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lunedì 21 febbraio 2011

Malpensa, terrore per una sparatoria bloccati i check-in e i voli in partenza

Un cittadino tunisino, forse in preda a un raptus, ha sfondata una vetrata dell'aeroporto


Sparatoria nell'area check-in al Terminal 1 dell'aeroporto lombardo di Malpensa. Una persona è stata ferita a un piede a colpi d'arma da fuoco sparati da un poliziotto. I voli in arrivo sono tutti regolari, assicurano dalla Sea, mentre sono stati bloccati i check-in e quindi gli aerei in partenza.

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La Roma nel caos, Ranieri si dimette

Il tecnico lascia l'incarico dopo la clamorosa sconfitta contro il Genoa: "Dopo questa partita ritengo sia giusto dare un segnale". Contestazione a Trigoria all'arrivo della squadra: insulti e lanci di di lattine e bottigliette contro il pullman

di MATTEO PINCI

ROMA - La Roma è in caduta libera, frantumata a Genova dopo aver essere andata in vantaggio di tre reti. La scossa la dà Ranieri, che lascia la panchina. Il tecnico a fine partita si è dimesso: "Al fischio finale dopo una partita vibrante, sono andato negli spogliatoi per ringraziare la squadra per la prestazione ed ho deciso di rassegnare le dimissioni. Fino ad oggi ho sempre pensato al bene della Roma, della società e della squadra. Oggi siamo entrati in campo con la voglia di lottare e vincere, per tutti quelli che amano la maglia e la città. Ogni minuto della mia giornata è per la Roma, ho sempre detto che per me una sconfitta faceva più volte male, ma veder i miei ragazzi lottare fino alla fine e perdere mi scuote nel profondo. Ringrazio tutti i tifosi e la Dottoressa Sensi, insieme, nonostante le difficoltà, abbiamo fatto un grande lavoro l'anno scorso e quest'anno - le parole di Ranieri riportate dal suo comunicato - Sono e rimango un uomo di campo e dopo una partita come quella di oggi, ritengo sia giusto dare un segnale, per amore di questi colori e spero che questa mia decisione sia utile a spronare la squadra. Lo sport e il calcio hanno dei valori che per me e per chi ci mette lavoro e passione, sono la vita". La squadra è arrivata in serata a Trigoria ed è stata accolta dalla contestazione di un centinaio di tifosi. Lanciate bottigliette e lattine contro il pullman. Il centro giallorosso è blindato con poliziotti in tenuta antisommossa.  

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domenica 20 febbraio 2011

"Libia, i morti sono oltre 285" Razzi contro i manifestanti

Il bilancio, superiore a quelli forniti dalle organizzazioni internazionali, arriva da fonti mediche. Contestazione senza precedenti nel paese di Gheddafi, che cerca di resistere con la forza alle proteste libertarie. A Bengasi rpg sparati sulla folla. Gruppo islamico ha preso in ostaggio poliziotti e civili nell'est del Paese. Tripoli minaccia l'Europa di interrompere la collaborazione sull'immigrazione. La Farnesina: "Non partite"

TRIPOLI - Gravissimo il bilancio delle violenze in Libia: se Human Rights Watch, l'organizzazione per la difesa dei diritti umani basata a New York, alza a 104 il numero di morti registrati a Bengasi in quattro giorni di scontri fra manifestanti anti-regime e forze di sicurezza, le cifre riferite da fonti giornalistiche sono ancora più allarmanti. Il sito del quotidiano britannico Independent segnala la circolazione di "altre informazioni", secondo cui ci sono "200 morti e più di mille feriti": lo riferisce al quotidiano un testimone, Ahmed Swelim, il cui cugino lavora in ospedale. E fonti mediche dell'ospedale di al-Jala di Bengasi hanno riferito che i morti sono 285 e oltre 700 i feriti. Lo ha detto il medico Nabil al-Saaiti, che, in un collegamento telefonico con l'emittente qatariota, spiegando che "ieri agenti della sicurezza di origine africana reclutati dal regime hanno aperto il fuoco contro i manifestanti e il numero dei morti è tale che non riusciamo a metterli tutti nella camera mortuaria dell'ospedale per identificarli". 

