I quattro sub morti nella Grotta del Sangue a Palinuro avevano perso il senso d'orientamento: imprigionati dall''improvvisa oscurità determinata dalle acque fangose. Hanno cercato scampo senza decompressione
di DARIO DEL PORTO e VINCENZO RUBANOGli esami esterni effettuati stamani dal medico legale, il dottor Adamo Maiese, sui corpi dei quattro subacquei morti ieri nella Grotta del Sangue di Palinuro hanno confermato l'annegamento come causa del decesso. Le salme degli sfortunati escursionisti saranno restituite ai parenti domani mattina per rendere possibili i funerali. Non c'è stato bisogno dell'autopsia ma è stato sufficiente l'esame esterno dei corpi di Susy Cavaccini, Andrea Pedroni, Douglas Rizzo e Panaghiotis Telios per avere chiare le cause del decesso dei quattro sub. Una morte atroce, resa ancora più drammatica dal disperato tentativo di risalita (testimoniato dalla rottura dei timpani) senza alcuna tappa di decompressione, quando ormai scarseggiava la scorta di ossigeno nelle bombole. A imprigionare i quattro sub è stata quasi certamente l'improvvisa oscurità del cunicolo determinata dalle acque fangose.
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