Dopo gli arresti e il sequestro della produzione: "Chiusura ineluttabile". Bloccate le attività, a Taranto subito 5mila operai in ferie forzate
di MARIO DILIBERTOL'Ilva chiude Taranto e tutti gli stabilimenti che Taranto rifornisce d'acciaio. Lo ha annunciato l'azienda dopo aver comunicato ai sindacati lo stop immediato di mezzo stabilimento pugliese, nel giorno in cui sono scattati altri sette arresti per la vicenda dell'Ilva e il sequestro dei prodotti della fabbrica tarantina. Un provvedimento che per il gruppo rende "ineluttabile" la chiusura dell'Ilva a Taranto, ma anche quella di tutti gli stabilimenti del gruppo in Italia: Genova, Novi Ligure, Racconigi, Marghera e Patrica". Immediata si è fatta sentire la voce della Fiom che ha invitato gli operai a non lasciare il proprio posto di lavoro. "L'azienda sta comunicando in questo momento che da stasera fermano gli impianti di tutta l'area a freddo - dice il segretario della Fiom Cgil di Taranto Donato Stefanelli - noi invitiamo invece i lavoratori che devono finire il turno a rimanere al loro posto e a quelli che montando domani mattina di presentarsi regolarmente". Le sigle sindacali e il mondo della politica chiedono un incontro ugente al governo. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini parla apertamente di "conflitto" tra il risanamento disposto con l'autorizzazione Aia rilasciata dal ministero e la decisione della magistratura.
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