Pagine

venerdì 30 novembre 2012

Terremoti, notte di scosse in Romagna

La terra trema anche su Pollino e Sila

ROMA - Notte di scosse in Romagna: sull'Appennino forlivese dalla mezzanotte scorsa se ne sono registrate 9, tre delle quali di magnitudo 3.1.

La terra è tornata a tremare anche sul Pollino, con un sisma di 3.2 gradi.

Due lievi scosse anche sulla Sila. In nessun caso si registrano danni a persone o cose.

Fonte: Ansa

 

Storico voto sulla Palestina all'Onu

Con 138 si'. Abu Mazen: 'Crediamo nella pace'. Netanyahu: 'Discorso ostile e velenoso'

di Ugo Caltagirone
In una giornata che sarà ricordata nei libri di storia, la Palestina diventa "Stato osservatore" dell'Onu. Esattamente 65 anni dopo il voto sulla spartizione della Terra Santa in due Stati (era il 29 novembre del 1947, e persino un giovedì), l'Assemblea generale delle Nazioni Unite si rende protagonista di un'altra giornata memorabile, approvando con 138 voti su 193 una risoluzione che il presidente dell'Anp Abu Mazen ha voluto con forza. E che i vertici dell'Autorità nazionale palestinese considerano solo un primo passo verso la nascita di un vero e proprio Stato e verso il riconoscimento della Palestina come Paese membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.

Continua qui

 

giovedì 29 novembre 2012

Ilva: Anche Genova a rischio. Decreto domani in Cdm

Monti: 'conciliare rispetto pm e occupazione' Operai in piazza a politici: siete solo parassiti

ROMA - Incontro a Palazzo Chigi tra il governo, le parti sociali e gli amministratori locali e l'azienda sul caso Ilva. Sono presenti il premier Mario Monti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà ed i ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera, dell'Ambiente Corrado Clini, del Lavoro Elsa Fornero, i sottosegretari allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti e al Lavoro Michel Martone. Partecipa il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante. Per la regione Puglia il presidente Nichi Vendola, insieme al sindaco di Taranto Ippazio Stefano. Per le parti sociali, sono presenti il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ed i segretari generali della Cgil Susanna Camusso, della Cisl Raffaele Bonanni e della Uil Luigi Angeletti; il segretario confederale dell'Ugl Paolo Varesi. Con loro i segretari generali dei sindacati metalmeccanici, Maurizio Landini (Fiom-Cgil), Giuseppe Farina (Fim-Cisl) e Rocco Palombella (Uilm).

Continua qui

 

Autoblu sindaco multata 85 volte

E' il primo cittadino di Brescia. Equitalia ora batte cassa: 21 mila euro

MILANO - Le auto blu sulle quali ha viaggiato il sindaco di Brescia Adriano Paroli (Pdl) tra il 2009 e 2010 sono state sanzionate per eccesso di velocità 47 volte. Altre 38 volte sono state sanzionate nel 2011. Ora Equitalia chiede 21 mila euro in cartelle esattoriali. A riportare la notizia alcuni giornali bresciani.

Continua qui

Vettel, Mondiale a rischio

Non si placano le polemiche sul Gp del Brasile che ha consegnato a Vettel il titolo Mondiale di F.1: anzi, la Ferrari ha chiesto ufficialmente alla Federazione internazionale dell’Automobilismo un chiarimento sul sorpasso da parte di Sebastian Vettel con la sua RedBull a discapito della Toro Rosso di Jean-Eric Vergne.

Il sorpasso incriminato (video)

Berlusconi “cancella” le primarie del Pdl

Il 16 dicembre forse una convention. Cicchitto: rammarico per l’occasione persa
 
Alessandro Barbera
Roma
Le primarie del Pdl non si fanno più. È questo l’esito quasi certo all’interno del centrodestra per evitare una scissione fra Berlusconi, i suoi fedelissimi e la parte del partito che fa riferimento al segretario Alfano. La decisione viene data per certa oggi da «Il Giornale» («Berlusconi ha convinto Alfano») e confermata da Maurizio Lupi - «Il 16 dicembre non si possono fare più» - e dal vicecapogruppo alla Camera Osvaldo Napoli: «Ormai non ci sono nemmeno i tempi tecnici». 

