venerdì 29 agosto 2014
Mary e il coraggio di denunciare "Guardate cosa mi hanno fatto"
Renzi col gelato in mano sulla copertina dell'Economist.
Matteo Renzi che tiene in mano un gelato mentre affonda la "barca"
dell'euro. È l'ultima copertina del settimanale britannico Economist: il
presidente del Consiglio è alle spalle di Hollande e la Merkel. In
fondo, a sinistra, Draghi, presidente della Bce, che tenta
freneticamente di svuotare d'acqua l'imbarcazione ricavata da una
banconota da venti euro con un secchio. Il titolo è "Quella sensazione
di affondare (ancora)" e riguarda le difficoltà economiche che sta
attraversando l'eurozona.
Le foto
Le foto
Lavora 15 giorni in 9 anni. Nei guai un medico di Catania.
Verifiche su un medico del pronto soccorso dell'ospedale Sant'Isidoro di Giarre (Catania). In 9 anni ha lavorato solo 15 giorni
Quindici giorni di lavoro in 9 anni di servizio: numeri da "Guinness dei primati" quelli di un medico del pronto soccorso dell'ospedale Sant'Isidoro di Giarre (Catania) che, assunto nel 2005, sarebbe stato in corsia solo due settimane. L'episodio è al centro di una serie di accertamenti interni avviati dall'Asp di Catania dopo alcune segnalazioni. La vicenda ha trovato conferme ai vertici dell'Azienda sanitaria provinciale, che sta 'monitorando' altri casi analoghi.
Il video
Inverno 2015: Gelo 'apocalittico': -20 gradi. La mappa 'top secret'
Le stime sul prossimo inverno sono davvero clamorose. Stando a una mappa definitiva 'top secret' e disegnata dai centri meteo internazionali, ci dobbiamo preparare a un "gelo apocalittico", con temperature al Nord Italia che nel mese di gennaio scenderanno fino a meno 20 gradi!
Le previsioni del tempo a lungo termine o addirittura stagionali forse
non sono proprio le più esatte. Ma le stime sul prossimo inverno sono
davvero clamorose. Stando a una mappa definitiva 'top secret' da
ilmeteo.it e disegnata dai centri meteo internazionali, ci dobbiamo
preparare a un "gelo apocalittico", con temperature al Nord Italia che
nel mese di gennaio scenderanno fino a meno 20 gradi!
Fonte
giovedì 28 agosto 2014
Lotta alla jihad, cinque indagati in Veneto
Inchiesta per terrorismo aperta dalla procura di Venezia dopo il caso
di Mesinovic, bosniaco residente nel bellunese morto in Siria.
L’ipotesi: reclutano persone per la «guerra santa»
La Procura distrettuale di Venezia ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone, possibili fiancheggiatori della Jihad, con l’ipotesi di reato di associazione eversiva (270 bis). Una notizia che sembra costituire un primo riscontro all’allerta sul terrorismo islamico lanciata solo tre giorni fa dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
L’indagine è condotta dai Carabinieri del Ros e sarebbe legata, secondo quanto trapelato finora, alla vicenda di Ismar Mesinovic, il bosniaco residente nel bellunese morto in Siria all’inizio dell’anno in combattimento dopo aver aderito alla “guerra santa”. Tra i cinque non vi sono italiani. L’attenzione degli investigatori si era infatti concentrata fin dall’inizio su soggetti dell’area balcanica, persone che avrebbero avuto a che fare con Mesinovic prima che questo “sparisse” dal Veneto nel dicembre 2013, portando con sé il figlioletto di due anni, del quale si sono perse le tracce.
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La Procura distrettuale di Venezia ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone, possibili fiancheggiatori della Jihad, con l’ipotesi di reato di associazione eversiva (270 bis). Una notizia che sembra costituire un primo riscontro all’allerta sul terrorismo islamico lanciata solo tre giorni fa dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
L’indagine è condotta dai Carabinieri del Ros e sarebbe legata, secondo quanto trapelato finora, alla vicenda di Ismar Mesinovic, il bosniaco residente nel bellunese morto in Siria all’inizio dell’anno in combattimento dopo aver aderito alla “guerra santa”. Tra i cinque non vi sono italiani. L’attenzione degli investigatori si era infatti concentrata fin dall’inizio su soggetti dell’area balcanica, persone che avrebbero avuto a che fare con Mesinovic prima che questo “sparisse” dal Veneto nel dicembre 2013, portando con sé il figlioletto di due anni, del quale si sono perse le tracce.
