartolo» e indagato per un traffico di euro falsi oltre che per induzione alla prostituzione, l’uomo che si occupa di «gestire» la ragazza in città in cambio di una mediazione di mille euro a volta. Lui lavora nel settore della pubblicità, ha contatti frequenti con Corona e con lui parla anche dello smercio di banconote fasulle. Lei nelle telefonate con lo stesso Bartolo e con altri amici racconta invece che cosa avviene ad Arcore, parla di «Lele», svela che «lui ci stordisce, ci mette delle cose nei bicchieri». E così fornisce riscontro a quanto è già contenuto nel fascicolo avviato dai magistrati di Milano. Non a caso entro un paio di giorni ci sarà un incontro tra i pubblici ministeri delle due città per uno scambio di atti e per la messa a punto di una strategia comune in vista di un interrogatorio della giovane che dovrebbe essere fissato al più presto. 

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Gli sms di Sara Tommasi a Berlusconi

 

 

Giovane uccisa, sentiti i colleghi

Cuneo, nessuna forzatura su porta casa

E' giallo nel Cuneese intorno alla morte della 19enne marocchina uccisa lunedì con sedici coltellate all'addome. L'attenzione degli inquirenti è su alcuni particolari che potrebbero portare all'omicida. Nella casa in cui si è consumato il delitto non sono stati rilevati segni di effrazione: la ragazza, quindi, molto probabilmente conosceva chi è entrato nell'appartamento. Sentiti alcuni connazionali e colleghi della giovane.

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Kubica fa ancora progressi I medici: "Ottimismo sul recupero"

I parametri vitali del pilota polacco, che risponde a tutti gli stimoli, sono nella norma. Nei prossimi giorni altre operazioni. Dovrebbe essere dimesso tra 2-3 settimane. Bouiller, responsabile della Lotus-Renault: "In attesa di capire se Robert tornerà a correre, cerchiamo un sostituto". Proseguono le indagini sull'incidente

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L'incidente simulato: il video

 

Ruby, domani la richiesta di giudizio immediato E spuntano le foto di Noemi minorenne

"Oggi pomeriggio decideremo se solo per concussione o anche per prostituzione minorile" rivela il procuratore. L'inchiesta di Napoli resta separata. Il Pd smentisce la richiesta di audizione della giovane marocchina

MILANO - La procura di Milano domani inoltrerà la richiesta di giudizio immediato per Silvio Berlusconi indagato per la vicenda Ruby. Lo ha detto il procuratore Edmondo bruti Liberati. I magistrati quindi si prendono un'altra giornata di riflessione per valutare se chiedere il giudizio immediato per entrambe le accuse che riguardano il premier: la concussione e la prostituzione minorile, o, come era stato ventilato nei giorni scorsi, chiederlo solo per la concussione. "Oggi pomeriggio faremo una riunione conclusiva" rivela il procuratore. Che precisa: "'Non c'è nessuna seconda parte lesa". Un riferimento diretto alla possibilità che nel capo d'imputazione possa essere indicata come parte lesa oltre a Ruby, l'altra ragazza all'epoca dei fatti minorenne, Iris Berardi. Quest'ultima sarebbe stata presente nella residenza di Arcore, secondo i magistrati, la notte tra il 12 e il 13 dicembre del 2009. 

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Gb, anziana a colpi di borsetta contro i ladri

A Northampton sei ladri stanno svaligiando una gioielleria, sfondando le vetrine con pesanti mazze: ad accorgersene una anziana signora che, unica tra l'indifferenza della gente, borsetta alla mano attacca i malviventi mettendoli in fuga. Solo a quel punto intervengono altri passanti, che bloccano uno dei ladri. Quattro di loro finiranno in manette. 

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Riccò, autoemotrasfusione Ora rischia la radiazione

 Il modenese avrebbe utilizzato una sacca del suo sangue che conservava in frigo da 25 giorni. Da qui il malore per il conseguente blocco renale ed il ricovero d'urgenza. La Procura ha aperto un fascicolo
di EUGENIO CAPODACQUA 

MODENA - Evidentemente non è bastata la squalifica, non sono bastati i buoni propositi del ritorno per un ciclismo diverso ("Vincerò il Giro e lo farò senza doping", aveva dichiarato lo scorso 11 gennaio), non è bastato aver tradito quella marea di tifosi che si era conquistato con imprese al Giro ed al Tour. Riccardo Riccò sembra proprio esserci ricascato. Il malore che ha colpito il corridore sabato scorso (il padre ha riferito di un blocco renale e di un edema polmonare) sarebbe stato generato da una autoemotrasfusione di sangue (vietatissima) che si era precedentemente prelevato e che conservava in frigorifero. Lo stesso Riccò, in stato di choc, lo avrebbe rivelato al medico di "aver fatto da solo una autotrasfusione di sangue che si era procurato e conservava nel frigo di casa da 25 giorni", preoccupato "per la cattiva conservazione del sangue che si era rimmesso". Così fosse, a parte le conseguenze del gesto sul fisico, il recidivo corridore sarebbe a rischio di radiazione. Il bollettino medico è atteso per le 17, ma intanto la Procura di Modena ha aperto un fascicolo conoscitivo della situazione.