Continua qui

Primarie: Renzi e Bersani al "confronto finale" Matteo stoppa Casini. Il leader: siamo più forti

Faccia a faccia su RaiUno tra i due candati prima del ballottaggio. Il sindaco di Firenze attacca sulle alleanze, sui vuoti dei governi di centrosinistra e sul conflitto d'interessi. Bersani rivendica alcune delle sue leggi sul lavoro, stoppa il Monti-bis e avverte: "Quando abbiamo corso da soli ha vinto Berlusconi"

di MONICA RUBINO

Il video 

Instant poll Quorum-LaStampa.it. Renzi vince il confronto televisivo

 

Lo sciopero dei chierichetti

mercoledì 28 novembre 2012

Stangata su Google: deve 96 mln all'Italia

Il logo di Google









Il logo di Google
 
La Guardia di Finanza ha avviato una verifica fiscale "extraprogramma" nei confronti di Google Italia "finalizzata al riscontro del corretto adempimento degli obblighi fiscali in Italia". E' quanto afferma il Tesoro in risposta a un interrogazione del Pd, sottolineando che le verifiche riguardano Iva e redditi non dichiarati.
Risultano "elementi positivi di reddito non dichiarati per un importo di oltre 240 milioni di euro" da parte di Google Italia, nonché una Iva "relativa e dovuta per un importo pari ad oltre 96 milioni di euro": è quanto afferma la risposta del Ministero dell'Economia ad una interrogazione del deputato del Pd Stefano Graziano, citando gli accertamenti svolti dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Milano.

Continua qui

Slitta il termine per la dichiarazione Imu

A 90 giorni da pubblicazione del modello

Scadenza prorogata al 4 febbraio
Slitta al 4 febbraio il termine per la presentazione della dichiarazione Imu relativa al 2012. L’iniziale termine era fissato al 30 novembre. Lo rende noto il ministero dell’Economia in un comunicato. «L’articolo 9 del Dl 174 del 2012, come modificato durante l’iter parlamentare di conversione -si legge nella nota- ha fissato il termine per la presentazione della dichiarazione Imu relativa all’anno 2012 a 90 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto che ha approvato il modello di dichiarazione Imu, avvenuta lo scorso 5 novembre. Pertanto, l’attuale termine del 30 novembre per la presentazione della dichiarazione Imu relativa all’anno 2012, stabilito dall’articolo 13 del Dl 201 del 2011, è posticipato al 4 febbraio 2013, poiché il 3 febbraio cade di domenica». 

Fonte: La Stampa

Squinzi all'attacco sulla delega fiscale. Le norme a rischio: dall'Imu agli scontrini

Per il presidente di Confindustria il varo della norma è "civiltà giuridica". Ma lo stop del Senato mette a rischio diversi provvedimenti a cominciare dal contrasto d'interessi agli aiuti per le imprese

MILANO - La delega fiscale rischia di essere affossata al Senato dopo il rinvio in commissione Finanze deciso dalla riunione dei capigruppo proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto essere approvato dall'Aula di Palazzo Madama. Se anche il disegno di legge fosse approvato in extremis prima della fine della legislatura, il Governo non avrebbe comunque il tempo per esercitare le deleghe contenute. La delega dovrà essere sottoposta anche a una terza lettura alla Camera. Duro il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che non vuole alcun rinvio: "Il varo della delega è civiltà giuridica. I principi sono improntati a semplificazione, trasparenza e civiltà giuridica, sono i capisaldi di un cambiamento che il mondo delle imprese aspetta da anni e che sembrava finalmente vicino alla realizzazione".

Ecco le norme a rischio.

Scontrini. Rischia di saltare il contrasto di interessi tra contribuenti. Il governo proponeva di rendere deducibili scontrini e ricevute per incentivarne la richiesta da parte dei cittadini. Soprattutto in quei settori dove l'evasione è più alta. Si tratta, quindi, di un criterio per fare emergere la base imponibile attraverso l'emanazione di disposizioni per l'attuazione di misure selettive e indirizzate alle aree maggiormente esposte al mancato rispetto dell'obbligazione tributaria.