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martedì 26 agosto 2014
Spending Review, una partecipata su quattro ha rendimento negativo
Arrivano i dati del gruppo di lavoro di Cottarelli: 1.242 società risultano non attive, oltre un migliaio non ha reso disponibili i bilanci del 2012. Per 143 patrimonio negativo o nullo: immobiliare Cmv di Venezia, Fiera di Roma e Lazio Cotral (trasporti) al record di rosso
MILANO - Sono 1.424, circa una su quattro, le partecipate da enti locali con un rendimento negativo rispetto al capitale investito (Roe). E' quanto emerge da uno studio del commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli che passa a setaccio 5.264 società per le quali sono disponibili i conti del 2012 e che completa la relazione del gruppo di lavoro dedicato alle partecipate stesse, consegnata al Comitato interministeriale il 7 agosto scorso. "La pubblicazione di indici che misurino l'efficienza delle partecipate - è spiegato sul sito della spending review - può costituire un importante stimolo al miglioramento delle attività di queste società" e "come punto di partenza viene oggi pubblicato su questo sito un fondamentale indice di efficienza, il 'Return on Equity' (Roe) calcolato come rapporto percentuale tra risultato netto e mezzi propri".
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Iraq: 700 turcomanni massacrati dall'Isis. Unicef, "D-Day umanitario"
Unicef: il massacro è avvenuto lo scorso luglio
Circa 700 civili appartenenti alla minoranza turcomanna sciita,
tra cui "bambini, donne e vecchi", sono stati massacrati dai jihadisti
dello Stato islamico (Isis) nel villaggio di Beshir, nel nord dell'Iraq.
Lo ha detto all'ANSA il rappresentante dell'Unicef in Iraq, Marzio
Babille, precisando che la strage è avvenuta tra l'11 e il 12 luglio.
La denuncia, che si basa sulle testimonianze raccolte dai profughi fuggiti da Beshir, arriva mentre si teme per la sorte di altre migliaia di turcomanni che i jihadisti assediano dallo scorso giugno nella città di Amerli.
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Ragazza 23enne cade in un dirupo e muore. Ma il fidanzato scappa
I due si erano appartati al buio. Per questo la giovane non avrebbe visto il dirupo
Incidente mortale in una zona boschiva di Grosotto, in provincia di Sondrio. Una ragazza, di 23 anni, precipita in un dirupo perdendo la vita. La giovane, uscita dall'auto del fidanzato col quale si era appartata, probabilmente a causa del buio non si è accorta dello stretto margine esistente fra la vettura e il dirupo. Il ragazzo, in preda allo shock per quanto successo, si è allontanato dal luogo della tragedia tutta velocità.
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Medico, rapper, spacciatore. La nuova jihad nasce nelle file degli “integrati”
I killer di Foley coprivano i ruoli più “occidentali” della società
Un rapper; o un medico; o uno spacciatore: nei tre possibili assassini britannici di James Foley, nel loro contegno di belva, c’è per noi, europei, occidentali, come un sociologico soffio di ghiaccio. In quei minuscoli fili delle trame che la vita continuamente ordisce, sperde e ricompone intorno a ogni persona umana c’è, forse, la complessità e il pericolo della nascita di una infezione nascosta, il jihadismo europeo, composta cioè da ragazzi che hanno vissuto tra noi e come noi.
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Un rapper; o un medico; o uno spacciatore: nei tre possibili assassini britannici di James Foley, nel loro contegno di belva, c’è per noi, europei, occidentali, come un sociologico soffio di ghiaccio. In quei minuscoli fili delle trame che la vita continuamente ordisce, sperde e ricompone intorno a ogni persona umana c’è, forse, la complessità e il pericolo della nascita di una infezione nascosta, il jihadismo europeo, composta cioè da ragazzi che hanno vissuto tra noi e come noi.