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Primo Maggio, partiti e sindacati contro il ministro Calderoli

«No all'abolizione della festa dei lavoratori». Dissensi anche nella Lega, Salvini si smarca


Il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli

ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
Roberto Calderoli vorrebbe far saltare anche la festa del Primo Maggio; una boutade o forse un’«eresia», come spiega lui proprio dalle colonne de La Stampa. Fatto sta che - prevedibilmente - la sua provocazione cade su un terreno fertile, e subisce una valanga di repliche negative. Sindacati, partiti, ma anche altri esponenti della Lega dicono di no al ministro della Semplificazione. Che aveva spiegato - in nome, apparentemente, delle necessità economiche che fosse per lui «pure la festa dei lavoratori andrebbe celebrata lavorando». Altra questione, quella della Festa del 17 marzo: ieri il premier Silvio Berlusconi alla fine concede, sia pure senza molto entusiasmo: «Credo valga la pena di festeggiare». E mentre Giuliano Amato, presidente del Comitato per i 150 anni, afferma che è un «peccato essere approdati a una scelta non condivisa».

 

Belen Rodriguez in trasferta vince il derby contro le italiane

L’argentina ha dimostrato grinta e intelligenza meglio della snob Bellucci e della rigida Canalis

MICHELE BRAMBILLA
INVIATO A SANREMO
Sul podio dei vincitori di questo Sanremo c’è sicuramente anche Belen Rodriguez, della quale prima del festival – diciamo la verità – si diceva: è una bonazza, ma quanti neuroni avrà nel cervello? Vista e sentita per una settimana, non solo sul palco ma anche e soprattutto negli incontri quotidiani con la stampa, certi pregiudizi sono andati in frantumi e la domanda che sorge spontanea ora è un’altra: ma che cosa c’entra una così con Fabrizio Corona?
 
La Rodriguez ha vinto il confronto con la Canalis, la quale (viceversa) prima del festival era considerata, delle due, quella intelligente e acculturata, tanto che si ipotizzava la seguente divisione di compiti: Belen ballerà, Elisabetta parlerà. E infatti ha parlato, ha perfino intervistato Robert De Niro, ma l’impressione che ha suscitato è tale da far sorgere anche qui una domanda spontanea: ma che cosa c’entra George Clooney con una così?

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Ragazzina salvata dallo stupratore la cagnetta Briciola lo fa incastrare

Milano, cagnolina abbaia e spaventa il padrone che sta violentando una 14enne

Grazie alla cagnetta del suo aggressore che si è messa ad abbaiare, una ragazza di 14 anni, a Milano, è riuscita a divincolarsi dalle grinfie del suo stupratore, un uomo di 40 anni che l’aveva adescata in un parco della periferia milanese e che è stato arrestato. La vicenda, accaduta nel settembre scorso, si è risolta ieri con l’arresto dell’aggressore.

A interrompere l’uomo mentre stava ormai abusando della ragazza, infatti, è stata proprio la sua cagnetta, una meticcia di nome Briciola, che si è messa ad abbaiare così forte e con tanta insistenza da bloccare l’azione del suo proprietario permettendo alla quattordicenne di colpirlo e di allontanarsi.


