Al via sabato da Liegi la Grande Boucle numero 99. Il britannico sembra
il maggiore ostacolo alla conferma in giallo dell'australiano, ma dietro
di loro il lotto degli outsider è nutritissimo. L'Italia punta sul
siciliano, ma sono da tenere d'occhio anche Frank Schleck, Gesink,
Valverde, van den Broeck, Rolland
di LUIGI PANELLA
ROMA - Sarà probabilmente un Tour destinato a
risolversi sui dettagli. Il percorso non è di quelli durissimi, e
mancano due uomini guida di livello assoluto come Andy Schleck - a causa
di una caduta - e Alberto Contador, impigliato nella ormai famosa
vicenda doping. Vero, il vincitore della passata edizione Cadel Evans è
presente ed ha tutte le intenzioni di confermarsi, ma la mancanza di un
incendiario di situazioni come Contador, scheggia impazzita anche quando
è arrivato lontano dal podio, è destinata a farsi sentire. Questione di
dettagli dicevamo. A meno di 'cotte' clamorose è difficile nel ciclismo
moderno fare la selezione tra i big sulle grandi salite, quindi le
famose tappe 'plaine', come le chiamano i francesi, saranno da prendere
con le molle: vento, lo stress di stare nelle prime posizioni per
evitare indesiderate selezioni figlie di qualche caduta, tutte cose che
possono incidere. Saranno nove le tappe di questo tipo, a fronte di 4
che possono essere definite accidentate, 5 di montagna, più il prologo e
due crono individuali.
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