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lunedì 25 agosto 2014
Fungo killer colpisce il basilico. A rischio il pesto ligure
I coltivatori liguri sono in allarme perché le coltivazioni di basilico sono state aggredite da un 'fungo killer'
Allarme per la tavola degli italiani: a rischio uno dei nostri prodotti tipici più famosi: il pesto. La Regione Liguria e' pronta a sostenere la richiesta presentata dai coltivatori liguri al ministero della Salute per l'utilizzo dei fitofarmaci in grado di salvaguardare le coltivazioni di basilico aggredite da un 'fungo killer'. Lo dice l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni Barbagallo, alle prese insieme ai tecnici del dipartimento con il problema della peronospora, un fungo di origine africana che sta mettendo in pericolo le coltivazioni di basilico e la produzione del pesto ligure.
"Si tratta di un problema serio - spiega Barbagallo - di cui ci stiamo occupando. La Regione e' al fianco dei coltivatori di basilico affinche' il ministero si impegni nell'approvazione tempestiva di una gamma di fitofarmaci in grado di debellare il fungo che da quasi 10 anni e' presente nelle nostre coltivazioni e che ora tende a essere residente ai pochi fitofarmaci gia' approvati negli anni scorsi". Nella battaglia contro il fungo, accanto alla Regione Liguria ci sono anche l'Emilia Romagna, il Veneto, la Campania, il Lazio e altre regioni del sud Italia che coltivano basilico in pieno campo, destinato cioe' all'industria.Continua qui
Agosto sotto la pioggia: in provincia caduti 75mm in più rispetto alla norma
Alessandria
Il maltempo questa estate ha concesso davvero pochi giorni di tregua alla provincia e all'intera regione. Dopo un luglio 'anomalo', caratterizzato da piogge e temporali, anche agosto non ha riservato molte giornate di sole splendente e cielo sereno. Monitorata la situazione giorno dopo giorno, Arpa Piemonte ha recentemente pubblicato il rapporto sugli eventi temporaleschi di questo mese e registrato precipitazioni al di sopra della media climatologica del periodo 1971-2000 su tutti i settori a nord del Po nella prima decade del mese. Ad 'andare a bagno' nella pioggia nella prima parte di agosto sono state soprattutto le zone del canavese, biellese, alto novarese e verbano. Un surplus pluviometrico, secondo i dati di Arpa, superiore ai 50 mm con picchi di circa 100 mm nella zona del Lago Maggiore. Nella seconda parte di agosto i temporali e la pioggia hanno poi sferzato il settore orientale del Piemonte. Sul verbano e sull'Appennino in provincia di Alessandria si sono avuti circa 75 mm in più rispetto alla norma climatica registrata dal 1971 al 2000.
Qui il link al sito di Arpa Piemonte http://www.arpa.piemonte.it/news/pubblicato-il-rapporto-sugli-eventi-temporaleschi-del-agosto2014
Fonte
Entro la fine di agosto il settentrione italiano verrà raggiunto almeno da un paio di impulsi instabili. Il primo atteso mercoledì 27 agosto, il secondo potrebbe raggiungere il Paese domenica 31, estendendosi in seguito al centro-sud. Seguite gli aggiornamenti.
Il maltempo questa estate ha concesso davvero pochi giorni di tregua alla provincia e all'intera regione. Dopo un luglio 'anomalo', caratterizzato da piogge e temporali, anche agosto non ha riservato molte giornate di sole splendente e cielo sereno. Monitorata la situazione giorno dopo giorno, Arpa Piemonte ha recentemente pubblicato il rapporto sugli eventi temporaleschi di questo mese e registrato precipitazioni al di sopra della media climatologica del periodo 1971-2000 su tutti i settori a nord del Po nella prima decade del mese. Ad 'andare a bagno' nella pioggia nella prima parte di agosto sono state soprattutto le zone del canavese, biellese, alto novarese e verbano. Un surplus pluviometrico, secondo i dati di Arpa, superiore ai 50 mm con picchi di circa 100 mm nella zona del Lago Maggiore. Nella seconda parte di agosto i temporali e la pioggia hanno poi sferzato il settore orientale del Piemonte. Sul verbano e sull'Appennino in provincia di Alessandria si sono avuti circa 75 mm in più rispetto alla norma climatica registrata dal 1971 al 2000.
Qui il link al sito di Arpa Piemonte http://www.arpa.piemonte.it/news/pubblicato-il-rapporto-sugli-eventi-temporaleschi-del-agosto2014
Fonte
Entro la fine di agosto il settentrione italiano verrà raggiunto almeno da un paio di impulsi instabili. Il primo atteso mercoledì 27 agosto, il secondo potrebbe raggiungere il Paese domenica 31, estendendosi in seguito al centro-sud. Seguite gli aggiornamenti.
