Renzi: a settembre inizia la
discussione in Parlamento. “I diritti saranno gli stessi delle coppie
etero sposate” Al partner pensione di reversibilità e garanzie
sull’eredità. L’unica differenza riguarda le adozioni
ROMA . Chiamatela se volete
“rivoluzione Arcobaleno”, visto che qui si parla di coppie e famiglie
omosessuali, e l’associazione che porta quel nome ne riunisce diverse
centinaia. Sì, perché in Italia (se non ci saranno barricate) a
settembre approderà in aula la legge che istituisce nel nostro paese le
unioni civili per le coppie gay. Unioni che garantiranno alle
persone dello stesso sesso gli stessi diritti delle coppie
eterosessuali sposate, dalla reversibilità della pensione alla facoltà
di adottare il figlio del partner, dalla certezza di potersi
assistere reciprocamente in ospedale, ai diritti di successione e di
eredità. Unica differenza con le coppie eterosessuali: nelle unioni
omosex non è consentita l’adozione di bambini, al di fuori appunto
della “stepchild adoption”, che è forse la norma più attesa dalle
famiglie omogenitoriali. Oggi infatti nelle coppie gay i bambini non
hanno alcun legame giuridico con la compagna della madre o con il
compagno del padre. Quindi se venisse a mancare il genitore biologico
si ritroverebbero soli davanti alla legge... Ecco con la nuova legge i
figli “arcobaleno” avranno due genitori resi tali dall’unione civile.
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