«Berlusconi perseguitato da 17 anni» Spunta un decreto sulle intercettazioni
Il Cavaliere annuncia una legge del governo. Di Pietro: «Così dichiara guerra»
Il Pdl si stringe in difesa del proprio leader e attacca i magistrati: «Faremo di tutto per non tornare al 1994»
ROMA - Silvio Berlusconi ha annunciato che giovedì, a margine delle celebrazioni per la Giornata del Ricordo al Quirinale, intende parlare al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, anche alla luce degli ultimi avvenimenti relativi alle inchieste milanesi. Ma dalla presidenza della Repubblica arriva subito una precisazione: «Non risulta alcun incontro con il presidente del Consiglio». Insomma, se anche dovesse esserci uno scambio di battute tra il capo dello Stato e quello del governo, questo non sarà di tipo istituzionale. Che ci sia oppure no il faccia a faccia con Napolitano, il Cavaliere ha fatto sapere di essere pronto a dare battaglia. Tanto per incominciare, viene ipotizzato un decreto sulle intercettazioni per vietare in tempi stretti la loro diffusione e pubblicazione. E sarebbe proprio questo, secondo fonti pidielline citate dalle agenzie di stampa, il tema che il premier vorrebbe affrontare con l'inquilino del Colle.
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