Roma, decapita donna poi si scaglia contro gli agenti che sparano: morto in ospedale
Il delitto in una villetta di
via Birmania all'Eur. Federico Leonelli di 35 anni, prima uccide con una
mannaia la domestica ucraina poi attacca i poliziotti che lo uccidono.
La sorella: "Era un ragazzo d'oro, perchè ammazzarlo?"
Orrore all'Eur, in via Birmania. Al 118 è arrivata una telefonata che segnalava una lite: dall'Ares la segnalazione è stata girata al 113 e ai vigili del fuoco. Gli agenti, arrivati nella villa, hanno visto una scia di sangue che portava allo scantinato. Seguendo le tracce, sono arrivati alla scena del delitto: la domestica ucraina, Oksana Marteseniuk., 38 anni, decapitata, e il killer - Federico Leonelli, di 35, sporco di sangue e con indosso una maschera filtro, pantaloni e giacca mimetici e gli anfibi ai piedi, che impugnava ancora una mannaia. La donna risulterà poi essere la domestica di casa. L'uomo - figlio di un ex alto ufficiale delle forze armate - si è scagliato anche contro i vigili del fuoco e contro gli agenti che hanno fatto fuoco con l'arma d'ordinanza, ferendolo gravemente al torace con un colpo. Ricoverato al Sant'Eugenio, è morto poco dopo. L'uomo era ospite da un paio di mesi nella villa all'Eur e gli inquirenti ipotizzano che abbia tentato di violentare la domestica e, davanti alla sua resistenza, l'abbia accoltellata prima e decapitata poi.
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Psicofarmaci e coltelli, ecco chi è il killer dell'Eur. Video
domenica 24 agosto 2014
Aeroporto agli islamici, il Parlamento è esiliato. La Libia sta esplodendo
Coste senza controllo, Tripoli è spettrale
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Guido Ruotolo
Roma
Terribili le notizie che arrivano dalla Libia. Altri duecento
annegati, dispersi, che si erano imbarcati su una bagnarola che si è
rovesciata, nel tentativo di raggiungere probabilmente l’Italia. Somali
ed eritrei, dovrebbero essere le vittime. Poco sappiamo della dinamica
della tragedia, perché questa volta noi non c’eravamo, i nostri mezzi,
Mare Nostrum, erano troppo lontani dal luogo del naufragio a poche
miglia dal litorale di Tripoli. E sono intervenuti i mezzi libici. Si
piangono i morti e si temono altre stragi di innocenti. E tutto questo
mentre il Paese continua ad essere dilaniato dai conflitti tra le
diverse milizie. Quelle di Misurata, considerate filoislamiche, ieri
hanno annunciato di aver conquistato l’aeroporto di Tripoli. Continua qui
Un altro barcone naufraga.Morti oltre duecento migranti
sabato 23 agosto 2014
"Immorale partorire un bimbo Down". Bufera su un biologo britannico
"Abortisci e riprova. Sarebbe immorale metterlo al mondo,
visto che hai la possibilità di evitarlo”: un tweet come una miccia, che
innesca in pochi minuti una protesta collettiva. L’autore, spiega Redattore Sociale, è il biologo britannico Richard Dawkins,
noto per le sue posizioni – e provocazioni, talvolta – atee ed
abortiste. Destinataria del messaggio è una donna, che a lui aveva
espresso il dilemma se sarebbe giusto mettere al mondo un figlio, nel caso in cui gli fosse pre-diagnosticata una sindrome di Down.
E quella risposta, compressa in 140 caratteri, fa insorgere tanti, tra
“seguaci” di Dawkins e rappresentanti delle associazioni per la
disabilità, britanniche e non solo.
Ma Dawkins non si spaventa, anzi rincara ala dose, rinforzando la provocazione: nel caso di bambini autistici, dice, non sarebbe infatti opportuno l’aborto, perché possono offrire “un grande contributo al mondo, visto che alcune loro facoltà sono superiori alla norma. Non è così per coloro affetti dalla sindrome di Down”. Crescono le polemiche, ma Dawkins insiste e replica, sempre su Twitter: “io sarei un orrido mostro solo per aver consigliato di fare ciò che accade realmente alla maggior parte dei feti affetti dalla Sindrome di Down. E cioè: vengono abortiti”.