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Berlusconi: "Riformeremo la Consulta" Nuovo affondo contro magistrati e Fini

Il premier interviene telefonicamente a un convegno del Pdl a Cosenza: "Mi vogliono eliminare con l'arma giudiziaria, ripresenteremo tutti i provvedimenti sulla giustizia". Per la Consulta annuncia: "Servirà il quorum di due terzi per abrogare le leggi". Finocchiaro, Pd: "Se può governi, altrimenti dimissioni"

 

ROMA - Silvio Berlusconi è intenzionato ad andare avanti con la riforma della giustizia e annuncia che la maggioranza ripresenterà tutti i provvedimenti in materia, "dalla divisione degli ordini, ai due Csm, al metodo di elezione dei membri del Csm". La rifondazione del sistema giudiziario delineata dal premier in un intervento telefonico a un convegno del Pdl a Cosenza coinvolge anche la Corte costituzionale: "Saranno necessari i due terzi dei componenti per abrogare le leggi in modo da evitare che si ripetano le situazioni oggi, quando il Parlamento discute una legge, la approva e se non piace ai magistrati di sinistra, la impugnano davanti alla Consulta che, essendo costituita in prevalenza da giudici che provengono dalla sinistra, la abroga anche se è una legge giusta e giustissima".

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sabato 19 febbraio 2011

La rivolta in Libia, sono 84 i morti negli scontri Berlusconi: "Non voglio disturbare Gheddafi"

Nella notte bloccato il traffico internet in tutto il paese. Tensione in Algeria, migliaia in piazza e la polizia carica i manifestanti: in coma un deputato. Il re del Bahrein chiede di avviare il dialogo con l'opposizione, i blindati lasciano piazza delle Perle a Manama. Obama: "Basta violenze". Un morto in Yemen. Giallo su Ben Ali: "L'ex presidente tunisino è morto", ma non ci sono conferme

TRIPOLI - Sarebbero almeno 84 le vittime degli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti che da tre giorni infiammano la Libia. E' la cifra fornita dall'organizzazione umanitaria Human Rights Watch citando testimonianze di fonti mediche e di residenti. Ieri sera Amnesty international aveva parlato invece di 46 morti. "Le autorità libiche devono porre fine immediatamente agli attacchi contro i manifestanti pacifici e proteggerli da gruppi antigovernativi", si legge in un comunicato dell'organizzazione umanitaria che ha sede a New York. 


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«Vecchioni è il più votato» E scoppia il putiferio

Il rappresentante di Rai Trade, Sebastian Marcolin
Incredibile errore durante la conferenza stampa del festival: «Roberto Vecchioni è stato il più televotato», ha detto un rappresentante di Rai Trade, Sebastian Marcolin, a cui è affidata la gestione operativa del contratto con le compagnie telefoniche. Il direttore artistico del festival Gianmarco Mazzi, visibilmente indignato: «non si doveva dire, il voto è ancora in corso. È un errore grave, non si può fare una leggerezza del genere, qualcuno verrà danneggiato, dovevate limitarvi a dare i dati generali».
Come se non bastasse, Marcolin ha aggiunto che la maggioranza dei voti arrivata a favore di Vecchioni provengono dalla Lombardia e dal Piemonte.

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Mons. Rigon: «Omosessualità, un problema da estirpare»

«L’omosessualità è un problema che va estirpato ai primi sintomi attraverso sedute di psicoterapia». Così mons. Paolo Rigon, Vicario Giudiziale della diocesi di Genova, a margine dell’apertura dell’anno giudiziario del tribunale ecclesiastico regionale ligure. Rigon si è soffermato con i giornalisti che gli chiedevano spiegazioni di un passaggio della sua relazione dedicata alla fedeltà coniugale. «Un matrimonio celebrato per nascondere l’omosessualità di un individuo è destinato a naufragare» ha detto Rigon, che ha poi dichiarato: « Se parliamo di questo argomento siamo sempre presi male. Il nostro intento è quello di far passare il messaggio che il problema dell’omosessualità è indotto. Parliamoci chiaro, omosessuali non si nasce se non in rarissimi casi di disfunzioni ormonali o fisiche. L’omosessualità è indotta e dunque bisogna prenderla dall’inizio. Perché se presa dall’inizio si può superare, ma bisogna prenderla dall’inizio, cioè dal momento che ci si rende conto del problema. Come? Attraverso psicoterapia. Se la psicoterapia viene affrontata nella prima adolescenza, se il problema si pone, è un problema che si risolve. Il nostro consultorio familare affronta parecchie volte questo tema e ci riesce anche. Quando purtroppo l’omosessualità è incancrenita è difficile estirparla».