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Federalismo,aut aut Lega: 'Nuove commissioni, oppure si stacchi la spina'

Calderoli alza la voce: rivedere le commissioni. Cena ad Arcore tra Berlusconi e Bossi

MILANO - ''Andremo a parlare con il presidente della Repubblica, ma non domani'': lo ha precisato Roberto Calderoli in un'intervista a Sky Tg24. Il ministro della Semplificazione rispondeva a una domanda sull'incontro programmato al Quirinale, con il presidente Giorgio Napolitano e Umberto Bossi, dopo i rilievi sul decreto per il federalismo municipale. ''Noi - ha aggiunto Calderoli - abbiamo sempre tenuto in grande considerazione il presidente della Repubblica e periodicamente, con Bossi, andiamo ad aggiornarlo sul cammino della riforma''. Il leader della Lega Umberto Bossi, secondo quanto si apprende, dovrebbe recarsi mercoledi' prossimo al Quirinale da Napolitano per fare il punto sul federalismo.

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Gemelle scomparse:viste solo in Svizzera

La polizia del cantone di Vaud non ha nessuna notizia

(ANSA) - BARI, 7 FEB - La polizia non ha per ora alcuna testimonianza della presenza delle piccole Alessia e Livia Schepp Lucidi in Svizzera, Francia o Italia dopo il 30 gennaio scorso, alle 13, quando si trovavano nel sobborgo svizzero di St-Sulpice, nei pressi della casa del loro padre. Lo spiega polizia del Cantone di Vaud, di cui fa parte Losanna, dove risiedono i coniugi Schepp Lucidi.

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Morto J. P. Getty III, la sua una vita di eccessi

Rapito da ragazzo in Italia, fu diseredato dal nonno per la vita dissoluta

ROMA - Una vita distrutta dalla droga e dai miliardi di famiglia: John Paul Getty III, nipote del magnate americano del petrolio John Paul Getty, e' morto a 54 anni in una villa del Buckinghamshire, in Gran Bretagna, circondato dalle cure della madre Gail, dei fratelli minori, del figlio Balthazar. Getty III era da tempo malato, paralizzato e quasi cieco, prigioniero delle conseguenze di un ictus provocatogli da un'overdose di oppio, valium e metadone a soli 24 anni, ma anche vittima di un'infanzia infelice, affamata di affetti, e poi del trauma di cinque mesi nelle mani della 'ndrangheta e dal taglio di un orecchio.

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lunedì 7 febbraio 2011

Bruti: "Giudizio immediato non oggi" si indaga su una nuova minorenne

I pm titolari stanno ancora lavorando per sistemare le carte. L'orientamento è di puntare solo per il reato di concussione. La prostituzione minorile, invece, dovrebbe riguardare non più solo Ruby ma anche una seconda ragazza. Non sono previsti contatti con la procura di Napoli

MILANO - E' probabile che la richiesta di giudizio immediato per il premier Silvio Berlusconi, indagato a Milano per il caso Ruby, non venga inoltrata oggi. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati.

I pm titolari del fascicolo si sono riuniti anche questa mattina e stanno ancora lavorando per sistemare le carte e definire la questione giuridica relativa alla separazione dei reati, in modo tale da inviare al gip, questo è l'orientamento, la richiesta di giudizio immediato per Berlusconi solo per il reato di concussione.

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Kubica ferito in un rally la carriera è a rischio

Il pilota polacco della Renault ha perso il controllo della sua Skoda Fabia durante una prova di trasferimento. L'auto è andata a schiantarsi sul muro di una chiesa. Il pilota ha fratture multiple e rischia di perdere una mano. Illeso il navigatore

 

GENOVA - Il pilota polacco Robert Kubica, 26 anni, è rimasto gravemente ferito intorno alle 9 di questa mattina durante una prova di trasferimento del Rally delle Ronde di Andora, in provincia di Savona. Un intervento chirurgico di sette ore ha ridotto le fratture e un' emorragia interna. A Kubica sono stati diagnosticati traumi multipli e diverse fratture, la più grave alla mano destra, ma anche al femore e al polso. La prognosi è riservata ma il pilota non sarebbe in pericolo di vita anche se i medici non si sbilanciano sulla possibilità di recupero della funzionalità della mano destra, indispensabile per tornare al volante di una monoposto. "I chirurghi hanno cercato di ripristinare la funzionalità della mano destra. Hanno rivascolarizzato l'arto e riparato l'impianto osseo, hanno dovuto pensare alle funzioni muscolari ma Robert ha una tempra molto forte e ce la farà". Lo ha detto il manager di Robert Kubica uscendo dall'ospedale di Pietra Ligure.

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La protesta arriva ad Arcore Scontri tra manifestanti e polizia

Cartelli e striscioni goliardici, per chiederne le dimissioni. Poi un centinaio di persone cerca di arrivare alla villa del premier: spintoni, manganellate e cariche. Arrestati due manifestanti, alcuni feriti. Il Popolo Viola si dissocia dalle violenze. Capezzone attacca Repubblica
 

 
ARCORE - Prima messaggi e cartelli goliardici. "Se ti facessero una statua ad Arcore, noi saremmo i tuoi piccioni" si leggeva all'ingresso della villa municipale. Un raduno allegro e festante, con musica e canzoni. Poi, a fine manifestazione, un gruppo ha cercato di avvicinarsi a Villa San Martino, residenza di Silvio Berlusconi. Manganelli, cariche. E ancora incidenti in serata, dopo il tentativo di un blocco stradale. Due manifestanti sono stati arrestati dalla polizia con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale: saranno processati per direttissima. Uno di loro appartiene all'area anarchica. Un funzionario di polizia è rimasto ferito. Altri due agenti e tre carabinieri sono rimasti contusi e sono stati accompagnati in ospedale a Milano. Contuso negli scontri anche un giornalista.

L'iniziativa organizzata, grazie al tam tam sul web, dal Popolo Viola e da altre associazioni, ha avuto quindi due facce: prima la festa e la rabbia, poi gli scontri, causati da una piccola minoranza.


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