Sfida di Grillo: il premier scelga tra noi e Berlusconi. Boschi sull’Italicum: le liste bloccate non sono tabù
ROMA. Adesso il patto è suggellato nero su
bianco. Lo firmano Partito democratico, Forza Italia e Lega. Lo
scrivono insieme Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, i relatori
della riforma che ieri hanno presentato venti emendamenti comuni. La spina dorsale del Senato rivoluzionato
è questa: 100 componenti, 95 scelti dai consigli regionali, 5 di
nomina del presidente della Repubblica. Con funzioni ridotte: non
voterà la fiducia al governo e il grosso delle leggi.
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