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L'uomo più anziano d'Italia

Si chiama Giovanni Ligato l'uomo più anziano d'Italia, abita a Ventimiglia. Oggi compie 110 anni. Nato a Palizzi Superiore (Reggio Calabria), il 18 febbraio del 1901, da una famiglia di 13 figli, Giovanni si è trasferito nell'ottobre del 1957, a Ventimiglia, per motivi di lavoro (era innestatore di piante) e con lui anche la famiglia: la moglie Santa (morta due anni fa a 94 anni fa) e i 7 figli. La sua ricetta di lunga vita: "Ho sempre mangiato prodotti naturali, mai surgelati. Sulla tavola non devono mancare la verdura, la frutta fresca e del buon vino. Sono arrivato a questa bella età vivendo alla giornata, accettando il bello e il brutto che la vita ci riserva. L'importante è la serenità interiore, essere in sintonia con se stessi e mantenere sempre un buon rapporto con la famiglia" (foto da Sanremo news)

Le foto

AFFITTOPOLI Trivulzio, ecco la lista completa

Milano, svelata la «lista» del Trivulzio Molti nomi noti tra gli inquilini|Foto

Tra gli inquilini spuntano anche molti nomi noti

Ci sono pure Carla Fracci, il dg del Milan Ariedo Braida, il nipote dell'ex sindaco Pillitteri e un Cordero di Montezemolo. Il giallo degli immobili mancanti dalla lista
 

Pisapia: «Macchina del fango contro di me»

 

Primi nomi

 

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Libia, cresce la rivolta. Scontri, decine di vittime

Al Baida in mano ai manifestanti, via l'esercito. Impiccati due poliziotti. Facebook inaccessibile

TRIPOLI, 18 FEB - Due poliziotti sono stati impiccati da manifestanti ad al Baida. Lo riferisce il giornale online Oea, vicino al figlio riformista del leader libico Muammar Gheddafi, Seif. La città, 1.200 chilometri a est di Tripoli, sarebbe di fatto nelle mani dei manifestanti e le forze della sicurezza hanno ricevuto l'ordine di lasciare la localita'. Lo riferisce una fonte della sicurezza libica, aggiungendo che le forze di sicurezza si sono posizionate intorno alla localita' e controllano le vie di accesso in entrata e in uscita.

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venerdì 18 febbraio 2011

Milano, l’imprenditore con due prostitute minorenni e marocchine: lui lo arrestano

MILANO – Il reato del quale è accusato un imprenditore lombardo è lo stesso del quale è imputato Silvio Berlusconi. Ma gli esiti delle due vicende sono molto differenti. La notizia la racconta Davide Vecchi sul Fatto Quotidiano.

L’imprenditore si è voluto organizzare un bunga bunga con due prostitute marocchine e minorenni preparando due buste da 7mila euro. Ma la serata non è andata come voleva: le due lo hanno picchiato e derubato e tutti e tre sono finiti in Questura. Lui ora è accusato di istigazione alla prostituzione minorile, le ragazze, affidate dalla stessa pm minorile del caso Ruby, Annamaria Fiorillo, a un centro di prima accoglienza, sono in arresto.


La storia ha molte similitudine con la vicenda di Arcore e magari l’imprenditore voleva proprio imitare Berlusconi. Solo e in cerca di “relax” ha contattato le due minori promettendo loro 300 euro. Vanno in albergo, in due stanze diverse, le marocchine pensano in realtà di sfilargli ben 7mila euro, sapevano che l’imprenditore aveva quella somma con sé.


Lui entra nella loro stanza e loro due, per tutta risposta gli tirano un posacenere in testa. Le ragazze scappano, lui grida ed ecco che interviene la polizia. In Questura vengono arrestati tutti e tre, l’imprenditore con la stessa accusa del premier, anche se si è difeso dicendo di non sapere che le due fossero minori. Ma stavolta nessuna telefonata alla polizia ha potuto indicare una parentela illustre delle sue giovani prostitute.