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Ma Dawkins non si spaventa, anzi rincara ala dose, rinforzando la provocazione: nel caso di bambini autistici, dice, non sarebbe infatti opportuno l’aborto, perché possono offrire “un grande contributo al mondo, visto che alcune loro facoltà sono superiori alla norma. Non è così per coloro affetti dalla sindrome di Down”. Crescono le polemiche, ma Dawkins insiste e replica, sempre su Twitter: “io sarei un orrido mostro solo per aver consigliato di fare ciò che accade realmente alla maggior parte dei feti affetti dalla Sindrome di Down. E cioè: vengono abortiti”.
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Maltempo: nuove trombe d'aria nel ponente genovese, allagamenti sulla A7
Genova - Torna il maltempo, con forti precipitazioni e trombe d'aria, in Liguria.
Ancora una volta le zone più colpite sono quelle del ponente genovese,
devastato nei giorni scorsi dalle conseguenze del maltempo:
si sono formate alcune trombe d'aria, di dimensioni più ridotte rispetto a quelle di martedì scorso, tra le 9.30 e le 10.30 al largo di Pegli, Voltri e Arenzano, che si sono disciolte prima che si avvicinassero alla costa.
ESONDA TORRENTE A CERANESI - La situazione più critica nella frazione di Torbi, nel Comune di Ceranesi, dove un torrente è esondato e una famiglia è stata evacuata per precauzione.
TROMBE MARINE ANCHE NEL SAVONESE - Almeno due trombe marine sono state avvistate stamane al largo di Savona e Varazze. Vortici d'aria e acqua che si sono dissolti in mare prima che potessero raggiungere il litorale savonese già colpito da simili fenomeni atmosferici all'inizio della settimana. Forte la preoccupazione dei gestori dei bagni marini per i vortici avvistati a poche miglia al largo del litorale.
Le precipitazioni stanno interessando tutta la zona di Genova: l’ondata di pioggia sta colpendo nuovamente soprattutto il ponente. Un violento acquazzone ha causato problemi anche in autostrada, sulla A7, tra Pontedecimo e Busalla.
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si sono formate alcune trombe d'aria, di dimensioni più ridotte rispetto a quelle di martedì scorso, tra le 9.30 e le 10.30 al largo di Pegli, Voltri e Arenzano, che si sono disciolte prima che si avvicinassero alla costa.
ESONDA TORRENTE A CERANESI - La situazione più critica nella frazione di Torbi, nel Comune di Ceranesi, dove un torrente è esondato e una famiglia è stata evacuata per precauzione.
TROMBE MARINE ANCHE NEL SAVONESE - Almeno due trombe marine sono state avvistate stamane al largo di Savona e Varazze. Vortici d'aria e acqua che si sono dissolti in mare prima che potessero raggiungere il litorale savonese già colpito da simili fenomeni atmosferici all'inizio della settimana. Forte la preoccupazione dei gestori dei bagni marini per i vortici avvistati a poche miglia al largo del litorale.
Le precipitazioni stanno interessando tutta la zona di Genova: l’ondata di pioggia sta colpendo nuovamente soprattutto il ponente. Un violento acquazzone ha causato problemi anche in autostrada, sulla A7, tra Pontedecimo e Busalla.
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Previsioni meteo: domenica un po' instabile su nord-est e medio Adriatico, sole altrove
Tornado, trovato il 4° corpo. E' del capitano Mariangela Valentini
Si tratta del cadavere del capitano Mariangela Valentini. Il ritrovamento a Poggio Anzù
Sarebbero stati individuati a tarda notte i resti del capitano Mariangela Valentini, la donna che pilotava uno dei due Tornado dell'Areonautica militare durante lo scontro sui cieli delle Marche. Secondo quanto si apprende, il ritrovamento sarebbe avvenuto nei pressi di Poggio Anzu' (Ascoli Piceno), dove ieri erano stati recuperati il casco, il badge e alcuni oggetti che facevano parte della dotazione di bordo della trentunenne pilota, il cadavere del suo navigatore, capitano Paolo Piero Franzese, e una delle due cabine di pilotaggio dei Tornado, completamente bruciata. Proprio tra quei rottami ci sarebbero i resti della Valentini.
