L'ex governatore del Veneto convoca una conferenza stampa a Montecitorio
per rispondere alle accuse mossegli nello scandalo degli appalti a
Venezia. E se la prende con la guardia di finanza ("Più che errori,
omissioni") e con la stampa: "Scritte le peggiori infamie"
ROMA - "Non ho le colpe
che mi vengono attribuite dai miei accusatori" e "sul mio conto sono
state dette e scritte molte fesserie". Così il deputato di Fi ed ex
governatore del Veneto, Giancarlo Galan, nel corso di una confernza
stampa a Montecitorio, si difende dalle accuse
che gli sono state mosse nello scandalo Mose e se la prende con i
magistrati che non hanno voluto ascoltare la sua versione, con la
guardia di finanza che ha commesso "errori e omissioni" e con la stampa
che, oltre a riportare notizie false, non ha avuto rispetto per lui e
per la sua famiglia.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento