Maroni: "Segretario senza tutele e commissari" Bossi: "Vedrò se mi imbrogliate". Poi piange
Nel giorno dell'elezione del suo successore, il Senatur attacca: "I
ladri stanno a Roma". Ma partono i fischi. Poi a Zaia: "Vedremo se mi
avete fatto imbrogli sullo statuto". L'ex ministro dell'Interno
rivendica pieni poteri: "Non sarò commissariato". "Via dalle poltrone
romane e dalla Rai". Infine il vecchio leader riprende la parola. Cita
la parabola di Salomone. E consegna il "bambino" all'erede
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