Il box della Red Bull per un'ora ha supplicato Vettel di non correre rischi
La fotografia più nitida della superiorità della Red Bull e in
particolare di Sebastian Vettel è la trascrizione delle conversazioni
radio tra i box e il pilota tedesco. Il povero ingegnere di macchina
trascorre un'ora e mezzo a consigliare, pregare, supplicare, minacciare
Vettel perché vada più piano. L'ultimo messaggio, a un paio di giri
dalla fine, è di questo tenore: "Seb, tu non sai quando è troppo tardi.
Qui siamo molto preoccupati''. Seb in quel momento si stava facendo
beffe degli inseguitori: aumentava il ritmo, rallentava, ogni tanto
diceva ''ok'' all'ingegnere, tanto per rassicurarlo. L'unica difficoltà,
diciamo così, l'ha avuta al via per passare il compagno di squadra
Webber, apparso fin troppo arrendevole. La gara è finita in quel
momento. Nelle ultime due gare i rapporti di forza sono ridiventati
quelli dello scorso anno.
Per la Ferrari un paio di buone notizie: innanzitutto il secondo
posto nella classifica dei costruttori con sorpasso su una McLaren allo
sbando (Hamilton 10°, mentre Button è stato buttato fuori al via da
Kobayashi, ma partiva 11°). E poi la riapparizione di Felipe Massa,
che ha dimostrato di essere velocissimo, salvo alzare il piede
dell'acceleratore quando avvicinava il compagno di squadra.
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