Catasto. La riforma del catasto prevede l'invarianza del gettito e quindi non porta aggravi per l'Imu. Prevista la determinazione di nuovi valori degli immobili insieme con le nuove aliquote e le eventuali deduzioni, detrazioni o franchigie. Contemplata anche la considerazione dei vincoli e degli oneri di conservazione per gli immobili storici e artistici nella riformulazione delle rendite.

 

Continua qui

Guarda dove sta piovendo...

Radar Italia

Camion in bilico su viadotto A26

Il rimorchio carico di pesticidi, a poca distanza scorre l'Orba. Parti del Tir sono fine sull'Ovada-Novi. Chiuse sia la corsia per Genova che l'ex statale.

Daniele Prato

Traffico in tilt, stamattina, sulla A26, per il ribaltamento di un camion in localita' Lercaro di Ovada. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante, che trasportava pesticidi, avrebbe impattato contro il new jersey in cemento per poi rimanere in bilico tra le due campate del cavalcavia sotto cui scorre la trafficata provinciale Ovada - Novi. Altre due auto sarebbero rimaste coinvolte nell'incidente. Alcuni parti del camion sono precipitate sulla strada sottostante, che e' stata chiusa. L'autista del camion, estratto dall'abitacolo dai vigili del fuoco, e' stato trasportato in ospedale. Anche uno degli automobilisti coinvolti sarebbe rimasto ferito.

Continua qui

Non va in carcere perché obeso

Pesa 200 chili, nessuna cella adatta
 
La condanna lo vuole in carcere per 4 anni e 8 mesi per aver rapinato un settantenne disabile e la sua badante. Ma con tutta probabilità Claudio Frison, 45enne di Mira (Venezia) in cella non ci andrà mai, perché obeso: pesa 200 chili. Frison aveva già accumulato vari anni per altre condanne, come riferisce in un articolo il Gazzettino del Nordest; ma in carcere non ci metterà piede, oltre che a causa del peso, anche per altre patologie giudicate più volte incompatibili con la detenzione, e che rendono la sua salute precaria. In questi anni infatti non è mai stato trovato un carcere in grado di accogliere l’uomo, le cui condizioni sono peggiorate. Non solo: il suo avvocato ha già annunciato che per lui chiederà la grazia.

Continua qui

Tromba d'aria e fulmine: crolli, 20 feriti e un disperso all'Ilva

Un autista racconta: 'Era come un tornado e sono fuggito'

Una tromba d'aria e un fulmine si sono abbattuti questa mattina sull'Ilva di Taranto, provocando crolli e una ventina di feriti. Il fulmine ha colpito il camino delle batterie 1 e 2 e sono caduti diversi quintali di cemento. Sono 20 i feriti lievi portati nell'infermeria dell'Ilva, due persone sono state condotte in ospedale dal molo. Lo rende noto l'Ilva che sottolinea che nello stabilimento "non c'è stato alcun incendio". "Le fiamme visibili dall'esterno sono relative agli sfoghi di sicurezza provocati dalle candele di sicurezza degli impianti".
Un operaio risulta disperso dopo la tromba d'aria. Secondo quanto si apprende dai vigili del fuoco, l'uomo era al lavoro nella cabina di una gru finita in mare dopo la tromba d'aria. A Taranto stanno arrivando le squadre dei sommozzatori per le ricerche. La direzione ha disposto immediatamente l'evacuazione dello stabilimento. Sul posto ci sono diverse ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia.

Il fulmine caduto su una delle ciminiere ha toccato due tralicci dell'alta tensione. Attualmente è bloccata la linea ferroviaria Bari-Taranto e i passeggeri di un treno sono in attesa di trasbordo su autobus per raggiungere Taranto. I feriti provocati dalla tromba d'aria sarebbero una ventina. La tromba d'aria che si è abbattuta sull'Ilva ha provocato il crollo di un capannone all'imbarco prodotti e della torre faro, è crollato anche il camino delle batterie uno e tre. Lo rende noto l'Ilva in una nota nella quale afferma che "al momento non si hanno notizie di infortuni" e che "non c'é evacuazione".

Continua qui 

La tromba d’aria si abbatte su Taranto (il video)

Grandine ad Alcamo, ricoveri per ematomi

Borghetto Vara (Sp), nuova allerta, ennesima evacuazione 

Ecco la prima neve in pianura al nord

 


 

Il mondo in un minuto - 27 novembre 2012

Le foto

La Sanità è in codice rosso. Spesa delle Regioni fuori controllo

di Marlowe 

La Sanità è in codice rosso. Ecco le ragioni. E non sono solo di bilancio. Il costo di una siringa sterile varia da 2 a 65 centesimi. Una protesi d'anca da 284 a 2.575 euro. I pasti giornalieri di un paziente da 9,40 a 50 euro. Quelli di un dipendente da 4,62 al quadruplo. Eppure l'intero paniere di beni e servizi vale, da solo, oltre un terzo della spesa nazionale, la seconda voce dietro ai costi del personale.

 

Perché Mario Monti punta l'indice sul sistema sanitario nazionale, dopo aver sottoposto l'Italia ad un elettroshock di tasse, tagli e altri sacrifici? Non pensiamo che il presidente del Consiglio, benché tecnico, sia politicamente sprovveduto. Il timore che il tutto fosse da collegarsi ad un buco di bilancio, circolata dopo le nuove stime al ribasso del Pil, che secondo l'Ocse renderebbero necessaria una nuova manovra nell'arco di due anni, è stato smentito dalla precisazione di palazzo Chigi: il nostro sistema sanitario di tipo universale è e può restare sostenibile, a condizione però che si arrivi a una sua profonda riorganizzazione. Non poteva mancare la levata di scudi di Rosy Bindi: «Non accetteremo un sistema di tipo assicurativo, proprio mentre negli Usa Obama cerca di introdurre principi simili a quelli del welfare europeo». Purtroppo per l'ex ministro della Salute e tra poco anche ex presidente del Pd, Monti ha ragione. E vi spieghiamo perché. Il capo del governo ha sul tavolo due documenti: uno della Ragioneria dello Stato, l'altro della Direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute. Quest'ultimo fotografa la situazione attuale: «Nel 2011 - vi si legge - la spesa sanitaria complessiva è stata di 113 miliardi di euro, per la quasi totalità (112,2 miliardi) riferita alle regioni».

 

Continua qui

L'Ocse taglia le previsioni del Pil. E avverte: serve una nuova manovra

L'Italia potrebbe avere bisogno di una nuova manovra e si trova a fare i conti con il maggior calo dei consumi dalla seconda guerra mondiale. A lanciare l'allarme è l'Ocse che ha tagliato l'outlook per il nostro Paese. Le previsioni dell'Organizzazione di Parigi sono più pessimiste di quelle del governo. Secondo l'Ocse, il Pil nel 2013 calerà dell'1%, contro la flessione dello 0,4% stimata in precedenza. Per il prossimo anno l'esecutivo ha previsto invece una contrazione pari ad appena lo 0,2%.

L'Italia potrebbe avere bisogno di una nuova manovra e si trova a fare i conti con il maggior calo dei consumi dalla seconda guerra mondiale. A lanciare l'allarme è l'Ocse che ha tagliato l'outlook per il nostro Paese. Le previsioni dell'Organizzazione di Parigi sono più pessimiste di quelle del governo. Secondo l'Ocse, il Pil nel 2013 calerà dell'1%, contro la flessione dello 0,4% stimata in precedenza. Per il prossimo anno l'esecutivo ha previsto invece una contrazione pari ad appena lo 0,2%. L'Organizzazione parigina ha inoltre rivisto al ribasso le stime per il 2012, con il Pil che e' ora previsto in calo del 2,2%, contro la flessione dell'1,7% stimata lo scorso maggio. Il deficit dovrebbe scendere al 3% del Pil quest'anno e al 2,9% nel 2013. L'esecutivo nella Nota di aggiornamento al Def aveva invece stimato un indebitamento netto pari al 2,6% quest'anno e all'1,6 il prossimo. Alla luce della nuova previsione l'Italia, sottolinea l'Ocse, potrebbe avere bisogno di una nuova stretta fiscale nel 2014 per rispettare l'obiettivo di una riduzione del debito al 119,9% del Pil nel 2015.