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Renzi si fa la doccia gelata per la Sla, poi nomina Baggio e i direttori dei giornali
Doccia gelata come promesso per Matteo Renzi. Il premier si è gettato
addosso un secchio di acqua gelata, a sostegno della lotta per la cura
della Sla ed ha “nominato” Roberto Baggio, un suo amico medico che cura
appunto la malattia neurodegenerativa e i direttori dei giornali, per
far proseguire l’iniziative benefica.
Il video
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venerdì 22 agosto 2014
Colpo mortaio da Gaza uccide bambino israeliano Nuovi raid sulla Striscia, i morti sono cinque
Nuova escalation del conflitto. Israele richiama 10 mila riservisti.
Presentato alle Nazioni Unite un documento di due pagine, che chiede il
cessate il fuoco immediato. Gb, Francia e Germania cercano un accordo
all’Onu
Il conflitto a Gaza non conosce soste. Anzi, dopo il fallimento
della mediazione egiziana, sembra destinato ad aggravarsi e Israele ha
annunciato il richiamo di 10 mila riservisti. Due nuovi raid israeliani
sulla Striscia ha causato la morte di cinque palestinesi, nel 46esimo
giorno di guerra. Due giovani di 22 e 24 anni sono morti nel
bombardamento di un’abitazione a Nusseirat, nel centro del territorio
palestinese. Altri due sono stati uccisi a Deir al-Balah, nel centro
della Striscia, ha riferito il portavoce del pronto soccorso locale,
Ashraf al-Qudra.
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Catania, padre accoltella le figlie: morta una 12enne, gravissima la sorella 14enne
L'uomo ha poi tentato il suicidio: era senza lavoro e in crisi con la moglie. Non è in pericolo di vita
Nuovo fatto di sangue all'interno di una famiglia. A San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, un uomo di 47 anni, Roberto Russo, ha accoltellato due delle sue figlie, di 14 e 12 anni, mentre dormivano. La più piccola, Laura, è morta. La primogenita è in sala operatoria. L'uomo ha poi tentato il suicidio. Presenti all'aggressione altri due figli dell'uomo, che sono intervenuti per tentare di difendere le sorelle chiedendo aiuto.
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Si prepara un sabato temporalesco al nord e su parte del centro
Oggi giornata un po' inaffidabile al nord con qualche spunto temporalesco a ridosso dei rilievi. Nella nottata temporali sul ligure e sulla bassa Valpadana, sabato rovesci su diverse zone del nord, sulla Toscana e lungo la dorsale appenninica del centro. Domenica ancora un po' d'instabilità sull'estremo nord-est, per il resto tutto sole sino a lunedì. Tra martedì e mercoledì nuovo impulso temporalesco in transito tra nord e centro, da giovedì di nuovo più sole.
SITUAZIONE: aria umida ed un po' instabile si inserisce ancora da sud ovest sul settentrione, generando nuclei temporaleschi a ridosso della fascia montana, a precedere l'ingresso di un fronte temporalesco più organizzato in arrivo dall'Iberia che, dalla prossima notte, porterà nuovi temporali su Liguria e bassa Valpadana e sabato coinvolgerà gran parte del nord, la Toscana e la dorsale appenninica del centro.
EVOLUZIONE: domenica ritroveremo una residua variabilità sul nord-est con qualche spunto temporalesco in viaggio dai monti alla pianura, altrove bel tempo. Lunedì tempo nel complesso soleggiato ma con nuovo fronte temporalesco in avvicinamento da ovest, segnale di scarsa tenuta dell'anticiclone. Infatti tra martedì e mercoledì è previsto il transito dell'impulso tra nord e centro.
PARENTESI SOLEGGIATA: la fiammatina calda, molto ridimensionata, è stata spostata dunque tra giovedì 28 e sabato 30 agosto con sole e caldo moderato ovunque. Da domenica 31 ecco una nuova depressione inserire la sua saccatura al nord-ovest e far ripartire i temporali. Insomma una stagione che continuerà a zoppicare sino all'ultimo.
