Roma
«Gentile contribuente, desideriamo informarla che dal confronto
dei dati indicati nella sua dichiarazione dei redditi 2013… con le
informazioni presenti nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate,
risultano alcune spese apparentemente incompatibili con i redditi
dichiarati». La lettera rischia di mandare di traverso le ferie a 75mila
contribuenti che avrebbero speso nel periodo d’imposta 2012 più di
quanto guadagnato. Una missiva «a puro scopo informativo» specifica il
mittente, che in assenza di correttivi nella denuncia dei redditi 2013
ancora possibili fino al 30 settembre potrebbe attivare però il temuto
redditometro. E allora sì che scatterebbe per il contribuente l’obbligo
di rispondere, mostrando le prove che giustifichino la differenza tra
entrate e uscite. Continua qui