 

Continua qui 

martedì 27 novembre 2012

Rapina con la maschera dei Soliti idioti: terzo arresto

Arrestato dalla Squadra Mobile di Torino il terzo componente della banda di rapinatori specializzati in colpi in banca che utilizzavano per travisarsi una maschera in lattice con le sembianze di Ruggero De Ceglie, personaggio dei Soliti Idioti. Si tratta di Angelo Mottin, 47 anni di Nichelino (Torino), arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Loretta Bianco al termine delle indagini coordinate dal pm Giancarlo Avenati Bassi.

Le foto

Pavia, diciottenne ucciso: c'è un fermo Il 25enne confessa: "Mi sono difeso"

Il giovane, molto vicino alla famiglia, è il fidanzato della cugina della vittima

C'è un fermo per l'omocidio di Gianluca Serpa, il diciottenne morto dissanguato dopo essere stato accoltellato al cuore a Chignolo Po (Pavia), città dove viveva con la famiglia. Gli inquirenti hanno fermato Angelo Siciliano, il 25enne fidanzato della cugina. Il giovane ha confessato il delitto e si è giustificato così: "Mi sono difeso da un'aggressione".Gianluca, 18 anni, secondo di 5 fratelli, lavorava con il padre Giacomo, 46 anni, piccolo imprenditore edile, e nel tempo libero giocava a calcio nella "Atletica del Po 2000".

Continua qui

Maltempo, tornano piogge e freddo. Protezione civile: "Allerta in tutta Italia"

Piogge su buona parte del centro-nord con possibili disagi nel genovese e nello spezzino, dove la Protezione civile ha dichiarato l'allerta 1; scuole chiuse domani a Genova e allerta esondazione per un torrente a Firenze. Da giovedì temperature in picchiata

TORNA IL MALTEMPO sull'Italia con notevoli piogge e abbondanti nevicate. Tra oggi e giovedì le situazioni critiche saranno più probabili al nord-ovest, nelle Venezie e in Toscana, Lazio e Campania, dove in 48 ore potrebbero cadere dai 100 ai 200 millimetri di pioggia con conseguente rischio di esondazioni.

LE PREVISIONI METEO

Il Dipartimento della Protezione civile ha esteso a tutta Italia l'allerta per rischio meteo-idrogeologico a causa dell'intensa perturbazione che già da diverse ore sta portando precipitazioni diffuse e persistenti.  

 

Continua qui 

 

Ancora disagi nel Grossetano. Problemi a sottopassi, traffico in tilt a Pisa e Firenze

Si complica la situazione tra Corsica, Costa Azzurra e nord-ovest

 

Ocse: consumi crollati come in guerra "Italia a rischio manovra anche nel 2014"

Secondo l'organizzazione internazionale il rapporto debito/PIl è destinato a crescere anche nei prossimi due anni, mentre i consumi hanno registrato il calo più massiccio dal secondo conflitto mondiale. Negativi gli scenari globali: Europa vicina alla recessione per tutto il 2013; Stati Uniti in crescita, ma meno del previsto ed economie emergenti in frenata

 

MILANO - Secondo l'Ocse l'Italia potrebbe essere costretta nel 2014 a varare una nuova manovra per risanare i propri conti pubblici. Per il 2013 e il 2014, l'organizzazione internazionale con sede a Parigi "presuppone che il governo italiano riuscirà a centrare il suo obiettivo di equilibrio strutturale. Tuttavia, date le previsioni di macroeconomiche dell'organizzazione, sia il deficit, sia il debito pubblico continueranno ad aumentare" in questo periodo a livello nominale, rendendo forse necessaria "un'ulteriore stretta dei conti pubblici per intraprendere il cammino di riduzione del debito come previsto". Il debito pubblico è stimato al 127% nel 2012, al 129,6% nel 2013 e al 131,4% nel 2014.

 

Continua qui

Fase DINAMICA: prima la PIOGGIA, poi il FREDDO

Ci aspetta una settimana movimentata dal punto di vista atmosferico. La prima protagonista sarà la pioggia; successivamente è atteso anche un calo delle temperature, specie al centro-nord. 

 

Pioggia, vento forte e neve sulle Alpi. L'autunno meteorologico lascerà un ricordo bagnato sulla nostra Penisola, muovendo le fila di un'intensa depressione che si piazzerà all'altezza del Mar Ligure nei prossimi giorni.