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Festa del 17 marzo, si spacca il governo La Lega non firma: "Follia incostituzionale"

Unità d'Italia

Il Consiglio dei ministri istituisce il giorno festivo per i 150 anni dell'unificazione nazionale, ma i ministri del Carroccio si tirano fuori: Maroni assente, Bossi e Calderoli non votano. La Russa: Non c'è rottura, solo diversità di opinione. Ma l'opposizione attacca: "Vergogna, balletto indecente". Bersani: "Calcio al Paese". Anche il Papa parteciperà alle celebrazioni

ROMA - Dopo le polemiche delle ultime settimane 1, il Consiglio dei ministri ha deciso: il 17 marzo sarà festa nazionale. Decisione non indolore, visto che i tre ministri leghisti non hanno aderito. E al termine della riunione Roberto Calderoli è molto netto: "Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, un decreto legge privo di copertura (traslare come copertura gli effetti del 4 di novembre, infatti, rappresenta soltanto un pannicello caldo e non a caso mancava la relazione tecnica obbligatoria prevista dalla legge di contabilità), in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale". L'opposizione attacca: è una vergogna, dice Pierluigi Bersani, segretario del Pd. La divisione sulla celebrazione dell'Unità d'Italia è uno spettacolo indecente per l'Udc, mentre l'Italia dei Valori sottolinea, dietro le polemiche, la voglia di secessione della Lega. 

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Giustizia, il governo va avanti il premier rivuole la legge "bavaglio"

Il Cavaliere riunisce il governo, chiede tempi rapidi, rilancia sulle intercettazioni e punta sul vecchio testo senza le modifiche dei finiani. Sul tavolo anche il ripristino dell'immunità parlamentare. Anm: "Riforme punitive. Non ci intimidiscono"

ROMA - Giustizia, il governo insiste 1. Con il Consiglio dei ministri che approva all'unanimità la relazione del ministro della Giustizia Angelino Alfano sul ddl che contiene la riforma costituzionale della giustizia. E con l'annuncio di un Cdm straordinario che sarà convocato nei prossimi giorni per l'approvazione definitiva della riforma. Un comitato formato da ministri ed esperti si riunirà per approfondire i contenuti del testo. Da quello che filtra il premier punta anche a riprendere in mano il ddl sulle intercettazioni fermo alla Camera dei deputati, tornando però al testo originario, la cosidetta legge-bavaglio, vale a dire la versione precedente le modifiche imposte anche da finiani e centristi. Al momento tuttavia non è ancora chiaro se il ritorno al testo precedente le modifiche comporti degli emendamenti che facciano tornare al provvedimento così come era stato approvato dal Senato oppure se, pur modificandone l'impianto, il testo debba comunque essere sottoposto a un nuovo voto a Palazzo Madama.

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Fisco, in bar e alberghi il top del sommerso

In nero il 56%. Servizi domestici, colf e badanti volano oltre il 52%

ROMA - Il sommerso in Italia vale tra un minimo del 16,1% e un massimo del 17,8% dell'economia. Ma non per tutte le categorie.
Il record spetta al settore "alberghi e pubblici esercizi", per i quali si aggira attorno al 56,8%, che supera anche il "nero" dei servizi domestici di colf e badanti che si ferma al 52,9%. Testa a testa, invece, tra l'agricoltura (31,1% di sommerso) e il commercio (che è al 21,7%).

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Si schianta a 320 all’ora, illeso

Ha distrutto la sua Pagani Zonda di colore nero - una supercar da 1,2 milioni di euro - contro un guardrail dell’autostrada A10 subito dopo il casello di Spotorno, ed è uscito illeso dall’incidente.
Tutto è accaduto due notti fa, e la Polstrada ha ritirato la patente al giovane conducente della supercar italo-argentina, sulla cui identità vige il più stretto riserbo: si sa solo che ha 28 anni, che dovrebbe essere cittadino tedesco e che l’auto, con targa del Principato di Monaco, stava viaggiando in direzione di Genova.