SETTEMBRE: difficilissimo a questo punto ipotizzare che piega prenderà settembre. Se dovessimo affidarci alla piega presa dal tempo, con questi schemi barici il Ministero della Pubblica Istruzione avrebbe potuto rimandare l'inizio della scuola anche a novembre e nulla sarebbe cambiato, ma c'è sempre la possibilità che gli schemi cambino all'improvviso, così come i modelli ci hanno sempre insegnato. Aspettiamo...
OGGI: al nord un po' di variabilità, specie sulle zone
alpine, prealpine e lungo la fascia pedemontana con qualche pioggia o
breve rovescio temporalesco possibile sia al mattino presto, che
soprattutto nel tardo pomeriggio-sera, con occasionale coinvolgimento
dell'aperta pianura. Al centro bel tempo salvo addensamenti passeggeri
in Appennino, associati a locali rovesci, caldo moderato. Al sud
soleggiato e caldo anche intenso.
Nella notte nubi in aumento su tutto il nord con temporali su Liguria e bassa Valpadana.
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Ultimissime della sera: dubbi ed incertezze sul tempo di fine mese
Nuovo guasto al nord tra martedì 26 e mercoledì 27?
Quei 40 italiani tra i mujaheddin: così la jihad arruola nel mondo
Ecco l'esercito dell'Is secondo le Intelligence occidentali. Sono
uomini, tra i 16 e i 28 anni di età, musulmani e spesso convertiti. Più
di 20mila miliziani reclutati in 83 Paesi. Sono numeri destinati a
moltiplicarsi. Anche i bambini indottrinati per assicurare un futuro al
Califfato.
SONO almeno quaranta i jihadisti partiti dall'Italia verso i fronti siriano e iracheno. È allarme rosso, secondo i servizi segreti. I mujaheddin italiani vengono monitorati nel timore che nel futuro, radicalizzati e addestrati di ritorno dal Medio Oriente, organizzino attività ostili contro il nostro Paese. In più, con il sì delle Camere alle armi ai curdi, l'Italia è nel mirino dei terroristi. La probabilità di un attentato è altissima, avvisa l'intelligence. S'è già visto nel caso di Jarraya Khalil, di stanza a Zenica, arrestato a Bologna con l'accusa di guidare una cellula integralista islamica. O del genovese convertito all'Islam Ibrahim Giuliano Delnovo, ucciso mentre combatteva ad Aleppo con la "Brigata dei Difensori e dei Migranti" diretta dal ceceno Abu Omar.
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SONO almeno quaranta i jihadisti partiti dall'Italia verso i fronti siriano e iracheno. È allarme rosso, secondo i servizi segreti. I mujaheddin italiani vengono monitorati nel timore che nel futuro, radicalizzati e addestrati di ritorno dal Medio Oriente, organizzino attività ostili contro il nostro Paese. In più, con il sì delle Camere alle armi ai curdi, l'Italia è nel mirino dei terroristi. La probabilità di un attentato è altissima, avvisa l'intelligence. S'è già visto nel caso di Jarraya Khalil, di stanza a Zenica, arrestato a Bologna con l'accusa di guidare una cellula integralista islamica. O del genovese convertito all'Islam Ibrahim Giuliano Delnovo, ucciso mentre combatteva ad Aleppo con la "Brigata dei Difensori e dei Migranti" diretta dal ceceno Abu Omar.
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"Vanessa e Greta nelle mani dell'Is". Cresce la paura, l'attesa delle famiglie
giovedì 21 agosto 2014
Ebola, guariti il medico e l'infermiera americani curati con il siero Zmapp
La notizia è stata data dall'organizzazione per cui Kent Brantly e Nancy
Writebol lavoravano in Liberia. Poi la conferma dell'ospedale di
Atlanta, dove erano ricoverati: "Completamente sani". Il Sud Africa
chiude le frontiere ai viaggiatori da Guinea, Liberia e Sierra Leone.
Emergency: a Freetown funzionano solo nostri ospedali
ROMA - Il medico americano Kent Brantly e l'infermiera Nancy Writebol, contagiati ai primi di agosto dal virus dell'ebola in Liberia, sono completamente guariti - ed entrambi dimessi dall'ospedale di Atlanta dove erano ricoverati - dopo essere stati curati per primi con il siero sperimentale Zmapp.
