Omar e' gia' uscito di prigione, Erika deve aspettare ancora
Erika De Nardo conta ormai i giorni che le mancano per tornare in liberta'. Fra un anno potra' lasciare il carcere dove sconta la pena per l'omicidio della madre e del fratellino, compiuto a Novi Ligure dieci anni fa, il ventun febbraio duemilauno.
Susy Cassini, quarantuno anni, e il figlio Gianluca, undici, furono uccisi con novantasette coltellate da Erika, allora sedicenne, e dal suo fidanzatino Omar, un anno piu' vecchio. Lui e' tornato in liberta' l'anno scorso, ha lasciato il Piemonte e spera che nessuno piu' lo cerchi. Erika aspetta la liberazione, avrebbe confidato di volersi costruire una famiglia e diventare mamma.
A Novi si dice che il padre si prepari a riaccoglierla, nella villetta degli orrori dove e' tornato a vivere. Il decennale riapre le ferite di Novi. 'Furono giorni traumatici, c'e' voluto tempo per metabolizzare', ricorda il sindaco di allora.
Tutti avevano pensato che gli assassini fossero extracomunitari, e la rabbia monto'. 'I colpevoli sono albanesi entrati in casa per una rapina' aveva raccontato ai carabinieri Erika, presunta scampata alla strage. La ragazza sperava di depistare gli investigatori, ma la coppia fu incastrata da una cimice messa in caserma e da una telefonata: 'Ce la faremo, ci stanno credendo', aveva detto Erika a Omar. Ma la verita' era gia' stata scoperta.
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