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Benigni, ascolti record 15milioni davanti a tv

Oltre 12 milioni la media della lunghissima serata

SANREMO - Boom di ascolti ieri sera per la serata del Festival dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia che ha ospitato anche il ciclone Roberto Benigni: la prima parte (20:40 - 23:21) ha tenuto davanti alla tv 15 milioni 398 mila spettatori pari ad uno share del 50.23%. La seconda parte della terza serata del Festival (23:26 - 01:09) ha totalizzato invece 7milioni 529 mila spettatori e uno share del 53.21%. La media ponderata della serata è stata di 12 milioni 363 mila spettatori pari ad uno share del 50.90%, ben al di sopra della media ponderata della terza serata del Festival 2010 targato Clerici (46%), e del Festival 2009 targato Bonolis (47,17%). Il principale competitor della serata di ieri, Annozero di Michele Santoro, ha totalizzato quattromilioni 250 mila spettatori e uno share del 14,13%.

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Cdm vara festa 17 marzo ma Calderoli: 'E' follia'

Il leghista: 'Decreto incostituzionale'. La Russa, 'Nessuna rottura con Lega, ma serve rispetto'

 ROMA  - Il Consiglio dei ministri ha deciso: il 17 marzo sarà festa nazionale. Lo si è appreso da fonti governative.
Il decreto legge che considera giorno festivo il 17 marzo 2011 prevede che "al fine di evitare nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica e delle imprese private, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150/o anniversario dell'Unità d'Italia".

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Massacro Novi, sono passati 10 anni

Omar e' gia' uscito di prigione, Erika deve aspettare ancora 

Massacro Novi, sono passati 10 anni

Erika De Nardo conta ormai i giorni che le mancano per tornare in liberta'. Fra un anno potra' lasciare il carcere dove sconta la pena per l'omicidio della madre e del fratellino, compiuto a Novi Ligure dieci anni fa, il ventun febbraio duemilauno.
Susy Cassini, quarantuno anni, e il figlio Gianluca, undici, furono uccisi con novantasette coltellate da Erika, allora sedicenne, e dal suo fidanzatino Omar, un anno piu' vecchio. Lui e' tornato in liberta' l'anno scorso, ha lasciato il Piemonte e spera che nessuno piu' lo cerchi. Erika aspetta la liberazione, avrebbe confidato di volersi costruire una famiglia e diventare mamma.
A Novi si dice che il padre si prepari a riaccoglierla, nella villetta degli orrori dove e' tornato a vivere. Il decennale riapre le ferite di Novi. 'Furono giorni traumatici, c'e' voluto tempo per metabolizzare', ricorda il sindaco di allora.
Tutti avevano pensato che gli assassini fossero extracomunitari, e la rabbia monto'. 'I colpevoli sono albanesi entrati in casa per una rapina' aveva raccontato ai carabinieri Erika, presunta scampata alla strage. La ragazza sperava di depistare gli investigatori, ma la coppia fu incastrata da una cimice messa in caserma e da una telefonata: 'Ce la faremo, ci stanno credendo', aveva detto Erika a Omar. Ma la verita' era gia' stata scoperta. 

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Italiana rapita: audio al qaida dice che vive

DUBAI - Contiene un messaggio audio il "nastro" che la tv Al Arabiya ha reso noto di aver ottenuto sull'italiana rapita in Algeria da Al Qaida. "Sono io ... la donna italiana rapita mercoledì 2 febbraio 2011", dice in francese una voce femminile nel messaggio trasmesso dall'emittente satellitare. Al Arabiya riferisce di essere stata contattata da un portavoce di Al Qaida per il Maghreb islamico che ha rivendicato il sequestro della donna.
La turista era stata sequestrata da un commando armato nel Sahara algerino, 250 km a sud di Djanet, non lontano dalla frontiera con il Niger. L'8 febbraio scorso, alla Camera dei deputati, onorevole Riccardo Migliori aveva riferito che "da quanto informalmente appreso'', c'era ''un'atmosfera di cauto ottimismo'' e ''la fondata speranza'' che Maria Sandra Mariani ''sia in buone condizioni".