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ROMA - Il medico americano Kent Brantly e l'infermiera Nancy Writebol, contagiati ai primi di agosto dal virus dell'ebola in Liberia, sono completamente guariti - ed entrambi dimessi dall'ospedale di Atlanta dove erano ricoverati - dopo essere stati curati per primi con il siero sperimentale Zmapp.
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I Tornado sparirono dai radar. “Lo scontro fuori dall’area autorizzata all’esercitazione”
I misteri dell’incidente e l’ipotesi dell’errore di un pilota “Nessun superstite”. Trovati i primi due corpi carbonizzati
ASCOLI PICENO . Quello che è sicuro è che i quattro ufficiali sono morti. E che pochi istanti prima di schiantarsi erano scomparsi dai radar. E la causa di tutto potrebbe essere un errore umano. Il resto è un enorme punto interrogativo. Sulla dinamica, sulla ricostruzione, sulla tragedia. Un mistero dopo l’altro. Come quello del radar che, a un certo punto, perde il segnale dei due tornado, proprio poco prima dello schianto nei cieli intorno ad Ascoli. Dubbi che per il momento resteranno tali: le inchieste hanno bisogno dei loro tempi e, soprattutto, delle scatole nere che ancora non sono state trovate. Due corpi mancano ancora all’appello. Altri due — o meglio: parti di essi — sono stati trovati ma, in quelle condizioni, non è possibile capire di chi siano. Ci vorrà l’esame del Dna per sapere se quei resti appartengono all’appassionato di Top Gun, Alessandro Dotto, al navigatore musicista Giuseppe Palminteri, o al papà di un bambino di un anno, Paolo Piero Franzese. Di certo non sono stati trovati i resti di Mariangela Valentini, una bella ragazza con gli occhi azzurri e la passione per gli aeroplani. Al momento tutto quello che rimane di lei è il casco con il suo cognome.
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ASCOLI PICENO . Quello che è sicuro è che i quattro ufficiali sono morti. E che pochi istanti prima di schiantarsi erano scomparsi dai radar. E la causa di tutto potrebbe essere un errore umano. Il resto è un enorme punto interrogativo. Sulla dinamica, sulla ricostruzione, sulla tragedia. Un mistero dopo l’altro. Come quello del radar che, a un certo punto, perde il segnale dei due tornado, proprio poco prima dello schianto nei cieli intorno ad Ascoli. Dubbi che per il momento resteranno tali: le inchieste hanno bisogno dei loro tempi e, soprattutto, delle scatole nere che ancora non sono state trovate. Due corpi mancano ancora all’appello. Altri due — o meglio: parti di essi — sono stati trovati ma, in quelle condizioni, non è possibile capire di chi siano. Ci vorrà l’esame del Dna per sapere se quei resti appartengono all’appassionato di Top Gun, Alessandro Dotto, al navigatore musicista Giuseppe Palminteri, o al papà di un bambino di un anno, Paolo Piero Franzese. Di certo non sono stati trovati i resti di Mariangela Valentini, una bella ragazza con gli occhi azzurri e la passione per gli aeroplani. Al momento tutto quello che rimane di lei è il casco con il suo cognome.
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Missione compiuta, l’Italia muore: la catastrofe in cifre
Un paese in ginocchio, mutilato, raso al suolo dalla crisi
inasprita dall’euro e dal regime di austerity imposto da Bruxelles per
mantenere in vita la moneta unica. L’Italia sta letteralmente andando a
pezzi: tutti se ne accorgono ogni giorno, mentre la disoccupazione
dilaga, i consumi crollano, i negozi chiudono e le aziende licenziano.
Ma il panorama si fa ancora più impressionante se si osservano, tutti
insieme, i numeri della catastrofe. E’ quello che ha fatto il blog “Sollevazione”, pescando tutte le cifre ufficiali degli indicatori-chiave. Un bollettino di guerra,
voce per voce. Produzione e ricchezza, industria e redditi, debito e
risparmi. L’Italia in rosso, che sta precipando lontano dalla sua
storia, senza neppure capire perché. Ognuno combatte, da solo, contro
continui rovesci: non ci sono spiragli, non c’è alcuna “ripresa” nemmeno
all’orizzonte. Ma nessuno racconta davvero l’assedio del panico, la
paura sciorinata dai “crudi numeri”, che forse non fotografano «le
dimensioni effettive del disastro economico e sociale che vive
l’Italia», però «ci aiutano a comprenderlo».
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