 

Continua qui 

 

Maltempo anche per l'Immacolata?

 

Un anno nero per l'edilizia persi 4mila posti di lavoro

Il grido di dolore dell'Assimpredil: nel corso del 2012 ha chiuso il 12 per cento delle aziende del settore
L'assessore De Cesaris agli imprenditori milanesi: "In questo momento dovete puntare su case low cost"

di ILARIA CARRA


Imprese che chiudono, il dodici per cento del totale solo quest’anno e quattromila posti di lavoro di operai persi — più quelli di impiegati, quadri e l’indotto — in soli dieci mesi del 2012, ancora anno nero per il settore delle costruzioni. E che, si aspettano gli addetti ai lavori, non sarà l’ultimo. Un quadro negativo in cui anche Milano e provincia non fanno eccezione. «L’imprenditoria milanese si sta depauperando», è il grido d’allarme lanciato a nome dei costruttori milanesi da Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil-Ance, l’associazione di categoria che li rappresenta. La prima richiesta: più tutela per le imprese del territorio che qui generano sviluppo e occupazione.

Continua qui

lunedì 26 novembre 2012

L'Ilva annuncia chiusura stabilimenti ma la Fiom agli operai: "Restate al lavoro"

Dopo gli arresti e il sequestro della produzione: "Chiusura ineluttabile". Bloccate le attività, a Taranto subito 5mila operai in ferie forzate

di MARIO DILIBERTO

L'Ilva chiude Taranto e tutti gli stabilimenti che Taranto rifornisce d'acciaio. Lo ha annunciato l'azienda dopo aver comunicato ai sindacati lo stop immediato di mezzo stabilimento pugliese, nel giorno in cui sono scattati altri sette arresti per la vicenda dell'Ilva e il sequestro dei prodotti della fabbrica tarantina. Un provvedimento che per il gruppo rende "ineluttabile" la chiusura dell'Ilva a Taranto, ma anche quella di tutti gli stabilimenti del gruppo in Italia: Genova, Novi Ligure, Racconigi, Marghera e Patrica". Immediata si è fatta sentire la voce della Fiom che ha invitato gli operai a non lasciare il proprio posto di lavoro. "L'azienda sta comunicando in questo momento che da stasera fermano gli impianti di tutta l'area a freddo - dice il segretario della Fiom Cgil di Taranto Donato Stefanelli - noi invitiamo invece i lavoratori che devono finire il turno a rimanere al loro posto e a quelli che montando domani mattina di presentarsi regolarmente". Le sigle sindacali e il mondo della politica chiedono un incontro ugente al governo. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini parla apertamente di "conflitto" tra il risanamento disposto con l'autorizzazione Aia rilasciata dal ministero e la decisione della magistratura.  


Continua qui

Ilva, lavoratori in sciopero a Taranto sit-in e tensioni agli ingressi

Ilva annuncia la chiusura mille posti a rischio in Piemonte

 

A fine novembre pioggia, freddo e neve abbondante

Da martedi' forti temporali, poi arrivano temperature invernali 

ROMA - Con la fine di novembre tornerà il maltempo su tutta Italia e le temperature scenderanno a livelli invernali con neve su Alpi e Appennini anche a basse quote. E' quanto prevedono i metereologi, secondo cui dopo questo weekend "in parte nuvoloso, mite e con poca pioggia" e che vede il ritorno delle nebbie sulla Pianura Padana, da martedì prossimo, a causa dell'arrivo di un vasto fronte di aria fredda dal nord Europa, si avrà un generale peggioramento meteo. "Un'intensa perturbazione atlantica ci interesserà soprattutto da martedì - spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara - portando piogge che al nord potranno risultare molto abbondanti mentre nel resto d'Italia saranno più irregolari". Alla pioggia si aggiungeranno forti venti sia di Scirocco che di Libeccio, con mari agitati e mareggiate sulle coste esposte, specie tirreniche e joniche. La discesa di aria fredda da latitudini artiche, secondo Antonio Sanò, direttore di iLMeteo.it ,"sconvolgerà lo scenario metereologico europeo e innescherà la formazione dell'ultimo ciclone mediterraneo dell'autunno", battezzato 'Medusa'.

Continua qui