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Villa Certosa, foto e video

Esclusiva di "Chi" e "Giornale.it"

"Ecco le foto delle feste tanto chiacchierate": il settimanale Chi pubblica con questo titolo una serie di scatti relativi alle feste organizzate dal premier a Villa Certosa. "Le immagini che tutti avevano cercato e che finora nessuno aveva visto - spiega il rotocalco diretto da Alfonso Signorini - sono relative a veglione di San Silvestro 2008, cui ha partecipato Noemi Letizia con l'amica Roberta Oronzo". E uno degli ospiti ha documentato l'evento.

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Fini: "E' un momento difficile, ma Fli resta" Pontone e Rosso se ne vanno, Saia ci pensa

Il presidente della Camera: "Parliamo all'Italia, il voto ci dirà se la battaglia è vinta". Poi punta il dito contro "le tante armi seduttive di cui gode chi governa e dispone di un potere mediatico e finanziario che è prudente non avversare direttamente". L 'ex amministratore di An sta per formalizzare il suo addio al gruppo. Nasce il gruppo Autonomie: "Scissi dall'Udc". Guzzanti con i Responsabili.

 

ROMA - "Sarebbe davvero inutile negare l'evidenza: il progetto di Futuro e Libertà vive un momento difficile, sta attraversando la fase più negativa da quando, con la manifestazione di Mirabello, ha mosso i primi passi". Gianfranco Fini non nega le tensioni che scuotono il suo partito. E affida ad un articolo, che sarà pubblicato domani sul "Secolo d'Italia", il suo ragionamento facendo capire che, fallita la spallata parlamentare del 14 dicembre, Fli guarda ormai alle elezioni e a rafforzarsi nel territorio. E legando le fuoriuscite dal suo partito alle "tante armi seduttive di cui gode chi governa e dispone di un potere mediatico e finanziario che è prudente non avversare direttamente". Parole che fanno infuriare il Pdl: "Per l'ennesima volta leggiamo con sconcerto giudizi e insinuazioni sulla libera determinazione di membri del parlamento che il presidente della camera non dovrebbe permettersi per alcuna ragione" dice Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario al Senato. 

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Agente speciale Spada: le foto raccontano l'Italia violenta

Per raccontare la cronaca per immagini ci vuole talento. Il rischio è enorme: essere troppo didascalici o provocatori e, dunque, turbare chi guarda. Il 27 marzo del 2004, Annalisa Durante, 14 anni, è stata uccisa a Forcella, un'area di Napoli governata dal clan Giuliano. E' questo l'inizio del viaggio fotografico di Valerio Spada, che parte dalla storia di Annalisa per raccontare la difficoltà di essere femmine e crescere in uno dei luoghi più pericolosi d'Italia. Una zona dove a nove anni si sogna di entrare nel mondo dello spettacolo e a 13 o 14 anni spesso si è già madri, senza aver avuto diritto a un'adolescenza che, invece, è pienamente scontata anche solo a pochi chilometri di distanza. Il libro di Valerio Spada è appena uscito per Cross Editions in 500 copie, di cui 30 in edizione speciale con una fotografia originale. Pensato come un registro della polizia scientifica, porta le fotografie inserite di traverso, come se fossero state aggiunte in seguito. A curarne il design, l'olandese Sybren Kuiper (syb). Gomorrah Girl rientra nella selezione di MiCamera per il Festival di Kassel. La mostra sarà inaugurata il 25 febbraio fino al 19 marzo (Milano, via Medardo Rosso, 19). Le immagini di questa galleria sono in anteprima, e per gentile concessione di MiCamera, per Repubblica.it

Le foto