Aveva 59 anni. Il convivente aspetta un giorno intero, poi chiama il
118: “Venite, sta male”. Arrestato. Un sospetto atroce: l’omicida ha
infierito sul corpo?
M. Raffa - A. Rembado - A. Fresia
Pietra L.
Ha ucciso la convivente di 18 anni più anziana di lui a calci,
pugni e forse anche bastonate. Poi ha atteso quasi un giorno prima di
telefonare al 118 e far scoprire il corpo. Tentando, non si sa con
quanta lucidità, di nascondere la verità: «venite, c’è la mia compagna
che sta male, non respira». Al medico del 118 è bastata un’occhiata al
corpo della vittima, tumefatto e in parte già annerito, per capire che
Alba Varisto, 59 anni, infermiera in pensione, era morta, morta ormai da
parecchie ore. Lui, Fabiano Visentini, 41 anni, disoccupato, è stato
fermato dai carabinieri di Pietra e Albenga arrivati pochi istanti dopo.
Non ha opposto resistenza, è stato interrogato fino a notte fonda nella
sede del comando compagnia di Albenga così come molti dei vicini di
casa e i soccorritori del 118, i primi ad arrivare sulla scena del
delitto. Con loro i carabinieri e il magistrato di turno, Chiara Maria
Paolucci, stanno cercando di ricostruire la dinamica e soprattutto il
movente dell’omicidio.
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ROMA . Chiamatela se volete “rivoluzione Arcobaleno”, visto che qui si parla di coppie e famiglie omosessuali, e l’associazione che porta quel nome ne riunisce diverse centinaia. Sì, perché in Italia (se non ci saranno barricate) a settembre approderà in aula la legge che istituisce nel nostro paese le unioni civili per le coppie gay. Unioni che garantiranno alle persone dello stesso sesso gli stessi diritti delle coppie eterosessuali sposate, dalla reversibilità della pensione alla facoltà di adottare il figlio del partner, dalla certezza di potersi assistere reciprocamente in ospedale, ai diritti di successione e di eredità. Unica differenza con le coppie eterosessuali: nelle unioni omosex non è consentita l’adozione di bambini, al di fuori appunto della “stepchild adoption”, che è forse la norma più attesa dalle famiglie omogenitoriali. Oggi infatti nelle coppie gay i bambini non hanno alcun legame giuridico con la compagna della madre o con il compagno del padre. Quindi se venisse a mancare il genitore biologico si ritroverebbero soli davanti alla legge... Ecco con la nuova legge i figli “arcobaleno” avranno due genitori resi tali dall’unione civile.
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